Nathan Wolfe è un virologo americano e fondatore di Metabiota, il biolaboratorio finanziato personalmente da Biden attraverso la Rosemont Seneca. Metabiota studiava i coronavirus dei pipistrelli intorno al 2014, nell’ambito del progetto PREDICT, insieme a USAID (l’agenzia americana per lo sviluppo internazionale, controllata dalla CIA).
Wolfe è al centro della rete biologica del deep state. Non è solo il fondatore di Metabiota, ma è anche un membro del World Economic Forum, lavora per il Dipartimento della Difesa, sedeva nel consiglio di amministrazione della EcoHealth Alliance di Peter Daszak, che era coinvolta nel laboratorio di Wuhan e finanziata da DARPA e Fondazione Gates. Lo stesso Wolfe ha finanziato il Progetto TerraMar di Ghislaine Maxwell insieme ai Clinton, è membro della Edge Foundation che raccoglie microbi e conserva virus animali in tutto il mondo e la Russia lo ha accusato direttamente di essere stato un’elemento-chiave nella creazione del SARS-CoV-2 a partire da un coronavirus di pipistrello da lui stesso scoperto in Ucraina.
Prima di cominciare, è bene chiarire che diverse persone scavano su questo argomento da anni e qui non viene presentata nessuna novità. Però, nuovi sviluppi hanno aggiunto al quadro alcuni elementi mancanti, specificatamente per quanto riguarda la Russia e le attività ricattatorie di Jeffrey Epstein e si possono collegare tra loro alcuni fatti che il mondo deve conoscere.
Dunque, Nathan Wolfe è un virologo che si fa chiamare “Virus Hunter” [cacciatore di virus]: @virushunter Nel 2012 ha pubblicato un libro: “La tempesta virale: l’alba di una nuova era pandemica”, in cui ha avvisato il pubblico del fatto che gli esseri umani stanno diventando più suscettibili alle pandemie e che vedremo molte pandemie in futuro.
Nel libro afferma che l’unico modo per fermare queste future pandemie è dare la caccia ai nuovi patogeni negli animali prima che possano trasferirsi all’uomo, modificare geneticamente questi patogeni per fargli “guadagnare la funzione” di infettare gli umani (attività nota anche come produzione di armi biologiche), cosicché possiamo studiare questi virus ingegnerizzati e produrre preventivamente dei vaccini, perché HAI VISTO MAI che il virus dovesse mutare naturalmente proprio in quel modo, avremmo già in mano la soluzione.
Questo tizio ha scritto letteralmente in libro su come hanno creato il SARS-CoV-2 e i “vaccini”. Ha scritto il libro preventivamente, giustificando la sua futura produzione di armi biologiche. Ma non è tutto. Nel libro ringrazia 16 persone per l’assistenza nel reperimento delle informazioni e uno di questi individui non è altri che Jeffrey Epstein in persona. Cosa ne sapeva Jeffrey Epstein di virologia?
L’intera storia di Nathan Wolfe è esposta perfettamente qui da Rhonda Wilson su The Exposé. È assolutamente da leggere: la storia dei laboratori biologici di Biden, il progetto TerraMar con Ghislaine Maxwell, il suo aiuto nella realizzazione del film “Contagion”. Leggetelo, vi sconvolgerà.
Il film “Contagion” è uscito nel 2011 e parla di un nuovo virus che parte da un mercato coperto in Cina e rapidamente si diffonde in tutto il mondo, uccidendo milioni di persone. Vi suona familiare? Se la “programmazione predittiva” esiste, questo ne è un esempio lampante.
Nathan Wolfe è al centro della rete mondiale per le zoonosi e della produzione del SARS-CoV-2. Ma aggiungete le sue affiliazioni con i Clinton, Bill Gates, Ghislaine Maxwell, Epstein e avrete una faccenda completamente nuova.
Wolfe è stato compromesso da Epstein? Ora abbiamo la conferma, dalle testimonianze in tribunale, che Epstein individuava le persone più potenti del mondo per comprometterle e ricattarle, essenzialmente per fornire alle agenzie di intelligence materiale per poter governare il mondo attraverso il ricatto.
Quello a cui vogliamo arrivare è che Epstein/Maxwell e i loro controllori erano coinvolti, attraverso il loro collegamento con Nathan Wolfe, nella trama per creare e diffondere il SARS-CoV-2. L’operazione di ricatto di Epstein non portava solo al controllo di Bill Clinton, del Primo Ministro di Israele o dei reali inglesi, ma anche del virologo che ha scoperto e modificato il virus che alla fine si è trasformato nella pandemia di COVID-19…
E la Russia afferma che uno dei principali motivi per cui ha invaso l’Ucraina era quella di fermare la produzione di armi biologiche nei laboratori di Nathan Wolfe in Ucraina, effettuata dalla sua azienda Metabiota, che era finanziata dai Biden. Nei laboratori che i media vi hanno detto che non esistevano.
Non sappiamo esattamente chi sia più in alto nella struttura di potere, ma molti dei maggiori personaggi nell’operazione di ricatto di Epstein sono anche fortemente coinvolti nella rete globale di virologia zoonotica, nei biolaboratori ucraini e nella produzione di vaccini in America.
Guardiamo alla successione temporale Epstein/Covid:
– Luglio 2019: arresto di Epstein
– Agosto 2019: “suicidio” di Epstein
– Novembre 2019: inizio dell’epidemia di C19 a Wuhan
Tornando a Epstein, il legame tra lui e Wolfe non è l’unico rapporto sospetto che il miliardario aveva con scienziati e biologi: ha infatti donato più di 9 milioni di dollari a Harvard Science, affermando che lo faceva a parziale compensazione dei tagli dell’Amministrazione Trump alla ricerca di base. Poi, misteriosamente, dopo l’inizio della pandemia di Covid, il responsabile della ricerca chimica e biologica di Harvard è stato denunciato per aver aiutato due cinesi a contrabbandare nel loro paese 24 fiale di materiale biologico.
È chiaro che l’operazione che ha portato alla pandemia di Covid-19 ha potuto essere orchestrata contemporaneamente in tutto il mondo grazie a un elevatissimo livello di centralizzazione e all’esistenza di una rete di diversi apparati e centri di coordinamento e controllo, capaci di impartire ordini (e, quando necessario, forzare la mano) a numerosissimi funzionari governativi, vertici istituzionali, membri dei media, ecc.. È evidente, alla luce di quanto esposto, che Epstein e l’apparato ricattatorio da lui gestito avevano un ruolo prominente in questa rete.
È fatta, un passo fondamentale verso la realizzazione del Piano è finalmente compiuto. È stata desecretata la lista dei frequentatori dell’isola del miliardario Jeffrey Epstein (morto in carcere ufficialmente per suicidio, ma in realtà quasi certamente ucciso) in cui avvenivano orge pedofile (cioè con stupri di minori), frequentate da personaggi di alto profilo. La vicenda è nota agli Anon da molto tempo, ma è stata sempre nascosta al grande pubblico dalla stampa corrotta, che ora è costretta a commentare, pur distorcendo il più possibile la verità, la notizia della pubblicazione delle carte processuali di Ghislaine Maxwell, la complice di Epstein condannata a 20 anni (prima serie di documenti da scaricare; seconda serie di documenti da scaricare; sito del tribunale con tutti i documenti relativi al processo). I due erano legati al Mossad, il potente servizio segreto israeliano, e i festini pedofili avevano lo scopo principale di fotografare e filmare i partecipanti che stupravano i minori, per poi renderli ricattabili e facilmente manipolabili. In tutto questo, veniva violata l’innocenza e distrutta la vita di molti bambine e ragazze vittime del traffico di esseri umani.
Sotto, un elenco parziale dei nomi della lista, pubblicato da Insider Q Italy:
L’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton
Il preside della facoltà di Arti e Scienze di Harvard Henry Rosovsky
Il segretario al Tesoro dell’era Clinton Lawrence Summers
L’ex leader della maggioranza del Senato degli Stati Uniti George Mitchell
Il pilota francese di F1 Jean Alesi
Il conduttore del notiziario ABC Forrest Sawyer
L’imprenditrice norvegese Celina Midelfart
La celebrità statunitense Cindy Lopez
Il filantropo statunitense Paul Mellon
L’attrice britannica Emmy Tayler
Il candidato alla presidenza Robert F. Kennedy Jr.
Il neurologo Oliver Sachs (defunto)
Il principe britannico Andrew
L’ex primo ministro britannico Boris Johnson
Il produttore hollywoodiano Harvey Weinstein
Il CEO di META Mark Zuckerberg
L’ex assistente di Clinton Mark Middleton, morto suicida
Il gestore miliardario di hedge fund Glenn Dubin
Il mago David Copperfield
Il cosmologo è fisico Stephen Hawkings (defunto; viste le condizioni fisiche, si dava al voyeurismo)
Il politico e ambientalista Al Gore
L’attore Kevin Spacey
Il miliardario uomo d’affari statunitense Tom Pritzker
L’ex avvocato di Jeffrey Epstein, il professore di legge Alan Dershowitz
Il famoso hair stylist Frédéric Fékkai
L’agente di modelle Jean-Luc Brunel (morto in cella nel 2022)
L’ex primo ministro israeliano Ehud Barak
L’ex governatore del New Mexico Bill Richardson (defunto)
Il famoso regista di “Star Wars”, George Lucas
L’uomo d’affari sionista Tom Pritzker, presidente degli hotel Hyatt
In occasione dell’uscita, avvenuta il 4 luglio 2023, del film “Sound of Freedom”, che tratta del traffico di bambini a scopo di sfruttamento sessuale, scrivevamo: “Si tratta di un cambio di marcia nella denuncia della pedofilia e della rete d’affari che si basa su di essa […] il film si è rivelato funzionale a far emergere un argomento cruciale nella strategia dei Patrioti e da sempre censurato, facendolo uscire dall’ombra e diventare mainstream […] Per ora siamo alla denuncia del traffico di esseri umani (e di bambini in particolare) gestito dai cartelli, il passo successivo sarà quello di fare luce sul coinvolgimento delle élite economiche e politiche in questo traffico e nella pedofilia”.
Il “passo successivo” da noi auspicato è quindi iniziato il 3 gennaio 2024 con la pubblicazione della lista, ma gli Anon sanno che ancora molta strada deve essere percorsa, molte sono le vicende oscure su cui occorre far luce, dal computer di Anthony Weiner, che inchioderebbe Hillary Clinton, al caso Pizzagate insabbiato dalla stampa, agli scandali della Chiesa Cattolica, alle ambigue attività della Disney e così via (vedi questo breve testo introduttivo).
La pubblicazione della lista è una grande vittoria per la comunità degli Anon, che si è fatta carico di portare avanti la fiaccola della verità (sebbene fosse la più amara e straziante delle verità) in seno al mondo dell’informazione “alternativa”, nonostante tutte le ingiurie, le calunnie, le accuse di “complottismo” e, in alcuni casi, i rischi per l’incolumità personale e le persecuzioni a mezzo stampa. Sui social media, gli Anon non danno tregua ai pedofili, li additano, li stanano, li tengono sotto i riflettori, mantengono vivi i casi insabbiati dai media in attesa che la verità emerga e giustizia sia fatta. Per questo e per molti altri motivi, riteniamo che l’appartenenza alla comunità degli Anon sia l’onore più grande che la vita ci abbia concesso. Il personaggio che più di tutti rappresenta la lotta degli Anon contro la pedofilia è certamente la giornalista Liz Crokin, che ha dedicato a questa causa la sua intera carriera.
Patetici i tentativi della stampa di tirare in ballo il nome di Donald Trump, mescolandolo a quello dei personaggi realmente coinvolti nella vicenda per fuorviare il pubblico meno attento. In ogni caso, poco importa: ben altre e ben più crude saranno le rivelazioni che porteranno al risveglio di gran parte di coloro che ancora dormono. Le voci che molti di noi hanno raccolto nel corso degli anni e che da tempo popolano i nostri incubi troveranno probabilmente conferma. Scrivevamo quattro anni fa: “Terribili sono le atrocità compiute, nel corso dei secoli fino a oggi, nei confronti dei membri più fragili e indifesi della società: il mondo sta ormai per prendere coscienza di questa difficile verità”.
Gli Anon sanno che questo percorso doloroso porterà a un’umanità finalmente unita: secondo Q “I crimini contro i bambini uniranno l’umanità” (Q#4908). Sarà una grande rivoluzione da dedicare proprio ai bambini: a quelli che sono ancora con noi, a quelli che verranno e a quelli che, purtroppo, abbiamo perso.
– Il Principe Ereditario dell’Arabia Saudita dice di non essere più interessato a compiacere gli USA [l’Arabia Saudita è l’architrave degli accordi del 1974 che hanno istituito il dominio del petroldollaro, n.d.r.] – Il Presidente del Kenya ha detto ai suoi concittadini di sbarazzarsi dei dollari americani – Il Primo Ministro della Malesia ha dichiarato che non c’è più bisogno del dollaro americano – Donald Trump afferma che il dollaro non sarà più la moneta di riferimento mondiale – Il Giappone ha annunciato di aver rotto con gli USA e i loro alleati: voglio comprare il petrolio russo al di sopra del limite di prezzo – Lo yuan cinese ha rimpiazzato per la prima volta il dollaro americano come moneta più utilizzata negli scambi con la Russia – Lo Zimbabwe non vuole più utilizzare il dollaro americano – Per la Russia, il dollaro americano non più una moneta affidabile per gli scambi internazionali. A detta del Ministro degli Esteri Sergey Lavrov, procederanno a de-dollarizzare il commercio e l’economia il più possibile – L’Iraq ha dichiarato la propria indipendenza non utilizzando più il dollaro americano per le aste di valuta – Secondo Yi Gang, Governatore della Banca Cinese del Popolo [Banca Centrale Cinese], il dollaro americano non più l’unica opzione per commercio e investimenti. Continueranno a promuovere l’utilizzo dello yuan nelle transazioni internazionali – “Il dollaro americano è uno strumento dell’egemonia americana e noi non lo useremo più nel commercio internazionale” Ebrahim Raisi, Presidente dell’Iran – “Stiamo riducendo la dipendenza dal dollaro americano ed aumentando l’uso di altre valute, come l’euro e lo yuan cinese” Naci Agbal, Governatore della Banca Centrale della Turchia – “Stiamo lavorando per promuovere l’utilizzo della rupia negli scambi internazionali e negli investimenti. Vogliamo ridurre la nostra dipendenza dal dollaro americano” Nirmala Sitharaman, Ministro delle Finanze indiano – Brasile e Argentina si sono accordati per commerciare nelle loro valute nazionali, real e peso rispettivamente – India e Malesia si sono accordate per commerciare nelle loro valute nazionali, rupia e ringgit rispettivamente
Vedete la tendenza? Il blocco della Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO), che include Cina, Russia, India, Pakistan e di versi altri paesi dell’Asia Centrale, sta lavorando per sviluppare la propria alternativa al sistema finanziario globale, dominato dagli USA. Anche i BRICS (Brasile, Russia, Cina, India, Sud Africa e, dal primo gennaio 2024, Arabia Saudita, Iran, Etiopia, Emirati Arabi Uniti ed Egitto) si sono accordati per sviluppare un’alternativa al sistema finanziario globale dominato dagli USA, inclusa una nuova valuta. La fine della schiavitù. La fine dell’egemonia. La fine delle tasse. La fine dell’inflazione. La fine dei monarchi. Questo è ciò che volevamo. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno. Questa l’unica via d’uscita dal sistema del debito. Dovremmo tutti ringraziare per il crollo del sistema della Cricca.
C’è qualcosa di molto oscuro e sinistro che sta accadendo in questo Paese sotto la presidenza di Biden.
Sin dal suo insediamento, le azioni e le politiche della sua amministrazione hanno permesso la diffusione del traffico sessuale minorile. La sua amministrazione ha assunto dei simpatizzanti di predatori sessuali minorili, diffuso disinformazione per proteggere i membri delle élite legati al traffico sessuale di minori e favorito tale traffico attraverso una politica di frontiere aperte e operazioni segrete. Inoltre, il cambio di atteggiamento dell’Amministrazione Biden [rispetto all’Amministrazione Trump, n.d.r.] ha incoraggiato i predatori sessuali e ha persino messo consapevolmente i bambini migranti sotto la custodia di trafficanti sessuali. Si tratta di incompetenza? Oppure Biden, o chiunque lo controlli, sta facilitando strategicamente e intenzionalmente questo male?
Il gruppo legato a Biden che simpatizza per i pedofili
Biden ha assegnato diversi incarichi a persone che risultano simpatizzare per i predatori sessuali di minori. La sua recente scelta per la Commissione Federale delle Comunicazioni, Gigi Sohn, fa parte di un gruppo che si è opposto fermamente a leggi bipartisan volte a proteggere le vittime di tratta di esseri umani a scopo sessuale. Dal 2018 Sohn è stata membro dell’Electronic Frontier Foundation (EFF), che ha tentato di ostacolare le leggi Stop Enabling Sex Traffickers ACT e Allow State and Victims to Fight Online Sex Trafficking ACT di quell’anno. I due disegni di legge hanno designato nuove responsabilità penali e civili a livello federale per coloro che favoreggiano la prostituzione e maggiori responsabilità per le piattaforme che agevolano la tratta sessuale. L’EFF si è opposta a tali leggi, sostenendo che avrebbero portato a censura e danni alle prostitute online.
La giudice della Corte Suprema Ketanji Brown Jackson, anche lei nominata da Biden, ha una preoccupante storia di sentenze giudiziarie che dimostrano una linea morbida verso i pedofili. Infatti, nei suoi otto anni come giudice federale, ha concesso pene eccessivamente lievi in almeno 8 casi su 8 di pornografia minorile, mostrando indulgenza verso i pedofili nel 100% dei casi riguardanti il possesso di materiale pedopornografico (CSAM).
Come se queste nomine non fossero già preoccupanti da sole, c’è anche di peggio. L’estate scorsa, il gruppo di attivisti People versus Predators [Persone contro i Predatori, n.d.r.], durante un’operazione contro l’abuso sessuale di minori, ha smascherato un alto funzionario dell’Ufficio Postale degli Stati Uniti nominato da Biden, secondo quanto riportato da 10 News San Diego. La polizia del porto di San Diego ha successivamente arrestato Russell Rappel-Schmid, il Chief Data Officer [responsabile dei dati, n.d.r.] della Commissione regolatrice postale degli Stati Uniti, per aver organizzato un incontro con un minore a scopi indecenti. In un video dell’operazione, Rappel-Schmid ha dichiarato apertamente: “Sono un pedofilo“.
E l’anno scorso, Biden ha nominato John Podesta come Senior Advisor per l’Innovazione e l’Attuazione dell’Energia Pulita, dove sovrintende a una spesa di 370 miliardi di dollari per il clima negli Stati Uniti. Podesta è al centro del caso “Pizzagate” – uno scandalo derivante dalla pubblicazione delle sue e-mail nel 2016 da parte di WikiLeaks. Molte di quelle e-mail includevano l’uso del termine “pizza”, identificato dalle forze dell’ordine come un termine codificato per indicare pedofilia.
Informazioni false sulla tratta di minori e incompetenza amministrativa
Oltre alle preoccupanti nomine da parte di Biden, la sua amministrazione sta ingannando il pubblico con informazioni fuorvianti sulla tratta di persone a scopo sessuale. Nel giugno del 2021, il Dipartimento di Stato ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla tratta degli esseri umani: il documento includeva informazioni errate, ironicamente in una sezione che evidenzia gli impatti negativi della disinformazione. Il rapporto in questione affermava che negli ultimi anni i partecipanti ai forum online hanno diffuso false affermazioni sulla tratta di minori legate a presunte “teorie del complotto“.
Secondo il rapporto, “Le voci e le teorie secondo cui una cupola globale di politici e celebrità sfrutta i bambini, o che aziende che vendono mobili o altri oggetti costosi online vendano anche bambini scomparsi… sono tutte infondate e perpetuano narrazioni false sulla realtà della tratta di esseri umani“.
Questa affermazione generica è falsa. Le condanne di personaggi famosi per il traffico di esseri umani a scopo sessuale, come R. Kelly, Allison Mack (caso NXIVM), Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell, per citarne alcuni, lo dimostrano. Anche se il Dipartimento di Giustizia (DOJ) non è riuscito finora a condannare altri individui coinvolti nell’organizzazione di Epstein, non significa che non dirigessero una cricca dedita al traffico sessuale. Le prove dimostrano il contrario. I registri dei voli mostrano che molti membri dell’élite sono andati sull’isola di Epstein dove si svolgevano festini pedofili e le stesse vittime di Epstein hanno pubblicamente indicato altri complici del suo giro di crimini sessuali. Forse Cindy McCain l’ha detto nel modo migliore. “Epstein si nascondeva alla luce del sole“, ha affermato la vedova del defunto senatore John McCain. “Tutti sapevamo di lui. Sapevamo tutti cosa stesse facendo, ma non avevamo nessuno che potesse perseguirlo legalmente.“
È anche preoccupante che il Dipartimento di Stato di Biden abbia rilasciato un’ampia dichiarazione, in cui si affermava che le aziende online che vendono oggetti a prezzi eccessivamente alti che nascondono, in realtà, la vendita di bambini sono infondate e false, come già menzionato in questo articolo. Alcuni cittadini-giornalisti hanno scoperto attività sospette significative su vari siti di e-commerce, dove oggetti economici vengono venduti a prezzi esorbitanti, pari a migliaia di dollari. Senza un’adeguata indagine di polizia, non è possibile essere certi che i trafficanti non abbiano utilizzato questi siti per il traffico di minori.
La dichiarazione del Dipartimento di Stato di Biden secondo cui non esiste una cricca di celebrità e politici coinvolti nello sfruttamento sessuale dei bambini è stato un sottile tentativo di screditare il Pizzagate. È quindi curioso che alla fine di gennaio una giuria federale abbia trovato colpevole un uomo dell’Ohio, Joseph Hornof, di distribuzione e possesso di materiale pedopornografico dopo che gli investigatori hanno scoperto che usava “pizza” come parola in codice per pedofili. Il fascicolo dell’investigatore citava Hornof che menzionava di avere contatti sessuali con giovani ragazze e le chiamava “pizza”, secondo quanto riportato da East Idaho News. Il comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia su questo caso, emesso il 26 gennaio dall’ufficio del procuratore degli Stati Uniti designato da Biden, Josh Hurt, ha omesso di menzionare che il colpevole di abuso sessuale su minori condannato usava “pizza” come parola codice per pedofili. L’assenza di contesto in un documento governativo ufficiale è certamente conveniente per Biden e i suoi amici democratici, come Podesta, che sono collegati al Pizzagate.
L’amministrazione di Biden ha anche mancato di fornire tempestivamente relazioni e dati aggiornati sui loro siti web. Nel 2022, il membro di spicco del Comitato per le Relazioni Esterne del Senato degli Stati Uniti, il senatore Jim Risch, ha twittato che l’amministrazione Biden ha ritardato l’invio della relazione annuale del Dipartimento di Stato sul traffico di esseri umani. Nel frattempo, il sito web del Dipartimento di Giustizia non sembra aver caricato la relazione annuale del Procuratore Generale sul traffico di esseri umani per l’anno fiscale 2021.
Politiche a favore dello sfruttamento
La politica di frontiere aperte di Biden ha permesso al traffico di esseri umani a scopo sessuale di prosperare in questo paese. La Customs and Border Protection [Protezione della Dogana e del Confine] degli Stati Uniti ha riportato il 23 gennaio che il numero di incontri con immigrati illegali al confine meridionale ha raggiunto un nuovo record a dicembre 2022, con 251.487 casi. Il senatore Ron Johnson ha dichiarato in un’intervista che le politiche di frontiera di Biden stanno facilitando il “modello aziendale malvagio” dei cartelli della droga e dei trafficanti di esseri umani. Johnson ha accusato l’amministrazione di “mentire spudoratamente” sostenendo che la loro politica di frontiera aperta è per “motivi umanitari”, ha detto a The Epoch Times. “Non c’è nulla di umano nello sfruttamento sessuale, nelle overdose da droga, nel traffico di esseri umani. Stiamo probabilmente mettendo nelle tasche di alcune delle persone più malvagie del pianeta circa 18 miliardi di dollari perché l’amministrazione Biden sta aiutando di business di queste persone, è uno scandalo.” Johnson ritiene che 4,5 milioni di immigrati illegali siano entrati nel paese dal gennaio 2021, quando Biden è entrato in carica.
Oltre alla politica di frontiere aperte, secondo il Geller Report Biden ha chiuso un programma di Trump che prendeva di mira pedofili e trafficanti di esseri umani che si trovano illegalmente negli Stati Uniti. L’Operazione Talon di Trump espelleva i predatori sessuali, mentre Biden ha fatto retromarcia. La Procuratrice Generale della Florida, Ashley Moody, ha dichiarato che non c’era motivo per Biden di porre fine a questo programma. “Ci affidiamo al governo federale per assistere le forze dell’ordine locali e statali nel rimuovere i predatori sessuali che si nascondono nelle nostre comunità, approfittandosi dei nostri concittadini più vulnerabili“, ha detto Moody. “Avere un’amministrazione, quella di Joe Biden, che cancella un’operazione che contrasta i criminali sessuali nel nostro paese, è orripilante, sia come Procuratrice Generale della Florida che come madre“.
Inoltre, in un video pubblicato alla fine dell’anno scorso, un’informatrice federale ha rivelato a Project Veritas che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) mette consapevolmente i minori migranti nelle mani di criminali e trafficanti sessuali. “I proventi delle tasse delle persone all’ascolto vengono utilizzati per mettere i bambini nelle mani dei criminali“, ha detto a Project Veritas Tara Lee Rodas, che ha lavorato come volontaria dell’HHS per assistere nella gestione dei minori migranti non accompagnati. “I nostri sponsor di solito non sono cittadini. Non sono residenti permanenti. Non hanno una presenza legale“. I senatori del Partito Repubblicano stanno chiedendo un’audizione per fare luce su questa affermazione.
Operazioni di traffico segrete
L’amministrazione Biden ha fatto di tutto per tenere il pubblico all’oscuro di possibili traffici gestiti dal governo con migranti illegali. Il New York Post ha riferito l’anno scorso che l’amministrazione sta organizzando voli segreti non registrati nel cuore della notte. Un’informatrice della compagnia aerea Avelo Airlines ha detto che tre compagnie di charter stanno incassando milioni di dollari a spese dei contribuenti per trasportare migranti in tutto il paese e l’informatrice crede che ci sia di mezzo il traffico di esseri umani. “I voli charter non sono registrati nei nostri documenti, non compaiono nelle rotte del traffico aereo, non sono nel programma, né nel piano di volo“, ha detto la fonte al Post. “Non sono elencati da nessuna parte“. La fonte ha detto che i dipendenti delle compagnie aeree credono che si stiano trafficando bambini. “Stiamo trafficando bambini“, ha detto la fonte. “Non sono d’accordo con ciò che sta accadendo… l’azienda nega, ma nessuno ci crede“. Gli aerei dell’Avelo hanno trasportato migranti da El Paso, Texas, agli aeroporti della costa orientale.
I colleghi conservatori di Biden lo hanno soprannominato “Trafficante-in-Capo“ – un nome destinato a rimanergli appiccicato man mano che emergono montagne di prove del fatto che sta gestendo un’enorme operazione di traffico di esseri umani in questo Paese, proprio sotto il naso di tutti gli americani e a loro spese.
Le prove che Bill e Hillary Clinton sono coinvolti nel traffico di bambini e in crimini sessuali contro i bambini sono schiaccianti. Le prove non solo sono esistono, ma si tratta di informazioni pubblicamente disponibili. Questo è il mio caso contro i Clinton.
Prima di immergersi nella lettura, è importante capire che il traffico sessuale e l’abuso rituale satanico (SRA) vanno spesso di pari passo. Non è raro che uno schiavo sessuale sia anche una vittima di SRA – specialmente quelli inseriti in circoli pedofili d’elite. Quindi, è importante considerare il coinvolgimento dei Clinton nell’occultismo prima di esporre tutti i loro legami con la pedofilia e il traffico di bambini.
I Clinton e l’occultismo
Per decenni, i Clinton si sono dilettati nell’occultismo. Già negli anni ’70, Bill e Hillary sono andati ad Haiti, hanno frequentato un corso di teologia vudù tenuto da un sacerdote vudù e hanno preso parte ad un rituale oscuro. Secondo il Washington Post, questa cosa è stata documentata dalle parole di Bill nella sua autobiografia My Life. Bill ha descritto il rituale, affermando che “gli spiriti arrivarono, catturando una donna e un uomo“. Bill poi descrive la scena, con la donna che urla in preda alla frenesia, afferra un pollo vivo e gli stacca la testa con un morso. Anni dopo, la pubblicazione haitiana Haiti Observateur ha riferito che Bill è tornato sull’isola nel 1995 per riaffermare la sua fede nel vudù partecipando ad un altro rituale. Inoltre, ad Haiti si dice che anche Hillary sia tornata sull’isola e abbia partecipato a più rituali vudù.
Prima del 2018, Hillary è stata nominata membro a vita dalla congrega di streghe The Wing, composta da streghe femministe praticanti dell’occultismo. The Wing ha cancellato alcuni dei riferimenti all’occulto e alla stregoneria dal sito online; tuttavia, ci sono ancora alcune prove che sono state lasciate sui social media.
I fondatori della congrega sono Audrey Gelman e Lauren Kassan. Gelman e Kassan affermano molto apertamente che The Wing è una congrega, non una sorellanza, sulle loro pagine Instagram. Gelman e Kassan si vantano delle loro pratiche occulte sulle loro pagine dei social media. Un post della direttrice di The Wing, Marianna Martinelli, contiene un disegno di streghe che danzano intorno a Satana e invitano altre streghe a unirsi a loro per lanciare incantesimi contro l’NRA e una maledizione contro Donald Trump. Il negozio online di The Wing vende cappelli e magliette con simboli occulti, come i pentagrammi rovesciati.
Inoltre, come ho detto nel terzo articolo di questa serie, abbiamo imparato tramite le e-mail di Podesta che alcuni collaboratori della Clinton – come John e Tony Podesta – partecipano a cene di “spirit cooking” tenute da Marina Abramovic. La Abramovic è stata descritta come un’artista e una sacerdotessa, il cui lavoro include la “stregoneria” e talvolta rituali grotteschi. Le sue cene “spirit cooking” sono un rituale che prevede l’esecuzione di un taglio su un dito e il mescolamento di sangue, sperma e latte materno. Una rapida ricerca su Internet sulla Abramovic vi mostrerà che organizza cene che raffigurano anche il cannibalismo e che lei viene regolarmente fotografata con simboli satanici. Alcuni dei più stretti collaboratori dei Clinton sono coinvolti in questi rituali demoniaci, quindi non è azzardato ipotizzare che anche loro stessi pratichino lo “spirit cooking”, soprattutto vista la loro lunga storia di coinvolgimento nell’occultismo.
Inoltre, Chelsea Clinton è stata fotografata con una collana con la croce capovolta (vedi foto sotto), che è un simbolo satanista. I Clinton non nascondono più la loro associazione con l’occultismo e tutte queste informazioni sono pubbliche. Quindi, chiunque affermi che i Clinton non praticano l’occultismo sta mentendo.
Le accuse di violenza sessuale
Hillary ha protetto diverse volte gli stupratori di bambini ed è stata persino accusata di aver commesso lei stessa una violenza sessuale. Nel 1975, una ragazza di 12 anni, di nome Kathy Shelton, fu brutalmente picchiata e stuprata da un uomo di nome Thomas Alfred Taylor. La violenza sessuale ha mandato la Shelton in coma e la stessa, a causa dei danni causati dallo stupro non ha mai potuto avere figli. H All’epoca, Hillary è stata l’avvocato difensore dell’accusato stupratore pedofilo. Durante il processo, Hillary ha terrorizzato la Shelton, accusandola di sedurre uomini più anziani. Durante un’intervista registrata sul caso, Hillary ha ammesso di sapere che Taylor era colpevole, e ha riso quando ha dichiarato che lo stesso aveva superato un test della macchina della verità, cosa che ha distrutto la sua fede nel poligrafo. Taylor si era dichiarato colpevole di aver accarezzato illegalmente un minore, e poiché la Clinton è riuscita a impedire l’ammissione di prove che collegavano Taylor al crimine, lo stesso ha scontato meno di un anno di carcere.
Cathy O’Brien sostiene da decenni che Hillary l’abbia violentata nel 1983 a “Swiss Villa” nella località di Lampe, nel Missouri, e ha descritto il fatto nel suo libro Trance Formation of America. La O’Brien dice che era controllata mentalmente attraverso il programma MK-Ultra della CIA e usata come schiava sessuale. Ha detto che uno dei suoi stupratori le ha mutilato la vagina e ha affermato che Hillary era eccitata dalla cosa. La O’Brien ha anche esposto il coinvolgimento dei Clinton nel traffico di droga a Mena, in Arkansas, nel periodo in cui Bill era Procuratore Generale e poi, più tardi, Governatore dello Stato. Il coinvolgimento dei Clinton nel traffico di droga è stato ben documentato da molti ricercatori, autori e giornalisti. Inoltre, va notato che il traffico di droga e il traffico di minori a scopo sessuale spesso sono collegati.
Diverse donne hanno accusato Bill di stupro o di qualche forma di violenza sessuale. I media le hanno ampiamente ignorate; tuttavia, nel 2016, l’allora candidato Donald Trump ha tenuto una conferenza stampa con Shelton, Kathleen Willey, Paula Jones e Juanita Broaddrick prima di affrontare Hillary in un dibattito presidenziale. Quella è stata la prima volta in cui le accusatrici di Bill hanno ottenuto l’attenzione mediatica che meritavano da tempo.
C’è anche un uomo che ha accusato Bill di stupro: egli sostiene che la violenza è avvenuta quando era un bambino. Nell’agosto del 2018, un giornalista investigativo che stava lavorando su un caso di stupro dei Clinton è stato trovato morto in una stanza d’albergo a Washington. Jen Moore aveva intervistato l’uomo che sosteneva che Bill lo aveva stuprato quando era piccolo su uno yacht nel New England. La vittima ha detto di conoscere l’identità di diversi altri bambini che sono stati vittime dello stesso abuso. Ha anche detto di aver assistito all’abuso fisico, sessuale e peggio di altri bambini in diverse feste in barca e ha dichiarato che questi party erano frequentati da membri della classe politica d’elite di Washington.
Nel febbraio dello stesso anno, il New York Times ha riportato che l’avvocato di Silsby, Jorge Puello, era sospettato di guidare una rete internazionale di traffico di esseri umani che coinvolgeva donne e bambini. Puello è stato arrestato per il suo coinvolgimento nel giro di traffico di esseri umani in un’indagine guidata dallo U.S. Immigration and Customs Enforcement and Homeland Security Investigations. Era ricercato per traffico di esseri umani negli Stati Uniti, in El Salvador e in Costa Rica. Quando è stato arrestato, sua moglie era in carcere in El Salvador per accuse di sfruttamento sessuale di bambini e donne. Dopo il rilascio, la Silsby, ha continuato a lavorare per AlertSense come vicepresidente del settore marketing. AlertSense lavora con il Sistema di Allerta e Allame Pubblico Integrato della FEMA [la FEMA è la Protezione Civile americana, n.d.r.] e una delle loro funzioni è l’emissione dell’Amber Alert [allarme minori scomparsi, n.d.r.] per i bambini rapiti.
Nel 2015, una giovane donna di nome Monica Peterson ha postato su Facebook che stava andando ad Haiti per indagare sul traffico di esseri umani a scopo sessuale. Una delle amiche di Monica ha specificato in un post che era diretta ad Haiti per indagare sui potenziali legami dei Clinton con un giro di pedofili. La Peterson aveva lavorato per lo Human Trafficking Center presso l’Università di Denver prima di trasferirsi ad Haiti. È morta il 13 novembre del 2016 per un presunto “suicidio”.
