The age of Q – Piccolo glossario di termini fondamentali

Cricca (o Cabala, per un errore di traduzione in italiano del termine inglese Cabal): gruppo di famiglie ai vertici del sistema finanziario, che esercitano il controllo sulle banche centrali e quindi sulla creazione della moneta. La più nota (e forse la più influente) di queste famiglie è quella dei Rothschild.

Deep State: vasta rete di politici, imprenditori, funzionari, giornalisti, membri del clero e personaggi dello spettacolo legati agli interessi della Cricca mediante corruzione e/o ricatto.

Patriots (o Patrioti, anche se in inglese il significato del termine è più ampio): tutti coloro che si oppongono alla Cricca e al Deep State nell’ambito dell’attuale scontro globale.

Q: operazione di intelligence militare, condotta da Patriots, che mira ad aggirare il controllo pressoché totale che la Cricca esercita sull’informazione (compresa larga parte di quella “alternativa”).

Anon: coloro che analizzano, commentano e diffondono i messaggi di Q sulla piattaforma in cui Q pubblica e, per estensione, sulle altre piattaforme internet. Il termine sta per “anonimi”.

QAnon: miscuglio di termini inventato dai media per creare confusione e fare disinformazione.

The Plan: piano concepito da alcuni Patriots in ambito militare, e attivo ormai da decenni, allo scopo di abbattere la dittatura mondiale della Cricca.

Complottismo/Complottista/Teoria del Complotto: i termini “Conspiracy Theory” e “Conspiracy Theorist” furono introdotti nel 1967 nell’ambito della comunicazione mediatica su input della CIA (il memurandum originale, il 1035 960, ormai desecretato, lo trovate in rete facilmente, ad esempio QUI, oppure QUI), con lo scopo di denigrare le tesi di chi si trovava in disaccordo con le conclusioni della Commissione Warren, che aveva indagato sull’omicidio di John Fitzgerald Kennedy e che era giunta a conclusioni, che oggi sappiamo erronee grazie ai documenti desecretati, che escludevano il complotto e indicavano Lee Harvey Oswald come unico responsabile dell’assassinio. Specifichiamo che la CIA non coniò i termini, ma spinse per il loro uso sulla stampa. Questi termini sono essenzialmente privi di significato reale e servono solo a manipolare il pubblico: una volta affibbiata dai media la collaudata etichetta di “complottismo” a un’informazione, la maggior parte delle persone la archivia classificandola come falsa, senza sottoporla a nessuna verifica. Coloro che non si comportano in questo modo irrazionale e conformista, vengono etichettati ed additati come “complottisti”, ovverosia declassati, nella mente di chi è stato manipolato, ad individui di rango inferiore. Col passare del tempo, le masse ammaestrate iniziano in modo automatico ad assegnare il marchio di “complottismo” a certe categorie di informazioni, in genere scomode per il potere. Le informazioni sono invece soltanto di due tipi: vere o false, e per classificarle bisogna sobbarcarsi l’onere della verifica. Non esiste nessuna informazione di tipo “complottista”, però vale la pena sapere che i documenti ufficiali indicano, non a caso, come autore del complotto per assassinare JFK lo stesso ente che ha spinto per introdurre questi termini nel linguaggio giornalistico, ovvero la CIA (su questo argomento, vi consigliamo la visione dell’intervista, rilasciata ad agosto 2023, di Tucker Carlson a RFK Jr, nipote di JFK e candidato alle Presidenziali Americane del 2024 per il Partito Democratico).


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