Nel 2013, Chuck Todd ha riferito nel Today Show che il Dipartimento di Stato ha coperto le accuse di coinvolgimento del personale del Dipartimento nella prostituzione e nella pedofilia durante il mandato di Hillary Clinton come Segretario di Stato. “Accuse di prostituzione e pedofilia e accuse che quei crimini sono stati in qualche modo coperti o non indagati“, ha detto Todd durante il suo resoconto. “Quindi il Dipartimento di Stato, da questa mattina, deve rispondere a quelle affermazioni e a quelle indagini sulla cattiva condotta dei funzionari del Dipartimento di Stato, tra cui da un ambasciatore e agenti di sicurezza collegati all’allora Segretario di Stato Hillary Clinton. E le accuse sono che queste indagini sono state cancellate, completamente annullate e che gli ordini in questo senso sono venuti dai piani alti.” In particolare, è stato riferito che l’ambasciatore in questione spesso decideva di allontanarsi dalla sua scorta per ottenere prestazioni sessuali da prostitute e minori.
Come ho già detto nel quinto articolo di questa serie,nel 2009, l’allora capo dello staff del Senatore Hillary Clinton, Tamera Luzzatto, gestiva un sito web riservato ai soli membri intitolato Evie’s Crib [La Culla di Evie, n.d.r.]. Il sito sfoggiava foto della Luzzatto con neonati e bambini piccoli e aveva molti elementi che indicavano che si trattava di un sito pedopornografico che potreva essere implicato nel traffico di bambini. La Luzzatto è stato anche citata nelle e-mail di Podesta come persona che recapitava i bambini usati per “divertimento”.
Anni dopo, è stato pubblicato che il nipote di Ghislaine Maxwell, la complice di Jeffrey Epstien, ha lavorato presso il Dipartimento di Stato durante il mandato di Hillary. Il rapporto affermava che Hillary aveva dato un lavoro al nipote della Maxwell, Alexander Djerassi, e che questi riceveva un trattamento speciale. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha confermato a The Daily Beast che Djerassi ha lavorato come assistente del personale da maggio 2009 a giugno 2012.
Prove documentate e legami con i giri pedofili d’élite
Nel 2016, True Pundit ha pubblicato una storia in cui si sosteneva che i detective del Dipartimento di Polizia di New York che indagavano sul caso di molestie nei confronti di minori contro Anthony Weiner hanno trovato prove sufficienti sul suo portatile sequestrato, che condivideva con la moglie e aiutante di Hillary Huma Abedin, per mettere Hillary in prigione a vita. La polizia di New York ha trovato più di 500.000 e-mail da e per Hillary ad Abedin e soci durante il suo mandato come Segretario di Stato. Fonti della polizia di New York hanno detto a True Pundit che il contenuto di quel portatile includeva prove che collegavano Hillary a crimini sessuali contro i bambini, sfruttamento minorile e altri crimini. Le e-mail contengono anche documenti di viaggio e itinerari che indicano che Hillary, Bill, Weiner, membri del Congresso e altri funzionari del governo hanno accompagnato Jeffrey Epstein sul suo jet privato in volo per la sua isola in più occasioni.
È stato riferito che Bill è stato sull’isola pedofila di Epstein, Little St. James, per più di 25 volte, volando sull’aereo privato di Epstein chiamato Lolita Express. Hillary, al 2016, c’era andata almeno sei volte, secondo le fonti di True Pundit. Anche Erik Prince lo ha confermato in un’intervista rilasciata a Breitbart Radio. Un rappresentante di Bill ha riconosciuto che Bill è stato a casa di Epstein a New York almeno una volta. Nella residenza di Epstein a Manhattan, Epstein aveva un dipinto appeso a un muro in cui era raffigurato Bill Clinton che indossava il vestito blu di Monica Lewinsky e scarpe rosse con i tacchi a spillo. Perché le scarpe rosse?
Ancora più inquietante, Bill e Hillary frequentavano regolarmente il ranch di Epstein nel Nuovo Messico, soprannominato Zorro Ranch, con Chelsea, secondo l’ex manager immobiliare di Epstein citato dal Daily Mail. L’ex manager immobiliare ha detto che Bill Clinton era la celebrità di cui era più amico. Il New York Post ha scritto che Epstein aveva il progetto inquietante di trasformare il suo ranch in un allevamento di bambini, in modo da poter seminare la razza umana con il suo DNA.
Inoltre, Epstein ha visitato la Casa Bianca almeno 17 volte mentre Bill era Presidente. Nel 2022, Mark Middleton, l’aiutante dei Clinton che ha fatto accedere Epstein alla Casa Bianca quando Bill era Presidente, è stato trovato ucciso da un colpo di pistola e legato a un albero con un cavo elettrico intorno al collo, secondo il Daily Mail. La morte di Middleton fu definita “suicidio”. Epstein ha anche affermato di essere stato un co-fondatore della Clinton Global Initiative. Gli avvocati di Epstein, Alan Dershowitz e Gerald Lefcourt, hanno scritto, nel 2007, una lettera di 23 pagine nel tentativo di migliorare la sua immagine durante i negoziati per un patteggiamento dopo il suo arresto per aver indotto una minorenne a prostituirsi. “Il Signor Epstein faceva parte del gruppo originale che ha concepito la Clinton Global Initiative, che è descritto come un progetto che riunisce una comunità di leader globali per elaborare e attuare soluzioni innovative per alcune delle sfide più pressanti del mondo“, si legge nella lettera. Epstein ha anche sostenuto finanziariamente la Fondazione Clinton.
Politico ha scritto nel 2019 che Chelsea Clinton e la Maxwell erano amiche e che ha continuato a frequentare la Maxwell anche dopo che Epstein è stato arrestato per violenza sessuale su minori nel 2008. Chelsea è andata in vacanza su uno yacht con la Maxwell nel 2009 e, nel 2010, la Maxwell ha partecipato al matrimonio di Chelsea. Inoltre, come Epstein, anche la Maxwell sostiene di aver contribuito a lanciare la Clinton Global Initiative. Nel 2021, la Maxwell è stato dichiarato colpevole di traffico di minori a scopo di sfruttamento sessuale e di altri reati in associazione con Epstein e, nel 2022, è stata condannata a 20 anni di reclusione da un tribunale di New York.
Nel 2017, Klaus Eberwein, che era stato direttore generale dell’agenzia di sviluppo economico del governo haitiano, è stato trovato morto in una stanza d’albergo di Miami da una ferita da arma da fuoco alla testa. La sua morte è stata rubricata come “suicidio”. Eberwein aveva criticato la Clinton Foundation e aveva confidato a diverse persone che la sua vita era in pericolo. “Alla Clinton Foundation sono dei bugiardi, sono una vergogna”: queste cose, secondo i resoconti, aveva detto Eberwein durante una protesta fuori dal quartier generale della Clinton Foundation nel 2016. Poco prima della morte prematura di Eberwein, egli era stato invitato a comparire di fronte alla Commissione Etica e Anti-corruzione del Senato di Haiti, dove avrebbe dovuto testimoniare circa le appropriazioni indebite da parte della Clinton Foundation delle donazioni fatte, in occasione del terremoto di Haiti, da donatori internazionali.
L’erede di Seagram e accusata finanziatrice di NXIVM, Clare Bronfman, ha tentato di comprare influenza in favore della setta basata sul traffico di esseri umani a scopo sessuale [questo è ciò che NXIVM rappresentava, n.d.r.] raccogliendo illegalmente fondi per la campagna di Hillary nel 2008, secondo il New York Post. Nel 2019, l’ex membro di NXIVM Mark Vicente ha testimoniato che la , Bronfman incanalò migliaia di dollari nella campagna di Hillary, molto oltre i limiti legali per le donazioni, per guadagnarsi il suo favore. “Clare Bronfman avvicinava altra gente dicendo di voler fare delle donazioni alla campagna Clinton, ma non poteva superare un certo ammontare”, ha affermato Vincente. Così la Bronfman incoraggiava altri membri a compilare assegni per la campagna di Hillary. Nel 2020, un giudice ha condannato la Bronfman a oltre 6 anni di carcere per crimini commessi in relazione alla vicenda NXIVM.
Tutte questi prove e i fatti disturbanti descritti in questo articolo non potranno essere ignorati per sempre. Verrà il giorno in cui i Clinton dovranno renderne conto di fronte alla giustizia e le masse sapranno la verità su ciò che hanno fatto alle piccole creature di Dio.
La verità sulla cricca pedofila satanista con Balenciaga, i Clinton, Rachel Chandler e altri!
di Liz Crokin
In questo articolo spiegherò in dettaglio come lo scandalo Balenciaga sia il Pizzagate.
Il termine Pizzagate deriva dal rilascio di migliaia di e-mail di John Podesta tramite Wikileaks nel 2016. John era il presidente della campagna presidenziale di Hillary Clinton, e diverse e-mail tra lui e i suoi collaboratori contenevano l’uso della parola “pizza”, una nota parola in codice pedofilo che è stata identificata dalle forze dell’ordine e documentata negli archivi del Dipartimento di Giustizia, in un contesto in cui per loro non aveva senso riferirsi al piatto italiano. Tutto questo ha dato il via, in tutto il mondo, a un’indagine di comuni cittadini, e quello che gli inorriditi ricercatori hanno scoperto è che esiste una cricca segreta di potenti pedofili satanisti che praticano lo stupro, la tortura e il traffico di bambini. Questo è il Pizzagate, punto. Il Pizzagate non ha mai riguardato solo una pizzeria e uno scantinato a Washington DC: quella è stata l’idea che i media hanno cercato di inculcarvi per sviarvi e per coprire crimini contro i bambini.
Sono sei anni che dico che un giorno i media sarebbero stati costretti a dire la verità sul Pizzagate. Quel giorno è finalmente arrivato. Si inserisce Balenciaga. Balenciaga ha recentemente lanciato una campagna pubblicitaria per le festività con bambini che tengono orsacchiotti legati con accessori sadomaso. In un altro annuncio, che è stato pubblicato il 21 novembre, appaiono delle copie, strategicamente disposte su una scrivania, della sentenza della Corte Suprema sul caso Stati Uniti contro Williams, una sentenza che ha confermato il Protect Act, una legge che ha aumentato le protezioni federali contro la pornografia infantile. Questi annunci che promuovono lo sfruttamento sessuale dei bambini hanno dato il via a un’altra ondata globale di ricerche fatte da comuni cittadini, e improvvisamente sembrava di nuovo il 2016. Tuttavia, questa volta i media non sono stati in grado di coprire o ignorare con successo questo vero e proprio elefante nella stanza. Mentre i ricercatori scavavano, lo spettacolo di horror satanista di Balenciaga peggiorava sempre di più. I parallelismi tra questo scandalo e ciò che i cittadini-giornalisti hanno scoperto dopo la pubblicazione delle e-mail di Podesta non solo sono sorprendentemente simili, ma ci sono collegamenti diretti tra i Clinton e i loro amici trafficanti di schiavi sessuali e Balenciaga. Ci arriverò tra poco.
Dopo ulteriori ricerche, gli investigatori di Internet hanno scoperto che alcune delle donne dietro le campagne pubblicitarie di Balenciaga promuovono apertamente sui loro social media immagini che glorificano il satanismo, i rituali occulti sanguinosi, gli abusi sui bambini e il cannibalismo. Per esempio, la stilista dell’impero della moda, Lotta Volkova, ha un account Instagram disseminato di immondizia voltastomaco e demoniaca e molte delle foto raffigurano la tortura dei bambini. Ci sono foto di conigli bianchi che terrorizzano i bambini. In una foto la Volkova è in una chiesa mentra indossa una camicia a maniche lunghe con la scritta “Cadavere Cannibale” [Cannibal Corpse]. Un’altra foto mostra una giovane donna legata al pavimento sopra un pentagramma [noto simbolo satanista, n.d.r.]. Sopra di lei c’è un uomo vestito da Baal, una divinità cananea a cui i bambini venivano sacrificati durante i rituali. Una delle immagini più inquietanti mostra un bambino con la bocca tappata e tutto il corpo attaccato a una sedia con il nastro adesivo. Il bambino, indifeso, ha un auricolare collegato a un computer. In un’immagine, la Volkova suggerisce che sta mangiando un bambino, con una foto, avente la didascalia “canniballotta”, di lei che mangia qualcosa che ricordaun piccolo braccio, mentre sfoggia uno sguardo da posseduta. C’è un’altra foto satanica di lei vestita di rosso che sorregge bambole color rosso sangue.
C’è una foto di un’altra campagna di Balenciaga che mostra una bambina con un filo di palloncino avvolto intorno al collo. In un’altra immagine dalla casa di moda si vede un libro di Michael Borreman posizionato strategicamente su una scrivania. Quel libro descrive l’abuso ritualistico satanico (SRA) dei bambini. Inoltre, un video di una campagna Balenciaga mostra bambole insanguinate poste in una borsa Balenciaga. In un’altra immagine, è visibile un rotolo di nastro giallo sul pavimento, su cui il nome della casa di moda è scritto “BAALENCIAGA” [ovvio riferimento a Baal, n.d.r.]. È anche importante notare che i modelli delle sfilate di Balenciaga hanno sfilato truccati come vittime di violenza domestica e/o di traffico di esseri umani, coperti di sangue e lividi.
Kim Kardashian è ambasciatrice di Balenciaga e non solo ha indossato alcuni dei loro abiti più demoniaci che la facevano assomigliare a un boia o allo “scrondo” di Pulp Fiction, coprendole tutto il corpo, compresa la faccia in bondage nero, ma ha anche vestito sua figlia, North West, in modo che avesse questo aspetto. La Kardashian ha aspettato sei giorni a commentare lo scandalo dopo che era scoppiato e il pubblico aveva cominciato a chiedere che nessuno acquistasse più Balenciaga. Invece di lasciare l’azienda, la Kardashian ha dichiarato che stava semplicemente rivalutando il suo rapporto con loro.
Prima di collegare lo scandalo Balenciaga alla rete di amici pedofili di Hillary, rivediamo come l’indagine iniziale sul Pizzagate nel 2016 ha rivelato che le persone nella cerchia ristretta di Hillary sono anche ossessionate dalla pedofilia, dal cannibalismo e dai rituali satanici sanguinosi, proprio come alcuni dei personaggi in vista coinvolti nello scandalo Balenciaga.
Per cominciare, vi consiglio di leggere il mio Pizzagate: Parte 1, dove dimostro che “pizza” è una parola in codice pedofilo usando informazioni accessibili a tutti e un documento del Dipartimento di Giustizia. Vi incoraggio inoltre a leggere i miei articoli Pizzagate: Parte 3, Parte 4 e Parte 5, dove spiego in dettaglio come viene usata la parola “pizza” in un contesto in cui non ha senso che si faccia riferimento al cibo. Queste e-mail sono straordinariamente inquietanti e rappresentano prove schiaccianti. L’unica e-mail che voglio evidenziare e di cui parlo in dettaglio in Pizzagate: Parte 5 è di Tamera Luzzatto, che ha lavorato come Capo dello Staff di Hillary Clinton quando lei era Senatrice degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, la Luzzatto ha gestito un sito protetto da password e monetizzato che pubblicizzava il fatto che gli abbonati potevano visualizzare immagini di bambini e neonati “crudi e senza tagli” e alcune delle schede indicizzate sul suo sito erano “tranquillante per bambini“, “lerciume“, “psicopatico” e “EWB“. EWB è un acronimo che sta per “troia bianca cattiva” [Evil White Bitch, n.d.r.]. Inoltre, va notato che i nomi di tre bambini visualizzati su questo sito, che ha tutte le caratteristiche di un sito di pornografia infantile, sono stati anche citati in una e-mail che la Luzzatto ha inviato a John Podesta, con altri destinatari in CC, dove ha scritto che quei bambini sarebbero stati forniti come “divertimento” per la loro festa tra adulti.
Nella mio articolo Pizzagate: Parte 2, parlo dell’arte collezionata da John e Tony Podesta, che è molto simile al tipo di arte e di foto promosse da Balenciaga e dalla sua gente. Tony aveva opere d’arte esposte a casa sua raffiguranti la pedofilia e la tortura dei bambini. Aveva anche una statua dorata intitolata L’arco dell’isteria di Louise Bourgeois esposta in casa. Questa scultura raffigura un uomo decapitato, posizionato nello stesso modo in cui il serial killer Jeffrey Dahmer posizionava alcune delle sue vittime. Queste foto sono state tutte pubblicate in un articolo del Washington Post del 2004, che dopo l’esplosione del Pizzagate è stato cancellato dal loro sito. Inoltre, quando era a capo della campagna presidenziale di Hillary, John aveva appeso nel suo ufficio un dipinto che raffigurava il cannibalismo. Queste foto sono tutte presenti nel mio articolo Pizzagate: Parte 2.
In Pizzagate: Parte 3, racconto di quando Marina Abramovic ha invitato via e-mail Tony e John Podesta ad una cena di “Spirit Cooking”. Lo “Spirit Cooking” è un rituale che coinvolge sangue, sperma e latte materno. Ci sono tantissime immagini della Abramovic che ostenta simbolismo satanico e rituali sanguinosi e ci sono molte altre fotografie demoniache di lei con diverse celebrità, mentre presenziano cene il cui tema è il cannibalismo. Questo è tutto spiegato in dettaglio nella Parte 3.
James Alefantis è il proprietario della pizzeria Comet Ping Pong [situata a Washington DC, n.d.r.]. Alefantis e i media sostengono da anni che il suo ristorante è una pizzeria “adatta alle famiglie”. Ha ospitato raccolte di fondi per Hillary, una festa per il compleanno di John Podesta ed è stato un visitatore regolare della Casa Bianca sotto la presidenza di Barack Obama. Alefantis ha anche postato una foto dell’allora presidente Barack Obama che giocava a ping pong con un bambino alla Casa Bianca e ha messo l’hashtag “White House Christmas party” nella didascalia.
I media hanno distorto il caso Pizzagate, focalizzando l’attenzione su Alefantis e sul suo seminterrato, che loro insistevano non esistesse. Quello che i media hanno evitato di dirvi è che Alefantis stesso, in un’intervista a Metro Weekly sul Comet Ping Pong, ha affermato che conservavano i pomodori nel seminterrato. Nel 2016, dopo l’uscita delle e-mail di Podesta, Alefantis ha invertito la rotta e ha affermato che il Comet Ping Pong non ha un seminterrato. Nessuno nei media gli ha chiesto perché, appena un anno prima, aveva affermato in un’intervista che la pizzeria uno scantinato lo aveva.
Il profilo Instagram di James Alefantis è inquietante almeno quanto alcune delle immagini emerse dallo scandalo Balenciaga. Ha postato una foto di una bambina attaccato a un tavolo con del nastro. Ha anche postato la foto di un neonato con l’hashtag “hotard” [forse l’unione della parola “hot” con la parola “hard”, n.d.r.]. In un’altra foto di un bambino ha scritto la didascalia “Perché a papà piace il CULO?” In una foto c’è un uomo che tiene un bambino con una collana di perline intorno al collo e la didascalia è “amanti del pollo”. “Amante del pollo” è un’espressione in codice pedofilo significa uomo adulto sessualmente attratto dai bambini. In un’altra immagine, ci sono tre persone che indossano maschere inquietanti e uno dei tre sembra essere un minorenne. Questa sembra essere come minimola rappresentazione di una sorta di rituale satanico che potrebbe ricordare una scena tratta direttamente da Eyes Wide Shut.
Voglio mettere in evidenza altre due foto, e per favore tenete a mente ci sono molte altre immagini inquietanti che non ho incluso in questo articolo. Alefantis ha postato anche una foto di Jeff Koons che sembra essere di un uomo che penetra un corpo piccolo, che assomiglia al corpo di una bambina. Inoltre, un cliente abituale di Comet Ping Pong ha postato una foto di un uomo insanguinato, in biancheria intima e tacchi a spillo, sdraiato sul pavimento e ha taggato la pizzeria come luogo. Alefantis ha commentato sotto questa foto “sesso”. Ancora più inquietante: c’è una gabbia sullo sfondo. Per cosa era usata quella gabbia?
Il sito web aziendale di Comet Ping Pong aveva collegamenti ad altri siti web in una sezione chiamata “amici del Comet“. Una band denominata Heavy Breathing era collegata a questa pagina. Il sito degli Heavy Breathing conteneva immagini esplicite di sfruttamento sessuale di bambini. La band si è esibita anche al Comet Ping Pong. Esiste un filmato del suo cantante Majestic Ape che parla dell’eutanasia di un neonato, che comèporta il sacrificio rituale di un bambino. In un altro video, ride mentre discute le sue “preferenze” per ragazzi e bambini. Puoi vederlo qui.
Megyn Kelly ha ottenuto un’intervista esclusiva con Alefantis nel 2016 che è andata in onda su Fox News Channel. In quell’intervista, ha definito il Pizzagate una “falsa teoria del complotto”. Inoltre, nella sua intervista fatta di domande comode, non solo non ha tirato in ballo la precedente dichiarazione di Alefantis, in cui lo stesso aveva fatto riferimento al fatto che il Comet Ping Pong aveva un seminterrato, ma non lo ha messo alle strette su nessuna delle palesi promozioni della pedofilia da parte di Alefantis e dei collaboratori del Comet Ping Pong. Ha anche ripetutamente affermato che il Pizzagate è “falso”.
Nel 2018, i cittadini-giornalisti e la comunità degli anon scoprirono prove schiaccianti che indicavano che una donna di nome Rachel “Ray” Chandler, che forniva “modelli” per Balenciaga, stava trafficando bambini per Jeffrey Epstein, il caro amico di Hillary e Bill Clinton. Questo è il collegamento dei Clinton a Balenciaga. La Chandler era la comproprietaria di un’agenzia di “modelli e aspiranti attori” denominata Midland Agency. La maggior parte dei presunti modelli presenti sulla loro inquietante pagina Instagram sembravano all’apparenza vittime di abusi e di traffico di esseri umani. La Chandler ha anche fornito “modelli” per la MC2 Model Management, fondata da Jean-Luc Brunel. Brunel era un presunto complice di Epstein che si credeva avesse fornito vittime per il giro di traffico sessuale di Epstein. Brunel è stato arrestato e, successivamente, ha avuto lo stesso destino di Epstein. È stato ritrovato morto in cella e la sua morte è stata rubricata come “suicidio”, proprio come quella di Epstein.
Nel 2016, la Chandler ha contribuito a curare la squadra per la sfilata Balenciaga autunno/inverno di Demna Gvsalia. “Ho suggerito loro [a Balenciaga] alcune persone e hanno finito per prendere tutti quelli che avevo indicato” ha detto la Chandler a i-D. “Così ho pensato, OK, devo essere brava in questo.“
Le pagine Instagram e Tumblr della Chandler mostravano foto che ritraevano bambini torturati, insanguinati e abusati. C’era una foto di bambini che inscenavano un rituale satanista su un pentagramma dipinto sul pavimento. In un’altra foto appaiono numerosi manichini che indossano abiti neri, noti per essere indossati durante i rituali satanici. Ha postato il fermo immagine delle telecamere di sorveglianza che si credono essere pertinenti all’isola pedofila di Jeffrey Epstein, Little St. James. In particolare, il fermo immagine di una di queste telecamere è stato analizzato in profondità dagli anon. Molti ricercatori esperti ritengono che mostri persone impegnate nell’esercizio barbarico del cannibalismo in una struttura sotterranea. In un’altra immagine orribile, la Chandler si mostra in una posa da modella su una spiaggia mentre blocca sotto di se una giovane in difficoltà con le braccia legate. C’è anche una foto della Chandler con Bill Clinton su un jet privato.
Voglio ringraziare Oli London, che è diventata una voce potente nel difendere i bambini. La London è la prima persona che ha avuto il coraggio di parlare di Rachel Chandler in TV. Vorrei anche ringraziarla per aver sostenuto pubblicamente il mio lavoro e per aver twittato a Elon Musk per farmi reintegrare su Twitter. Voglio ringraziare la mia amica, che era conosciuta come Pizzagate Angela su Twitter nel 2016, per avermi aiutato con la ricerca per questo e altri miei articoli. Molti di noi hanno denunciato il Pizzagate e parlato di Rachel Chandler per diversi anni. Siamo stati bannati ovunque, calunniati dai media e ho personalmente visto fallire, per questo motivo, diverse mie attività di business, il che mi ha reso estremamente difficile sostenermi economicamente.
Se volete saperne di più sul Pizzagate e sul perché i media lo abbiano insabbiato, guardate qui il documentario di Mike Smith “Out Of Shadows – Fuori dall’ombra”. Questo documentario nel 2020 era stato visto da oltre 100 milioni di persone ed è stato tradotto in oltre due dozzine di lingue, prima che fosse vietato praticamente ovunque.
Il Pizzagate non è mai stato una “teoria del complotto”, né è mai stato “smentito”, come i media hanno instancabilmente cercato di affermare per molti anni. È sempre stato, ed è ancora, reale. Balenciaga è il Pizzagate.
NOTA: Mentre stavo scrivendo questa rubrica, ho scoperto che il sito Wikileaks non è più funzionante. Quindi, alcuni degli screenshot delle e-mail incluse qui sono di bassa qualità, dal momento che non ho potuto scaricarli direttamente da Wikileaks.
Nel mio ultimo articolo, ho scritto che la parte 5 della serie avrebbe incluso una e-mail tra quelle di Podesta che credo sia la prova più schiacciante e inquietante quando si guarda l’insieme delle prove. Quindi andiamo subito al fatto!
L’8 ottobre 2015, Tamera Luzzatto ha inviato un’e-mail a John, con altri destinatari in CC, riguardante la loro prossima visita in una fattoria a Lovettsville. In quella e-mail ha scritto: “Abbiamo intenzione di riscaldare la piscina, quindi sarà possibile una nuotata. Bonnie farà da tassista per trasportare Ruby, Emerson e Maeve (11, 9 e quasi 7 anni) così avrete del divertimento ulteriore, e saranno in piscina di sicuro.“
Per cominciare, questa e-mail è allarmante perché c’è una donna che spiega che fornirà bambini per un incontro tra adulti per “divertimento”. Ulteriormente sospetto, la Luzzatto arriva al punto di elencare le età dei bambini. Voglio far notare che quando i trafficanti vendono bambini, di solito pubblicizzano sempre la loro età. I loro clienti pedofili vogliono conoscere l’età dei bambini perché la maggior parte di essi ha determinate preferenze riguardo all’età.
Ecco cosa rende questa e-mail la prova più schiacciante. La Luzzatto, aveva un business online che risale almeno al 2009 (si noti che questo avveniva quindi sette anni prima che le e-mail di Podesta fossero rilasciate). Gestiva un sito a cui potevano accedere i soli membri attraverso una password, intitolato Evie’s Crib [“La culla di Evie”, n.d.r.]. Il sito sfoggiava foto della Luzzatto con neonati e bambini piccoli. La Luzzatto è la stessa donna che ha lavorato come Capo dello Staff di Hillary Clinton fino al 2009 quando questa era Senatrice. Così la Luzzatto ha diretto questo sito mentre lavorava per Hillary in una posizione prestigiosa.
La pagina principale del suo sito ha mostrato questa intestazione insieme alla foto di una bambina piccola: “Evelyn sta crescendo, presto sarà la regina di tutti gli Stati Uniti d’A, in questo momento, solo per un tempo limitato, puoi trascorrere del tempo con lei online, crudo e senza tagli.” Si prega di rileggere l’ultima frase e tenere a mente che “crudo e senza tagli” [“raw and uncut” in inglese, n.d.r.] è sinonimo di linguaggio porno. Che cosa intendeva quando ha detto che potevi vedere la bambina cruda e non tagliata? La didascalia sul sito continua: “Approfittatene ora, perché in futuro avrà potere di vita e di morte su di voi.“
Ancora più inquietante, alcune delle pagine del sito sono etichettate con questi titoli orribili: “tranquillante per bambini” [baby ambien], “lerciume” [filth], “negligenza” [malpractice], “psicopatico” [psychopath], “manipolazione dei genitori” [parental manipulation], “schemi Ponzi” [Ponzi schemes], “tranquillanti” [tranquilizers], “intossicazione pubblica” [public intoxication] e “EWB”. EWB è un acronimo per “troia bianca malvagia” [Evil White Bitch].
In un altro post sul blog, la Luzzatto scrive: “Evie non lo sa ancora, ma non vede l’ora di fare molte visite alla fattoria con i cugini Ruby, Emma e Maeve.” Quindi, in questo post, la Luzzatto fa riferimento molto probabilmente agli stessi bambini che ha nominato nell’e-mail a Podesta e di nuovo fa riferimento alla fattoria.
Su Evie’s Crib c’è anche un link a un blog con un bambino di nome Jack. La Luzzatto scrive: “Jack è di proprietà di Ken Weber e Stephanie Copeland, che vivono a pochi isolati da noi.” Avete mai sentito qualcuno riferirsi al genitore di un bambino come il suo proprietario?
Su questo blog, Ken e Stephanie hanno pubblicato la foto di un bambino nudo con questo post: “È stato di nuovo il momento del bagno questo fine settimana, che Jack ha celebrato in grande stile scivolando nel bagnetto (grazie Sarah C!). Prima di riunirsi con l’asciugamano con la rana, Jack si è crogiolato (ed esfoliato) in un bagno caldo vicino alla finestra della cucina.” Ecco la dichiarazione che è seguita, che è più preoccupante: “La versione non censurata di questa foto è disponibile solo per gli abbonati premium 😉“. Qualcuno può pensare a una ragione logica e innocente per cui qualcuno dovrebbe promuovere “versioni non censurate” di foto di bambini e bambini o immagini di loro “crude e senza tagli” che non coinvolga il porno infantile? Considerate la lingua e le immagini che ho appena mostrato e il fatto che questo tipo di contenuto viene visualizzato su siti protetti da password e monetizzati.
Quindi, ricapitolando, Tamera Luzzatto ha pubblicato che le persone possono trascorrere del tempo con i bambini “crudi e senza tagli” sul suo sito protetto da password. Questa è la stessa donna che ha fornito i bambini, che apparivano sul suo sito, per una festa traadulti per il loro “divertimento”, secondo la sua e-mail presente nel blocco delle e-mail di Podesta rilasciato da Wikileaks.
Andando avanti, l’11 aprile 2015, Jim Steyer ha scritto a John e sua moglie, Mary Podesta (con il miliardario Tom Steyer come destinatario in CC), in una e-mail avente come oggetto la dicitura “salsa di noci”: “Hey John, Sappiamo che sei un vero maestro di cucina e lo abbiamo apprezzato per anni… Ma salsa di noci per la pasta? Mary, per favore, raccontaci la vera storia, la salsa era davvero molto gustosa?“
Si pensa che “salsa di noci” possa essere un’espressione in codice che indica i bambini di colore o forse l’adenocromo, visto che la noce sembra simile a una ghiandola surrenale.
Il 10 aprile 2015, Eleanor Clift ha scritto a John: “Ciao John, capisco davvero il motivo per cui la cena a casa tua non includa persone come me, che una rompiscatole nota ai veterani della campagna Clinton. Ma volevo fare un appello per avere un’opportunità anticipata per poter mettere me stessa e il redattore politico del Daily Beast, Jackie Kucinich, sul vostro radar, così io/noi possiamo scrivere con cognizione di causa. La campagna sarà lunga, e vorrei stabilire una linea di comunicazione. C’è un assistente a cui dovrei rivolgermi? Non vedo l’ora di lavorare con voi (e forse ottenere un po’ di quel piatto di pasta e salsa di noci!!) Tutto il meglio, Eleanor”
Lasciando da parte la “salsa di noci”, ecco una e-mail con un evidente riferimento satanico.
Il 31 luglio 2015, Amselem ha inviato questa e-mail, proveniente dall’archivio e-mail di Hillary Clinton su Wikileaks, a W Lewis: “Con le dita incrociate, la vecchia zampa di coniglio fuori dalla scatola in soffitta, sacrificherò un pollo in giardino a Moloch… Tri”
La zampa di coniglio è popolarmente nota come portafortuna, ma alcuni cristiani sostengono che la superstizione è strettamente legata alla stregoneria. Moloch è una divinità o demone pagano associato al sacrificio di bambini, la cui origine risale ai Cananei. La Bibbia condanna fortemente le pratiche associate a Moloch, e nell’Antico Testamento, è stata usato come variante di Baal. Come nota a margine, “pollo” è un’altra ben nota parola in codice pedofilo. Per “amante del pollo” si intende un adulto sessualmente attratto dai bambini. Quindi, questa e-mail mostra che questa persona sta facendo riferimento al sacrificio di un animale – se dobbiamo intendere la parola pollo in senso letterale – a una divinità demoniaca del sacrificio infantile. Ora, quando leggete questa e-mail considerate come molte di queste persone sono chiaramente nel satanismo attraverso la loro arte: pensate che questo riferimento a Moloch sia uno scherzo o sia letterale?
Penso che sia importante evidenziare un’altra e-mail rilevante che l’organizzazione Marco Polo ha recentemente pubblicato in un insieme di e-mail di Hunter Biden. Un’e-mail da Eric Schwerin a Hunter Biden, inviata il 30 marzo 2016, recita: “PIZZA PRESIDENZIALE: Maddy Beckwith, Ezekiel Emanuel, Tony Podesta e Chris Putala ospiteranno una pizza party per Hillary Clinton il prossimo mese con il presidente della campagna John Podesta, il consulente politico senior Maya Harris, e il pizzaiolo James Alefantis di Comet Ping Pong. Un contributo massimo di $ 2.7000 include un’accoglienza speciale con John Podesta.E tutti coloro che odiano il logo della Clinton devono vedere questa versione, che usa fette di pizza al salame al posto della freccia…”
Molto probabilmente questo è il logo di Hillary a cui l’e-mail si riferisce:
Con questo termina la parte del mio report dedicata in modo specifico alle e-mail di Podesta; tuttavia, questa serie è tutt’altro che finita, quindi si prega di continuare a controllare il blog. Prima di concludere, voglio che guardiate questo tweet che Hillary ha pubblicato nel 2015, collegato a un articolo di NBC News che afferma la sua “campagna trae energia dalla pizza“, a cui lei risponde: “Colpevole dell’accusa”
Chiedetevi: questo tweet assume ora un nuovo significato per noi?
di Liz Crokin (traduzione rivista, basata su quella postata dal canale Telegram “InsiderQItaly”)
Nella mia ultima rubrica, mi sono concentrata sullo “Spirit Cooking” e sulla denuncia di e-mail sospette e inquietanti inviate da Tony Podesta dall’insieme delle Podesta e-mails pubblicato da Wikileaks. Questa rubrica si concentrerà su altre e-mail sospette scritte da amici e collaboratori di John Podesta e pubblicate da Wikileaks. Alcune di queste e-mail contengono altre parole, oltre a “pizza”, chiaramente utilizzate come codice.
L’8 agosto 2008, Doug Band, ex vice assistente del Presidente Bill Clinton, ha inviato un’e-mail a John Podesta, con altri destinatari, tra cui Huma Abedin, la principale consigliera di Hillary Clinton, e Arthur Schwartz. Va notato che Arthur è il padre di Jacob Schwartz, l’assistente di Bill de Blasio che è stato arrestato per pornografia infantile. Ne ho parlato nella mia prima rubrica di questa serie. L’e-mail di Band recitava: “Come ha detto John, non c’è niente di meglio di questo”. A questa e-mail era allegata una foto di Euna Lee, Laura Ling e una bambina asiatica con una fetta di pizza in bocca.
Il miliardario filantropo Herb Sandler ha inviato a John diverse curiose e-mail con le parole in codice “formaggio” o “pasta“. Ricordo che nel mio primo articolo ho stabilito che la “pizza” è una parola in codice per i pedofili e, nello specifico, che lo Urban Dictionary ha definito “pizza al formaggio” come espressione che identifica un prodotto pedopornografico. Stranamente, Sandler versava a John 7.000 dollari al mese mentre lo stesso lavorava come presidente della campagna elettorale di Hillary a tempo pieno. Persino Politico ha dichiarato che è strano che un presidente di campagna presidenziale a tempo pieno svolga un’attività secondaria. Politico ha riferito che: “È insolito che il presidente a tempo pieno di una campagna presidenziale per le elezioni generali mantenga un accordo secondario attivo con un importante donatore di quella campagna, per non parlare della raccolta di denaro da quel donatore per la campagna”.
Esattamente per quale lavoro Sandler pagava John? Politico sostiene che lo pagava per “consigli filantropici e assortimenti di formaggi e paste da regalare durante le feste”. Chiedetevi: ha senso che un filantropo di lunga data paghi John Podesta per consulenze filantropiche mentre lo stesso lavora a tempo pieno come responsabile della campagna elettorale di un candidato alle elezioni presidenziali più accese della storia? Inoltre, vi sembra ragionevole o credibile che, mentre John lavorava a tempo pieno alla campagna di Hillary, si prendesse il tempo di preparare piatti di pasta e formaggio per Sandler in cambio di migliaia di dollari al mese? Vi sembra logico?
Ecco una delle e-mail di Sandler:
Il 12 dicembre 2015, Sandler ha inviato un’e-mail con oggetto “formaggio” a John e Mary Podesta che si concludeva così: “Ps. Pensate che farei meglio a giocare a domino sul formaggio o sulla pasta?”
Se dobbiamo credere che Sandler si riferisca al domino come gioco e al formaggio e alla pasta come cibo, dobbiamo credere che questo miliardario stia letteralmente giocando sulcibo a un gioco con le tessere. Pensate davvero che le élite mettano letteralmente i pezzi del domino sopra le pizze e i piatti di pasta per divertimento? I ricercatori ritengono che “dominos” sia una parola in codice, che in realtà rimanda a “dominatrice“.
Il 2 settembre 2014, Susan Sandler ha inviato un’e-mail a John con questa domanda: “L’agente immobiliare ha trovato un fazzoletto (credo abbia una mappa che sembra collegata alla pizza. È tuo?”
John ha risposto a questa e-mail affermando: “È mio, ma non me ne preoccupo”. Ora, chiedetevi di nuovo: perché alcuni membri delle élite dovrebbero avere una mappa della pizza? Come si può avere una mappa di un alimento invece che di una località geografica? È chiaro che le parole usate in questa frase non hanno senso. Le vittime hanno detto che i fazzoletti sono simbolici per i pedofili perché sono spesso usati durante gli stupri di bambini. Tenetevi forte, è disgustoso: a volte i predatori di bambini mettono dei fazzoletti sotto le loro vittime durante uno stupro. Dopo aver commesso il violento atto criminale, conservano il fazzoletto come pegno, poiché su di esso vengono lasciate le prove dello stupro, come sperma, sangue e altri fluidi corporei. Kim Noble, uno degli artisti preferiti da Tony Podesta, ha raffigurato questo atto in diversi dipinti.
L’uso della parola “mappa” [in inglese “map”, n.d.r.] è interessante anche perché c’è stata una forte spinta da parte della sinistra a sostituire la parola pedofilo con MAP. MAP è definito come una persona attratta da un minore [map = minor attracted person, n.d.r.]. Non fraintendete, l’obiettivo di ribattezzare i pedofili con una parola politicamente corretta come MAP è quello di desensibilizzare la popolazione agli abusi sessuali sui minori, con l’obiettivo finale di normalizzarli.
Il 3 settembre 2015 Todd Stern, inviato speciale degli Stati Uniti per i cambiamenti climatici nominato da Hillary Clinton nel 2009, ha inviato un’e-mail a John con un oggetto che recitava “amico, mi manchi” e l’e-mail continuava: “Sto sognando il tuo chiosco di hotdog alle Hawaii…”
Qual è l’ossessione di Stern per il presunto chiosco di hot dog di Podesta alle Hawaii? Persino gli articoli dei media mainstream riconoscono che non ci sono prove di pubblico dominio che John possieda un chiosco di hot dog alle Hawaii o qualsiasi altra cosa nello Stato tropicale. Un articolo pubblicato da Medium il 26 ottobre 2016 lo definisce un “chiosco di hot dog fantasma”. Tuttavia, in un articolo pubblicato nel 2000 sul Washington Post, Tony ha affermato che John sogna di gestire un chiosco di hot dog alle Hawaii. Credete che l’ex capo dello staff del presidente Clinton e il presidente della campagna presidenziale di Hillary dicesse in giro che dopo i suoi incarichi di alto profilo nella capitale voleva vendere hot dog all’angolo della strada alle Hawaii? Fino a poco tempo fa, John era rimasto lontano dagli occhi del pubblico per anni e non risulta che abbia usato il suo tempo libero per aprire e gestire un chiosco di hot dog, alle Hawaii o altrove.
Ora chiedetevi: ha senso che alcune delle persone più ricche e potenti del mondo abbiano un’ossessione per la pizza e gli hot dog? Certo, tutti noi abbiamo mangiato un piatto fantastico e ne abbiamo parlato con entusiasmo, e magari abbiamo anche detto: “Sto ancora sognando quel piatto”. Tuttavia, è razionale credere che loschi miliardari siano seduti a casa a sognare veri e propri hot dog? Inoltre, non si tratta mai di un tipo o di una marca specifica di pizza, pasta, formaggio o hot dog. Si usano solo queste parole in termini generali, il che è un’ulteriore prova del fatto che si tratta di parole in codice.
Il 2 agosto 2007, in un’e-mail rilasciata da Wikileaks e proveniente dai Global Intelligence Files, Chris Douglas di Stratfor, una piattaforma di intelligence geopolitica, ha scritto a Robin Blackburn (con un altro account e-mail di Stratfor come destinatario in CC): “Chi c’è oggi nell’ufficio di Austin che vuole una pizza? Abbiamo solo una fetta e dobbiamo sapere quanto sottile tagliarla…”
Questa e-mail specifica proviene dai Global Intelligence Files, non dalle e-mail di Podesta, anch’esse pubblicate da Wikileaks. Ho incluso questa e-mail perché è chiaramente rilevante per il Pizzagate. Ancora una volta, conosciamo e abbiamo chiaramente definito “pizza” come parola in codice pedofilo nel primo articolo di questa serie. Quindi, se guardiamo questa e-mail, dovremmo credere che Douglas stesse davvero parlando della pizza come alimento? Credete che diverse persone stessero condividendo una fetta di pizza? Ha un senso logico per voi? Siete mai stati a un pranzo o a una cena in cui un gruppo di persone ha condiviso un’unica fetta di pizza?
Il 14 maggio 2009, Fred Burton, il responsabile della sicurezza di Stratfor, ha inviato un’e-mail a Don Kuykendall, con altri destinatari in CC, anch’essa resa pubblica dai Global Intelligence Files di Wikileaks. L’e-mail recitava: “Penso che Obama abbia speso circa 65.000 dollari dei soldi dei contribuenti per far arrivare pizza/hot dogs da Chicago per una festa privata alla Casa Bianca non molto tempo fa, c’è da supporre che useremo gli stessi canali?”
Lo stesso giorno, Aaric Eisenstein ha risposto: “Se avremo le stesse “cameriere”, sono d’accordo!!!”
Vale la pena notare che la parola cameriere è tra virgolette, il che implica che non si trattava di cameriere vere e proprie. Inoltre, voglio sottolineare che questa festa privata è anche per la società Stratfor. Si tratta della stessa società che, come ho appena dimostrato, usava “pizza” come parola in codice quando parlava di dividere una fetta di pizza per più persone. Quindi, è stata stabilita una storia di feste a base di “pizza” che non prevedono la pizza vera e propria.
Perché il Presidente Obama avrebbe speso 65.000 dollari in hot dog e pizza per una festa alla Casa Bianca? Se Obama si fosse fatto spedire gli hot dog e la pizza, perché un conto con una cifra che sarebbe stata troppo alta anche se avesse ospitato qualche migliaio di invitati? La matematica di base ci dice che i conti non tornano. Inoltre, il fatto che l’e-mail chieda in modo criptico se si debbano usare “gli stessi canali” implica che ci sia qualcosa di segreto e nefasto.
Siccome l’amministrazione di Obama ha speso 65.000 dollari in pizza e hot dog a spese dei contribuenti per una festa alla Casa Bianca, è il momento giusto per ricordare che Joe Biden ha regalato a Obama un braccialetto per bambini con un ciondolo a forma di pizza per il suo 55° compleanno. Perché un uomo adulto, che si dà il caso sia il vicepresidente, regala a un altro uomo adulto, che si dà il caso sia il presidente, un braccialetto da bambini del tipo “il mio migliore amico” con un ciondolo a forma di pizza? Vi sembra normale? Non si può negare che queste persone abbiano chiaramente un’ossessione inquietante per la pizza.
Nel prossimo articolo di questa serie, esporrò il resto delle e-mail sospette rilasciate da Wikileaks, compresa un’e-mail che ritengo essere la prova più schiacciante e inquietante. Il prossimo articolo sarà il mio ultimo articolo sulle e-mail; tuttavia, in questa serie ci saranno molti altri articoli. Le e-mail sono solo un pezzo del puzzle del Pizzagate e, nonostante questa sia il mio quarto articolo di approfondimento sull’argomento, ho appena scalfito la superficie.
Il termine Pizzagate deriva dalla pubblicazione di migliaia di email di John Podesta. John era il presidente della campagna presidenziale di Hillary Clinton e diverse e-mail tra lui e i suoi associati contenevano l’uso della parola “pizza”, una nota parola in codice pedofilo, usata in un contesto in cui non aveva senso riferirsi al piatto italiano. C’erano anche altre parole sospettate di essere parole in codice pedofilo e contenuti controversi disseminati in quelle e-mail, che hanno fatto alzare le sopracciglia a chiunque si sia preso il tempo per leggerle. Il Pizzagate non ha mai riguardato solo una pizzeria e un seminterrato a Washington DC – questa è stata la cantilena che i media ufficiali hanno utilizzato per distrarvi dai fatti che sto esponendo in questa serie.
Vi prego di leggere il mio primo articolo di questa serie, se ancora non lo avete fatto. Vi si dimostra che “pizza” è stata identificata dalle forze dell’ordine come una parola in codice pedofilo. Questa nozione vi aiuterà a contestualizzare il presente articolo.
Nell’ottobre 2016, WikiLeaks ha pubblicato sul proprio sito web oltre 20.000 pagine di e-mail di John Podesta in un file intitolato “The Podesta E-mails”. Wikileaks ha iniziato a pubblicare le e-mail di Podesta il 7 ottobre e ha continuato a rilasciarne regolarmente dei lotti – costituiti da circa un paio di migliaia di e-mail ciascuno – per diversi giorni fino alle elezioni presidenziali dell’8 novembre 2016. Molte di queste e-mail includono la parola in codice pedofilo “pizza” e altre parole sospettate di far parte del codice pedofilo. Queste parole sono state usate in un contesto che non ha senso e non in un contesto che si adatta alle definizioni comunemente note delle stesse. L’uso improprio della parola “pizza” e di altre parole fino ad oggi non è mai stato finora spiegato razionalmente. Quando qualcuno ha chiesto a Hillary Clinton circa l’uso strano di parole riguardanti il cibo nelle email di John Podesta, lei ha notoriamente chiuso il discorso con una risata e ha detto che gli piace cucinare.
I media hanno riferito dell’immagine che le e-mail ci hanno fornito dei meccanismi interni alla campagna Clinton. A parte il Pizzagate, altre notizie bomba emerse nella maggior parte delle e-mail variavano dalle prevedibili lotte di potere alla palese corruzione politica, all’inganno e alla collusione dei media. C’erano contrasti interni tra aiutanti politici e persino l’aiutante personale di lunga data di Bill Clinton, Doug Band, ha scritto che Chelsea Clinton si stava “comportando come un bambino moccioso viziato“.
Veniva rivelato il fatto che Donna Brazile, che all’epoca lavorava come collaboratrice della CNN, aveva fornito alla campagna Clinton una domanda che sarebbe stata posta a Hillary in un evento di botta e risposta sulla CNN. Le e-mail hanno anche svelato un estratto da uno dei discorsi fatti da Hillary a pagamento ai banchieri di Wall Street, dove ha ammesso di avere diverse posizioni politiche in pubblico e privato. Nella clip affermava: “Fare politica è come fare salsicce. È disgustoso, ed è sempre stato così, ma di solito finiamo per andare dove bisogna andare. Ma se tutti stanno guardando, sapete, allora la gente diventa come minimo un po’ nervosa. Quindi, c’è bisogno sia di una posizione politica pubblica che di una privata.” Questo estratto dal discorso privato di Hillary descrive in modo appropriato ciò che le Podesta e-mails hanno rivelato: Hillary e molti dei suoi associati si presentano in modo diverso in privato rispetto a ciò che fanno in pubblico.
Conducono una doppia vita che rende Jekyll & Hyde roba da bambini e ti fa chiedere se film come Eyes Wide Shut e la serie Hostel rispecchiano la realtà di alcuni di questi personaggi delle élite.
Qui e nei prossimi articoli analizzerò le e-mail provenienti dal “rilascio Podesta” e alcune da altre raccolte di e-mail pubblicate da Wikileaks, che contengono parole in codice o dichiarazioni sospette relative al Pizzagate. Farò riferimento alle e-mail come sono state scritte alla lettera, in modo da includere errori di battitura. In questa rubrica mi concentrerò sulle controverse e-mail inviate dal fratello di John, Tony Podesta, che sono come minimo preoccupanti.
Ma, prima di parlare delle e-mail di Podesta, voglio dare credito alla prima persona, che io sappia, che ha affermato che John Podesta lavorava come agente per coprire il traffico sessuale di minori. Andrew Breitbart ha scritto su Twitter nel 2011: “Mi sfugge come il nome del guru progressista John Podesta possa non essere noto come quello di una persona che copre a livello mondiale il traffico di schiavi sessuali minorenni e che difende un’indicibile feccia”.
L’affermazione di Breitbart è arrivata oltre cinque anni prima che le esplosive e-mail di Podesta fossero pubblicate e ha avuto il coraggio di accusarlo pubblicamente. L’anno successivo al tweet, Breitbart è morto in circostanze sospette. Breitbart stava tornando a casa dal suo bar preferito di Los Angeles – il Barney’s Beanery a Westwood – quando è letteralmente morto per strada. La causa della morte è un infarto. Fatto ancora più curioso, il medico legale che ha effettuato l’autopsia stranamente è morto il giorno in cui sono stati resi noti i risultati dell’autopsia di Breitbart. Non è raro che coloro che denunciano i crimini dei Deep State – in particolare quelli che denunciano i giri pedofili d’élite – muoiano in circostanze sospette.
Nella mio ultimo articolo ho parlato della passione di John, e di suo fratello Tony, per l’arte a tema satanico che raffigura la pedofilia, il cannibalismo e la sadica tortura di esseri umani. Voglio aggiungere anche qui che Tony aveva una videocamera installata all’interno di un bagno in casa sua. L’apparecchio avrebbe permesso agli utenti di visualizzare le loro funzioni corporee da un’angolazione unica.
Chiededetevi: che tipo di persona malata e pervertita registra le persone che usano il suo bagno? Tenete tutto questo a mente quando leggete le loro e-mail e soprattutto quelle con la parola in codice pedofilo “pizza”. Inizieremo con una e-mail da Tony a John. Il giorno 8 gennaio 2014 Tony scrive a suo fratello John e gli chiede questo: “Ti piacerebbe prenderti una pizza per un’ora?”
Chiedetevi: come si fa a prendere una pizza per un’ora? Non ha senso prendersi una pizza per un’ora. Il contesto non quadra, a meno che “pizza” non sia una parola in codice per qualcos’altro. È grammaticalmente errato chiedere a qualcuno se vuole un cibo specifico per un’ora. Avrebbe senso chiedere a qualcuno se vuole un servizio per un’ora o se vuole impegnarsi in un’attività per un’ora. Si può fare un massaggio per un’ora o avere una prostituta. Si può andare a correre o fare una passeggiata per un’ora. Allora, cosa intendeva Tony quando ha inviato questa e-mail? Intendeva dire che voleva andare a mangiare la pizza per un’ora o stava parlando di qualcos’altro? Questa e-mail presa da sola è sospetta, ma non è ragionevole concludere che sia un pedofilo basandoci su questa prova. Bisogna guardare tutte le prove, compreso ciò che ho mostrato nei miei primi due articoli, e allora si riesce a mettere a fuoco un quadro molto oscuro.
Andando avanti, il 31 gennaio del 2014 Tony ha inviato a John un’e-mail che aveva come oggetto la frase “La scorsa notte è stato divertente” e nell’e-mail si legge: “Ancora in camera di tortura”
Ora, se non si ha nessuna conoscenza dell’arte che piace a Tony, è facile giudicare il riferimento a una “camera di tortura” come sarcasmo. Tuttavia, avendo stabilito che quest’uomo ha usato una nota parola in codice pedofilo come “pizza” in un contesto che chiaramente non è adeguato in un’altra e-mail e che possiede oggetti d’arte raffiguranti bambini abusati in vere camere di tortura, diventa più difficile giudicare le sue e-mail come innocenti.
La prossima e-mail scritta da Tony non contiene alcuna parola in codice pedofilo, ma dimostra che egli all’epoca aveva un’amicizia con un pedofilo condannato. Il 1º giugno 2015 Tony ha scritto: “Caro Mac Non posso credere che siano passati quasi 50 anni da Camp Nose. Sono rimasto in contatto per tutti questi anni con denny Hastert e jan ettelt e andy Dolan”
Dennis Hastert è l’ex presidente repubblicano della Camera che è stato incriminato nel maggio del 2015 per aver pagato per comprare il silenzio delle sue vittime, di cui ha abusato sessualmente quando erano bambini. Hastert è uno stupratore seriale di bambini. Quindi, in base alla data dell’e-mail di Tony su Hastert, è chiaro che Tony era ancora in contatto con lui e che ha continuato ad essere amico di un violento predatore di bambini dopo che questi è stato pubblicamente accusato e incriminato. Ci sono qui due dettagli importanti da evidenziare. Uno: questo folle culto travalica le differenze politiche. Ripensate alla dichiarazione di Hillary sul pubblico e sul privato. Queste persone si presentano in un modo in pubblico e in un altro in privato. Anche se molti di loro ci hanno portato a credere che fanno parte di un certo partito politico e che rifiutano una certa ideologia e persino che praticano una certa religione, dietro le quinte molti di loro fanno il contrario di quello che predicano e appartengono allo stesso club. Due: questa e-mail dimostra che Tony non aveva vergogna o rimorso per la sua amicizia con un predatore di bambini seriali. Quindi chiedetevi: è normale? Se scopriste che uno dei vostri amici è uno stupratore di bambini continuereste la corrispondenza e l’amicizia con lui? Vale anche la pena notare che John, Tony e Dennis da bambini andavano tutti allo stesso campo in Giappone. Ci si deve chiedere se questo campo abbia avuto un ruolo nel prepararli per le posizioni politiche di potere che hanno poi occupato nella vita.
Forse una delle e-mail più eloquenti tra tutte quelle pubblicate è stata inviata da Marina Abramovic a Tony per discutere di una cena “spirit cooking” [traducibile come “cucina dello spirito”, n.d.r.] che aveva programmato per Tony e John a casa sua. Marina Abramovic è stata descritta come una gran sacerdotessa che a volte usa la sua arte per i rituali. Prima del rilascio delle e-mail di Podesta veniva descritta come tale. Un articolo del 22 maggio 2014 sulla rivista Prospect ha descritto il lavoro della Abramovic come se in esso ci fosse “qualche stregoneria”. Viene spesso fotografata con alcune delle celebrità più famose, come Lady Gaga, e potenti esponenti delle élite a cene che mettono in scena il cannibalismo.
Inoltre, ha lavorato con e/o è stata elogiata da molti predatori di alto profilo, tra cui trafficanti condannati come John of God e Allison Mack.
Questi collegamenti sono importanti da sottolineare. È ragionevole concludere che non è un caso che sia in linea con diversi trafficanti conosciuti, quindi è vitale notare tutti questi dettagli. E, di nuovo, vi chiedo di farvi delle domande. Quanti noti pedofili e trafficanti di sesso condannati avete come amici? È importante porsi queste domande, in modo da poter vedere i consistenti schemi anomali che continuano ad emergere con queste persone.
In una e-mail inviata il 28 giugno 2015, Marina Abramovic ha scritto questo a Tony:
“Caro Tony,
Sono così impaziente per la cena Spirit Cooking a casa mia. Pensi che sarai in grado di farmi sapere se tuo fratello si unisce?
Tutto il mio amore, Marina”
Esploriamo cos’è esattamente lo “spirit cooking”. Il 4 novembre 2016, Wikileaks ha twittato: “La cena “Spirit Cooking” dei Podesta? Non è quello che pensi. È sangue, sperma e latte materno. Ma soprattutto sangue.”
La Abramovic descrive se stessa come una performance artist. Nel 1997, ha pubblicato un libro intitolato Spirit Cooking. È stato riportato anche dai media che le sue ricette includono fluidi corporei come latte materno, sperma, sangue e urina e che durante le sue cene incoraggia autolesionismo e mutilazione. Dopo l’uscita delle e-mail di Podesta, che negli anni sono state oggetto di crescenti forti reazioni, la Abramovic ha insistito che queste cene sono solo arte, non rituali satanici. Dice che riguardano più la spiritualità o l’arte. Qualcuno ha affermato che abbia detto, in merito allo “spirit cooking”: “chiamiamo solo le cose con nomi divertenti – tutto qui“. Tuttavia, ha ammesso che se una performance avviene in una galleria d’arte, è arte, ma se viene eseguita in privato rappresenta una cerimonia spirituale intima. Quindi la cena a casa di Tony, secondo le parole di Marina, sarebbe un rituale.
In un video che ritrae lo “spirit cooking” della Abramovic, ella prende del sangue di maiale mescolato con sperma e latte materno e lo usa per scrivere sui muri dichiarazioni che incoraggiano l’autolesionismo e versa un intruglio ripugnante su statue che sembrano rappresentare bambini. Scrive dichiarazioni come questa sul muro che sovrasta effigi di bambini coperte di sangue:
“Con un coltello affilato, taglia profondamente il dito medio della mano sinistra. Mangia il dolore“
“Urina fresca del mattino. Cospargila sopra sogni da incubo.“
“Mescola latte materno fresco con latte di sperma fresco. Bevi nelle notti di terremoto.“
“Seduto su una sedia di rame. Pettina i capelli con una spazzola di cristallo di quarzo trasparente, finché la tua memoria non fuoriesce.“
La Abramovic incoraggia l’autolesionismo nel suo rituale di “spirit cooking”, in particolare invita i partecipanti a tagliare il dito medio. Ora date un’occhiata a questa foto di John, dove potete vedere che ha un cerotto sul dito medio sulla mano sinistra.
C’era un taglio sul dito di John che era il risultato della sua partecipazione a una cena di “spirit cooking”? Ora voglio che vi domandiate: siete mai stati a una cena che prevede il consumo di fluidi corporei umani e l’automutilazione? Vi sembra normale? Vi sembra un incontro innocente per vedere dell’arte?
Quindi abbiamo Tony che possiede arte demoniaca, pedofila e raffigurante la tortura umana. Usa una nota parola in codice pedofilo in un contesto in cui non ha senso riferirsi al cibo. Si vanta della sua amicizia con uno stupratore seriale. E ora lo abbiamo come ospite a cene con un’autoproclamata performance artist che in privato esegue rituali e che viene regolarmente associata a ben noti predatori di bambini, anche condannati. Il quadro sta iniziando a formarsi?
La Abramovic può essere trovato in decine di foto in posa con simboli satanici e ossa insanguinate, mentre maneggia bambini nudi ed è stata spesso fotografata a cene che raffigurano il cannibalismo. C’è anche una sua foto con Lord Jacob Rothschild davanti a un dipinto intitolato Evocare Satana.
In un’altra foto, la regina Beatrice d’Olanda indossa una spilla tempestata di diamanti a forma di fetta di pizza alla commedia della Abramovic “La vita e la morte di Marina Abramovic” in un teatro di Amsterdam nel 2012. La Abramovic e Beatrice hanno posato insieme per la foto dopo la sua performance.
Pensate che un membro di una famiglia reale compri gioielli di alta gamma a forma di una fetta di pizza semplicemente perché le piace mangiare la pizza? Sappiamo che Virginia Giuffre sostiene di essere stata venduta al principe Andrea da Jeffrey Epstein, e attualmente gli sta facendo causa negli Stati Uniti. Ironia della sorte, parte della sua difesa iniziale contro le accuse era che lui si trovava in una pizzeria di nome Pizza Express il giorno in cui la Giuffre sostiene che è stata da lui costretta a fare sesso. Il suo alibi da Pizza Express è andato in pezzi. Il suo alibi era un tentativo di prendersi gioco del Pizzagate?
Il gusto depravato di Tony per l’arte, il suo coinvolgimento nello “spirit cooking” e le sue scomode e-mail sono lontani dall’essere i suoi unici scandali. Nel 2017, la società di lobbying di Tony, The Podesta Group, è stata oggetto di indagini penali, in particolare a causa del lavoro legato all’Ucraina. Nell’ottobre dello stesso anno, ha annunciato che lasciava l’azienda. Comunque, il 24 settembre 2019 il Dipartimento di Giustizia ha concluso l’indagine su Tony senza accuse. All’inizio di questo mese, è stato scritto che Tony rastrellato un milione di dollari per fare lobbying presso la Casa Bianca Biden per conto del gigante delle telecomunicazioni cinese Huawei.
Nonostante tutti i suoi affari loschi, Tony sembra sempre sfuggire alla giustizia. Peggio ancora, non mi è nota alcuna indagine su Tony per il suo potenziale coinvolgimento nel traffico sessuale di minori. Se le forze dell’ordine sono state in grado in passato di arrestare predatori di bambini per aver usato la parola in codice pedofilo “pizza”, con tutte le prove circostanziali che ho esposto finora è davvero troppo chiedere alle autorità di aprire un’indagine su Tony e soci per il loro potenziale coinvolgimento in crimini contro i bambini?
di Liz Crokin (traduzione rivista, basata su quella postata dal canale Telegram “InsiderQItaly”)
Molti membri delle élite a cui si fa riferimento nelle e-mail di John Podesta usando la parola in codice pedofilo “pizza”, come suo fratello Tony Podesta, o che sono noti trafficanti di bambini, come Jeffrey Epstein, hanno collezioni d’arte raffiguranti pedofilia, torture e simbolismo e rituali satanici. Tratterò ampiamente le e-mail di Podesta in un articolo futuro, ma voglio prima esaminare le collezioni d’arte di alcune di questi membri delle élite per darvi un po’ di sfondo, con un’enfasi su Tony.
Tony ha un gusto per l’arte che raffigura la tortura di esseri umani e gli abusi sessuali su minori. In un articolo del 2004, il Washington Post ha pubblicato le immagini di alcune delle inquietanti opere d’arte esposte nella casa di Tony. Una statua d’oro, intitolata The Arch of Hysteria, di Louise Bourgeois – una scultura dorata che rappresenta un essere umano decapitato, posizionato nello stesso modo in cui il serial killer Jeffrey Dahmer ha posizionato alcune delle sue vittime – è stata messa in primo piano nella sua casa come punto focale (va notato che questo articolo del Washington Post è stato cancellato dal loro sito).
Nelle zone giorno c’erano pezzi di Biljana Djurdjevic che raffiguravano bambini in uno stato di angoscia. Un dipinto raffigurava una bambina arruffata con una minigonna e scarpe rosse. La Djurdjevic è nota per i dipinti che ritraggono bambini vittime di torture e abusi sessuali. In un’intervista pubblicata nel 2007 , la Djurdjevic ha affermato che per raffigurare le vittime di pedofilia non ha bisogno di immaginazione.
Altri dipinti nel soggiorno di Tony raffigurano un gruppo di bambini sdraiati in cerchio. Un dipinto mostra due bambini sdraiati in una palude, con le erbacce che crescono su di loro come se fossero cadaveri.
Un altro dipinto della Djurdjevic che si dice sia di proprietà di Tony, è quello di un ragazzino che indossa soltanto le mutande, appeso per le braccia in una stanza simile a una prigione con i piedi insanguinati.
Nel 2011, Tony ha prestato una statua di cera intitolata Dismembered al DC College of Arts & Science. Questa statua raffigura un’adolescente con le parti del corpo smembrate.
A un altro muro a casa di Tony è appesa presumibilmente una fotografia ingrandita dell’area inguinale di un bambino che indossa solo il pannolino. L’autrice di questa foto potrebbe essere Katy Grannan, la cui nonna è nota per aver scattato foto di adolescenti nudi nelle case fuori città dei loro genitori, ed è stato ampiamente riportato che Tony possiede molti dei suoi pezzi.
L’articolo del Washington Post del 2004 ha riportato l’affermazione dell’allora moglie di Tony, Heather, che avrebbe detto che molti ospiti sono “inorriditi” quando vedono le opere d’arte nella loro casa, e il giornalista ha notato che Heather lo avrebbe detto con un sorriso inquietante.
In una foto della camera da letto di Tony, che è stata pubblicata in un articolo del 5 giugno 2015 su Inside Homes , si vedevano animali di peluche disposti su una mensola accanto al suo letto. Quell’articolo affermava: “Se avete mai sognato di passeggiare in un museo con una fetta di pizza e un bicchiere di vino in mano, dovete fare amicizia con il super lobbista Tony Podesta“.
Di recente, è stato riferito che il principe Andrea aveva una collezione di peluche nella sua camera da letto e che al suo staff è stato ordinato di disporre strategicamente la sua collezione in un ordine specifico. Virginia Giuffre sta attualmente citando in giudizio il principe Andrea per tre accuse di aggressione sessuale, e afferma di essere stata fornita al duca da Epstein nell’ambito del traffico di esseri umani.
Anche Epstein aveva nella sua casa animali di peluche e opere d’arte e fotografie inquietanti, simili a quelle della collezione di Tony. Le immagini del raid della polizia del 2005 nella casa di Epstein in Florida fanno luce sui suoi gusti artistici contorti. In una camera da letto c’era un orsacchiotto posto su un comodino.
Su una parete c’era lo schizzo di un bambino e un teschio.
C’erano diverse fotografie di bambini, donne nude e persino fotografie di bambini nudi. Alcune delle fotografie di bambini sono state censurate dalla polizia, inclusa una fotografia, secondo quanto riferito, di una bambina di 6 anni chinata in un vestito corto.
Un’area che i media mainstream non hanno toccato è la connessione tra gli abusi sessuali sui bambini e i rituali occulti. Rina Oh, una delle ex fidanzate di Epstein, ha realizzato un dipinto che raffigurava una specie di strana orgia che coinvolgeva adulti, un bambino e dei tagli nella carne. Nel dipinto, la gamba di una donna è tagliata e sanguinante. Virginia Giuffre ha twittato che ciò che è raffigurato in quel dipinto è ciò che le faceva Oh. La Giuffre ha detto nel suo tweet: “Questo quadro che Rina ha dipinto con la gamba tagliata sanguinante è esattamente quello che mi faceva, ho una cicatrice di 6 pollici sulla gamba sinistra a causa del suo taglio“.
Non solo i media mainstream si rifiutano di affrontare l’aspetto occulto e sanguinoso dei rituali degli abusi sessuali su minori in cui molti di questi predatori appartenenti alle élite sono coinvolti, ma affermano che si tratta di una “teoria del complotto smentita”. Non lo è. Col passare del tempo verranno fuori sempre più prove per denunciare tutto questo e continuerò ad esplorare l’argomento nei futuri articoli di questa serie.
Dopo aver esaminato le informazioni che ho esposto in questo articolo, chiedetevi: tutto questo vi sembra normale? Possedete a casa vostra qualche oggetto d’arte che raffiguri lo sfruttamento sessuale e la tortura dei bambini? Per capire il Pizzagate è importante porsi queste domande, collegare gli elementi e spingere il cervello a ragionare in modo critico.
di Liz Crokin (traduzione rivista, basata su quella postata dal canale Telegram “InsiderQItaly”)
Voglio iniziare la mia serie sullo scandalo Pizzagate stabilendo il fatto che “pizza” è una nota parola in codice pedofilo, usata da molti anni dai predatori per operare nascosti in bella vista. Nell’ottobre del 2016, quando sono state pubblicate le e-mail di John Podesta, lo Urban Dictionary aveva infatti definito l’espressione “pizza al formaggio” come pedopornografia.
A quel tempo c’erano sul sito due definizioni di “pizza” come parola in codice per pedopornografia: una del 2010 e una del 2015. Quindi è importante notare che queste definizioni sono state stabilite molto prima che le e-mail di Podesta fossero pubblicate. Poco dopo il rilascio delle e-mail di Podesta, che erano disseminate della parola pizza in un contesto in cui non aveva senso utilizzare la parola né come cibo, né come parola in codice per qualche altra attività nefasta, tipo droghe illegali, lo Urban Dictionary ha cancellato quelle definizioni. Avendo fatto ricerche su Pizzagate subito dopo il rilascio delle e-mail di Podesta, sono riuscita a vedere le definizioni alternative di “pizza al formaggio” come pornografia infantile sul sito dello Urban Dictionary con i miei occhi prima che fossero cancellate nel 2016. Fortunatamente, niente su Internet è perso per sempre. Molti ricercatori hanno archiviato queste definizioni. Tuttavia, il fatto che questi siti siano stati ripuliti dovrebbe mostrare fino a che punto si è spinta la Cricca per nascondere al pubblico il vero significato di queste parole in codice. Il Deep State non solo controlla i media, ma anche gran parte del flusso di informazioni su Internet, il che ha reso quasi impossibile per il cittadino medio scoprire la verità su uno qualsiasi dei loro oscuri segreti.
Tuttavia, nonostante la complicità dei media e la censura estrema, ci sono molte prove facilmente reperibili che dimostrano come “pizza” e altri termini siano effettivamente parole in codice pedofilo. Ad esempio, nell’ottobre del 2017 i pubblici ministeri federali hanno annunciato che un agente penitenziario era stato accusato di aver ricevuto materiale pedopornografico. I pubblici ministeri hanno arrestato Stephen Salamak a Lodi, nel New Jersey, dopo aver pubblicato su Craigslist che stava cercando donne e mamme che erano “in Cheese Pizza” [coinvolte nella “pizza al formaggio”].
“Verso maggio 2017, un agente delle forze dell’ordine che lavorava sotto copertura (qui denominato “UC”) ha risposto a un annuncio personale di Craigslist pubblicato da SALAMAK intitolato “Donne/mamme che amano la pizza al formaggio” che cercava di entrare in contatto con le madri che erano “collegati a questi atti perversi””.
Il rapporto continua:
“Verso luglio 2017, le forze dell’ordine hanno eseguito un mandato di perquisizione legalmente ottenuto su un indirizzo e-mail fornito da SALAMAK ad UC (l’”Account Gmail”). Un’analisi delle e-mail contenute nell’account Gmail ha rivelato che SALAMAK ha comunicato con più persone in merito a un interesse per la pedofilia e la pornografia infantile.”
La parte più importante del rapporto è qui:
“Durante e dopo la perquisizione della residenza, e dopo essere stato informato dei suoi diritti, l’imputato SALAMAK ha ammesso alle forze dell’ordine, tra l’altro, in sostanza e in parte, che: (1) ha inserito l’annuncio su Craigslist di cui al precedente paragrafo 2 e (2) che “Pizza al formaggio” era un riferimento alla pornografia infantile”.
Quindi qui abbiamo un predatore di bambini che ammette alle forze dell’ordine nel verbale di aver usato “pizza al formaggio” come riferimento alla pornografia infantile, che è la stessa definizione identificata dallo Urban Dictionary anni prima.
Un altro caso si è verificato il 7 giugno 2019, quando il giornalista tecnico Peter Bright è stato accusato di adescamento sessuale di minori. Bright ha tentato di ottenere prestazioni sessuali da bambini di 7 e 9 anni tramite la madre, che in realtà era un’agente sotto copertura. In quegli scambi, Bright ha ammesso di aver molestato una ragazza di 11 anni. Ecco cosa è importante notare: Bright ha usato l’account @DrPizza su Twitter. Inoltre, solo un anno prima, Bright aveva deriso in un tweet coloro che sostenevano la veridicità del Pizzagate, affermando:
“Sì, a quanto pare la pizza è ora il simbolo internazionale della pedofilia (?) perché ai pedofili piace pubblicizzare che sono pedofili (?)”
La risposta è sì: ai pedofili piace pubblicizzare che sono pedofili. In effetti, spesso ostentano sfacciatamente e si vantano della loro perversione criminale nei confronti dei bambini. Bright si è anche descritto sul suo profilo Twitter come “pervertito”. Questi dettagli sono importanti da sottolineare e ricordare per capire come questi predatori abbiano operato inosservati così a lungo. Si deve esaminare la loro psicologia. Da anni, i molestatori sessuali dei minori ci sbattono in faccia i loro crimini contro i bambini. Pensano che il pubblico sia troppo stupido per capire le loro reti sotterranee e il loro linguaggio segreto. Quindi, mentono in modo arrogante e prendono in giro chiunque osi puntare il dito contro di loro. Ho selezionato questo caso perché è un microcosmo rappresentativo del quadro generale. Queste tattiche sono la norma per questi criminali.
“Pizza” è solo un esempio di parola usata come codice dai pedofili. C’è un intero vocabolario di parole in codice e simboli che i predatori utilizzano costantemente. Non solo usano parole in codice per dare la caccia ai minori online, ma sfoggiano anche queste parole come segnale verso altri criminali per far loro sapere che fanno parte del loro club perverso. Oltre alle parole in codice, i predatori usano anche il simbolismo per identificarsi. A volte in questo simbolismo è presente anche un aspetto occulto. Molti di questi predatori sono satanisti attivi. Quindi la loro spinta ad abusare dei bambini è più di un impulso sessuale. I satanisti pedofili credono di ottenere potere dal loro “Dio”, che sia Baphomet o Ba’al o qualche altra divinità satanica, se si impegnano nell’abuso di un bambino sotto forma di rituale satanico, che a volte include il sacrificio del bambino. Credono anche di ottenere potere dalla pubblicità dei loro crimini, anche se è solo sotto la forma dell’indossare simboli satanici o pedofili in un gioiello o decorare la loro casa con opere d’arte raffiguranti stupri e torture su bambini. Credono nel libero arbitrio e nel fatto che, se tu ed io li accettiamo dopo che hanno annunciato chi sono, anche se solo attraverso il loro simbolismo e le opere d’”arte” in loro possesso, possono da questo ottenere potere. Questo è ciò in cui credono e queste sono le loro regole. Il codice degli Illuminati è: “verità in bella vista”.
Quando ho iniziato a denunciare il Pizzagate per la prima volta nel 2016, spesso gli scettici mi dicevano che si rifiutavano di credere a quanto dicevo perché “nessuno farebbe mai certe cose a un bambino”. Per capire la realtà di questi crimini inimmaginabili contro i bambini, bisogna accettare il fatto che queste persone non sono come noi. In realtà, sono l’opposto di chiunque abbia l’anima intatta e sia in grado di provare empatia per gli altri. Queste persone sono strutturate in modo completamente opposto rispetto al modo in cui sono strutturati i bravi cittadini del mondo. Quindi, se qualcosa come coccolare un cucciolo darebbe gioia a una persona di buon cuore, la sua antitesi, come torturare un animale innocente, dà gioia a loro. Queste persone sono demoniache e non sono umane, almeno non secondo i nostri standard. Bisogna accettare che il loro modo di “sentire” sia in completo contrasto rispetto al nostro. E, per quanto noi non riusciamo a immaginare di poter ferire un bambino, ciò non significa che loro si sentano allo stesso modo. Quindi, per poter capire ed elaborare il Pizzagate, bisogna togliersi dalla testa che questi individui siano come noi. Bisogna anche fare i conti con il fatto che alcuni di questi predatori includano personaggi famosi, che la società è colpevole di aver messo su un piedistallo. Non importa quanto simpatici o fantastici siano davanti alla telecamera durante le interviste nei talk show, nei loro discorsi e negli incontri con i fan, non lasciatevi ingannare. Alcuni dei predatori più malvagi sono famosi e sono riusciti a mantenere per decenni agli occhi del pubblico l’immagine da “bravo ragazzo della porta accanto”.
Nel 2007, Wikileaks ha rilasciato una nota interna dell’FBI che è stata fatta circolare tra gli agenti e che identifica noti simboli pedofili usati dai predatori.
Dal 2016, il pubblico è diventato molto più consapevole dell’uso del termine “pizza” e di altre parole e simboli utilizzati come codici dai pedofili e le comunità hanno iniziato ad agire per combattere questi mostri che predano i bambini online. Ad esempio, il 29 agosto 2020, Breitbart London ha pubblicato un rapporto intitolato Pedophiles Using Cheese and Pizza Emojis to Share Images . Un gruppo londinese di oltre 100 genitori, che opera sotto il nome di PDProtect, ha avvertito che i pedofili stavano condividendo foto innocenti di bambini da passare ai predatori sui social media. Molti di questi account sono stati segnalati utilizzando emoji di formaggio e pizza come indice di “CP” (Child Pornography, ossia pedopornografia, n.d.r.).
Nel 2020 è stato pubblicato online un libro intitolato A Handbook for Pedophiles, che fino a quel momento era disponibile solo sul dark web. Il manuale, di 170 pagine, consigliava ai predatori come “molestare tatticamente” le loro vittime creando un codice segreto per parlare con loro. I pedofili vogliono far credere alla vittima che i segreti rendano le cose più magiche per il bambino. Il libro discute l’uso delle parole in codice con la vittima. Consiglia di utilizzare le parole in codice con un bambino-vittima per garantire il silenzio del bambino: la segretezza è un imperativo. Le parole in codice vengono usate strategicamente, per aiutare il predatore nel caso in cui il bambino tenti di spiegare il suo abuso. I termini in codice lasciano il genitore confuso e meno propenso a comprendere l’abuso che il bambino sta tentando di spiegare.
Ci sono anche libri per bambini che preparano i bambini agli abusi usando la parola in codice pedofilo “pizza”. Uno degno di nota è Secret Pizza Party . In questo libro, i bambini sono incoraggiati a mantenere i segreti. Ecco l’esempio di un passaggio del libro: “So cosa stai pensando. Perché dovremmo mantenere questo deliziosa, deliziosa festa un segreto? La domanda è giusta. In questo modo nessuno si farà vivo per picchiarvi in testa con la scopa, ma non è l’unica ragione. Quando rendi una cosa segreta, la rendi speciale.”
Incredibilmente, il sindaco di New York Bill de Blasio ha letto questo libro a un gruppo di bambini nell’aprile del 2016 presso la biblioteca di Queens. Il New York Daily News ha notato la strana scelta del libro che il sindaco ha scelto di leggere. “Quando rendi una cosa segreta, la rendi speciale“, affermava l’articolo. “Questa è stata la bizzarra lezione del sindaco de Blasio – le cui discutibili tattiche di raccolta fondi sono al centro di un’indagine penale in corso – impartita sabato a un gruppo di bambini in una biblioteca di Queens“.
Inoltre, il padre di Schwartz, l’importante avvocato democratico Arthur Z. Schwartz, è presente nella posta elettronica di Podesta come destinatario di una e-mail controversa con, avete indovinato, la parola “pizza”. L’e-mail conteneva una foto crittografata con l’etichetta “pizza”.
Altre parole ipotizzate come parole in codice pedofilo includono: “pasta”, “walnut sauce” [salsa di noci], “hot dog”, “handkerchief” [fazzoletto] e “map” [mappa]. Non mi è possibile verificare le definizioni esatte di queste parole in codice pedofilo. Ciò è in parte dovuto al fatto che diversi circoli di pedofili hanno definizioni diverse per queste parole in codice. La definizione può variare per regioni geografiche. Ma si può concludere non solo che “pizza” è una parola in codice pedofilo usata dai predatori sessuali – a volte per indicare la pedopornografia, altre lo stupro di minori – ma che è stata usata dalle forze dell’ordine per arrestare i predatori di bambini, come ho dimostrato in precedenza citando il rapporto del Dipartimento di Giustizia.
Quando si collegano tra loro tutti questi fatti e si comprende il significato sotterraneo della parola “pizza”, si inizia a comprendere il quadro generale. La verità è che il mondo è gestito da un’élite di pedofili. Tuttavia, per capirlo, bisogna prendere tutti questi frammenti e collegamenti e metterli insieme per capire davvero quanto sia orribilmente enorme, potente e reale questa rete nascosta. Questa serie descriverà in dettaglio molte connessioni, fatti e prove concrete per aiutarvi a capire la verità assoluta sul Pizzagate. Come recita la famosa frase di George Carlin, “È un grande club, e tu non ci sei dentro”.
“In questo momento esistono due mondi paralleli, entrambi basati sulla paura: il mondo di coloro che hanno paura del virus e il mondo di chi teme che il futuro controllo dell’umanità venga imposto con la scusa del virus. In questo modo, hanno creato una divisione tra quelli che vogliono che gli altri temano il virus come loro e si trasformino in reclusi e coloro che vogliono che chi ha paura del virus si svegli dal sortilegio sotto il quale è stato posto, così che possa ergersi e combattere contro la quotidiana sottrazione delle libertà individuali.”
La “guerra mondiale silenziosa” entra nel vivo: esistono sufficienti elementi per poter affermare con ragionevole certezza che il virus SARS-CoV-2 (coronavirus) è stato creato in un laboratorio di Wuhan dedito alla ricerca sulle armi biologiche e cogestito dall’OMS: vi sono tracce evidenti, ben documentate, di brevetti relativi al virus e di spedizioni di materiale virale da un laboratorio all’altro, proprio alla vigilia dell’esplosione dell’epidemia. Senza entrare nei particolari, i punti salienti della vicenda sono ben riassunti in questo video in italiano (vedere soprattutto la parte da 0:54 a 8:24). [1], [2].
Il movente sembra chiaro: si tratterebbe di un’operazione messa in atto dai globalisti per far crollare l’economia mondiale nell’anno delle elezioni americane e puntare il dito su Trump, con lo scopo di non farlo rieleggere. Tanto è vero che per ora sembra soprattutto un’operazione mediatica, visto che i dati reali di mortalità non si discostano molto da quelli della comune influenza [3]. La campagna terroristica, come vediamo, è in pieno svolgimento, con una veemenza senza precedenti: il ruolo dei media nell’instillare paura nella popolazione è fondamentale per far crollare le borse e provocare lo sgonfiamento (o l’esplosione) della bolla speculativa mondiale.
Osservando i movimenti “sul campo”, pare che i militari fossero a conoscenza dell’operazione e che si stiano muovendo per volgerla a proprio vantaggio [4]
13 marzo 2020
AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS: l’attenta analisi dei dati disponibili conferma un tasso di mortalità probabilmente in linea con quello dell’influenza stagionale, se non inferiore. Le notizie date al pubblico si basano su dati distorti e manipolati. Facciamo una premessa: diversi studi affermano che il tasso netto di riproduzione del virus (ossia il numero di nuovi casi generati, in media, da un singolo caso) è stimato tra 2,13 e 4,82, mentre quello dell’influenza stagionale varia, in genere, tra 1,3 e 1,8: il coronavirus sarebbe quindi più contagioso dell’influenza stagionale in misura rilevante. Il dato del tasso netto di riproduzione cozza, però, con il numero totale di casi dichiarato. Prendiamo, per semplicità, il caso dell’Italia: l’influenza stagionale, virus meno contagioso, produce circa 6 milioni di casi (il 10% circa della popolazione), mentre il coronavirus, più contagioso, avrebbe finora (al 12 marzo) contagiato poco più di 15.000 persone, a un mese e mezzo dal primo caso documentato e in quello che dovrebbe essere il momento, ad analizzare gli andamenti dell’epidemia in altri paesi, in cui si registra il maggior numero di nuovi casi quotidiani. È chiaro, quindi, dove sta il falso: per calcolare il tasso di mortalità del coronavirus si fa una divisione, mettendo al numeratore il numero di morti, ragionevolmente certo, e al denominatore il numero di casi, grossolanamente e assai largamente sottostimato: vengono infatti considerati solo i casi accertati che, data la carenza di tamponi, sono solo quelli gravi o quelli legati, in qualche modo, ai casi gravi [5], [6]. Se al denominatore fosse posto il numero di casi reale (da calcolarsi statisticamente), avremmo un dato di mortalità probabilmente simile a quello dell’influenza stagionale, se non inferiore. Se fosse considerata anche la quota, certo considerevole, di persone immuni, avremmo allora una percezione della pericolosità del virus in linea con la realtà. È anche vero che questo virus, essendo più contagioso dei tipici virus influenzali, tende a diffondersi più velocemente; se si unisce a questa tendenza il fatto che la COVID-19, forse più dell’influenza stagionale, tende a dare complicazioni respiratorie che, a volte, tendono a prolungarsi per diverse settimane, e che, durante le normali epidemie influenzali e con i riflettori lontani dagli ospedali, i vecchietti che giungono in crisi respiratoria ai pronto soccorso vengono talvolta trascurati con una certa nonchalance [7] , è facile spiegare l’attuale sovraccarico dei reparti di terapia intensiva.
Siamo quindi di fronte alla maggiore operazione terroristica che la storia ricordi, nell’ambito di una guerra, ancora “silenziosa”, fatta di mosse e contromosse da parte delle due fazioni in lotta.
28 marzo 2023
AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS: l’epidemia prosegue la sua marcia, con un numero di morti che, finora, è decisamente inferiore a quello delle normali epidemie influenzali (poco più di 27.000 decessi nel mondo al 28 marzo, contro i 300.000-600.000 della normale influenza). Nonostante ciò, osserviamo grande difformità nelle dinamiche dei singoli paesi, con Italia e Spagna che riportano i bilanci assai pesanti rispetto al numero di abitanti (al 27 marzo, oltre 9.000 morti in Italia e oltre 5.000 in Spagna), in un quadro che ancora rimane su livelli da epidemia influenzale (fino a 12-15.000 morti all’anno in Italia per la normale influenza), ma potrebbe forse superarlo (in quel caso, saremmo in un quadro forse definibile come da “influenza particolarmente aggressiva”) [8], [9]. La differenza nei numeri è forse imputabile, da un punto di vista statistico, all’iniziale risposta dei diversi sistemi sanitari, più o meno efficace a seconda del tipo e del livello di organizzazione (si pensi ai finora 5.400 morti della Lombardia contro i 231 della confinante Svizzera, ma anche ai 144 morti in Corea del Sud, ai 49 morti in Giappone ai 4 morti di Hong Kong e ai 2 di Taiwan; notevole anche il dato di 351 morti in Germania a fronte di quasi 51.000 casi accertati). Un’altra ipotesi è che i morti per COVID-19 siano calcolati in modo diverso, tenendo conto in maniera differente di fattori fondamentali, quale, ad esempio, la comorbidità. Per venire a capo di questo ginepraio, sarà necessario sottoporre i dati a un’accurata analisi statistica, partendo dal fatto che in Italia, in tempi normali, muoiono in media circa 54.000 persone ogni mese (dato 2019).
Alcuni studi sembrano dimostrare che temperatura e umidità elevate ostacolano il diffondersi del virus, quindi l’epidemia dovrebbe attenuarsi durante il periodo estivo [10].
Si conferma la maggiore velocità di diffusione del coronavirus rispetto ai virus influenzali, un fattore che, unitamente al livello di allarme sociale e alle complicazioni respiratorie relativamente frequenti, porta alla congestione delle strutture sanitarie nelle aree più colpite.
Realistico il quadro che pone l’attuale epidemia nell’ambito dell’attuale scontro mondiale tra globalisti e sovranisti [11], [12]: in 4 post (in codice) di Q del 31 agosto 2018 (Q#2013, Q#2014, Q#2015, Q#2016) compariva il nome CORONA, collegato a termini che richiamavano la disattivazione: allora tutti pensarono a satelliti militari della CIA messi fuori uso, anche se i satelliti Corona sono stati dismessi da decenni (si tratta di satelliti degli anni ’60, basati su una tecnologia “preistorica” e funzionanti con pellicola fotografica). Oggi, invece, gli osservatori sono dell’idea che si trattasse di un’operazione fatta per rendere meno attivi, tramite alterazione genetica (attenuazione), i campioni biologici di coronavirus che sarebbero stati utilizzati per scatenare l’attuale epidemia. Secondo diverse correnti interpretative, il piano del deep state era di scatenare un’epidemia molto più letale di quella attuale.
Q#3896, allude al fatto che il virus è effettivamente un’arma biologica, il cui scopo era quello di indebolire Trump (attraverso il crollo dei mercati, l’aumento della disoccupazione, l’impossibilità di organizzare comizi, ecc.), nascondere le magre performances del senescente Biden, ritardare gli accordi bilaterali USA-Cina sul commercio, arrivare al voto per posta (più facilmente manipolabile) alle elezioni presidenziali.
Il 21 marzo Trump ha twittato quella che dovrebbe essere la cura per la COVID-19: idrossiclorochina [13] in associazione con azitromicina [14]. Il trattamento sembra essere efficace [15], [16]. Molte voci, da parte di elementi collegati al deep state, si stanno levando negli USA, per ovvie ragioni legate alla convenienza politica, contro l’utilizzo dell’idrossiclorochina (da Hillary Clinton a diversi giornali; i governatori democratici di Michigan e Nevada ne hanno espressamente vietato l’utilizzo), un farmaco sicuro, in quanto utilizzato sin dal 1955 per curare la malaria. Trump ha affermato che per Pasqua vuole che gli USA tornino alla vita normale: forse è pensabile che per quella data la cura verrà riconosciuta come efficace e utilizzata come protocollo in tutti gli ospedali (dobbiamo ricordarci che siamo nell’ambito di operazioni militari e che, di conseguenza, i tempi sono dettati dalle necessità dell’azione militare).
13 aprile 2020
Ci sono evidenti problemi nella “contabilità” dei morti da coronavirus negli USA: secondo diverse fonti, le cifre sarebbero gonfiate dagli ospedali, anche per ottenere i fondi governativi (LINK 1; LINK 2; LINK 3; LINK 4; LINK 5). Sempre negli USA, sono calate moltissimo le morti ufficiali per polmonite: i dati indicano che migliaia di pazienti deceduti per polmoniti non correlate al coronavirus sono stati contati trai i decessi dovuti a COVID-19. Il CDC (l’equivalente americano dell’Istituto Superiore di Sanità) ha dato indicazione agli ospedali di contare tra i decessi per coronavirus anche quei casi in cui, in assenza di analisi, soltanto si sospetta che la COVID-19 possa essere la causa della morte. Alcuni ospedali, che secondo i media sarebbero sovraffollati o al collasso, soprattutto a New York ma anche nel resto degli Stati Uniti, appaiono praticamente vuoti di fronte alle verifiche di semplici cittadini, che postano poi i filmati sui social: su twitter sono di tendenza gli hashtag #FilmYourHospital (filma il tuo ospedale) e #EmptyHospitals (ospedali vuoti). Alcuni esempi:
Come al solito, quindi, la situazione reale è molto diversa da quella dipinta dai media, i veri dispensatori di fake news.
Anche gli ospedali da campo allestiti negli Stati Uniti per fronteggiare l’emergenza sono praticamente vuoti, così come vuote sono le due gigantesche navi-ospedale militari, la Mercy e la Comfort, l’una ormeggiata nel porto di Los Angeles, l’altra in quello di New York. Secondo molti commentatori, la presenza delle due navi nei porti suddetti, con tutto l’apparato di sorveglianza e l’intelligence in appoggio, servirebbe a mascherare lo stretto controllo dei porti nell’ambito di operazioni militari.
Il problema della “contabilità” dei morti da coronavirus potrebbe non riguardare, ovviamente, solo gli USA, ma tutti i paesi, specie quelli in cui il bilancio delle vittime è più pesante, tra cui l’Italia.
Trump ha attaccato pesantemente l’OMS, congelando i fondi americani (circa mezzo miliardi di dollari l’anno contro, ad esempio, i circa 40 milioni della Cina). Oltre ad essere coinvolta nella gestione del laboratorio di Wuhan in cui potrebbe essersi originato il virus [17], il 14 gennaio l’OMS negava ancora la trasmissione del coronavirus da uomo a uomo, riecheggiando la posizione delle autorità cinesi, successivamente ha approvato l’utilizzo di kit che davano un 50-80% di falsi positivi [18] e ha promosso modelli statistici catastrofici, che prevedevano fino a 2,2 milioni di decessi nei soli USA. L’idea che circola tra chi, come chi scrive, legge l’attuale pandemia come un portato della “guerra mondiale silenziosa” tra sovranisti e globalisti e vede nell’OMS un bastione dei globalisti, è che questa istituzione sovranazionale abbia fatto di tutto dapprima per far diffondere il virus e poi per diffondere il terrore.
Mentre le sperimentazioni confermano l’efficacia della cura per la COVID-19 a base di idrossiclorochina, azitromicina e solfuro di zinco [19], [20] e anche l’efficacia, forse inferiore, di altri trattamenti (tra i quali quello con Remdesivir), si alza il fuoco di sbarramento del deep state e dei mezzi di informazione contro ogni possibile cura, sia per arrivare al voto postale alle presidenziali di novembre (Q#3896), sia, in seconda battuta, per lanciare il lucroso business del vaccino [21], che in presenza di una cura poco costosa e capace di evitare l’ospedalizzazione, come nel caso dell’idrossiclorochina (che Trump in persona continua a spingere quasi quotidianamente), passerebbe in secondo piano. L’utilizzo dell’idrossiclorochina contro il COVID-19 diventerà universale se la FDA darà la sua approvazione definitiva. Trump ha spostato la data di un inizio di ritorno alla normalità da Pasqua all’inizio di maggio, vedremo se si tratta di un orizzonte temporale realistico.
L’amministrazione americana ha inserito nella task force per affrontare la pandemia due elementi connessi al deep state, il dottor Anthony Fauci e la dottoressa Deborah Birx, entrambi legati a Bill Gates e alle sue aziende dedite alla produzione di vaccini [22] (per questo motivo, Fauci ha pubblicamente gettato acqua sul fuoco per quanto riguarda l’efficacia dell’idrossiclorochina).
La pandemia da coronavirus offre forse l’ambiente ideale per effettuare (e, in taluni casi, per coprire) operazioni militari: la Marina Americana ha dato il via, il primo aprile, ad operazioni (congiunte con altri 22 paesi) contro i cartelli del narcotraffico (le Enhanced Counter-Narcotic Operations). Lo scopo è quello di privare il deep state di una delle principali fonti di finanziamento.
Il 6 aprile, nel briefing quotidiano sul coronavirus, Trump ha confermato la concomitanza di operazioni contro il narcotraffico e contro il traffico di esseri umani (che riguarda principalmente donne, ma anche bambini). Il 10 aprile Trump ha ribadito l’esistenza, insieme alle operazioni militari contro il narcotraffico, di azioni concomitanti contro il traffico di esseri umani.
Q#3951 dà forse qualche indizio su operazioni segrete in corso: all’inizio del post indica un documentario sui legami di Hollywood con la CIA e sulla diffusione della pedofilia nel mondo dello spettacolo (vedi più avanti), poi scrive che stanno chiudendo alcuni black sites, probabilmente fuori dagli USA. Questi black sites (letteralmente: siti neri) potrebbero essere siti internet legati alla pedofilia o, più probabilmente, luoghi fisici sotto il controllo di trafficanti di bambini. Come sempre, sarà il tempo a chiarire il vero significato del post.
28 aprile 2020
Il primo studio americano, presentato il 22 aprile, sull’impiego dell’idrossiclorochina contro il coronavirus, effettuato dall’Amministrazione per i Veterani (VA), ha dato esito negativo. Si profila una battaglia sui dati, altri studi sono terminati e presto i dati saranno resi pubblici. Lo studio in questione presenta diversi problemi: innanzitutto c’è un evidente conflitto di interessi, perché tra gli autori è presente un medico collegato alla ditta produttrice del Remdesivir, la Gilead (il Remdesivir è un concorrente dell’idrossiclorochina per la cura della COVID-19 ed essendo coperto da brevetto è molto più costoso). Risulta inoltre evidente che lo studio (che comunque è osservativo e non scientifico, e che può essere consultato QUI), per i motivi che seguono, non è stato effettuato in modo corretto ed è stato pensato proprio per affossare l’idrossiclorochina: il farmaco è stato somministrato solo ai pazienti nelle condizioni peggiori (come riportato a pagina 12 dello studio, mentre è noto che la sua efficacia sussiste solo quando non sia già subentrata la Sindrome da Distress Respiratorio Acuto) e, inoltre, nel protocollo non è stato inserito il solfato di zinco, un componente essenziale per l’effetto terapeutico (l’idrossiclorochina agirebbe infatti da ionoforo, cioè permetterebbe allo zinco di penetrare nella cellula, mentre sarebbe lo zinco ad impedire la riproduzione del virus). La stampa, che prima non aveva quasi mai menzionato il farmaco, se non per denigrarlo, ha ovviamente dato grande rilievo alla notizia, coordinata dalla solita Operazione Mockingbird targata CIA, nell’ambito della quale vengono forniti a tutti i media, verso le 4 del mattino, gli argomenti del giorno e il modo in cui devono essere trattati (i cosiddetti 4 A.M talking points) (Q#4104). Q ha confermato che l’idrossiclorochina è la cura efficace contro la COVID-19 e che è stata utilizzata per guarire Boris Johnson: Q#3964, Q#3976, Q#3977.
Se i morti da coronavirus negli Stati Uniti vengono moltiplicati [23], [24], come i pani e i pesci, in Cina la reale estensione dell’epidemia e il vero numero di decessi (molto più alto di quello ufficiale) è stato nascosto per favorire la diffusione del virus nel resto del mondo. L’operazione del deep state mirava palesemente a sfruttare l’”effetto sorpresa” per massimizzare l’impatto del virus. A sostegno di questa tesi, documenti trapelati dal Dipartimento di Stato americano corroborano l’ipotesi che il coronavirus sia uscito dall’ormai famigerato laboratorio di Wuhan [25].
Studi scientifici effettuati in California dimostrano che gli individui con anticorpi per l’attuale coronavirus sono da 25 a 50 volte più numerosi rispetto alle infezioni riportate, il che pone il tasso di mortalità per il virus allo 0,1-0,2%, in linea con l’influenza stagionale [26].
La ricerca scientifica suggerisce che il coronavirus possa essere ucciso dalla luce solare, da temperature elevate (nel senso di estive) combinate con alti tassi di umidità [27]: durante la bella stagione avrebbe quindi più senso stare all’esterno piuttosto che dentro casa.
Negli USA, Trump ha creato una task force per arrivare a una riapertura rapida, anche se graduale, delle attività economiche e, in quest’ottica, l’amministrazione ha emesso delle linee-guida, anche se la discrezionalità è stata lasciata ai singoli Stati. In questo modo, i governatori democratici, che tenteranno di tutto per prolungare la crisi fino a novembre per arrivare al voto postale, saranno smascherati e il loro partito subirà un notevole danno politico (in realtà, lo sta già subendo: negli stati che hanno messo in atto restrizioni obbligatorie al movimento delle persone sono state già inscenate numerose proteste popolari, anche clamorose): nella concezione politica americana classica, è inconcepibile un lockdown come quello messo in atto in Italia e in altri paesi, con restrizione obbligatoria dei movimenti delle persone, i princìpi costituzionali sono considerati intoccabili anche di fronte all’evento di un’epidemia.
La crisi economica indotta dal blocco delle attività seguito all’epidemia di COVID-19 (una crisi nella crisi, si potrebbe dire) ha fatto riemergere il problema dell’indebitamento dei paesi mediterranei dell’Eurozona rispetto a quelli del Nord Europa, questa volta con la Francia inclusa nel “Club Med” (alla fine della crisi, il debito pubblico francese potrebbe raggiungere il 135-150% del PIL, non lontano dai livelli italiani) [29]. Questa volta però, a causa dello stravolgimento degli equilibri mondiali, le cose andranno diversamente rispetto al 2009-2011, epoca in cui i paesi più ricchi, Germania in testa, poterono approfittarsi dello sconquasso provocato dal binomio crisi-moneta unica (l’euro portò alla perdita di competitività delle merci prodotte con una composizione organica del capitale più bassa, in quanto prive sui mercati esteri dello scudo di una moneta nazionale [30]) e, tramite il giogo delle politiche di austerity, accaparrarsi gli asset pregiati della Grecia per un tozzo di pane, riducendo il paese in uno stato di sudditanza economica totale e permanente, ai danni, ovviamente, del popolo ellenico. L’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca e le conseguenti politiche economiche “di rottura” di cui abbiamo ampiamente trattato, hanno spinto nell’angolo la Germania e il suo codazzo di paesi nordeuropei (soprattutto Olanda e Finlandia): il riequilibrio tariffario tra USA e Cina ha messo a nudo le debolezze cinesi, facendo crollare gli investimenti del paese asiatico in mezzi di produzione e dando un primo, duro colpo all’industria meccanica tedesca; dall’altra parte, la crescita della produzione industriale statunitense (a cui seguiranno l’implementazione dell’USMCA e il riequilibrio tariffario USA-UE, che farà saltare il protezionismo nascosto dell’Unione Europea) ha comportato una diminuzione consistente delle esportazioni tedesche negli USA. Gli stessi Stati Uniti hanno inoltre garantito l’apertura di una linea di credito da parte della FED a copertura dei titoli di debito dei paesi che volessero uscire dall’euro e/o dall’Unione Europea (è chiaro che si tratta di un vero e proprio atto di guerra, anche se “nascosta” e “non convenzionale”: da notare l’utilizzo a scopo “bellico” delle strutture economiche già globaliste prima della loro annunciata manomissione), per cui i paesi mediterranei, Italia in testa, una volta seduti al tavolo delle trattative per il debito aggiuntivo da contrarre nella crisi del coronavirus, hanno potuto usare l’arma dell’eventuale uscita dall’Unione Europea. Nel quadro attuale, la Germania non può certo permettersi una contrazione delle proprie quote di mercato nell’Europa meridionale e potrebbe quindi trovarsi costretta ad accettare la mutualizzazione del debito aggiuntivo e la tutela dei debiti nazionali da parte della BCE. Diversamente, potrebbe verificarsi l’implosione dell’Unione Europea (già scricchiolante dopo la Brexit) e della sua moneta.
30 maggio 2020
Alla triste contabilità delle vittime del coronavirus (che, visti gli interessi in ballo e il ruolo dei media nel nascondere la verità, potrà essere fatta forse soltanto sulla base del raffronto con le serie storiche di mortalità) andranno sottratti i numerosi “morti da lockdown”, imputabili al sostanziale smantellamento della parte del sistema sanitario non focalizzata sul COVID-19 [31]. Uno studio scientifico indica come l’effetto dell’allarme coronavirus sui servizi sanitari e sulla catena di approvvigionamento del cibo nei paesi in via di sviluppo potrebbe portare alla morte di 1,2 milioni di bambini [32]. In Italia, a causa quarantena forzata, si è registrato un prevedibile aumento dei suicidi e delle patologie mentali [33]. Sempre in Italia, si sono registrati casi di uso politico del TSO verso persone che hanno osato esprimere dubbi riguardanti il racconto ufficiale della pandemia da coronavirus.
Negli Stati Uniti, l’analisi dei dati evidenzia una enorme differenza di mortalità tra gli Stati a guida democratica e quelli a guida repubblicana: al 19 maggio la situazione era di 70.144 morti a fronte di una popolazione di 104,8 milioni di abitanti contro 9.107 decessi su 103,1 milioni di abitanti (da una parte e dall’altra, sono conteggiati solo i primi 10 Stati per mortalità) [34]. A parte la manipolazione dei dati dei decessi verso l’alto (Q#4338 dice che il CDC ha “corretto”, a ritroso, i dati della mortalità annuale da polmonite e influenza per massimizzare l’impatto mediatico del coronavirus), la differenza è largamente imputabile alla strategia, consapevole e criminale, dei governatori democratici (Stati di New York, New Jersey, Pennsylvania, Michigan, Minnesota…) di dislocare i malati di COVID-19 nelle residenze per anziani [35], benché vi fosse ampia disponibilità di letti negli ospedali preparati per fronteggiare l’emergenza (Q#4339, Q#4340, Q#4341, Q#4342, Q#4344): tutto questo per massimizzare la portata della pandemia aumentando il numero di vittime. Il risultato è il seguente: il 43% dei decessi da COVID-19 negli USA è avvenuto nelle residenze per anziani, che ospitano lo 0,6% della popolazione (Q#4338). Il CDC si è comunque visto costretto a rivedere al ribasso le stime di mortalità del COVID-19.
Q (Q#4327) rende noto uno studio australiano che dimostra come l’attuale coronavirus abbia elevatissime probabilità di essere di origine artificiale.
L’emergenza coronavirus in Giappone è ufficialmente terminata, con i seguenti numeri: poco più di 16.000 casi conclamati e 850 morti, senza alcun lock down (Q#4343).
Il 18 maggio, Trump ha annunciato che stava assumendo idrossiclorochina da un paio di settimane a scopo preventivo. Il presidente americano ha ribadito lo stesso fatto il 19 maggio e, nella stessa occasione, l’Amministrazione dei Veterani ha smentito la validità dello studio usato dalla stampa e dal deep state per scoraggiare l’uso del farmaco. Lo scontro sull’idrossiclorochina si è fatto durissimo, perché il suo impiego generalizzato rappresenterebbe la fine dell’emergenza e la conseguente sconfitta del deep state: l’autorevole rivista medica The Lancetha pubblicato uno studio, non clinico ma analitico, che sconsiglia l’utilizzo del farmaco per problemi di sicurezza. L’articolo, analogamente al pubblicizzatissimo studio dell’Amministrazione per i Veterani americana di cui sopra, fa parte della strategia per spingere il più possibile la pandemia: con il pretesto dell’articolo di The Lancet, l’OMS ha sospeso i propri studi sull’idrossiclorochina come cura anti-COVID-19. All’articolo hanno risposto, tra i tanti, i ricercatori di Marsiglia, che per primi, in Occidente, hanno messo a punto un protocollo imperniato sul farmaco antimalarico per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Intanto, sembra che l’autore dell’articolo rifiuti di condividere i dati [36].
L’idrossiclorochina è comunque diventata uno standard de facto, come ha riferito Q: è utilizzata in Russia [37], Q suggerisce che è stata utilizzata in Cina dopo l’esplosione dell’epidemia a Wuhan (tanto che il lockdown nella città è durato 76 giorni, mentre nel resto della Cina soltanto 16: cfr. Q#4171), viene usata in India (anche a scopo preventivo) e in altri paesi [38]. Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha affermato di assumere idrossiclorochina a scopo preventivo e che la stessa cosa è ormai prassi tra molti leader mondiali [39] (mentre viene sconsigliata, e spesso negata, alla popolazione).
La strategia politica di arrivare, per quanto riguarda il lockdown, al braccio di ferro tra il Governo Federale e i singoli Stati a guida democratica sembra funzionare in favore del primo: si moltiplicano le proteste contro le chiusure forzate, che in molti casi sono palesemente insensate: nelle Hawaii, dove ci sono stati poco più di 600 casi e 17 morti, il lockdown è stato prolungato fino a fine giugno. Gli stati a guida repubblicana, invece, stanno rapidamente procedendo alla riapertura. Piccoli ma significativi segnali che la strategia possa pagare: in California (che oggi è lo Stato democratico per eccellenza), nelle elezioni speciali per il venticinquesimo collegio del Congresso, il candidato repubblicano ha vinto per dodici punti percentuali, laddove la volta precedente era stato il candidato democratico a prevalere per dodici punti: uno spostamento di ben 24 punti percentuali.
20 giugno 2020
È in corso il tentativo di “creare” una seconda ondata di coronavirus: se per la prima sono stati necessari una notevole manipolazione dei dati, freni all’uso delle terapie efficaci, tecniche di sterminio degli anziani e terrorismo mediatico come mai si era visto [40], per la seconda ondata la falsificazione dovrebbe essere ancora più gigantesca, visto che i dati clinici confermano che la letalità del coronavirus è in forte declino [41].
Sono sempre più numerosi i dati scientifici che confermano l’origine artificiale del coronavirus [42], mentre uno studio del governo federale tedesco ha bollato l’allarme COVID-19 come falso allarme globale. L’”efficacia” delle misure di lockdown (alias “dittatura sanitaria”) è ben riassunta in un paio di grafici che trovate qui sotto. Ognuno può giudicare da sé.
I dati della Svezia (non sottoposta a lockdown) sono equiparabili a quelli di un’influenza severa:
The Lancet è stata costretta a ritirare il suo famigerato articolo contro l’idrossiclorochina [43] perché gli autori si sono rifiutati di divulgare i dati.
La FDA ha ritirato l’autorizzazione all’uso di emergenza dell’idrossiclorochina: questo significa che il farmaco presente nelle scorte nazionali potrà essere usato non soltanto in ambito ospedaliero (dove la sua efficacia contro il COVID-19 è minore, in quanto andrebbe utilizzato nelle fasi iniziali della malattia), ma anche su individui non ospedalizzati. Una potente associazione medica statunitense ha fatto causa alla FDA proprio per le restrizioni arbitrarie all’uso dell’idrossiclorochina.
11 luglio 2020
Lo scontro mondiale tra globalisti e sovranisti ruota, al momento, soprattutto attorno alla pandemia di COVID-19, evento che i primi, vedendo minacciato il proprio potere, hanno scatenato allo scopo di riprendere il controllo politico ed economico a livello globale, accelerando piani, da lungo tempo in preparazione, che mirano ad estendere a molti paesi una forma di stretto controllo del capitale e della popolazione sul modello cinese. Di fronte a un virus che tende a perdere, nel tempo, la sua letalità, le forze politiche legate al globalismo tentano di preparare, in vista di un autunno che si prospetta assai complicato dal punto di vista economico e sociale, dei giri di vite contro la popolazione tali da far immediatamente identificare i governi come apertamente dittatoriali. Sulla vicenda del coronavirus, si segnala il documento “Il complotto del coronavirus“, pubblicato dal sito www.luogocomune.net.
La mortalità da coronavirus a livello mondiale è attualmente in calo (se all’inizio di aprile avevamo, globalmente, 80.000 casi conclamati e 7.500 morti al giorno, oggi siamo a oltre 200.000 casi conclamati e 5.000 morti) e il calo è più forte nei paesi dove la pandemia è arrivata prima, segno forse del quasi raggiungimento dell’immunità di gregge e/o di mutazioni del virus in senso benigno. Continua la battaglia sull’idrossiclorochina, farmaco il cui uso generalizzato, se attuato secondo protocolli adeguati, porterebbe immediatamente alla fine dell’emergenza e al tramonto definitivo della necessità di un vaccino: dopo il clamoroso ritiro dell’articolo fasullo pubblicato su The Lancet per affossare la molecola, l’importante Fondazione Henry Ford ha pubblicato uno studio che dimostra l’efficacia dell’idrossiclorochina nell’abbattere la mortalità da COVID-19 [44]. Il presidente brasiliano Bolsonaro ha contratto la malattia da coronavirus ed è stato curato efficacemente con il farmaco.
4 agosto 2020
Prosegue la spinta, a livello mondiale, per la creazione mediatica di una “seconda ondata” di coronavirus. La necessità di una manipolazione dei dati e di una tendenza all’allarmismo ingiustificato ancora più esagerati rispetto a quelli, già da record, della “prima ondata”, trovano immediato riscontro negli organi preposti, nei governi e nella stampa mainstream, che evidentemente annegano nelle copiose mazzette di Big Pharma e della Cricca in generale. Se, in California, il governatore Gavin Newsom decreta un nuovo lockdown delle attività non essenziali per fare ciò che può nel mettere il freno all’economia USA, in Italia si scivola sempre più verso la dittatura aperta, con l’ingiustificabile proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre, l’uso politico (ormai senza veli) della magistratura contro le opposizioni, l’ossequiosa accondiscendenza di strutture quali l’Ordine dei Medici (che inizia a punire i medici “dissidenti” rispetto alla narrazione della vicenda del coronavirus), leggi quali quella contro l’omofobia (che dietro la facciata di “political correctness” nasconde limitazioni della libertà di espressione e crea, di fatto, un diverso trattamento degli individui basato sull’orientamento sessuale), fino alla proposta di legge della grillina Costanzo e altri, che, specie in un quadro di cosiddetta “pandemia”, può avere, almeno potenzialmente, conseguenze agghiaccianti per chi osi esprimere opinioni contrastanti con le azioni del Inter;Helvetica;sans-serifpotere costituito. [Aggiornamento: la proposta di legge Costanzo era talmente impresentabile che è stata ritirata il 5 agosto.]
Negli Stati Uniti, numerosi medici di base (gli “America’s Frontline Doctors“) hanno tenuto una conferenza a Washington DC, per smentire le bugie ufficiali sulla malattia da coronavirus, negare qualsiasi utilità di mascherine e distanziamento sociale e testimoniare sull’efficacia delle terapie disponibili, su tutte quella a base di idrossiclorochina. I video della manifestazione, che è stata praticamente ignorata dalla stampa se non per denigrarne partecipanti e contenuti, sono stati prontamente rimossi dai principali siti internet e dai social, dopo che un video con la dottoressa Stella Immanuel ha accumulato oltre 17 milioni di visualizzazioni sulla sola piattaforma facebook [45]. Anche la stampa italiana, nel goffo tentativo di chiudere la stalla dopo che qualche bue era ormai scappato, non ha potuto fare a meno di accanirsi sulla dottoressa Immanuel, senza peraltro lesinare sull’uso di stereotipi razzisti più che stantii [46].
Per quanto riguarda l’efficacia dell’idrossiclorochina, i dati derivanti dagli andamenti della “pandemia” forniscono ormai prove schiaccianti [47]:
I dati reali non ammettono replica.
Il 15 luglio la Casa Bianca ha esautorato il CDC dal controllo dei dati sul coronavirus, se ne occuperà direttamente una task force della Casa Bianca che raccoglierà i dati direttamente dagli ospedali. Non sono ancora chiare le effettive conseguenze di questo cambio di rotta.
23 agosto 2020
È partita la seconda ondata di COVID-19 in Europa e l’allarmismo dei media è già al massimo, poco importa che i livelli di mortalità siano ora assai bassi, come testimoniano gli scarsissimi ricoveri in terapia intensiva. Questo nonostante il ricorso alla terapia più efficace sia spesso ostacolato o negato.
Anche in Italia, uno dei paesi più colpiti, il numero complessivo di vittime rimane in linea con le epidemie influenzali più serie degli ultimi anni (vedi i 25.000 morti, di cui nessuno si è mai accorto ma certificati da studi scientifici seri, della stagione influenzale 2016/2017), specie se i dati vengono sfrondati dai conteggi “pompati” [48], dagli effetti di politiche sanitarie errate (malati ricoverati solo in fase acuta; divieto di effettuare autopsie impedendo a medici esperti di scoprire la vera natura della malattia; anziani contagiati ricoverati nelle RSA, a contatto dei soggetti più fragili di fronte al virus, con conseguente sterminio degli stessi) e di terapie palesemente sbagliate (ventilazione polmonare nei casi di tromboembolia polmonare). Lasciamo giudicare a chi legge il perché di tutti questi errori. A livello mondiale, l’allarme COVID-19 si configura come la più colossale operazione terroristica che l’umanità abbia finora conosciuto. Nessun dato epidemiologico nelle nostre mani giustifica la sospensione delle garanzie costituzionali e delle più elementari libertà individuali o l’inoculazione forzata di vaccini ad altissimo costo e bassissima sperimentazione (ma accompagnati da ricchissimi contratti per la fornitura): l’apparato mediatico ha giocato sporco come sempre, seminando terrore senza soluzione di continuità per interi mesi e trasformando larghe fasce della popolazione in larve umane impaurite, che hanno finito per accettare, quasi con gioia, di vivere un’esistenza puramente meccanica pur di non cadere preda della “pestilenza”, quando invece l’allarme era facilmente smontabile attraverso nozioni di matematica da scuola elementare. Né è possibile affermare che i danni siano stati limitati dalle politiche di chiusura, perché i dati comparativi internazionali tra paesi che hanno utilizzato altre strategie smentiscono categoricamente quest’affermazione. Ancora oggi, per alimentare l’allarme e far decollare la “seconda ondata”, la stampa letteralmente inventa di sana pianta notizie terroristiche, come quella dei 5 giovani in terapia intensiva in Puglia [49], o quella della povera bambina di 5 anni intubata a Padova per patologia renale e positiva al coronavirus, che nelle news è diventata subito una bambina grave a causa del coronavirus, ovviamente senza che si fosse minimamente appurato se esistesse un nesso tra virus e malattia renale. Meglio tacere, poi, sull’affidabilità dei tamponi. Senza contare che il lockdown in sé, oltre agli incalcolabili danni economici e psicologici che ha comportato, ha ucciso probabilmente più del virus: si pensi al collasso del sistema sanitario per tutti gli aspetti non legati al COVID, alla forzata immobilità di anziani e soggetti fragili, alla sospensione della chemioterapia per i malati di cancro, ai mancati accessi in ospedale per attacco cardiaco. Intanto, il conteggio dei morti da coronavirus nel Regno Unito è stato abbassato da circa 46.000 unità a circa 41.000. Inaspettatamente, le morti totali negli Stati Uniti sono in calo quest’anno rispetto agli anni precedenti. Intanto il governo italiano, per tenere alto l’allarme e mantenere lo stato di dittatura sanitaria, è costretto ad importare contagiati sotto forma di migranti infetti: la merce umana si presta davvero agli usi più disparati. L’appello alla popolazione generale (non ai nostri lettori abituali, che sono ben più avanti) è il seguente: togliamoci il pannolone e iniziamo a usare la matematica di base e la logica: l’Umana Dignità ringrazia. Fatti non foste a viver come bruti…
Il ricatto che stanno facendo i governanti, che, sulla carta (ma solo su quella), sarebbero nostri dipendenti, è il seguente: “se volete tornare alla vostra vita normale, dovete fare obbligatoriamente il vaccino”. Se vi state chiedendo il perché di una violenza del genere, fisica e psicologica, perpetrata su milioni di innocenti, seguite i flussi di denaro [50] e avrete la vostra risposta.
I russi hanno messo in difficoltà i cartelli farmaceutici sul vaccino anti-COVID, arrivando a produrlo per primi e a un costo molto basso (pare 6 dollari a dose); come suprema presa per i fondelli, lo hanno chiamato “Sputnik V“. La stampa mainstream internazionale è costretta a dire, per la prima volta, che un vaccino (segnatamente, guarda caso, quello russo) non è sicuro. La Russia ha così chiuso le porte al vaccino targato deep state.
Cambio di marcia dell’amministrazione Trump rispetto alla pandemia: il presidente americano chiama nel team l’esperto Scott Atlas, con idee (e, probabilmente, affiliazioni) opposte rispetto a Birx e Fauci. Anche negli USA, i tassi di mortalità sono in caduta libera (vedi grafico sotto).
12 settembre 2020
Jacques Attali, consigliere di tutti i presidenti francesi da Mitterand in poi, in un’intervista del 2009 ha dichiarato che laddove non stava riuscendo la crisi finanziaria poteva riuscire una piccola pandemia, non molto letale, che avrebbe aiutato l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale (governo mondiale, polizia mondiale, politiche sanitarie mondiali, moneta unica mondiale). Queste dichiarazioni, unite al business dei vaccini e alla concomitanza delle elezioni americane, ci danno perfettamente il senso dell’attuale pandemia. La borghesia finanziaria, essendo stata apertamente sfidata da una forza soverchiante, ha dovuto accelerare i propri piani. Da non sottovalutare anche il vantaggio temporaneo che l’economia cinese, centrale per i piani della Cricca e sottoposta all’attacco dei sovranisti, ha ricevuto dalle politiche di lockdown implementate nelle economie concorrenti (a Wuhan il lockdown è durato 76 giorni, nel resto della Cina appena una quindicina).
Il CDC americano ha dichiarato che i morti di COVID-19 negli USA, escludendo gli individui con comorbidità gravi, sono stati circa 9200 (il 6% dei morti totali positivi al coronavirus), la maggior parte dei quali anziani, molti di essi probabilmente oggetto di errori medici marchiani.
Il dottor Anthony Fauci, esperto e famoso virologo, corrotto dal deep state ma che probabilmente ora è una pedina che i militari usano in maniera conforme al piano sovranista, ha affermato che gli asintomatici positivi al coronavirus difficilmente sono contagiosi, come in effetti confermato dai dati scientifici. Lo stesso Fauci ha pubblicamente smentito Bob Woodward, il giornalista del caso Watergate, quando questi ha dichiarato che Trump, all’inizio della pandemia, ha volutamente sminuito il rischio derivante dal coronavirus.
Il 4 settembre Donald Trump ha parlato di farmaci, pronti per l’approvazione da parte della FDA, che abbattono il tasso di mortalità del COVID-19 del 50-85%. È probabile che stia preparando il terreno per l’utilizzo universale dell’idrossiclorochina.
Il caso della Svezia, dove non è stato imposto nessun lock down e non vige nessun obbligo di indossare la mascherina e dove è stata raggiunta, con tutta evidenza, l’immunità di gregge, dimostra, con un numero di morti per milione di abitanti analogo a quello dell’Italia (anzi, leggermente inferiore), l’inutilità della dittatura sanitaria anche dal punto di vista epidemiologico.
Uno studio scientifico pubblicato su The Lancet afferma che il vaccino russo contro il COVID-19 (lo “Sputnik V”) è efficace al 100%: in tutti i 76 soggetti in cui è stato iniettato è avvenuta la produzione di anticorpi specifici.
Sempre sul fronte COVID-19, la bufala italiana dell’aumento dei pazienti in terapia intensiva a causa del coronavirus è stata smentita da Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, con l’autorizzazione (!) del Ministero della Salute: i nuovi pazienti in terapia intensiva per COVID-19 sono, per la grande maggioranza, pazienti finiti in terapia intensiva per altre patologie e nel frattempo risultati positivi al coronavirus.
Si moltiplicano, in Europa, le manifestazioni contro le politiche restrittive dei governi in materia sanitaria (Londra, Parigi, Berlino), anche se vengono sistematicamente censurate dalla stampa. A Roma, il 5 settembre, si è svolta un’analoga iniziativa, alla quale ha partecipato qualche migliaio di persone, in un clima di demonizzazione da parte della stampa e della politica che non ha precedenti: si è voluta attribuire all’evento una paternità (inesistente) da parte dell’estrema destra laddove i manifestanti e gli oratori accusavano apertamente il governo di essere fascista (o addirittura nazista) e criminale e le opposizioni di essere colluse. L’idolo della piazza, inutile dirlo, era Donald Trump.
27 settembre 2020
La cosiddetta “seconda ondata” di COVID-19 è frutto di una ulteriore, gigantesca falsificazione e si basa, in realtà, oltre che sul terrorismo a mezzo stampa, non più sul numero dei decessi, bensì sui casi di positività al coronavirus (persone positive al virus che raramente sviluppano la malattia da coronavirus, il COVID-19), una positività ottenuta con dei test inaffidabili che danno un numero elevatissimo di falsi positivi, come confermato anche da Mike Yeadon, ex direttore scientifico della Pfizer. Questo il sunto dell’intervista a Yeadon:
Di base, il 30% della popolazione aveva già il riconoscimento immunologico del virus (immunità), essendo il Sars-Cov-2 simile ad altri coronavirus.
Da maggio, il tasso di sopravvivenza al COVID-19 è stato aggiornato al 99,74% delle infezioni, simile a quello dell’influenza ordinaria (99,9%).
Studi epidemiologici confermano che il 15-25% della popolazione infetta è sufficiente a fermare la diffusione del virus (immunità di gregge).
Più della metà dei positivi attuali sono probabilmente falsi, potenzialmente tutti.
Un vero positivo non indica la presenza di virus vitale (la tecnica della PCR segnala anche frammenti di virus “morti”): se il virus non è vitale, l’individuo non può essere infettivo.
I dati basati sulla PCR per virus simili indicano che la tecnica è inaffidabile a causa dell’elevato numero di falsi positivi.
I lockdown non funzionano (vedi Svezia).
Il “modello di Ferguson” per le previsioni di diffusione della pandemia, utilizzato dai governi, è rifiutato dalla maggior parte della comunità scientifica.
Molte persone sono morte o moriranno a causa dei lock down e delle loro conseguenze.
L’unica ipotesi logica in grado di spiegare le azioni dei governi è l’intenzione di imporre il vaccino alla popolazione e di implementare un’agenda autoritaria basata sulla bio-sicurezza, che implica una pressante e oppressiva sorveglianza dei cittadini.
Abbiamo riportato il parere di Mike Yeadon con un certo rilievo, perché rispecchia molte opinioni presenti in quella parte della comunità scientifica che non è allineata alla narrazione ufficiale.
Il programma “Warp Speed” del governo americano per un vaccino contro il coronavirus (e per i farmaci terapeutici contro il COVID-19, leggi: idrossiclorochina), si contrappone al progetto “Covax” del deep state (cartello di Bill Gates e affiliati). Il 15 settembre, Trump ha annunciato il vaccino “entro 4 settimane”, scompaginando i piani di delle industrie farmaceutiche legate al “Covax“. Bill Gates ha attaccato la FDA, segno forse che il deep state ne ha perso il controllo. La vaccinazione negli USA potrebbe essere completata entro aprile 2021 e sarà esclusivamente su base volontaria. Il mercato americano e quello russo (ricordiamo il vaccino “Sputnik V”) sono stati praticamente chiusi al consorzio “Covax”.
La scienziata cinese Li Meng-Yan, perseguitata dal governo di Pechino, ha confermato in maniera credibile che il coronavirus è stato creato in laboratorio [51]. Anche Q ha confermato per l’ennesima volta questa evenienza (Q#4687).
17 ottobre 2020
Il 30 settembre, nell’ambito del dibattito televisivo con Biden, Donald Trump è entrato in contatto con diversi membri del personale di Fox News positivi al coronavirus e ne è stato infettato. Si è trattato di un attacco pianificato da parte del deep state, che voleva far ammalare il presidente per poi rimuoverlo in forza del Venticinquesimo Emendamento della Costituzione: una ricostruzione che, per quanto apparentemente estrema, è perfettamente in linea con le dichiarazioni di alcuni esponenti democratici (tra cui Nancy Pelosi) e con il clima politico americano attuale. Vista la bassa pericolosità del coronavirus, l’attacco ha tutta l’aria di un gesto dettato dalla disperazione. Da parte dei militari, la mossa era comunque attesa. Il 2 ottobre Trump e la moglie sono risultati ufficialmente positivi al coronavirus e il presidente è stato trasferito all’ospedale militare Walter Reed per le cure relative. Il presidente americano è stato trattato con Regeneron, un farmaco molto avanzato (si tratta di un cocktail di anticorpi) che si sbarazza, secondo le testimonianze di chi finora lo ha utilizzato, del COVID-19 letteralmente nel giro di poche ore. Trump è uscito dall’ospedale dopo soli quattro giorni e in ottima salute, tanto che sabato 10 ottobre, dopo essere risultato negativo al virus, ha ripreso il suo tour elettorale. Il presidente americano ha annunciato che il Regeneron verrà presto approvato dalla FDA e potrà essere somministrato gratuitamente in ospedale a tutti gli americani che ne avranno necessità. Trump ha inoltre affermato che altre cure molto efficaci, oltre ai vaccini, sono in dirittura d’arrivo. Il Regeneron e i farmaci analoghi sono, quasi sicuramente, la cura definitiva per il COVID-19, capaci, potenzialmente, di dare il colpo finale a tutta la montatura della pandemia: Trump ha usato la strategia di nominare, il 27 marzo scorso, l’idrossiclorochina (che pure è efficace contro il COVID, come ampiamente documentato nelle precedenti puntate di questo blog) per dare ai nemici, i fautori della pandemia, un falso bersaglio e spiazzarli poi, in puro stile militare, con i farmaci definitivi. L’”attacco biologico” del deep state si è trasformato quindi in un’occasione d’oro per pubblicizzare al meglio la cura contro il coronavirus. Nell’ambito dell’”operazione-contagio“, sono stati infettati anche alcuni membri dell’entourage di Trump, diversi esponenti politici (tutti repubblicani) e alcuni generali, tutti guariti senza conseguenze o in via di guarigione.
I dati ufficiali dimostrano che nel 2020, sia in Germania che negli USA, non c’è stato nessun aumento di mortalità (Q#4842). È sempre più evidente che ci troviamo nel mezzo di una falsa pandemia, realizzata attraverso un virus creato in laboratorio (e, probabilmente, provvidenzialmente attenuato dai militari, vedi Q#713, Q#2013, Q#2014, Q#2015, Q#2016), che ha ucciso, analogamente all’influenza, persone già fortemente compromesse, oltre alle persone che sono state deliberatamente non curate (sono state sottratti al pubblico utilizzo, per lungo tempo, i farmaci efficaci) o mal curate, più gli anziani che si trovavano nelle residenze protette e che sono stati esposti intenzionalmente al contagio. Inoltre, un numero grandissimo di individui morti per tutt’altre cause sono stati conteggiati tra i morti di COVID, anche grazie ad appositi incentivi economici che diversi Stati hanno garantito a ospedali e case di cura. Lo scopo principale di questa tragica pagliacciata è quello di instaurare un nuovo ordine mondiale dittatoriale, fondato sul controllo della popolazione su base sanitaria. Un’ulteriore conferma di quanto appena affermato viene dalla stessa OMS, secondo la quale il 10% della popolazione mondiale (cioè circa 750 milioni di individui), sarebbe stata contagiata dal coronavirus, il che riconduce il tasso di mortalità dello stesso allo 0,13%, in linea con i virus influenzali stagionali [52] (ricordiamo, oltre tutto, che i dati sulla mortalità da coronavirus sono stati gonfiati ad arte), confermando le osservazioni fatte all’inizio della pandemia.
È ormai dimostrata l’inefficacia delle mascherine contro i contagi da virus [53]: queste servono, semmai, come strumento di soggiogamento e coercizione della popolazione, ad abbatterne il morale e a mantenere un elevato livello di allarme [54].
Il capo della polizia Gabrielli avrebbe dato l’altolà ai controlli degli agenti nei domicili privati per evitare gli assembramenti, misura che era stata richiesta dai ministri Speranza e Franceschini e che è palesemente in conflitto di una messe di norme giuridiche, dalla Costituzione in giù.
Una parte del corpo della Polizia Municipale di Roma si è schierata contro i provvedimenti del governo in materia sanitaria, partecipando, il 10 ottobre, alla manifestazione di coloro che la stampa mainstream definisce “negazionisti”, accostandoli così, con un’operazione cialtrona, alle frange filonaziste che negano l’Olocausto. Ironia della sorte, queste frange sarebbero invece, come modus operandi, più facilmente paragonabili a molte delle forze politiche parlamentari.
Il “Premio Goebbels” di questa puntata viene però assegnato alle regie televisive occidentali che, durante le riprese del Gran Premio di Russia, hanno disciplinatamente rispettato il divieto, certo venuto dall’alto, di inquadrare il pubblico, che era tutto senza mascherine.
7 novembre 2020
COVID-19 e “Grande Reset”
Il 30 ottobre, è stata pubblicata da Q (Q#4941) una lettera aperta, datata 25 ottobre 2020, di Mons. Viganò, ex Nunzio Apostolico negli USA, già autore di una lettera aperta a Trump che ha fatto clamore, in quanto svelava l’esistenza di una deep church, parallela al deep state. La nuova lettera è ancora più clamorosa, perché svela i piani delle élite legati alla “pandemia” di COVID-19. Le notizie in essa contenute sono da considerarsi altamente affidabili, sia per la fonte di provenienza che per la “certificazione” dell’Intelligence Militare americana, avvenuta appunto attraverso Q. Di seguito, uno stralcio della lettera:
” […] i diritti fondamentali dei cittadini e dei credenti sono negati nel nome dell’emergenza sanitaria che si sta rivelando sempre più strumentale per l’instaurazione di un’inumana tirannia senza volto.
Un piano globale chiamato il Grande Reset è in corso. Il suo architetto è una élite globale che vuole sottomettere l’umanità intera, imponendo misure coercitive con le quali limitare drasticamente le libertà individuali e quelle dell’intera popolazione. In molte nazioni questo piano è già stato approvato e finanziato; in altre è ancora nella fase iniziale. Dietro i leader mondiali, che sono complici ed esecutori di questo progetto infernale, ci sono persone senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Evento 201, promuovendo la loro agenda.
Lo scopo del Grande Reset è l’imposizione di una dittatura sanitaria mirata ad imporre misure liberticide, nascoste dietro promesse allettanti di assicurare un reddito universale con la cancellazione del debito individuale. Il prezzo di questa concessione da parte del Fondo Monetario Internazionale sarà la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione al programma di vaccinazione contro il COVID-19 e il COVID-21, promossa da Bill Gates con la collaborazione dei gruppi farmaceutici. Oltre agli enormi interessi che motivano i promotori del Grande Reset, l’imposizione della vaccinazione sarà accompagnata dal requisito di un “passaporto della salute” e una identità digitale, con il conseguente tracciamento della popolazione del mondo intero. Quelli che non accetteranno queste misure saranno confinati in campi di detenzione o agli arresti domiciliari e tutte le loro risorse saranno confiscate.
Signor Presidente, immagino che lei sia già consapevole che in certi Paesi il Grande Reset sarà attivato tra la fine di quest’anno e il primo trimestre del 2021. Per questo motivo, ulteriori lockdown sono pianificati e saranno giustificati da una seconda e una terza ondata pandemica. Lei è ben consapevole dei mezzi che sono stati impiegati per seminare il panico e legittimare le limitazioni draconiane e le libertà individuali, creando ad arte una crisi economica mondiale. Nelle intenzioni degli architetti, questa crisi servirà per spingere le Nazioni a ricorrere a un irreversibile Grande Reset, dando il colpo di grazia ad un Mondo la cui esistenza loro vogliono completamente cancellare. […]”
Le parole di Viganò si sposano benissimo con quanto osserviamo dall’inizio della pandemia per quanto riguarda le decisioni dei governi mondiali, l’incongruenza scientifica delle politiche sanitarie, le mosse globali a livello economico. Visto che siamo, in qualche modo, in ambito religioso, ne approfittiamo per riportare questa strabiliante notizia: i casi di influenza, nel mondo, sono in calo del 98%. È accaduto un miracolo: l’influenza è scomparsa, è rimasto solo il COVID.
2 gennaio 2021
La notizia di una nuova variante del coronavirus, apparentemente più contagiosa della precedente, non merita nessuna considerazione scientifica, sia perché i virus mutano continuamente, sia perché i dati epidemiologici vengono prodotti, vagliati e divulgati in modo tale da poter essere alterati a piacimento dalle oligarchie che controllano gran parte della ricchezza sociale e, di conseguenza, corrompono e manipolano la scienza, la politica e l’informazione. Basti pensare a come, nelle statistiche ufficiali, il virus influenzale, con la sua intelligenza ma anche con un pizzico di malvagità, si sia praticamente fatto da parte per lasciare spazio al coronavirus, molto più utile per l’instaurazione del nazifascismo sanitario. La “variante inglese” del coronavirus è invece meritevole di riflessioni di tipo politico ed economico, perché rappresenta, evidentemente, un’ulteriore mossa nella strategia criminale delle élite economiche, che mirano all’oppressione e alla schiavizzazione del 99% dell’umanità attraverso il piano denominato “Great Reset”, un disegno globalista ampiamente anticipato, nelle sue linee fondamentali, dalla lettera di Mons. Viganò a Donald Trump, dove si parla appunto di una nuova pandemia (magari una “riedizione” della vecchia), identificata nel testo come COVID-21. La mossa delle élite, secondo molti osservatori, rappresenta un’accelerazione rispetto ai piani prestabiliti, e serve a riprendere il controllo dei tempi della pandemia e ad allontanare la sua risoluzione dopo il successo dell’amministrazione Trump nell’aver reso possibile la produzione del vaccino anti COVID in tempi record. Stiamo quindi assistendo ad un braccio di ferro tra chi vuole chiudere la pandemia e chi vuole prolungarla per conseguire l’obiettivo del Grande Reset.
[3] Visto che non è possibile conoscere il numero reale di contagiati, necessariamente molto più alto di quello riportato nei dati ufficiali, che si basano soprattutto sul conteggio di individui ospedalizzati o che presentano sintomi evidenti, si può forse prendere come modello statistico la nave da crociera Diamond Princess, su cui è esplosa l’epidemia di malattia da coronavirus, in quarantena nel porto di Yokohama dal 3 febbraio: su circa 3700 persone a bordo, molto probabilmente tutte venute a contatto con il virus, 3063 sono state sottoposte al test per il virus e 634 sono risultate infette (potrebbe voler dire che l’80% dei passeggeri erano già in partenza immuni), oltre la metà delle quali asintomatiche; ad oggi le morti sono state 7 (il due per mille del totale degli individui a bordo), tutte persone anziane (purtroppo, non disponiamo di dati sulla distribuzione dei passeggeri per fasce di età). Se effettivamente i pazienti sintomatici rappresentassero il 10% del totale degli individui venuti a contatto con il virus, anche i dati ufficiali complessivi ricondurrebbero a una mortalità intorno al 2‰.
[4] Potrebbe essere presto disponibile un antivirale efficace (si parla del Remdesivir – LINK – e di una coppia di molecole utilizzate per la cura dell’HIV – LINK -, numerosi test, anche di altri farmaci, sono in svolgimento), un vaccino sarà forse pronto in tempo per la prossima stagione influenzale.
[5] In Corea del Sud, dove si è fatto largo uso dei test, il tasso di mortalità calcolato, benché ancora sovrastimato, è risultato essere largamente inferiore a quello italiano.
[7] Pratica che trova conferma e consacrazione nel “nobile” principio, sancito durante questa epidemia, secondo cui, se i posti in terapia intensiva sono insufficienti, chi è più vecchio resta fuori.
[24] In Europa, il confronto con la serie storica dei dati di mortalità conferma (anche se, in generale, al ribasso) i dati ufficiali:
Italia: dalla serie storica 21.500 contro 27.000 dichiarati; Spagna: 27.600 contro 23.800; Austria: 500 in entrambi i casi; Paesi Bassi: 6.200 contro 4.600; Svizzera: 1.400 contro 1.500; Svezia: 1.300 contro 2.300; Regno Unito (solo Inghilterra e Galles): 15.600 contro 19.500; Francia: 16.500 contro 23.300; Danimarca: 100 contro 400; Portogallo: 1000 contro 950 – Totale degli 11 paesi combinati: 96.900 dalle serie storiche contro 111.150 dichiarati. I dati delle serie storiche sono aggiornati al 26 aprile (fonte: Financial Times), quelli delle morti dichiarate al 27 aprile (fonte: wikipedia). Facendo le debite correzioni, rimarrebbe comunque una sovrastima che va ben oltre le 10.000 unità. Il bilancio è quindi simile a quello di un’influenza piuttosto virulenta (ricordiamo che nella stagione influenzale 2016/2017 sono morte in Italia 25.000 persone), concentrato però in un lasso di tempo più breve. Per mantenere il senso delle proporzioni, ricordiamo che l’influenza di Hong Kong del 1968/69 uccise nel mondo circa un milione di persone (https://www.cdc.gov/flu/pandemic-resources/1968-pandemic.html), su una popolazione complessiva di 3 miliardi e mezzo di individui. Se di quegli anni si ricordano i Beatles e i Rolling Stones e non l’influenza un motivo ci sarà.
[54] 2300 anni fa, molto prima dell’Islam, gli arabi scoprirono che costringere le persone a coprire la bocca e il naso ne spezzava l’individualità e le depersonalizzava. Le rendeva sottomesse. Questo è il motivo per cui, avendo una società patriarcale, imposero ad ogni donna l’uso di un velo dinanzi al volto. Poi l’Islam diede a questa usanza un significato di sottomissione ad Allah, al padrone dell’harem e al re. La moderna psicologia lo spiega: senza volto non esistiamo come individui indipendenti. Tra i due e i tre anni di età, il bambino si guarda allo specchio e si scopre come individuo indipendente. La mascherina è l’inizio della cancellazione dell’individualità.
Si intensifica lo scontro in Medio Oriente. Da una parte le forze russe e siriane continuano le operazioni militari nella provincia di Idlib per eliminare le forze legate al deep state, dall’altra lo stesso deep state globalista ha architettato una complessa controffensiva in Iraq. Le fazioni globaliste del governo iraniano (finora prevalenti) hanno inscenato una protesta popolare a Baghdad, con assalto all’ambasciata USA (la longa manus iraniana pare confermata dalla presenza, tra la folla, di Hadi al-Amiri, ex ministro iracheno legato a Teheran). Gli USA hanno reagito nell’immediato inviando cento marines, centinaia di paracadutisti e due elicotteri apache a guardia della sede diplomatica, e nelle 48 ore con un raid missilistico (quattro i missili utilizzati) che ha ucciso, a Baghdad, il potentissimo generale iraniano Qasem Soleimani, ex comandante della Guardia Rivoluzionaria iraniana e comandante della Forza Quds, organizzazione militare iraniana che si occupa delle operazioni all’estero (secondo molti analisti, Soleimani era il numero due del governo iraniano). A questo raid è seguito l’ingresso di 3000 soldati americani in Iraq dal Kuwait (3000 nuovi soldati USA verranno dispiegati quindi proprio in Kuwait) e un nuovo raid missilistico, in cui sono stati uccisi, sempre in Iraq, cinque comandanti del gruppo paramilitare filo-iraniano Hashed Al Shaabi. Uno scenario probabile è il seguente: Soleimani stava preparando un golpe in Iraq, con concomitanti assalti alle sedi diplomatiche americane nella regione. Duplice lo scopo: riconquistare posizioni perdute dal deep state in Medio Oriente attraverso un conflitto su vasta scala e il relativo caos e, di conseguenza, indebolire la posizione di Trump. L’amministrazione Trump vorrebbe evitare il conflitto e si trova a gestire una situazione di escalation militare: al di là della retorica, di prassi in queste occasioni, i contatti tra USA e Iran continuano su canali informali. Il calcolo americano si basa sul far leva sulla fazione sovranista della classe dirigente iraniana per evitare lo scontro militare aperto; il colpo inferto con l’uccisione di Soleimani dovrebbe aver indebolito i globalisti iraniani.
Le reazioni all’uccisione di Soleimani del fronte globalista americano (molto legato al deep state iraniano, si pensi all’accordo USA-Iran sul nucleare; anni fa una “soffiata” di Obama salvò Soleimani da un raid israeliano) sono state, come sempre in questi casi, ambigue: si va da posizioni quasi filo-iraniane dell’estrema sinistra parlamentare all’espressione di preoccupazione per l’escalation militare proveniente dalla maggior parte degli esponenti democratici e dei mai-con-trump repubblicani, che palesano l’inquietudine per una potenziale nuova sconfitta politico-militare del deep state. Eclatante il caso del New York Times che, ipotizzando, guarda caso, lo scenario di un attacco missilistico diretto contro Soleimani “eventualmente” presente a Baghdad in un articolo pubblicato poche ore prima del raid, ha quasi sicuramente tentato di avvisare il generale iraniano e il suo entourage dell’imminente pericolo.
5 gennaio 2020
Fin qui il nostro contributo di quasi 4 anni fa. Proponiamo ora la recente (ottobre 2023) analisi di Gianmarco Landi, basata su un articolo del Washington Post del 20 gennaio 2020:
Molte persone non comprendono come i politici facciano il triplo e quadruplo gioco, e come quello che viene dichiarato ufficialmente sia frutto di doveri di circostanza ma non sia la verità, e nemmeno un lontano parente di essa.
Soleimani faceva attentati raccapriccianti che giocavano a favore del deep state, e anche quando era sceso in Siria a fianco di Bashar al-Assad, a sua volta protetto dai russi, lo fece in maniera strumentale, perché il vero obiettivo del deep state Usa è sempre stato quello di creare caos in Medioriente, una cosa che Soleimani faceva benissimo. Scopo di Mr. Clapper, il capo della corrente dominante la CIA e di riferimento di Hillary Clinton, era quello di riconoscere e fortificare delle leadership in area mediorientale che potessero fottere i veri nemici del deep state, cioè i russi e gli americani del MAGA, e tra queste leadership c’era Soleimani.
Per questo motivo il generale Charles Q Brown, attuale Capo di Stato Maggiore USA, una plastica rappresentazione del dominio di Trump al Pentagono a partire dal 30 settembre 2023, ha suggerito e sostanzialmente condotto il raid aereo del 2 gennaio 2020 che uccise Soleimani, un uomo dei servizi segreti iraniani assolutamente sistemico ai disegni del NWO e funzionale alla corrotta CIA. Bibi Netanyahu, infatti, non apprezzò e cercò di boicottare l’operazione, salvo poi prendersene il merito a cose fatte con un’ipocrisia e un cinismo agghiacciante, così come ha rivelato Trump.
Tuttavia ad un certo livello di analisi geopolitiche le cose grosse venivano dette e capite, e basta oggi considerare cosa è successo all’Iran (ora nazione dei BRICS) per comprendere come Trump abbia fatto un assist ai russi uccidendo quella ipocrita carogna di Soleimani. La Russia era, e lo è ancora di più adesso, alleata dell’Iran, ma Soleimani faceva il doppio gioco, turlupinando i leader religiosi sciiti che hanno il consenso degli iraniani e che si erano avvalsi di Soleimani per esercitare il potere. Putin, a gennaio 2020, ha esternato preoccupazione per l’assassinio di Soleimani: una frase di circostanza, perché Mosca era alleata storica di Teheran per decisione degli Sciiti (non di Soleimani), ben sapendo che avrebbe dovuto ringraziare Trump. Infatti Putin si precipitò in Siria, appena liquidato Soleimani, a spiegare bene la situazione. Il Medioriente, infatti, non fu turbato a seguito di questo assassinio, e non lo furono nemmeno Assad e Putin. Invece furono turbati i Democratici e i RINO, che anche per questo organizzarono le presidenziali truffa per cercare di abbattere Trump.
In un discorso pubblico tenuto il 7 novembre 2023, Donald Trump ha indirettamente confermato che l’uccisione di Soleimani è stata effettuata in accordo con la leadership iraniana, che gli avrebbe comunicato in anticipo il piano di rappresaglia: “Ci hanno detto: non preoccupatevi, lanceremo 18 missili contro la vostra base militare, ma nessuno di questi colpirà la base“.
Sopra, un singolare scambio di tweet tra Trump e Soleimani nello stile di Games of Thrones. Vi si legge “Le sanzioni stanno arrivando – 5 novembre” (Trump) – “Vincerò contro di te” (Soleimani). Il tweet di Trump è del 2 novembre 2018.
Di seguito riportiamo la traduzione (corredata, dove necessario, da spiegazioni) del fondamentale post Q#4620. In questo post viene delineata la strategia della Cricca / deep state per riprendere il controllo del potere economico e politico negli Stati Uniti e, di conseguenza, a livello mondiale. Come già affermato in passato, anche la pandemia da COVID-19 emerge come evento pianificato nell’ambito dell’attuale guerra mondiale combattuta con armi non convenzionali, non più “silenziosa”, ma nascosta dalla foglia di fico dei mezzi di (dis)informazione.
[infiltration]
[infiltrazione]
Q si riferisce al metodo usato dal deep state per prendere e consolidare il potere per infiltrazione, non per invasione (vedi: Q#4543, Q#4373, Q#3997)
Only those who could[can] be controlled [via blackmail or like-beliefs] were installed in critical leadership positions across all political and non-political Control and Command Positions [CCP].
Solo coloro che potevano [possono] essere controllati [tramite ricatto o convinzioni personali] sono stati installati in posizioni critiche di leadership attraverso tutto lo spettro delle Posizioni di Controllo e Comando [PCC] politiche e non politiche.
CCP [necessary] to ensure protective blanket [insurance].
PCC [necessarie] per garantire uno strato di protezione [polizza di assicurazione].
Traitors everywhere.
Traditori ovunque.
[D] leadership in joint ops w/ China [CCP] in effort to regain power?
La leadership [D]emocratica in operazioni congiunte con la Cina [PCC] nello sforzo di riconquistare il potere?
In questo caso, la sigla PCC si riferisce non solo alle Posizioni di Controllo e Comando, ma anche al Partito Comunista Cinese (doppio significato, vedi Q#2348): si sottolinea l’intreccio tra il deep state americano e quello cinese. Ricordiamo che spesso Q presenta delle affermazioni sotto forma di domanda per stimolare la riflessione individuale.
It was never about the virus.
Non si è mai trattato del virus.
Q intende che tutto ciò che è stato attuato con il pretesto del virus era in realtà mirato ad altri scopi.
Sequence of events.
Sequenza di eventi.
Flynn 1st strike designed to 1. cripple 2. prevent exposure of illegal acts [Hussein WH CoC] through NAT SEC [intel] discovery 3. Install ‘controlled’ replacement [rogue1_McMaster].
Il primo colpo contro Flynn era progettato per 1. danneggiare 2. prevenire lo smascheramento di atti illegali [Catena di Comando della Casa Bianca di Obama] attraverso le scoperte dell’intelligence della SICUREZZA NAZIONALE 3. Installare un sostituto “controllato” [traditore1_McMaster].
Nei post di Q, Obama viene molto spesso indicato con il suo secondo nome, Hussein, per sottolinearne l’affiliazione al deep state saudita.
McMaster removal of ‘loyalist’ intel community_NAT SEC
Rimozione da parte di McMaster di elementi della comunità di intelligence “lealista” della SICUREZZA NAZIONALE
Installazione del personaggio “controllato” [traditore2_Coats_Direttore dell’Intelligence Nazionale] per prevenire le desecretazioni [ostruzione di Camera-Senato]
Pre_Install [rogue3-6] > referral(s) to POTUS re: McMaster_Coats_Wray_Bolton_+++
Installazione (Pre = presidenziale?) dei [traditori da 3 a 6] > riferimento(i) al Presidente riguardante: McMaster, Coats, Wray, Bolton, +++
POTUS sta per President of The United States. I simboli +++ stanno probabilmente ad indicare 3 individui la cui identità non viene rivelata. L’attuale capo dell’FBI Christopher Wray è stato, quasi certamente per motivi strategici, inizialmente indicato da Q come fedele a Trump, per poi arrivare a scoprire le carte: Wray è parte del deep state (notare la progressione Q#433–Q#787–Q#1122 > Q#3537 > Q#4595–Q#4606). Sempre per motivi strategici, è stata permessa la nomina di diversi alti funzionari appartenenti al deep state: mentre al nemico veniva lasciato spazio sul piano politico ed era quindi spinto a concentrare lì le proprie forze (falso obiettivo), la vera opera di demolizione avveniva sul piano economico e militare.
Install ‘controlled’ [rogue7_Bolton]
Installazione del personaggio “controllato” [traditore 7_Bolton]
Bolton removal of ‘loyalists’ intel community_NAT SEC
Rimozione da parte di Bolton di elementi della comunità di intelligence “lealista” della SICUREZZA NAZIONALE
Intel community [NAT SEC_WH] essential to control [infiltration] to prevent DECLAS_public exposure of true events [illegal surv [R] candidates 1&2, House members 1-x , Senate members 1-x , Journalists 1-x , Amb 1-x] + CLAS 1-99 events.
La comunità di intelligence [SICUREZZA NAZIONALE_CASA BIANCA] è essenziale per controllare [l’infiltrazione] mirata a prevenire la DESECRETAZIONE e la divulgazione pubblica di eventi reali [sorveglianza illegale dei candidati [R]epubblicani 1&2, membri della Camera da 1 a x, membri del Senato da 1 a x, Giornalisti da 1 a x, Ambasciatori da 1 a x] + eventi SEGRETI 1-99.
I candidati repubblicani 1&2 sono i candidati alle Presidenziali del 2016 Donald Trump e Ted Cruz. La dicitura “da 1 a x” sta ad indicare che il numero di soggetti sottoposti a sorveglianza non viene rivelato. Gli eventi segreti 1-99 sono già stati citati diverse volte nei post di Q.
Mueller installed [Comey termination_loss of power][POTUS inside of a box][prevent counter-attack].
Installazione di Mueller [licenziamento di Comey_perdita di potere (leggi: compensare la perdita di potere derivante dal licenziamento di Comey, N.d.R.)] [legare le mani al Presidente] [prevenire un contrattacco]
Impeachment installed [Mueller termination _loss of power][POTUS inside of box][prevent counter-attack].
Installazione dell’impeachment [termine del mandato di Mueller_perdita di potere (leggi, come sopra: compensare la perdita di potere derivante dal termine del mandato di Mueller, N.d.R.)] [legare le mani al Presidente] [prevenire un contrattacco]
C19 insurance plan _above fail
C19 piano di assicurazione nel caso di fallimento di quanto sopra
C19 sta, ovviamente, per COVID-19
C19 installed [Impeachment termination _loss of power][POTUS inside of box][prevent counter-attack].
Installazione di C19 [fine dell’impeachment_perdita di potere (leggi sempre: compensare la perdita di potere derivante dalla fine dell’impeachment, N.d.R.)] [legare le mani al Presidente] [prevenire un contrattacco]
C19 _stage 1: Inform POTUS [intel + CDC + WHO + S_advisor(s)] _nothing to fear _do not close travel _do nothing [the political ‘set up’]
C19_fase 1: informare il Presidente [intelligence + CDC + OMS + consigliere(i) per la Sicurezza] che non c’è nulla da temere, non limitare i viaggi, non fare nulla [la “trappola” politica]
Il CDC è il Center for Disease Control, una specie di Istituto Superiore di Sanità
C19 _stage 2: Inform POTUS of Dooms Day ‘inaccurate’ scenarios [models] predicting death count 1mm+ [the political ‘force’] _lock down [wipe economic and unemployment gains]
C19_fase 2: informare il Presidente di scenari [modelli] apocalittici “inaccurati” che prevedono un numero di morti superiore a 1 milione [l’”obbligo” politico] _lock down [spazzare via i guadagni in campo economico e occupazionale]
C19 _stage 3: Activate ‘controlled’ [D] GOVS to ‘spike’ death count + project statewide fear by presenting ‘alarming’ on-ground conditions [hospital [care-supplies] projections].
C19_fase 3: attivare GOVERNATORI [D]emocratici “controllati” per “aumentare” il numero dei morti + diffondere la paura nei rispettivi stati presentando condizioni allarmanti “sul campo” [previsioni su [personale e forniture] ospedaliere]
Il conteggio dei morti è stato aumentato sia manipolando i dati, sia ricoverando gli anziani malati di coronavirus negli ospizi, quindi a contatto con i bersagli del virus più fragili, e provocandone la morte in gran numero.
C19 _stage 4: Push testing, testing, testing to spike ‘infected’ rate incline due to daily testing inc [the political ‘set up’] _controlled MSDNC failure to report death count [rates] proportional to ‘infected’ rate _deliberate miscounting of infected numbers [%] _change non_positive to positive _label death of non_C19 as C19 _etc.
C19_fase 4: spingere per effettuare test, test, test, in modo da far aumentare la pendenza della curva degli infettati in virtù dell’incremento del numero di test quotidiani [la “trappola” politica]_omissione da parte dell’informazione controllata dai democratici di riferire il conteggio dei decessi [percentuale] in rapporto al numero di “infettati” _deliberati errori di calcolo del numero di infettati [%] _non positivi cambiati in positivi _morti per cause diverse dal C19 contati come morti per C19 _ecc.
La sigla MSDNC nell’originale è un gioco di parole tra MSNBC, sigla di un noto network televisivo americano, e DNC, sigla del Comitato Nazionale Democratico, e sta ad indicare i mainstream media controllati dai democratici
C19 _stage 5: Eliminate / censor any opposing views [anti-narrative]
C19_fase 5: Eliminare / censurare ogni punto di vista che si oppone [anti-narrazione]
[Ready when needed] Activate 4-year BLM narrative 4x power [use as division + [2020] C19 infect rates to justify close-limit until Nov 3].
[Pronta al bisogno] Attivare la narrazione dei 4 anni di Black Lives Matters a potenza quadruplicata [da usare per creare divisione + (da usare insieme ai) i tassi di infezione da C19 del [2020] per giustificare chiusure-limitazioni fino al 3 novembre]
Q fa riferimento alla “narrazione dei 4 anni di Black Lives Matter” perché il gruppo sale alla ribalta delle cronache ogni 4 anni, poco prima delle Elezioni Presidenziali (vedi Q#4503)
C19 calculated [D] political gain:
Il calcolato guadagno politico per i [D]emocratici grazie al C19:
1. Eliminate record economic gains
1. Eliminare dei guadagni economici record
2. Eliminate record unemployment gains
2. Eliminare i guadagni occupazionali record
3. Shelter Biden from public appearances _limit public exposure of mental condition
3. Proteggere Biden dalle apparizioni pubbliche _limitare la divulgazione pubblica delle (sue, N.d.R.) condizioni mentali
4. Proteggere Biden dalla divulgazione di quanto accaduto in Ucraina _cambiamento di narrazione _media focalizzati sul C19
5. Shelter Biden from P_debates [requested demands due to C19]
5. Proteggere Biden dai dibattiti pubblici [richieste (di annullamento, N.d.R.) effettuate sulla base del C19]
6. Delay [D] convention _strategic take-over of nominee post conf
6. Ritardare la convention [D]emocratica _sostituzione strategica della nomination dopo la conferenza (“conf” potrebbe stare anche per conferma)
7. Eliminate_delay POTUS rallies _term energy
7. Eliminare _ritardare le manifestazioni del Presidente _terminarne l’energia
8. Eliminate ability for people to gather _ divide
8. Eliminare la possibilità delle persone di riunirsi _dividere
9. Eliminate ability to find peace – strength in time of need [strict Church closures]
9. Eliminare la possibilità di trovare pace-forza nel momento del bisogno [rigorose chiusure delle chiese]
10. Promote mail-in-voting as only ‘safe’ method _bypass NSA election security [installed midterms +1].
10. Promuovere il voto postale come unico metodo “sicuro” _bypassare i metodi di sicurezza elettorale della NSA [installati nelle elezioni di medio termine + 1]
Il +1 sta forse ad indicare un metodo aggiuntivo non rivelato, o forse indica che questi metodi sono stati messi in atto un anno dopo le elezioni di medio termine.
11. Push state-bailout stimulus [CA][NY] + wish list items
11. Spingere per un piano di stimolo per il salvataggio degli stati [California] [New York] + una lista dei desideri per gli interventi economici
Notoriamente, gli stati della California e di New York, roccaforti democratiche, sono in bancarotta perché le loro finanze vengono largamente utilizzate per soddisfare le esigenze del deep state.
12. Increase national debt [place China into controlling debt position _regain leverage]
12. Aumentare il debito nazionale [mettere la Cina nella posizione di controllare il debito _riconquistare influenza]
13. Test conditional limits of public acceptance [obey]
13. Testare i limiti condizionali di accettazione pubblica [obbedire]
14. Test conditional limits of public non_acceptance
14. Testare i limiti condizionali di non_accetazione pubblica
15. Test conditional limits of State authority [Gov-mayor]
15. Testare i limiti condizionali dell’autorità degli Stati [Governatore – sindaco]
16. Test conditional limits of Media [social] censorship
16. Testare i limiti condizionali della censura [sociale] indotta dai media
Who benefits the most?
Chi ne trae i maggiori benefici?
[D]?
I [D]emocratici?
China [CCP]?
La Cina [PCC]?
Russia is the enemy.
La Russia è il nemico.
China is our friend.
La Cina è nostra amica.
Con le due righe sopra, Q fa riferimento alla narrazione dei media e dei politici democratici, funzionali agli interessi e ai piani del deep state.
[MSDNC [social media] programming]
[programmazione da parte dei media legati ai democratici e dei [social media]]
All assets deployed.
Tutte le risorse in campo.
Everything seen yesterday, today, and tomorrow = calculated political moves/events designed and launched by [D] party in coordination with other domestic and foreign entities in an attempt to regain power over you.
Tutto quello che si è visto ieri, si vede oggi e si vedrà domani = calcolate mosse/eventi politici pianificati ed iniziati dal partito [D]emocratico in coordinamento con altre entità interne ed estere nel tentativo di riconquistare potere su di voi.
Prevent accountability.
Evitare l’obbligo di rendere conto delle proprie azioni.
Chi scrive prende come punto di riferimento assoluto le informazioni provengono da quella che, sulla base della correlazione con i fatti, ad oggi consideriamo la più affidabile fonte di informazioni di cui l’umanità abbia mai goduto per quanto riguarda piani e programmi delle élite dominanti. Questa fonte è Q.
Nel post Q#1010, Q illustra alcuni dei pilastri che la Cricca ha utilizzato e utilizza per mantenere e rafforzare il proprio dominio. Se è vero che élite dominanti vedono la popolazione “normale” come una massa di “useless eaters” (mangiatori inutili) buoni solo per fare soldi (quasi fossero bestiame), è vero anche che la stessa si sente minacciata dall’aumento della popolazione mondiale, una tendenza che complica le possibilità di controllo e dominio. Tanto che, come afferma chiaramente Q (e come traspare da “opere d’arte” controverse come le Georgia Guidestones e i murales del “misterioso” nuovo aeroporto di Denver, v. Q#2997), la Cricca persegue programmi di indebolimento della popolazione e di depopolamento mondiale. In Q#1010, Q parla esplicitamente di “Eventi di estinzione di massa per diminuire livelli di popolazione che sono considerati una minaccia” ed elenca i pilastri della strategia della Cricca per mantenere il potere (controllo politico + decrescita e indebolimento della popolazione):
– disarmo della popolazione
– guerre (finte guerre concordate tra i vertici politici ed economici, però con armi e morti veri: vedi anche Q#570)
– falsificazione delle elezioni
– prodotti farmaceutici di classe D (cioè prodotti teratogeni, come le benzodiazepine, p. es. il Valium)
– acqua (inquinata e/o addizionata con prodotti nocivi)
– aria (vedi sopra)
– prodotti chimici pubblicizzati per la pulizia della casa (e Q aggiunge: [cancro] [bambino sul pavimento – mani in bocca – l’inizio])
– vaccini (e Q aggiunge [non tutti])
– tabacco
– oppioidi
Quindi Q dice chiaramente che alcuni vaccini, non tutti, sono pensati per diminuire e/o indebolire la popolazione, o comunque a scopo di controllo (si inizia infatti a parlare a livello ufficiale di tatuaggi invisibili e altri metodi di tracciatura/schedatura legati alle vaccinazioni). A ben vedere, sembra esistere un piano globale per sottoporre la popolazione mondiale a vaccinazioni continue, senza alcun diritto al rifiuto dei vaccini. L’attuale dibattito sul vaccino per il COVID-19 appare infatti strumentale, specie di fronte ad un virus che tende a perdere pericolosità con il passare del tempo, e lascia spazio a sospetti che le spinte vacciniste siano legate al gigantesco business per le case farmaceutiche e ad altri, inconfessabili, progetti per opprimere ulteriormente l’umanità.
Trump ha infatti strappato la guida dell’operazione per il vaccino anti-COVID (alla quale ha “ceduto” per motivi di opportunità) dalle mani delle grandi industrie farmaceutiche per assegnarla ai militari (la questione dei vaccini COVID è piuttosto complessa, abbiamo cercato di dipanarla QUI).
Gli interventi per rafforzare l’esercito e le manovre economiche dell’amministrazione Trump hanno come scopo principale difendere l’attuazione del Piano Militare. Secondo Q, “se cade l’America, cade il mondo” (Q#1350, Q#2039).
La fine dell’amministrazione Obama vedeva l’esercito fortemente indebolito: dalla vendita dei segreti militari, ai grossi problemi dei due aerei di punta dell’aviazione, il costosissimo F-22 Raptor e la sua versione più economica a grande diffusione, l’F-35; dalle modernissime navi speronate in pieno oceano mentre erano in avaria provocata da congegni di stati avversari (Russia e Cina) che, a distanza, ne avevano completamente distrutto l’elettronica all’abbandono dello Space Shuttle senza programmi sostitutivi e, con esso, la perdita scontata, nel lungo periodo, della supremazia nello spazio. In cima a tutto questo, acciai di bassa qualità (Q#855: l’acquisto di acciaio scadente dalla Cina è avvenuto su ordine di Obama), componenti elettronici fabbricati all’estero e, probabilmente, in grado di provocare incidenti aerei a comando, regole di ingaggio fortemente penalizzanti, chiusura di impianti produttivi strategici, condizione socialmente disastrosa degli ex-combattenti (che negli USA si suicidano a un ritmo medio di 20 al giorno), che contribuiva a fiaccare il morale dei militari, rendendone cupe le prospettive una volta fuori dall’esercito. Inoltre, durante l’amministrazione Obama si è avuto il passaggio del controllo di internet dalle mani del governo americano ad una società non-profit privata con base in California.
Secondo Q (Q#2640), questo indebolimento della potenza militare americana fa parte di un piano di 16 anni per distruggere l’America. Secondo diversi analisti, questo il probabile svolgimento del piano suddetto: iniziato con la presidenza Obama, sarebbe dovuto proseguire con 8 anni di presidenza di Hillary Clinton per terminare con una guerra mondiale che avrebbe dovuto vedere gli USA sconfitti e sostituiti, nel ruolo di nazione leader del mondo, dalla Cina. Si può certo dire che sussistono abbasta elementi per sospettare che Obama agisse nell’interesse di stati stranieri. Il soprannome che lui stesso scelse per essere identificato dal servizio segreto è “Renegade”, cioè “rinnegato” (Q#3325).
L’amministrazione Trump ha completamente ribaltato le politiche di Obama sulle forze armate, con aumenti del budget (700 miliardi di dollari per il 2017, 716 per il 2018 e 750 previsti per il 2019), varo della Space Force come sesta forza armata e di nuovi programmi della NASA per mantenere la supremazia nello spazio, bonifica di tutti gli aeromobili civili e militari dai componenti elettronici potenzialmente pericolosi, più potere ai generali sul campo, rilancio dell’industria siderurgica e militare, numerose iniziative in favore degli ex combattenti (snellimento delle pratiche burocratiche per risarcimenti e vitalizi, miglioramento dell’assistenza sanitaria, programmi specifici per la cura della salute mentale e per l’occupazione).
Nell’ottica della lotta tra i Patrioti e la grande finanza internazionale, l’esercito USA ha una funzione di dissuasione (e spesso, come abbiamo visto, di intervento) contro la tentazione, per la Cricca, di intraprendere avventure militari attraverso stati controllati.
Il deep state ha la necessità assoluta di rimuovere con ogni mezzo il pericolo mortale rappresentato, ai loro occhi, da Donald Trump, e l’attuale dibattito politico in America ruota attorno a questa lotta per la sopravvivenza, per cui si può tranquillamente affermare che è in corso una guerra civile non dichiarata, contenuta nelle forme attuali a bassa intensità dalla strategia dei militari, che vorrebbero sbarazzarsi del nemico nell’apparenza dell’assoluta legalità.
Per questo motivo, l’ormai scontato fallimento dell’inchiesta Mueller ha dato il la ad una serie di inchieste parlamentari a 360 gradi sulle attività passate e presenti del presidente e dei suoi familiari, nel tentativo di trovare qualche irregolarità che possa essere usata come arma di ricatto nei suoi confronti. Nell’ambito della politica americana, l’utilizzo di indagini per cercare crimini anziché per perseguirli è un richiamo diretto ai metodi del maccartismo; ciò nonostante, il Partito Democratico non ha avuto altra scelta che imboccare questa strada. Da parte loro i militari hanno dichiarato, tramite Q, di voler colpire duro, dal punto di vista giudiziario, dopo che il nemico avrà sparato tutte le sue cartucce e sono quindi in una posizione di attesa, durante la quale stanno completando le operazioni di accerchiamento.
Il Partito Democratico sta tentando portare lo scontro nelle strade, sia tramite i suoi gruppi paramilitari, gli Antifa e Black Lives Matter, sia provocando una sollevazione popolare nelle aree urbane a maggioranza democratica. Per ottenere quest’ultimo scopo, oltre a continuare una campagna stampa diffamatoria nei confronti di Trump che prosegue da molto prima delle elezioni presidenziali e che, come effetto collaterale, ha fatto perdere ulteriore credibilità e seguito ai già boccheggianti mezzi di comunicazione tradizionali, si basano sulle solite false flags: episodi a sfondo razziale inscenati ad arte ed attribuiti a sostenitori di Trump (clamorosi sono stati i recenti episodi dell’assalto al noto rapper nero e omosessuale Jussie Smollett e dei gesti attribuiti ai ragazzi del liceo cattolico di Covington: ambedue i casi si sono rivelati dei falsi palesi).
Dato che la vera lotta avviene sotto traccia, agli occhi di un osservatore ignaro la politica americana attuale appare come un assoluto manicomio. Per quanto concerne ciò che rimane del dibattito parlamentare vero e proprio, negli ultimi mesi il centro delle discussioni è stato occupato dalla questione della costruzione di più di 1000 chilometri di muro al confine con il Messico. Il muro rientra tra le promesse elettorali di Trump e verrà comunque costruito, il dibattito in corso non è che una trappola politica per esporre la vera natura del Partito Democratico e di molti esponenti del Partito Repubblicano legati al deep state. Anche qui, si tratta di una questione di vita o di morte: attraverso il confine meridionale penetrano, oltre a milioni di immigrati illegali che costituiscono, come abbiamo visto, un bacino elettorale imprescindibile per i democratici, il 90% degli stupefacenti che giungono sul mercato americano, migliaia di donne e bambini che sono merce nelle mani dei trafficanti di esseri umani (i cosiddetti coyotes: pare che il prezzo attuale di un bambino si aggiri sui 125.000 dollari) e i guerriglieri-terroristi dell’MS-13, una vasta gang diffusa in oltre 40 stati dell’Unione, che conta migliaia di membri, originari prevalentemente di El Salvador, che terrorizza la popolazione con stupri ed omicidi effettuati con l’uso del coltello (il motto dell’MS-13 è “uccidi, stupra, controlla”) e che rappresenta un vero e proprio esercito irregolare agli ordini del deep state (si vedano, ad esempio, Q#5, Q#6, Q#85, Q#91, Q#121, Q#484, Q#2395).
Come detto, la richiesta di finanziamenti per il muro da parte di Trump alla Camera, che ha portato ad un braccio di ferro culminato con la chiusura parziale del governo per circa un mese, e la stessa dichiarazione di emergenza nazionale riguardo al confine meridionale per ottenere diversi miliardi di dollari, non sono che trappole politiche, che danno anche l’idea del livello di penetrazione dei capitali provenienti dal narcotraffico e dal traffico di esseri umani nel corpo della politica americana: è palese che un muro creerebbe notevoli difficoltà ai rifornimenti.
In realtà, la presidenza già dispone dei soldi per costruire più di metà del muro (che infatti è in costruzione) e non avrà difficoltà a completarlo con i fondi del budget militare, senza dover chiedere nulla alla Camera e a prescindere dall’emergenza nazionale: è infatti, a norma di legge, prerogativa dell’esercito la costruzione di barriere difensive per mezzo del genio militare e Trump è il comandante in capo delle forze armate.
La necessità di contrastare il presidente su ogni terreno ha consentito a Trump di occupare posizioni centriste, facendo proprie le politiche che in America sono definite di common sense, cioè di buon senso, spingendo i democratici su posizioni estreme per quanto riguarda il dibattito politico tradizionale: scarsi controlli ai confini, estensione del diritto all’aborto fino a qualche ora dopo la nascita del bambino (!) e la novità del Green New Deal: eliminazione di tutti i combustibili fossili, di gran parte delle automobili e di tutti i voli aerei, ricostruzione di tutte le abitazioni ed eliminazione di tutti i bovini a causa delle emissioni di CO2 legate alla loro flatulenza. Emblematica è l’ascesa del nuovo astro, la ventinovenne Alexandria Ocasio-Cortez, neoeletta alla Camera nella circoscrizione di New York, portatrice di posizioni politiche di un’asineria senza pari e autrice seriale di dichiarazioni maldestre e fuori luogo.
La lotta in atto sul diritto all’aborto è giunta a livelli tali che alcune contee progressiste sono arrivate a vietare i viaggi dei privati cittadini verso gli stati (come Alabama e Georgia) che hanno approvato leggi restrittive in materia di aborto (Q ci informa, in Q#3405 e Q#4324, che le politiche sull’aborto sono determinate dalla compravendita di tessuti e parti fetali per il loro utilizzo medico/pseudomedico).
Un altro aspetto peculiare della politica americana è quello legato alla lotta sul Secondo Emendamento della costituzione, quello che consente ai cittadini americani di possedere e portare armi da fuoco. I Padri Fondatori dotarono i cittadini dei neonati USA di questo diritto espressamente perché potessero sbarazzarsi del governo una volta che questo fosse diventato tirannico. Questo concetto è ben radicato nella popolazione americana, soprattutto nelle vecchie generazioni. È chiaro che, in quest’ottica, il Secondo Emendamento rappresenta un incubo per il deep state.
È emerso (Q#782) che, a partire dal 1991, il governo americano ha segretamente favorito la l’utilizzo illegale di armi di fuoco per creare un movimento d’opinione contro la loro diffusione tra la popolazione. È anche abbastanza chiaro che molti degli eccidi di massa che avvengono frequentemente in America non sono che false flags organizzate anche e soprattutto per colpire il Secondo Emendamento. A questo scopo, la CIA si avvale dell’MK-Ultra, un programma per il controllo mentale iniziato negli anni ’50 e ufficialmente abbandonato negli anni ’70, ma in realtà portato a compimento (Q#771, Q#772, Q#773, Q#832, Q#2663). Questo prevede l’utilizzo di individui psicolabili (ad esempio, ex combattenti con gravi forme di disturbo post-traumatico da stress) che, sottoposti al giusto cocktail di farmaci e droghe (LSD) ed attivati da psicoterapeuti affiliati alla CIA, vengono indirizzati a commettere eccidi e/o suicidi. Qui un documentario della BBC sul programma MK-Ultra(dal sito Sputnik News che, grazie alla democraticissima UE, è raggiungibile soltanto usando un VPN).Altro video di un’importante testimonianza, con sottotitoli in italiano: https://youtu.be/wRsY9dAPdWk.
Un ulteriore fronte caldo è quello dei campus universitari, da sempre baluardo del Partito Democratico e ultimamente su posizioni sempre più radicali, con censure aperte e dirette verso gli studenti conservatori. Sulle università è stato recentemente scagliato un doppio attacco: da un lato è emerso la scandalo della corruzione legata all’ingresso dei figli dei personaggi più ricchi e in vista dietro pagamento di laute tangenti (con un notevole danno di immagine per molti prestigiosi atenei americani e il solito codazzo di cause civili potenzialmente rovinose), dall’altro Trump ha firmato un Ordine Esecutivo che taglia i lauti fondi federali alle università che non dovessero rispettare il Primo Emendamento, quello sulla libertà di parola (che attualmente non viene rispettato: in alcuni campus sono addirittura stati istituiti dei piccoli spazi del free speech, i soli in cui sia possibile esprimere liberamente la propria opinione).
La guerra dell’informazione
Fondamentale in ogni operazione militare è il nodo del controllo dell’informazione. Abbiamo già visto come i militari abbiano parzialmente risolto il problema creando quasi ex nihilo, con Q,una corazzata mediatica dalla portata internazionale. Per raggiungere in estensione e profondità il pubblico americano, e non solo, hanno però bisogno di raggiungere, almeno in parte, i mainsteram media. Al momento delle elezioni, il computo dei giornali era di 241 a 19 in favore della Clinton, con tutte le maggiori reti televisive (CNN, MSNBC, ABC, CBS, NBC) su posizioni nettamente anti Trump, ad eccezione di Fox News, che in parte si faceva portatrice del punto di vista del futuro presidente. Gli schieramenti attuali non sono cambiati e le posizioni si sono ulteriormente radicalizzate; il drappello di giornalisti fedeli a Trump in Fox News si è ben delineato (Sean Hannity, Sara Carter, Tucker Carlson, John Solomon, Laura Ingraham, Jeanine Pirro, Jesse Watters, Maria Bartiromo, Dan Bongino su tutti: alcuni di essi, se non tutti, fanno sicuramente parte del Piano) e, al momento, è sotto attacco.
Per quanto riguarda i social media, è attualmente in corso una controffensiva dei militari sul piano giudiziario, principalmente attraverso il membro della Camera Devin Nunes, con cause civili per le censure verso i conservatori che potrebbero potenzialmente costare miliardi di dollari a Twitter e agli altri colossi del settore. Altri piccoli bastioni nelle mani dei militari sono la piattaforma di news su internet Breitbart e la rete televisiva OANN.
L’8 maggio 2019, la rete televisiva Court TV, che si occupa di seguire i processi di maggior rilievo, riprende le trasmissioni dopo 11 anni. È molto probabile che la mossa faccia parte del piano per aggirare la censura della stampa nei confronti dei futuri processi ai membri del deep state.
Per sottrarsi dal ricatto dei mainstream media (6 corporation controllano circa il 90% dell’informazione) e dalle conseguenze di eventuali black-out di internet architettati ad arte, l’amministrazione Trump ha attivato (ottobre 2018) un sistema di allerta presidenziale via sms verso tutti i telefoni cellulari presenti negli USA e si terrebbe pronta a lanciare una piattaforma di news sia televisiva che online controllata direttamente dalla Casa Bianca.
Il braccio di ferro sul sistema elettorale
Il Partito Democratico, la cui azione nell’attuale contingenza politica si è trasformata in una vera lotta per la sopravvivenza, sta cercando di riconquistare il potere in occasione delle prossime elezioni grazie a profondi cambiamenti da attuare nel sistema elettorale americano, ma che francamente hanno pochissime probabilità di essere approvati. Abbiamo già detto di come l’immigrazione illegale giochi, nell’attuale sistema, in favore dei democratici, per cui la limitazione dei flussi migratori clandestini da parte dell’amministrazione Trump viene vista come una pesantissima minaccia alle ambizioni di vittoria della sinistra parlamentare americana.
Quindi, da parte democratica, in chiave elettorale abbiamo le seguenti posizioni: contrarietà ad ogni limitazione dei flussi migratori, abolizione del Collegio Elettorale (il meccanismo costituzionale che permette agli stati piccoli o con bassa popolazione di avere un peso elettorale importante: senza di esso, vincerebbe le presidenziali chi ha più voti complessivi, quindi sarebbe sufficiente concentrarsi sugli stati popolosi e sulle aree urbane per vincere: un vantaggio per i democratici), riduzione dell’età del voto da 18 a 16 anni (l’elettorato più giovane tende più facilmente a votare per i democratici), diritto di voto per i carcerati (che negli USA sono oltre 2 milioni e che, in gran parte, tendono verso il partito democratico), promulgazione di leggi statali per escludere Trump dalle elezioni presidenziali (con il pretesto che si rifiuta di rendere pubblica la propria dichiarazione dei redditi, cosa che legalmente non è tenuto a fare), esclusione del quesito sulla cittadinanza dal censimento del 2020 (in modo che gli illegali possano pesare sulla ridistribuzione dei singoli collegi elettorali, favorendo i democratici), inserimento della città-santuario per gli immigrati illegali negli stati a maggioranza repubblicana.
Da parte loro, i militari hanno piani completamente opposti e la forza per farli approvare. Di qui le azioni dell’amministrazione Trump, quali: il controllo dell’immigrazione clandestina, la probabile legge sul controllo dell’identità ai seggi elettorali, la difesa del Collegio Elettorale e delle norme costituzionali (che vietano, ad esempio, leggi statali per escludere un candidato dalle elezioni presidenziali), l’inserimento del quesito sulla cittadinanza nel censimento del 2020 (che ha già incassato il parere favorevole dei giudici conservatori della Corte Suprema), l’opposizione assoluta a qualsiasi proposta come la riduzione dell’età del voto e la possibilità di votare per chi è in carcere.
Le nuove “camicie brune” (dall’aggiornamento del 12 settembre 2020)
Q, soprattutto con Q#4635, ci mette sulla strada del confronto tra le tattiche naziste e quelle dei democratici, facendo il parallelo tra le SA (le “camicie brune”) e gli Antifa – Black Lives Matter: sono punti comuni gli assalti agli oppositori politici, l’intimidazione di chi vota (cosa che, dice Q, avverrà il 3 novembre), la copertura delle violenze da parte dei politici amici, la piattaforma che riecheggia il socialismo, l’uso dell’apparato propagandistico,l’utilizzo delle difficoltà economiche per accelerare il reclutamento (il riferimento è alle politiche di lockdown, ancora imposte alla popolazione, in alcune zone d’America, proprio da governatori e sindaci democratici). Anche il taglio dei fondi alle forze di polizia e il loro smantellamento in talune zone ricalca una precisa tattica dei nazisti (Q#4650, Q#4654). Q dice anche, come già aveva fatto in passato, che il partito nazista non è mai stato del tutto eradicato (si veda il background di Soros): sostanzialmente allude al fatto che il perseguimento del Nuovo Ordine Mondiale altro non è che il tentativo di prosecuzione delle politiche naziste in una forma modernizzata (vedi Q#936). Il parallelo ha colto talmente nel segno che la stampa, dopo il post Q#4635, ha immediatamente iniziato a pubblicare articoli che paragonano il movimento di Q ai nazisti (Q#4653).
Q afferma (portando le prove) che i numerosi incendi che stanno divampando in California e Oregon sono atti di terrorismo interno perpetrati dagli Antifa con lo scopo di creare il caos (Q#4666, Q#4667, Q#4668, Q#4676, Q#4677, Q#4678, Q#4679), ma anche di far arrivare finanziamenti federali a pioggia agli Stati che ne sono stati esclusi a causa delle loro politiche nei confronti dell’immigrazione clandestina (Q#4639).
La politica economica dell’amministrazione Trump, non diversamente da quelle che l’hanno preceduta, si basa sul vertiginoso aumento del debito pubblico (a fine aprile 2019, ad esempio, è stato varato un piano da 2 trilioni di dollari per rimodernare le infrastrutture: strade, ferrovie, aeroporti, ecc.), questa volta però a vantaggio del popolo e, in virtù del Piano Militare, con la certezza che, alla fine della fiera, avverrà una sorta di bancarotta con tanto di reset globale e il debito non verrà mai pagato.
A dicembre del 2018 c’è stata la svolta nella lotta per il controllo del truccatissimo mercato azionario, importante soprattutto in ottica propagandistica: nell’attuale circo dell’informazione americana (e, di rimbalzo, mondiale), il rialzo dell’indice azionario viene automaticamente correlato ad un’economia in salute. Fino allo scorso dicembre le sorti dell’andamento di Wall Street erano nelle mani della Cricca, che stava facendo crollare la borsa come risposta agli attacchi diretti di Trump alla FED, il suo asset più prezioso. Il segnale decisivo è arrivato il 25 dicembre 2018: il consiglio di Trump “buy the dip” (comprate ora che i prezzi sono bassi), riferito al mercato azionario, sanciva il passaggio del controllo della borsa nelle mani dei militari. Da allora, l’indice Dow Jones è salito da circa 21.000 punti a circa 25-26.000.
Allo stesso modo, i militari stanno ora controllando le politiche della FED. Dopo aver nominato Jerome Powell alla direzione delle Federal Reserve a febbraio del 2018, le dichiarazioni di Trump lasciavano intendere la necessità di un cambiamento negli indirizzi sul tasso di sconto. L’intenzione del deep state, come svelato da Q in Q#2575, era infatti quella di aumentare continuamente i tassi, con ritmi accelerati a partire da marzo 2019 e con l’intenzione di anticipare il crollo dell’economia per far perdere a Trump le elezioni del 2020. Le ultime riunioni della FED indicano un’inversione di rotta e uno stand-by sull’incremento dei tassi .
Al momento (1 maggio 2019), la situazione del Board della FED è la seguente: su 5 membri, 3 sono stati nominati da Trump (nell’ambito dell’epidemia di dimissioni sospette); in più, ci sono due seggi vacanti, per i quali il presidente americano ha presentato altrettante nomine (per la cronaca, si tratta di individui favorevoli al gold standard), che dovranno essere confermate dal Senato. È chiaro che il controllo della FED non passa solo per il controllo del Board nominato da presidente, visto che si tratta di un’istituzione privata che ha sì particolari accordi con il governo americano, ma che gode, per certi versi, di diritti di extraterritorialità. Evidentemente, oltre alle nomine suddette, sono state portate a compimento, da parte dei militari, altre azioni coercitive, ad oggi non note.
Per quanto riguarda l’”economia reale”, la strategia dell’amministrazione americana è quella di affrontare la crisi economica già iniziata (si vedano, ad esempio, i dati del mercato immobiliare mondiale e di quello dell’auto, il Baltic Dry Index o i dati sul commercio mondiale) minimizzandone l’impatto sulla popolazione. Il previsto abbandono del dollaro come moneta mondiale implica la necessità dell’indipendenza energetica (ad oggi già raggiunta: gli USA sono i maggiori produttori al mondo sia di petrolio che di gas naturale e sono esportatori netti di energia; nel 2025 la produzione di petrolio raggiungerà quella combinata di Russa e Arabia Saudita) e il riequilibrio della bilancia commerciale: gli accordi bilaterali con i livellamenti tariffari, uniti all’imponente deregulation per attirare imprese dall’estero e ridare fiato alla piccola e media impresa, dovrebbero portare ad un rilancio della produzione agricola e manifatturiera, o quanto meno a una sua tenuta nell’ambito della crisi mondiale.
Un’altra strategia fondamentale per l’attuale amministrazione prevede un ingente rientro di risorse prima utilizzate per mantenere l’impalcatura del deep state in tutto il pianeta: parliamo dei già citati: ridimensionamento delle spese NATO a svantaggio dei paesi europei, ritiro dall’Iran Nuclear Deal, disimpegno dalle varie guerre per il controllo del Medio Oriente, fine della protezione militare gratuita per i paesi del Golfo Persico, fine degli squilibri tariffari (vedi sopra).
Nei piani economici c’è anche il riacquisto da parte di imprese americane di asset strategici come il porto di Long Beach (il secondo del paese come infrastrutture automatizzate per il carico e lo scarico di container), ceduto ad investitori cinesi durante l’amministrazione Obama.
Sul fronte delle politiche in favore del popolo, è evidente soprattutto l’azione nei confronti del sistema sanitario, con un’azione mirata all’eliminazione dell’Obamacare , che si è stato solo in parte uno strumento per coprire le fasce della popolazione a reddito più basso escluse dall’assistenza (ci sono ancora 28-30 milioni di americani senza copertura sanitaria), ma si è rivelato soprattutto un gigantesco regalo alle compagnie assicurative, con i premi che sono lievitati in maniera impressionante, talvolta raddoppiando nel giro di un anno o due. Si punta a creare un meccanismo che abbatta i costi sia per le imprese che per i singoli cittadini, mantenendo la più ampia copertura possibile. L’amministrazione americana ha inoltre esercitato una forte pressione sulle case farmaceutiche perché abbassassero il prezzo dei farmaci e sulla FDA perché approvasse un gran numero di farmaci generici a basso costo. Altra iniziativa populista degna di rilievo è il corposo taglio della tasse, che ha favorito soprattutto una middle class sulla via della proletarizzazione.
La crisi già iniziata dovrebbe vedere quindi gli USA in una posizione di vantaggio rispetto all’Unione Europea: nella UE non c’è praticamente più margine per tagliare il tasso di sconto a sostegno del credito (negli USA è al 2,5%, mentre quello della BCE è allo 0%; quasi certamente i tassi americani verranno presto tagliati per dare slancio all’economia in vista delle presidenziali del 2020 e favorire la rielezione di Trump) e sono accese le micce della Brexit e dei gilet jaunes. La crisi, secondo molti commentatori, dovrebbe essere utilizzata dal fonte anti-Cricca per puntare il dito sulle banche centrali e farle definitivamente saltare.
Aggiornamento dell’8 settembre 2019 – Aggiornamento sulla cosiddetta “guerra commerciale” tra USA e Cina: lo scontro ha preso una piega così drastica, con dazi americani su 600 miliardi di dollari di merci cinesi e con Trump che manovra per il rientro negli USA delle aziende americane che producono in Cina (pare che già adesso il 13% delle aziende straniere sia pronto a lasciare la Cina a causa dei dazi; milioni di operai cinesi hanno già perso il lavoro) che se non fosse in piedi un accordo segreto per il riequilibrio della produzione e del commercio mondiali, così come tratteggiato nella PARTE QUARTA (operazione funzionale al ritorno all’oro come moneta mondiale, oro che la Cina ha accumulato in grandi quantità negli ultimi decenni, probabilmente ben al di là degli acquisti ufficiali), staremmo già assistendo ad un’escalation militare, di cui in realtà non v’è traccia. L’accordo commerciale bilaterale tra USA e Cina verrà quindi ratificato nel momento stabilito dal piano dei militari.
Sul piano interno, continuano i successi delle politiche economiche di Trump, pur in un quadro globale di recessione: nei primi due anni di presidenza, i profitti d’impresa sono cresciuti di 220 miliardi di dollari, la massa dei salari di un trilione di dollari (questi dati sono abbastanza credibili, se non nella quantità almeno nella tendenza). Anche il controllo dell’immigrazione clandestina ha contribuito all’incremento dei salari reali, dinamica che negli USA non si vedeva da oltre un ventennio. La crescita dei salari reali riguarda soprattutto le categorie meno pagate e gli operai dell’industria manifatturiera. Per questo e altri motivi, l’opposizione democratica (e il deep state globalista in generale) è spinta nell’angolo e abbraccia posizioni politiche sempre più estreme, avendo ormai come unico bastione la grande stampa, quasi completamente schierata sul fronte anti-Trump e sempre più delegittimata dalle continue fake news che è costretta a sfornare di continuo per esigenze politiche. Continua intanto il braccio di ferro tra l’amministrazione americana e i giganti del tecnologico, con Google e Facebook finiti anche nel mirino dell’antitrust. La Fed si è piegata alle richieste di Trump e inizierà ad abbassare i tassi in maniera decisa, adottando contemporaneamente altre politiche di espansione monetaria (quantitative easing).
Aggiornamento del 20 settembre 2019 – L’attacco del deep state iraniano all’enorme raffineria saudita dell’Aramco (14 settembre) mediante droni e missili cruise era una mossa progettata per colpire l’economia mondiale mediante il rialzo dei prezzi del greggio, generando così pressioni inflazionistiche [64] tali da forzare la mano alla Fed e spingerla a cancellare il taglio dei tassi (fondamentale, insieme al quantitative easing, per spostare gli effetti della crisi a dopo il 2020 e rendere più agevole la rielezione di Trump). Un altro obiettivo era quello di scatenare la guerra tra USA e Iran, nella speranza di rompere le alleanze sovraniste e riconquistare posizioni. Il colpo, che ha provocato l’immediato calo della produzione mondiale di greggio dolce (a basso tenore di zolfo, quindi facilmente convertibile in prodotti petroliferi) di 6 milioni di barili al giorno e il rialzo del prezzo al barile del 12% in una sola giornata di contrattazioni, è stato velocemente riassorbito: gli USA, ormai energeticamente indipendenti, hanno messo a disposizione le riserve strategiche in modo da mantenere il mercato ben fornito e una valutazione dei danni ha stabilito che la raffineria potrà tornare a pieno regime entro breve tempo. Inoltre, la Fed ha ugualmente tagliato i tassi di un quarto di punto e la trappola della guerra finora non è scattata.
Aggiornamento del 9 novembre 2019 – Pur nell’ambito di una recessione mondiale, grazie a tutti gli accorgimenti attivati nell’ambito della “Trump economy”, il reddito medio delle famiglie americane è salito, nei primi due anni della presidenza Trump, di 6000 dollari annui (con aumenti maggiori, in percentuale, per le fasce più basse, che comprendono larga parte delle minoranze etniche), contro 400 dollari negli otto anni di Bush e 1000 dollari negli otto anni di Obama.
L’accordo commerciale tra USA e Cina è in dirittura d’arrivo: sarà molto complesso, riguarderà numerosi aspetti (tra cui, ad esempio, quelli legati alla proprietà intellettuale) e sarà articolato in due fasi, di cui la prima verrà ratificata a breve; porterà alla progressiva rimozione di tutte le tariffe. Intanto, la Cina ha già avviato l’acquisto di 50 miliardi di dollari di prodotti agricoli americani, previsto nell’ambito dell’accordo.
Aggiornamento del 5 gennaio 2020 – Il Congresso americano ha ratificato l’accordo commerciale USMCA tra USA, Messico e Canada, dopo averlo tenuto per diversi mesi in stand-by nel tentativo di danneggiare Trump. Il trattato va a sostituire il NAFTA e va nella direzione di un allargamento della base manifatturiera nel Nord America (soprattutto nei rami dell’industria automobilistica e di quella siderurgica), di un innalzamento dei salari nell’industria automobilistica (il 40-45% delle automobili deve essere prodotto con un salario minimo di 16 dollari l’ora), di abbattimenti tariffari per il commercio tra i tre paesi e di una maggiore protezione della proprietà intellettuale. La clausola 32.10 dà ad ogni paese sottoscrittore voce in capitolo su eventuali accordi commerciali stipulati dagli altri membri con stati aventi “economie non di mercato” (leggi: Cina).
Il 15 gennaio dovrebbe essere ratificata la prima fase (di due complessive) dell’onnicomprensivo accordo commerciale tra USA e Cina, un trattato che tende ad eliminare le asimmetrie tariffarie tra i due paesi, ossia vanno ad attenuare quegli artifici che hanno spinto la delocalizzazione industriale oltre i limiti intrinseci imposti dai “normali” meccanismi economici del capitalismo.
Le elezioni del 12 dicembre in Gran Bretagna hanno sancito il trionfo del fronte anti-europeo: la Brexit dovrebbe diventare un fatto compiuto il 31 gennaio.
Questi 3 eventi (USMCA, trattato USA-Cina e Brexit), ai quali vanni aggiunti anche i trattati bilaterali USA-Giappone e USA-Corea del Sud, cambiano lo scenario del commercio mondiale e dei flussi di capitale.
Aggiornamento del 31 gennaio 2020 – Come da copione, il 15 gennaio è stata siglata la Fase 1 dell’accordo commerciale tra USA e Cina, un documento onnicomprensivo che avrà un’enorme portata sul commercio mondiale e che sarà completato dalla Fase 2. La Cina si impegna ad acquistare prodotti agricoli e industriali per 250 miliardi di dollari in due anni (aprendo quindi il proprio mercato, finora superprotetto): gli acquisti cinesi si spostano quindi dall’area finanziaria a quella dell’economia produttiva. Per quanto riguardi i contenziosi sulla proprietà intellettuale e sui trasferimenti tecnologici, l’onere della prova si sposta dagli Stati Uniti alla Cina, un passo anche questo epocale. In cambio, gli USA toglieranno una parte delle tariffe applicate all’inizio della “guerra commerciale” cioè, praticamente, non rinunceranno a nulla di strutturale per la loro economia. È chiaro che un risultato del genere, venuto sull’onda di una (apparente) guerra commerciale, combattuta tra due superpotenze con un’asprezza che non si vedeva da decenni, senza però alcun riflesso sul piano militare (le tensioni militari tra USA e Cina, specie nel Mar Cinese Meridionale, erano assai più accentuate durante l’amministrazione Obama), sarebbe stato impossibile senza un preventivo accordo tra sovranisti americani e cinesi. È chiaro anche come il piano economico dei militari persegua, per quanto possibile, la separazione tra economia produttiva ed economia fittizia, da una parte attraverso il riequilibrio della bilancia commerciale (l’equilibrio della bilancia commerciale sta a significare che, alla fine dei conti, tutte le merci di un paese vengono scambiate con altre merci), e dall’altra con l’acquisto dei prodotti finanziari per mezzo di denaro creato all’uopo (la FED è arrivata a pompare 70 miliardi di dollari nei mercati finanziari in un solo giorno). Nota a margine: attraverso un Ordine Esecutivo il presidente americano a sbloccato la produzione delle terre rare negli USA, dopo che questa era stata praticamente bloccata, diversi anni fa, per motivi ambientali. Questi elementi, fondamentali per la costruzione degli apparecchi elettronici, sono forniti sul mercato mondiale per il 97% dalla Cina e sono considerati il “petrolio cinese”, un prodotto minerario di grandissimo valore economico e strategico. Ebbene, l’accordo commerciale appena siglato vincola la Cina ad acquistare una certa quota di terre rare negli USA allo scopo di stimolarne la produzione.
L’economia mondiale è in crisi (nel 2019 il commercio mondiale si è contratto del 6%), ma quella americana è in discreta salute grazie al piano dei militari: sebbene i dati economici non siano più affidabili da decenni, possiamo dare più o meno per buoni i 7 milioni di nuovi posti di lavoro creati a partire dall’insediamento di Trump, di cui 1,2 milioni nel settore manifatturiero e delle costruzioni. Significativa sembra essere la crescita dei salari, soprattutto per le categorie con i redditi più bassi; le dinamiche salariali risentono anche della stretta sulle politiche migratorie: se prima di Trump per ogni due nuovi posti di lavoro occupati da immigrati (legali o illegali) ne nascevano cinque che venivano occupati da cittadini americani, ora il rapporto è di due a sette.
Aggiornamento del 28 marzo 2020 – L’emergenza innescata dal coronavirus ha l’effetto di accelerare la ri-industrializzazione: il 18 marzo Trump ha invocato il Defense Production Act. Questo significa che il governo può prendere il controllo di interi rami della produzione e anche ampliarli. Di fronte alla crisi del coronavirus, un dibattito (certamente pilotato dagli esecutori del piano militare) si è aperto in tutto l’Occidente sulla necessità di riportare in patria certi settori vitali della produzione: si va verso una maggiore decentralizzazione della produzione industriale a livello globale.
Q#3904: il Tesoro americano ha, di fatto, incorporato la FED. Questo evento, apparentemente secondario o formale, è un vero e proprio terremoto che squassa antichi equilibri nell’ambito del capitalismo finanziario ed è un gravissimo colpo per la fazione globalista. Con la crisi legata al coronavirus, il Dipartimento del Tesoro sta, di fatto, nazionalizzando i mercati finanziari, acquistando tutti i titoli tossici o comunque venduti in massa nell’ambito del “panic selling”. In questo quadro, la FED opera come banca del Dipartimento del Tesoro, dopo che il tasso di interesse è stato ulteriormente abbattuto, il 15 marzo, allo 0-0,25%, e acquista i titoli per sostenere i mercati attraverso la BlackRock Inc., sempre a nome del Tesoro. La manovra è simile a quella effettuata, su scala più piccola, in seguito alla crisi del 2008, con la differenza che allora il controllo dell’operazione era nelle mani dell’allora capo della FED Bernanke, che chiuse i programmi di acquisto appena possibile, mentre oggi la Federal Reserve prende direttamente ordini dal Tesoro. Quindi, il perno del sistema mondiale delle banche centrali cessa di essere parte di una struttura sovranazionale e viene incorporata, di fatto, nel governo americano: la liquidità sui mercati non dipende più dalla FED, ma dal Tesoro, e così anche le richieste di credito internazionali sono nelle mani del Dipartimento del Tesoro, guidato da Steven Mnuchin. I militari hanno preso alla lettera il detto “non lasciare mai che una crisi vada sprecata”: si tratta di una svolta fondamentale nella “guerra silenziosa” tra sovranisti e globalisti, l’equivalente, forse, della battaglia di Stalingrado o dello sbarco in Normandia nel corso della II Guerra Mondiale.
Il governo degli USA ha approvato un programma di aiuti alle famiglie e alle imprese per l’emergenza coronavirus da 2,2 trilioni di dollari che, a seconda delle necessità, possono arrivare a 6,2 trilioni.
Aggiornamento del 13 aprile 2020 – La situazione determinatasi con la pandemia ha, di fatto, trasformato il mondo in un laboratorio economico: si sta assistendo, specie nei paesi sviluppati, a una drastica diminuzione delle ore lavorate (basti pensare al -40% nel consumo globale di petrolio), al mantenimento della produzione dei beni fondamentali, a una certa regolazione della distribuzione delle merci essenziali attraverso l’espansione monetaria indirizzata alla massa della popolazione, alla sostanziale tenuta della rete di trasporto e vendita. L’uso della moneta fiduciaria (quella cioè priva di un valore vero e proprio – e quindi letteralmente creabile in quantità arbitrarie -, al contrario, ad esempio, dell’oro, che ha un valore intrinseco), cioè della cartamoneta e del suo derivato elettronico, si conferma quindi uno strumento efficace, benché poco preciso, per regolare la distribuzione della ricchezza sociale. È ciò che le élite dominanti fanno da secoli a proprio vantaggio.
Aggiornamento del 28 aprile 2020 – Negli USA, Trump ha creato una task force per arrivare a una riapertura rapida, anche se graduale, delle attività economiche e, in quest’ottica, l’amministrazione ha emesso delle linee-guida, anche se la discrezionalità è stata lasciata ai singoli Stati. In questo modo, i governatori democratici, che tenteranno di tutto per prolungare la crisi fino a novembre per arrivare al voto postale, saranno smascherati e il loro partito subirà un notevole danno politico (in realtà, lo sta già subendo: negli stati che hanno messo in atto restrizioni obbligatorie al movimento delle persone sono state già inscenate numerose proteste popolari, anche clamorose): nella concezione politica americana classica, è inconcepibile un lockdown come quello messo in atto in Italia e in altri paesi, con restrizione obbligatoria dei movimenti delle persone, i princìpi costituzionali sono considerati intoccabili anche di fronte all’evento di un’epidemia.
Di fronte al crollo del prezzo del petrolio (dovuto ovviamente alla situazione legata alla pandemia), per evitare che l’industria petrolifera americana (e non solo) venisse distrutta, il 12 aprile Trump ha trovato un accordo con Russia e Arabia Saudita su un taglio della produzione pari a 20 mln di barili al giorno (circa il 10% della produzione totale): il petrolio estratto è talmente abbondante che non si sa più fisicamente dove stoccarlo, le riserve strategiche USA sono al massimo. Il 21 aprile, di fronte a un nuovo crollo del prezzo del greggio (per la prima volta nella storia abbiamo visto non solo i futures, ma anche il prezzo al barile su valori negativi – il 20 aprile il WTI ha chiuso a -37,63 $ al barile (avete letto bene, prezzo negativo!), un po’ come dire: ti pago se prendi il mio petrolio, perché non so dove metterlo – anche se il giorno successivo è risalito a + 10,01 $), Trump ha annunciato che sovvenzionerà l’industria petrolifera americana. L’attuale livello dei prezzi indebolisce fortemente i cartelli del petrolio, la situazione è da osservare anche in questo senso. Gli aspetti economici degli eventi in corso richiedono, in effetti, un ulteriore approfondimento.
Aggiornamento dell’11 luglio 2020 – L’economia americana, nonostante le riaperture soltanto parziali in molte parti del paese (i governatori democratici cercano di estendere il lockdown il più possibile proprio per boicottare l’economia e quindi la rielezione di Trump) ha recuperato oltre 7 milioni di posti di lavoro in due mesi; lo stesso indice Dow Jones di Wall Street, che era arrivato a 30.000 punti prima della pandemia e che si pensava sarebbe crollato fino a 7.000, naviga invece intorno ai 26.000 punti. Anche secondo i commentatori più avversi al presidente americano, l’economia USA sta volando. Questi risultati sono stati possibili grazie a uno spregiudicato utilizzo della FED, sottratta al controllo dei globalisti.
TESTI SCRITTI TRA IL 2019 E IL 2020, RIVISTI DOVE NECESSARIO
Il primo ottobre 2017, secondo la versione ufficiale, un uomo avrebbe sparato migliaia di proiettili da una finestra dell’hotel Mandalay Bay di Las Vegas su una folla impegnata ad assistere ad un concerto, uccidendo 58 persone e ferendone più di 500. In realtà, da un’analisi attenta, di livello forense, dell’audio a disposizione, risulta incontrovertibilmente che a sparare sono state almeno due persone da due posizioni differenti, il che qualifica l’evento come un’operazione di tipo militare. Secondo diverse fonti, non ufficiali ma affidabili, in quel momento, all’ultimo piano del Mandalay Bay, si stava svolgendo un colloquio segreto tra Trump e il principe saudita Mohammad bin Salman, erede designato al trono, e l’eccidio sarebbe dovuto servire come copertura per l’assassinio dei due statisti da parte di una squadra di membri della gang MS-13. Il piano è evidentemente fallito.
Il 5 ottobre Trump, contornato da generali e membri dello staff, ha annunciato alla stampa la “quiete prima della tempesta”. Alla domanda dei giornalisti di quale tempesta si trattasse, Trump ha replicato con un enigmatico “lo scoprirete”.
Il 4 novembre il principe Mohammad bin Salman ha iniziato una vasta purga anti-corruzione all’interno del governo saudita, con l’arresto di numerosi membri della casa reale (tra cui la madre dello stesso principe e il principe Al-Whaleed bin Talal, finanziatore occulto degli studi di Obama ad Harvard), ministri e uomini d’affari e il sequestro di beni per almeno 100 miliardi di dollari.
Il 28 ottobre, sulla piattaforma internet a prova di censura 4Chan, ha iniziato a pubblicare Q (altrimenti noto come QAnon; in seguito, le pubblicazioni si sono spostate sulla piattaforma 8Chan, ritenuta ancora più sicura).
Il nome “Q” sarebbe riferito al livello di sicurezza Q (Q Clearance), il più elevato del Dipartimento dell’Energia americano (secondo altri è invece un riferimento a Quantico, la località in Virginia dove ha sede la NSA). Si tratta di un’operazione atta a bypassare i mezzi di informazione convenzionali (tutti controllati dalla Cricca) attraverso l’uso anonimo di internet e di un “esercito di soldati digitali” (secondo le parole del generale Flynn), che fungono, tra le varie cose e dietro mentite spoglie, da commentatori che indirizzano i normali utenti a decifrare le diverse comunicazioni, postate con una certa regolarità. I post sono spesso difficili da decifrare, in quanto scritti in una sorta di codice, o anche in forma indiretta o di domanda, mezzi che consentono agli autori di non violare le leggi sulla sicurezza nazionale e, contemporaneamente, esercitano una sicura presa sul pubblico, che nel tentativo di risolvere gli “enigmi” rimane mentalmente attivo, laddove invece la comunicazione (propaganda) convenzionale punta sulla passività mentale. Inoltre, le stesse informazioni scritte sotto forma di domande e l’uso di riportare i nomi degli stati, degli enti statali, delle cariche ufficiali o delle persone sotto forma di abbreviazioni o soprannomi, sono elementi che spingono chi legge a una ricerca personale. Caratteristico è anche l’uso estensivo di meme, che poi riverberano in tutto il web. Tipico di Q è l’utilizzo di frasi e formule “di battaglia”, quali WWG1WGA (Where We Go One We Go All, cioè: dove va uno di noi andiamo tutti), We Are Q (noi [tutti] siamo Q, riferito ai seguaci), Divided you are weak, united you are strong (divisi siete deboli, uniti siete forti), Patriots have no skin color (i patrioti non hanno colore della pelle), Think logically (pensate usando la logica), Trust the Plan (fidatevi del piano), Got popcorn? Enjoy the show! (avete i popcorn? Godetevi lo spettacolo!), Think for yourself (pensa con la tua testa), Trust yourself (abbi fiducia in te stesso). Vengono spesso citati passi tratti dalla Bibbia e formule patriottiche note in America. Sono spesso nominati, oltre a Trump, i presidenti Kennedy e Reagan, considerati due grandi outsider della politica statunitense (ma non outsider quanto Trump). Diverse sono anche le citazioni da “L’arte della guerra” di Sun Tzu, i cui dettami sono ancora oggi ritenuti validi nell’ambito delle operazioni militari. Q si riferisce al movimento creato dai suoi post come “The Great Awakening” (Il Grande Risveglio) e afferma che la strategia che utilizza è coerente con le regole della “teoria dei giochi”.
Si tratta di uno strumento preparato meticolosamente, dal grande impatto psicologico e dall’indubbia efficacia, tanto da avere, ad oggi, decine, se non centinaia, di milioni di lettori (che in molti casi si trasformano in sostenitori) in tutto il mondo: si tratta dei Patriots, termine che in America serve anche a connotare coloro che lottano contro l’oppressione (reminescenza della Guerra d’Indipendenza). È un modello innovativo che mette in crisi la stampa tradizionale, che dapprima ha cercato di ignorarlo nella speranza di mitigarne l’impatto, e che oggi si trova costretta a contrastarlo bollandolo come un falso, una teoria della cospirazione che genera informazioni fasulle, mentre in realtà sono ormai innumerevoli le prove che lo legano inconfutabilmente all’amministrazione Trump (vedi: https://www.qproofs.com/ ). È Trump stesso, talvolta, a firmare alcuni dei post con la sigla Q+. Anche numerosi media alternativi di opposizione (controllata, evidentemente) si sono scagliati contro Q: eclatante il caso della seguitissima Infowars dell’istrionico Alex Jones (legato al Mossad, come rivelato in Q#2089), la cui politica di contrasto nei confronti di Q ha sancito l’inizio del declino della piattaforma.
Q risolve brillantemente uno dei maggiori problemi di ogni operazione militare, quello della propaganda bellica: fornisce informazioni agli amici, mantenendone alto il morale, e contemporaneamente inganna i nemici e li terrorizza. Il suo scopo dichiarato è quello di attirarsi le simpatie della popolazione attraverso il massimo della trasparenza dell’informazione, considerando da una parte il limite delle leggi sulla sicurezza nazionale, dall’altra le esigenze dettate dalla natura militare dell’operazione. Un altro scopo dichiarato è quello di educare il pubblico a riconoscere e decodificare il codice che la Cricca e lo stesso deep state usano per scambiarsi informazioni alla luce del sole su mezzi convenzionali (tv, cinema e giornali): riferimenti particolari, linguaggio ellittico, talvolta regole basate sulla corrispondenza tra lettere e numeri, ecc. La visione degli eventi proposta da Q è efficacemente riassunta in questo video (con audio in italiano).
La parte più cospicua dell’utilità di Q per tutta la popolazione risiede, però, proprio nelle stesse informazioni fornite, che spessissimo si rivelano corrispondenti alla realtà: retroscena politici ed economici che la Cricca terrebbe volentieri segreti e che ricordano spesso, quando non le superano in apparente assurdità, le trame dei film hollywoodiani. Si tratta senz’altro di un’operazione senza precedenti, che ha visto la nascita di un potentissimo hub mediatico praticamente dal nulla.
Nei post di Q si afferma che il piano per prendere il potere (denominato semplicemente “The Plan”) è nato subito dopo l’omicidio del presidente Kennedy (quindi oltre 55 anni fa) e che la sua estensione temporale andrà oltre il secondo mandato di Trump.
Attorno al fenomeno Q si è creata, in breve tempo, una vasta rete di commentatori indipendenti che agiscono sui social media, spesso con un grosso seguito, e amplificano la diffusione dei messaggi. Q trova il suo completamento nel seguitissimo profilo twitter di Trump, che rappresenta la seconda gamba dell’operazione per disseminare informazioni censurate tra la popolazione. Per facilitare la penetrazione dei messaggi di Q nella società americana (e non solo), la Casa Bianca è riuscita ad attenuare la censura sui social media minacciando le società che li controllano di dichiarare le diverse piattaforme come pubblici servizi e di porle di conseguenza sotto rigidissime regole governative.
È assolutamente degno di nota il fatto che Q abbia esplicitato più volte il suo appoggio al movimento dei gilet gialli in Francia e nel mondo (vedi, ad esempio, i post: Q#2530, Q#2534, Q#2645, Q#2574, Q#2566, Q#2585).
Il giorno 11 aprile 2019 è terminato il lungo esilio di Julian Assange nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Il giornalista australiano viveva da 7 anni rinchiuso nell’edificio dopo aver chiesto asilo politico ed è stato arrestato per essere estradato negli USA, dopo che lo status di rifugiato politico gli è stato revocato dal paese sudamericano.
Assange è il fondatore e direttore di Wikileaks, organizzazione non-profit che pubblica online documenti riservati provenienti da fonti anonime. Negli anni, Wikileaks ha pubblicato oltre 10 milioni di documenti, nessuno dei quali si è rivelato falso. La natura dei documenti pubblicati è in genere di carattere governativo o aziendale (tra i più noti, quelli sulle guerre in Iraq e Afghanistan, i dispacci diplomatici americani, i file sulla prigione di Guantanamo e, soprattutto, dato il clima attuale, le prove che lo staff di Hillary Clinton ha truccato le primarie democratiche del 2016). Wikileaks è un’organizzazione che tende a fare luce, per quanto può, su quella che si chiama “diplomazia segreta”, con tutte le conseguenze che ne derivano, ivi compresa la persecuzione da parte di una buona fetta della borghesia internazionale.
L’arresto è stato, in realtà, un’operazione per proteggere un testimone importante, con tanto di uomini che schermavano Assange dal possibile tiro di un cecchino e il pollice alzato dello stesso una volta caricato sul cellulare della polizia. Assange sarà estradato negli USA per un reato di “pirateria informatica” che prevede una pena massima (che in genere non viene mai comminata) di 5 anni e per il quale, per ragioni su cui sorvoleremo, molto difficilmente potrà essere dichiarato colpevole.
Mentre Trump ha ufficialmente dichiarato di non sapere nulla della questione Assange (per ovvie ragioni di opportunità, visto che era stato accusato di aver lui stesso cospirato con Assange il rilascio dei documenti compromettenti sulla Clinton) ed ha passato la palla al procuratore generale William Barr, l’amministrazione americana ha preso posizione per bocca di Rudy Giuliani (sindaco di New York tra il 1993 e il 2001, nominato dal presidente “consigliere per la sicurezza informatica” nel 2017 ed entrato nel team legale di Trump, essendo avvocato, nel 2018), che il 14 aprile ha affermato che Assange potrebbe fare luce sulla genesi del tentativo di delegittimare Trump attraverso un’inchiesta fasulla, il che, evidentemente, non ha nulla a che vedere con il motivo ufficiale per cui Assange verrà condotto negli Stati Uniti. Lo stesso Giuliani aveva affermato, a gennaio del 2019, che a suo avviso Assange non avrebbe dovuto essere perseguito.
È noto, inoltre, che il fondatore di Wikileaks ha in mano un gran mole di documenti ancora non pubblicati e criptati, di cui conosce la chiave crittografica.
All’indomani della pubblicazione della relazione Mueller, si è ulteriormente chiarito il ruolo di Assange nelle vicende americane. L’inchiesta Mueller aveva, in origine, un duplice scopo: legare le mani al presidente Trump portando, alla fine, alla sua rimozione, ed esonerare il Comitato Nazionale Democratico e Hillary Clinton dall’omicidio di Seth Rich, indicando la fuga di documenti che comprovano i brogli elettorali nelle primarie democratiche come frutto di un attacco hacker da parte dei russi (rendendo così secondario, per una sorta di moralismo costruito ad hoc, il contenuto dei documenti stessi).
Se il primo e principale scopo della relazione Mueller è stato neutralizzato dall’intervento dei militari (anche se, come abbiamo visto, l’inchiesta è stata prolungata di più di un anno rispetto alle reali necessità per diversi motivi), il secondo scopo è rimasto in piedi: nella relazione Mueller si indicano appunto gli hacker russi come autori della fuga di notizie. La cosa, di per sé è impossibile: è stato dimostrato che la velocità di trasferimento dei dati non è compatibile con un attacco hacker, mentre coincide perfettamente con lo scaricamento locale su una memoria di massa.
È stato reso ufficiale il fatto che la NSA è in possesso di ben 32 pagine, coperte da segreto, di comunicazioni tra Julian Assange e Seth Rich: questo fatto stesso sembra implicitamente dimostrare che Seth Rich è stato colui che ha passato i documenti compromettenti a Wikileaks. La testimonianza di Assange servirà quindi, tra le altre cose, a confermare la natura politica dell’omicidio di Seth Rich e a perseguirne i responsabili, smentendo nel contempo le conclusioni dell’inchiesta Mueller più favorevoli ai democratici.
Aggiornamento del 16 maggio 2019 – Il governo dell’Ecuador si prepara a trasferire negli USA documenti ed effetti personali di Assange, il che sembra preludere all’estradizione. Nel frattempo, il deep state mette in atto azioni di disturbo per evitare questo passo, come la riapertura da parte della procura svedese di un’accusa di stupro che era stata archiviata (e che, a parere di chi scrive, faceva parte di un piano persecutorio).
Aggiornamento del 24 maggio 2019 – Q conferma che Assange è sotto protezione, che le minacce alla sua vita sono reali e che sarà un testimone chiave per la vicenda che ha portato all’omicidio di Seth Rich (Q#3341). Gli USA hanno dovuto aumentare il carico di accuse con 17 capi di imputazione per violazione dell’Espionage Act, allo scopo di eludere la manovre del deep state per impedire l’estradizione di Assange in America attraverso l’utilizzo della vecchia e archiviata accusa di stupro da parte della procura svedese, che aveva l’obiettivo di permettere alla Svezia di scavalcare gli USA nel procedimento di estradizione.
Aggiornamento del 21-06-2019 – Per quanto riguarda l’estradizione di Assange negli USA, il parlamento britannico si è pronunciato favorevolmente, mentre l’opposizione da parte svedese è di fatto caduta, dato che il tribunale svedese ha rigettato la richiesta della procura di riaprire il vecchio caso basato sulla denuncia per stupro. Intanto, tra voci allarmanti sulla salute del giornalista, diffuse dallo stesso sito di Wikileaks (caduto da tempo sotto il controllo della parte del deep state) e mirate a bloccare il procedimento di estradizione, sono emersi filmati di Assange in carcere che appare in buone condizioni fisiche. È stato stabilito che il tribunale britannico inizierà a discutere dell’estradizione a partire dalle fine di febbraio del 2020 (Assange sta scontando una pena di 50 settimane), il che ci dà un’idea dei tempi dell’operazione militare che porterà il giornalista australiano negli USA probabilmente nel pieno della tempesta giudiziaria.
Aggiornamento del 13 marzo 2020 – Proseguono le audizioni in tribunale per l’estradizione di Assange negli USA e andranno avanti per diversi mesi. Riguardo al caso Assange, Crowdstrike, la ditta che stilato una perizia sui server del Comitato Nazionale Democratico affermando che erano stati violati dalla Russia, ha fatto un passo indietro ed ha affermato di non aver mai confermato che la violazione veniva dalla Russia.
Cominciamo dalla fine, cioè dall’accettare come fatto compiuto che Donald Trump sia asceso alla Presidenza degli Stati Uniti come punta di diamante di una gigantesca operazione militare su scala internazionale, preparata meticolosamente nel corso di diversi decenni. L’analisi dei fatti servirà anche a provare questo punto.
Donald Trump ha raggiunto la Presidenza attraverso la più incredibile delle vicende elettorali, nella quale egli, non un politico, ma un miliardario operante nel ramo delle costruzioni immobiliari, autore del libro best seller “The art of the deal” (L’arte della trattativa) e noto al grande pubblico come personaggio televisivo di reality show, ha, come primo passo, vinto le primarie repubblicane contro il suo stesso partito, i cui vertici lo hanno pesantemente osteggiato, sconfiggendo 16 avversari tutti più titolati di lui, tra i quali Jeb Bush, pupillo dell’omonima famiglia, i potenti senatori Ted Cruz (Texas) e Marco Rubio (Florida), e il governatore dell’Ohio John Kasich, suo acerrimo nemico politico. Nel frattempo, Hillary Clinton, il presidente designato da quella che avrebbe dovuto essere la parte più forte della classe dirigente americana, aveva vinto le primarie democratiche, scippandole al socialdemocratico Bernie Sanders, grazie non solo al meccanismo dei superdelegati, che mette buona parte delle possibilità di candidatura nelle mani dell’apparato del partito e quindi dei ‘donors’ (i grandi donatori, ossia le entità economiche che ci mettono i soldi, spesso nascondendosi dietro teste di legno – e parliamo solo dei finanziamenti ufficiali, perché quelli non ufficiali sono di gran lunga superiori), ma soprattutto a veri e propri brogli elettorali, scoperti e denunciati in forma anonima attraverso l’invio di numerosi documenti compromettenti a Wikileaks (la cui esistenza fa probabilmente parte dello stesso piano che ha portato Trump alla presidenza degli USA o, quanto meno, si è rivelata assai funzionale allo stesso), che li ha resi pubblici. Il Comitato Nazionale Democratico ha attribuito ufficialmente l’attacco hacker ai soliti russi, mentre con un’indagine interna ha identificato in Seth Rich, un analista informatico che lavorava per il comitato ed era sostenitore di Bernie Sanders, l’autore della “spiata”. Lo stesso Rich è stato ucciso il 10 luglio 2016 per ritorsione, dietro l’ordine di alti esponenti democratici, tra i quali John Podesta. Bernie Sanders sarebbe stato “risarcito” per la mancata candidatura con una proprietà immobiliare.
Inizialmente, il Partito Democratico ha cercato di favorire la vittoria di Trump alle primarie repubblicane, ritenendolo un avversario facile da battere, ma la minima influenza democratica sul voto repubblicano non può essere certo annoverata come causa fondante della riuscita di Trump.
Le elezioni presidenziali hanno visto realizzarsi un evento ritenuto ancora più improbabile. Hillary Clinton aveva dalla sua non solo tutto il proprio partito e parte dei vertici repubblicani, ma anche la totalità dei cosiddetti mainstream media (media a grande diffusione), la parte più ricca e potente della classe dirigente (Wall Street innanzi tutto, ma anche i giganti del tecnologico, le grandi aziende farmaceutiche, i media appunto, ecc.), un’organizzazione sul territorio che consentiva di sfruttare le falle del sistema elettorale americano, consentendo ai militanti di esprimere il voto in più seggi e, addirittura, in più Stati e, soprattutto, consentendo a milioni di immigrati clandestini di votare illegalmente, come da esplicito incoraggiamento del presidente Obama alla vigilia delle elezioni. Inoltre, è praticamente certo che le macchine per il voto elettronico (utilizzate in diversi Stati e fornite da una società di proprietà di George Soros, finanziere ungherese, che in gioventù ha collaborato con i nazisti (LINK 2), aiutandoli nella confisca dei beni degli ebrei e che è strettamente legato al Partito Democratico e alla Clinton) fossero programmate per convertire automaticamente una parte dei voti da Trump a Clinton. In più, tutte le principali piattaforme internet e tutti i principali social media (Facebook, Twitter, Youtube, Reddit, Instagram, ecc.) mettevano in atto forme di censura sia esplicite che occulte (shadow banning) nei confronti dei sostenitori di Trump e degli esponenti repubblicani. Per quanto riguarda il voto degli immigrati, bisogna sottolineare che il Partito Democratico ha negli anni perfezionato il controllo del voto delle minoranze etniche, compreso quello, illegale, dei clandestini, grazie al sapiente uso dei cosiddetti “ammortizzatori sociali”, che per i democratici sono un cavallo di battaglia.
La vittoria elettorale di Trump in condizioni apparentemente proibitive è stata, come vedremo, il frutto di una pianificazione militare al più alto livello, che sicuramente ha portato alla limitazione, negli stati-chiave, dei brogli della controparte (solitamente giganteschi, come abbiamo visto sopra), dato che le stesse inchieste promosse dai democratici all’indomani delle elezioni sono servite solo a mettere in luce irregolarità commesse dai democratici stessi e quindi immediatamente chiuse. Ridicolo, poi, pensare che la sbandierata influenza diretta dei russi sul processo elettorale americano possa avere un fondo di verità. Come vedremo, si tratta di una bufala architettata ad arte.
Il programma elettorale di Trump
Il vero programma di Trump, almeno nella prima fase, è esposto in grandi linee in questo video, girato prima delle elezioni (sottotitolato in italiano da Qlobal-Change Italia).
Essenzialmente, esso verte sulla distruzione della borghesia finanziaria (diventata, se possibile, ancor più parassitaria dopo la crisi del 2008 che, a detta dello stesso Soros, ha rappresentato la fine della finanza vera e propria; in effetti, il meccanismo della finanza, da allora, è stato sostenuto dall’esasperata monetizzazione da parte delle banche centrali) e della rete delle banche centrali, insieme alla macchina politica e propagandistica ad essa legata. Un compito tanto titanico da apparire quasi irrealistico, ma che però, ad oggi, trova riscontro nei fatti.
Tale programma necessita di un’attuazione su base internazionale (con un’alleanza non dichiarata, per chiari motivi di opportunità, ma ‘di fatto’ con Russia, Cina e altre nazioni) e deve essere necessariamente accompagnato da misure di sostegno alla popolazione (in parte già realizzate o in via di realizzazione) per conservarne e rafforzarne il supporto.
Il piano riecheggia, tra le varie cose e tra le righe, la volontà del presidente Kennedy (assassinato non per caso) di smantellare la CIA e distruggere le potenti società segrete nelle quali spesso i vertici della borghesia finanziaria si organizzano per esercitare e rafforzare il proprio potere (come la vecchia e potentissima Skull and Bones [Teschio e Ossa], con base nell’università di Yale, che ha tra i suoi membri l’ex presidente George W. Bush e l’ex segretario di stato John Kerry). Trump ha presentato la propria elezione come “un crocevia per la nostra civiltà”.
Il senatore dell’Arizona John McCain, eletto in Senato ininterrottamente dal 1987, candidato repubblicano alle presidenziali del 2008 ed eroe della guerra in Vietnam, è ufficialmente morto per le complicazioni legate a un tumore al cervello il 25 agosto del 2018, all’età di quasi 82 anni. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se il board di Q non avesse annunciato, attraverso un particolare codice il giorno e l’ora esatta della comunicazione della sua morte con un mese di anticipo [nella fattispecie, Q ha citato McCain nel drop Q#1706, dicendo che lo stesso sarebbe tornato nelle news, pubblicato il 25 luglio 2018 alle ore 18.28 EST (cioè fuso orario dell’Est degli USA) e McCain è morto ufficialmente il 25 agosto 2018 alle ore 16.28 MST (cioè ora solare delle Montagne Rocciose, corrispondenti alle 18.28 EST o alle 19.28 EDT, l’ora legale, in vigore in quel periodo dell’anno), quindi esattamente un mese dopo, lo stesso giorno del mese alla stessa ora – VEDI] e se al suo funerale non fossero stati mandati particolari messaggi, sempre in “codice”, all’interno di alcune orazioni funebri, tra le quali quella del quasi centenario Henry Kissinger (che ha pronunciato, riferendola a McCain, la parola “Lodestar”, Stella Polare: vedi più avanti). Dall’analisi di tutti i fatti, emerge che McCain sarebbe stato processato, condannato a morte e giustiziato da un tribunale militare segreto (ricordiamo la frase “McCain è stato messo a morte”, lapsus freudiano (?) di John Kasich, governatore dell’Ohio) con l’accusa di tradimento per aver ceduto alla Corea del Nord (che allora era ancora uno Stato-ostaggio degli USA) la tecnologia di una classe di satelliti militari, denominata Lodestar, per la creazione di impulsi elettromagnetici, dando così allo stato asiatico la potenzialità di scatenare il caos mondiale. Q riteneva McCain un traditore di tale livello da non poterlo neppure nominare nei post, tanto da identificarlo come “No name” (senza nome) o “We don’t say his name” (non diciamo il suo nome). Il 28 agosto 2018, Q ha postato la seguente frase in Q#1935: “Non è morto come voleva lui”, riferita quasi sicuramente all’esecuzione del Senatore McCain.
La disamina delle posizioni politiche di McCain, il fatto che abbia, di persona, passato il dossier Steele all’FBI (che ne era comunque già in possesso), documento al centro del famigerato e smentito “Russiagate” (il primo tentativo di fermare Trump per via giudiziaria), il fatto che abbia cambiato il proprio voto all’ultimo istante, impedendo l’abolizione dell’Obamacare (la cui sostituzione era un punto cardine delle politiche sociali di Trump) e il fatto che la sua partecipazione a diverse riunioni in Medio Oriente con i capi dell’ISIS sia stata documentata in maniera inconfutabile, ne fanno di sicuro un membro del deep state. Una nota (apparentemente) di colore: durante i suoi funerali, trasmessi in diretta tv nazionale, Trump, non invitato, era impegnato a giocare a golf.
Nelle foto sopra si vede McCain a colloquio con esponenti dell’ISIS. Nel cerchio rosso a sinistra della terza foto, è visibile Abu Bakr al-Baghdadi. I militari americani sono venuti in possesso alcune di queste immagini “prelevandole” per via informatica direttamente dagli smartphone dei protagonisti. Come potete vedere, un’immagine del gruppo di persone che vedete sopra è stata postata in un tweet dello stesso McCain nel 2013, in cui descriveva i vertici dell’ISIS come “coraggiosi combattenti siriani che rischiano la vita per la libertà“.
ARTICOLO BASATO SU MATERIALE DEL 2019, RIVISTO E CORRETTO OVE NECESSARIO.
Nel 2009 l’amministrazione Obama varò l’operazione “Fast and Furious”, che consisteva nella vendita di migliaia di armi (compresi 34 fucili calibro .50, capaci di abbattere un elicottero) ai cartelli dei narcotrafficanti messicani per poi tracciarle attraverso il GPS ed arrestare così i narcos. In realtà, sia gli informatori che le indagini hanno dimostrato che nessuno si è mai occupato di tracciare le armi, che sono state successivamente usate in numerose azioni criminali, anche contro cittadini americani. Ovviamente lo scandalo è stato finora messo a tacere attraverso vari stratagemmi legali, tra i quali quello di invocare il “privilegio dell’esecutivo”. L’operazione aveva anche lo scopo di incentivare fatti di sangue utili ad attaccare il Secondo Emendamento.
Bengasi
Nel 2011 gli USA avevano stabilito un avamposto diplomatico a Bengasi, città considerata il cuore della fronda anti-Gheddafi (leader libico ucciso l’anno prima dai ribelli, ma con il consistente aiuto della NATO, al culmine della guerra civile) e si erano rifiutati di andarsene, contrariamente a quanto avevano fatto tutti gli altri paesi occidentali, di fronte a serie minacce di attacchi da parte di terroristi jihadisti, di cui la città era letteralmente infestata. L’inevitabile attacco avvenne il tra l’11 e il 12 settembre del 2012 (la data, ovviamente, non è casuale); il Dipartimento di Stato, allora retto da Hillary Clinton, era stato avvisato del pericolo 9 mesi prima. Nell’azione morirono 4 cittadini americani, tra cui l’ambasciatore, e nulla venne fatto, a livello militare, per predisporre un salvataggio durante l’attacco, che durò in tutto oltre 6 ore. Perché era cosi importante mantenere un avamposto a Bengasi in quella che era, a tutti gli effetti, una missione suicida? Secondo quanto emerso dai documenti messi a disposizione da Wikileaks, l’avamposto (che comprendeva un’area di pertinenza della CIA) serviva a far pervenire armi sia ai ribelli libici che a quelli siriani, che avevano tra le loro file organizzazioni come i Fratelli Musulmani, al-Qaeda e l’ISIS. Il disegno era quello di stravolgere il Medio Oriente secondo il piano stabilito subito dopo l’11 settembre 2001, che stabiliva il cambio di regime in sette paesi (Iraq, Siria, Libano, Libia, Somalia, Sudan e Iran) nell’arco di cinque anni e che stava andando a rilento.
Le forniture di armi all’ISIS e la persecuzione del generale Flynn
Ad agosto del 2014 Obama costrinse il generale Michael Flynn, direttore della Defense Intelligence Agency da luglio del 2012, alle dimissioni: il generale aveva espresso obiezioni sulle politiche dell’amministrazione dei confronti dell’ISIS ed era probabilmente venuto a conoscenza delle forniture di armi al Califfato da parte degli USA. A febbraio del 2016 Flynn fu nominato consulente della campagna elettorale di Trump; divenne poi il Consigliere per la Sicurezza Nazionale del nuovo presidente, rimanendo in carica per soli 24 giorni: fu costretto a dimettersi sull’onda delle nuove voci sulla collusione tra Trump e la Russia, che sarebbero poi sfociate nell’inchiesta Mueller (Flynn aveva effettivamente incontrato l’ambasciatore russo Kislyak nell’ambito di normali meeting relativi al passaggio di consegne tra un’amministrazione e l’altra). Era iniziata una persecuzione giudiziaria legata molto probabilmente ai segreti della collaborazione tra l’amministrazione Obama e l’ISIS di cui il generale è a conoscenza. Proprio l’inchiesta Mueller forzò Flynn a dichiararsi colpevole dietro pressioni e minacce di coinvolgimenti giudiziari del figlio, che aveva appena avuto una bambina. Il processo al generale ha dimostrato come l’FBI abbia fabbricato le prove a suo carico (anche attraverso la manipolazione dei verbali di interrogatorio, i famosi “302”), ha evidenziato negligenza e malafede all’interno del Dipartimento della Giustizia e si è concluso con l’assoluzione del generale.
I fratelli Awan
Dal 2004 al 2017 i fratelli Awan, cittadini pakistani, hanno lavorato come esperti informatici presso il Congresso americano. Originariamente assunti dal Rappresentante Gregory Meeks, democratico di New York (largamente considerato come uno dei membri più corrotti del Congresso), sono stati via via assunti da altri membri democratici, fino ad arrivare a lavorare per 31 diversi Rappresentanti del Congresso, molti di essi inseriti in comitati con livello di sicurezza top secret. I Rappresentanti Jackie Speier e Debbie Wasserman Schultz hanno richiesto per loro speciali autorizzazioni di sicurezza (accesso ai segreti). I fratelli Awan non si vedevano quasi mai alle riunioni dei membri dello staff del Congresso ed avevano salari almeno doppi rispetto a quelli degli altri staffer, per un ammontare totale di pagamenti alla famiglia pari a circa 4-5 milioni di dollari. Inoltre i fratelli Awan, contravvenendo alle regole, gestivano un server esterno in cui conservavano informazioni governative e avevano uno speciale permesso per accedere alla Casa Bianca. I fratelli Awan sono stati ritenuti responsabili del furto di computer avvenuto ai danni di 21 membri del Congresso e sono stati arrestati, ma grazie alla copertura da parte dell’establishment democratico, e soprattutto di Debbie Wasserman Schultz, hanno ricevuto condanne mitissime. Dai fatti è emerso che gli Awan facevano parte di un circuito spionistico e avevano legami con il narcotraffico che avviene sulle rotte tra Pakistan e Turchia, collegato a personaggi di Hezbollah. Gli stessi gestivano a Washington una falsa rivendita di auto usate (il cui nome era Cars International A, la cui sigla è quindi CIA… certe cose nessuno riuscirebbe a inventarle!) che faceva da copertura a un giro di cocaina avente proprio lo scopo di finanziare Hezbollah. Lo stesso Obama si occupò di bloccare un’indagine della DEA (l’agenzia antidroga americana) nei confronti degli Awan, proprio nel periodo in cui il capo della CIA Brennan auspicava un’apertura politica nei confronti degli elementi moderati di Hezbollah in Libano. Lo stesso stile di vita austero degli Awan suggerisce che il denaro da loro raccolto sia servito al finanziamento del partito islamico.
La mega-tangente sui libri scolastici
Q ha reso noto (Q#3754) che l’amministrazione Obama ha assegnato un contratto da 350 milioni di dollari alla Pearson Publishing per dei testi scolastici e che una sussidiaria della stessa casa editrice ha pagato 65 milioni di dollari a Barack Obama, una volta concluso il mandato presidenziale, per un accordo su un libro da pubblicare. Si tratta chiaramente di una mega-tangente; lo stesso Trump ha alluso all’accordo economico di Michelle Obama per la pubblicazione del suo libro e all’intesa dei coniugi Obama per la collaborazione con Netflix come ad accordi sospetti.
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La famiglia Clinton, che è stata pubblicamente definita da Trump una “famiglia criminale”, ha saldi e diretti legami con diversi esponenti della “cricca” (George Soros, Lynn Forester de Rothschild, vari membri della Casa Saudita) e ha, nei decenni, rinsaldato e ampliato il proprio potere eliminando oppositori ed avversari attraverso una lunga serie di omicidi politici. È stato addirittura coniato un termine ad hoc per l’omicidio politico dei Clinton: “Arkancide”, che è la fusione del nome Arkansas (lo stato di cui Bill Clinton è stato governatore prima di diventare Presidente) con il termine homicide.
Ricevuti alti incarichi governativi, il più recente come Segretario di Stato nell’amministrazione Obama, Hillary Clinton (e sicuramente anche moltissimi esponenti delle diverse amministrazioni che si sono succedute) ha messo in atto una strategia “pay-per-play” (“paga per giocare”, nient’altro che la classica corruzione) attraverso la quale vendeva i propri servizi, spesso a entità straniere, in cambio di tangenti che venivano pagate sotto forma di donazioni alla Clinton Foundation, il falso ente benefico fondato dai due coniugi. Vladimir Putin, durante la conferenza stampa congiunta con Trump a Helsinki, ha apertamente affermato che un’entità russa ha pagato 400 milioni di dollari alla Clinton Foundation, evadendo le tasse. Diversi impiegati della Clinton Foundation si sono fatti avanti per denunciare le irregolarità da loro riscontrate nell’attività della fondazione (i cosiddetti “whistleblowers”, cioè funzionari che diventano informatori e denunciano irregolarità nelle attività del governo o di grandi aziende, teoricamente protetti dalla legge americana).
Il caso più clamoroso in cui la Clinton Foundation è implicata è il caso Uranium One, che ha visto la cessione del 20% delle riserve americane di uranio ad un’agenzia statale russa, la Rosatom, in cambio di enormi tangenti. Altre attività legate al pay-per-play hanno riguardato la vendita di segreti militari alla Cina.
La Clinton e altri alti esponenti del governo hanno gestito i loro affari con attori stranieri utilizzando server di email privati anziché quelli governativi (cosa vietata dalla legge americana per alti funzionari in carica, per ovvi motivi di controllo) e avrebbero anche usato questi server per far pervenire all’estero i segreti militari attraverso falsi attacchi hacker. Parte di questi server, segnatamente quelli di gmail (il servizio email di Google, azienda strettamente legata alla “cricca”) si trovava in Corea del Nord (visto che la Corea del Nord, prima dell’avvento di Trump alla Presidenza, era uno Stato-ostaggio degli USA). Dopo l’accordo con Kim Jong Un, questi server sono stati consegnati all’amministrazione Trump; il giorno della consegna, Trump ha postato la seguente foto, allo scopo di farsi beffe del nemico e, nel contempo, terrorizzarlo:
L’enorme busta è una chiara allusione al simbolo di gmail. L’immagine può facilmente strappare una risata, ma è importante avere ben presente che il simbolismo, in tutta questa vicenda che vede lo scontro mortale tra fazioni della classe dirigente, riveste un ruolo estremamente importante.
Negli USA ci sono diversi casi legati alle email, riassunti nel seguente schema:
Le informazioni contenute nei server, comprese quelle cancellate, sarebbero tutte nelle mani dei militari, grazie alla NSA e al Servizio Segreto.
Allo scandalo delle email della Clinton è legato anche il cosiddetto “Tarmac meeting” (incontro della pista): il 27 giugno 2016, in piena campagna per le presidenziali, Bill Clinton e Loretta Lynch, allora a capo del Dipartimento della Giustizia, a bordo di due aerei diversi all’aeroporto di Phoenix, inscenarono un incontro “casuale” (perché diversamente sarebbe stato illegale) in cui l’ex presidente avrebbe proposto alla Lynch un seggio alla Corte Suprema una volta che la moglie fosse stata eletta presidente, in cambio dell’insabbiamento dello scandalo delle email. Secondo diverse interpretazioni, alcuni messaggi di Q indicherebbero la collaborazione della Lynch alle indagini.
Flussi di denaro correlati ai Clinton
Bill e Hillary Clinton sono stati implicati nel traffico di bambini provenienti da Haiti dopo il disastroso terremoto del 2010: Laura Silsby venne scoperta alla frontiera di Haiti nel tentativo portare 33 bambini privi di documenti fuori dal paese. La Silsby era già stata scoperta in una situazione analoga mentre tentava di rapire 40 bambini. Bill e Hillary Clinton sono immediatamente intervenuti in suo favore presso il governo dell’isola (in cui la Clinton Foundation ha una forte presenza) e sono riusciti a strappare per la Silsby una lieve condanna a 6 mesi per aver organizzato dei viaggi irregolarmente, anziché una ben più grave condanna per traffico internazionale di minori. La vicenda, chiaramente, ha ricevuto una scarsissima copertura mediatica.
Chiudiamo con un po’ di macabra contabilità: negli ultimi 30 anni, 57 persone della cerchia delle conoscenze più strette di Bill e Hillary Clinton sono morte in strane circostanze. Di queste, 15 si sono suicidate (incluso il pedofilo Jeffrey Epstein), 8 sono morte in incidenti d’auto o d’aereo, 14 sono state uccise in circostanze misteriose. Tutte le vittime della “Lista Clinton” erano in possesso di informazioni che potevano potenzialmente distruggere la carriera della coppia (LINK).
ARTICOLO BASATO SU MATERIALE DEL 2019, RIVISTO E AMPLIATO DOVE NECESSARIO.
Nell’ambito dell’Alleanza Militare Internazionale, che combatte la guerra in cui ci troviamo in contrapposizione alla cricca globalista e al suo deep state, Elon Musk riveste il duplice ruolo di paladino della libertà di parola contro la censura, grazie all’acquisizione di Twitter/X e alle conseguenti nuove politiche della piattaforma (vedi il nostro articolo “I “guai giudiziari” di Trump e la distruzione dei media”) e di personaggio più in vista nell’ambito dell’introduzione presso il pubblico di nuove tecnologie e di nuove frontiere di ricerca. Egli inoltre fornisce, di quando in quando, importanti indizi sul nuovo sistema economico che, dopo la vittoria definitiva dei Patrioti, inizierà a subentrare a quello presente.
Secondo Musk, l’intelligenza artificiale (e talvolta aggiunge al discorso anche la robotica: è importante avere ben presente come, a detta dello stesso Musk, l’obiettivo primario di Tesla non sia lo sviluppo e la produzione di auto elettriche,bensì l’AI e la robotica)sta per condurci in un’era dell’abbondanza per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi: l’applicazione dell’AI e delle migliori tecnologie disponibili (compreso ovviamente il recupero dei materiali) alla produzione e al lavoro in generale renderà i prodotti del lavoro, che sarà svolto dalle macchine in misura assai più rilevante rispetto al già elevato livello di automazione di oggi, estremamente economici ed estremamente abbondanti. In un tweet del 19 novembre scorso, lo stesso Musk aveva affermato: “Dobbiamo liberarci dell’idea sbagliata che il denaro abbia una qualche importanza in un futuro in cui è presente l’Artificial General Intelligence [AGi, intelligenza artificiale di tipo umano]”. Unendo tra loro questi concetti espressi, che ci trovano sostanzialmente concordi, si intuisce come, in un futuro di abbondanza di prodotti, dopo la necessaria fase di transizione (in cui la moneta fiduciaria verrà sostituita da una moneta basata su asset reali, che renderà impossibili quei meccanismi di speculazione e falsificazione monetaria che hanno consentito all’attuale sistema economico di prolungare la propria agonia: vedi Q#2619, “L’oro distruggerà la FED”), il denaro come mezzo di scambio risulterà superfluo, in quanto la disponibilità di beni e servizi andrà sempre ad incontrare le necessità della popolazione e tutto ciò che la popolazione dovrà dare in cambio sarà la piccola quantità di lavoro umano ancora necessaria per far girare la macchina dell’economia. Quindi, il ruolo del denaro, il vero freno posto alle necessità della maggior parte della popolazione, cesserà di essere rilevante, essendo la disponibilità di beni e servizi sempre maggiore della necessità degli stessi. Ovviamente, questo delicato passaggio, forse il più importante nella storia umana, dovrà essere guidato da un governo del popolo e per il popolo.
Abbiamo già accennato diverse volte all’imminente fine storica del sistema economico presente, condannato dalle sue stesse leggi di sviluppo, che vedono diminuire la quota di profitto per quota di capitale investito all’aumentare della macchinizzazione e dell’automazione del lavoro (si veda, ad esempio, l’articolo “Alcune note economiche a margine del conflitto russo-ucraino”), spingendolo in una crisi irreversibile. Essendo le élite finanziarie, detentrici del potere economico e politico, a conoscenza delle criticità del sistema che ha dato loro il potere, hanno tentato (e ancora tentano, e tenteranno fino alla fine, benché ormai senza speranza) di imporre un ordinamento sociale distopico e inumano che rafforzasse la loro posizione di dominio, scongiurando la loro inevitabile rimozione (abbiamo cercato di tratteggiare questo progetto nell’articolo “Il folle piano delle élite contro il Popolo”). È quindi indispensabile, perché l’umanità possa finalmente fare il suo ingresso nell’era dell’abbondanza, arrivare alla completa sconfitta militare della Cricca globalista che opprime il genere umano: è questo l’obiettivo dei Patrioti nella guerra in corso. A questo scopo, sarà probabilmente necessario l’intervento esplicito della forza militare nella lotta politica statunitense (“Pensateci secondo logica. L’unica strada è l’esercito”, Q#26): l’attuale atteggiamento dell’entourage del Presidente Trump (vedi, ad esempio, questo video) e di Trump stesso nel dichiarare che, una volta vinte le elezioni, tutti coloro che hanno commesso atti illegali in ambito politico e/o amministrativo saranno perseguiti e arrestati (se non peggio, nei casi più eclatanti), sembra in effetti mirato a provocare una serie di reazioni, da parte dei nemici politici, scomposte e palesemente illegali/incostituzionali, tali che, oltrepassato un certo limite, possano fungere da pretesto proprio per l’intervento dei militari (vedi questo video dal minuto 11:25).
Continuando ad analizzare le affermazioni di Elon Musk, che noi consideriamo un esponente di punta dell’Alleanza Militare Internazionale, egli si considera in lotta per il successo della specie umana (si riferisce infatti a sé stesso come parte del “team humanity”) e spesso sottolinea l’importanza problema demografico, determinato dal continuo calo della natalità a livello mondiale: secondo lui, il pianeta è sottopopolato e potrebbe, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, sostenere senza sforzo una popolazione dieci volte superiore a quella attuale (un bel calcio al ciarpame delle teorie neo-malthusiane e alla corrente dell’ambientalismo oggi in voga, nemica degli esseri umani), mentre il declino numerico della popolazione rappresenta il declino dell’intera specie.
Un’altra interessante posizione di Musk riguarda l’espansione della specie umana su altri pianeti: a suo avviso, una specie come la nostra deve crescere ed espandersi, lo stato stazionario non è mantenibile per lunghi periodi. Anche qui, saremmo di fronte a una svolta: espansione sulla base di un obiettivo comune a tutta l’umanità o declino. Rendere la specie multiplanetaria e, in un futuro lontano, multistellare, porterebbe a un’espansione della coscienza collettiva e darebbe maggiori probabilità alla specie di sopravvivere di fronte ad eventuali catastrofi cosmiche. Gli obiettivi di breve-medio termine, più volte dichiarati, sono quelli di stabilire basi permanenti sulla Luna e di colonizzare Marte. Questa è la missione di SpaceX.
Notiamo che Musk parla di obiettivi da raggiungere da parte dell’intera razza umana, dove evidentemente gli attuali rapporti tra nazioni, basati su competizione, concorrenza e prevaricazione, saranno scomparsi in virtù del nuovo sistema economico e sostituiti da rapporti tra popoli e civiltà in cooperazione (vedi il nostro articolo: “Il futuro delle relazioni internazionali: il discorso di Putin a Valdaj (5 ottobre 2023)”). Anche qui, la conservazione e la valorizzazione delle differenze culturali significa avere la possibilità, come specie, di analizzare ed affrontare i problemi con una pluralità di approcci, cosa che si traduce in maggiori probabilità di successo a lungo termine.
L’altro ruolo dell’Intelligenza Artificiale
Il secondo ruolo dell’Intelligenza Artificiale è legato alla sua valenza come strumento di conoscenza e di esplorazione della realtà. L’introduzione dell’intelligenza artificiale di tipo umano (che si riesce già ad intravedere, ad avviso di chi scrive, con Grok, l’AI sviluppata proprio dalle aziende di Elon Musk) rappresenterà per tutti gli esseri umani la possibilità di scoprire e di rivalutare la propria natura. Viviamo infatti in una società che glorifica quasi esclusivamente la parte più meccanica e “muscolare” dell’intelligenza umana, quella legata al pensiero logico-razionale, che, non a caso, è la parte dell’intelligenza utile a rapportarsi con macchine e computer e a divenirne una vera e propria appendice nell’ambito del processo produttivo/lavorativo. Su questa base, è stato costruito un intero sistema di selezione e classificazione degli uomini, che ha come fondamento il parametro tanto osannato quanto truffaldino del QI (su questo argomento, si consiglia la lettura di Stephen Jay Gould, “Intelligenza e pregiudizio”). Saremo presto messi di fronte al fatto che le macchine sono perfettamente in grado di replicare l’intelligenza logico-razionale umana, il che significa che quella che noi consideriamo oggi essere il non plus ultra dell’intelligenza non è una caratteristica unica e che necessariamente ci contraddistingue come specie. Saremo quindi costretti a rivalutare altri, ben più importanti elementi dell’intelletto, quali l’intelligenza creativa, l’intelligenza sociale, l’intuizione, l’intelligenza emotiva: tutte caratteristiche che ci mettono in connessione con il nostro prossimo e con l’intero Universo. Affermava Albert Einstein: “La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”.
Il percorso sul quale ci siamo appena incamminati servirà per scoprire che l’essere umano vale molto più di ciò che siamo stati indotti a pensare e certamente rappresenta molto più che un’appendice della macchina, e che le macchine sono soltanto strumenti per aiutare l’uomo a costruire la propria felicità.
Il 17 novembre 2023, grazie alla svolta imposta dal nuovo Speaker della Camera dei Rappresentanti Johnson, sono stati rilasciati molti filmati della famosa “insurrezione” del 6 gennaio 2021. Essi dimostrano ciò che era chiaro fin dall’inizio: i veri manifestanti erano pacifici, mentre gli scontri e le violenze sono stati inscenati da unità militari e paramilitari filo-governative (e, più in generale, filo-globaliste). Nulla di nuovo sotto il sole, in Italia siamo abituati alle infiltrazioni dei servizi segreti all’interno di gruppi politici e manifestazioni di piazza per delegittimarne le istanze. Ricordate il tizio che, secondo l’allora Ministro dell’Interno Lamorgese, testava il “movimento ondulatorio” di un blindato della polizia durante le manifestazioni contro le politiche COVID? Si trattava solo dell’ultimo episodio di una lunga, lunghissima storia.
Tornando al 6 gennaio 2021 a Washington DC, questo scrivemmo nei giorni immediatamente successivi:
«Il 6 gennaio, centinaia di migliaia di sostenitori di Donald Trump hanno invaso Washington per protestare contro i brogli elettorali. Con l’occasione,qualche centinaio di infiltrati di Antifa e BLMsono entrati,grazie alla complicità della polizia di Washington DC, nelle aule del Congresso e hanno dato luogo ad episodi violenti, provocando la momentanea interruzione del processo di certificazione della “vittoria” di Biden. I media hanno fatto ricadere la colpa sui sostenitori di Trump: è stato il nuovo “incendio del Reichstag”.» (L’incendio del Reichstag è un episodio storico del 1933, in cui i nazisti incendiarono il parlamento tedesco per incolpare del fatto gli oppositori politici).
Ovviamente, il rilascio dei filmati non è un evento casuale, ma avviene sicuramente nel momento giusto secondo il “Piano”, e il deep state entra in un livello di panico ancora più alto. Alcune grandi aziende (IBM e Apple tra queste) hanno iniziato il boicottaggio della piattaforma X (ex Twitter) ritirandosi dai contratti pubblicitari, con il falso pretesto che sul social sarebbero presenti voci che incitano al nazismo (se anche fosse vero, si tratterebbe di elementi marginali, sicuramente impiantati, al solito, da loro stessi e dai loro amici, i veri nazisti). In realtà, cercano di mettere alle strette l’unica grande piattaforma su cui i filmati del 6 gennaio (che scagionano completamente Trump e i suoi sostenitori, condannando invece le istituzioni governative) sono e saranno liberi di circolare. Elon Musk ha risposto immediatamente sul piano legale. Fidatevi del Piano.
A livello personale di chi scrive, una volta compreso il quadro generale grazie a Q, siamo giunti alla conclusione che non solo stiamo vivendo un conflitto mondiale, ma che, a differenza del passato, in questo conflitto non si giocano, come è sempre accaduto, le sorti di questa o quella fazione delle classi dominanti a spese della popolazione, ma si apre la possibilità concreta di uno spostamento definitivo del potere dalle élite finanziarie al popolo.
La domanda, che è sorta spontaneamente, su come poter intervenire in questa lotta che ci riguarda così da vicino, ha trovato la risposta già incorporata, da parte di Q, nella descrizione del quadro generale: ogni persona che sia pronta a farlo, essendosi distaccata a sufficienza dalle ideologie e dalle narrazioni dominanti, può intervenire nella guerra dell’informazione (“Ora l’informazione siete voi“, Q#2689 et al.; “Utilizzo del pubblico in generale per contrastare la narrazione [propaganda] portata avanti dai media pilotati“, Q#4511), che rappresenta una parte cospicua e fondamentale del conflitto in corso, un conflitto che mira anche al controllo della nostra mente (Q#128, Q#2900).
Per metterci in condizione di svolgere questo compito impegnativo (“è una cosa mai tentata prima” Q#4511), Q ci ha fornito “i segreti di intelligence a livello più alto che siano mai stati divulgati pubblicamente nella storia del mondo” (Q#521).
Q si avvale degli Anon, cioè di coloro che volontariamente lo affiancano nella guerra dell’informazione (nella cui schiera ci consideriamo indegnamente anche noi), non solo per divulgare le informazioni, ma spesso anche per decodificarle, visto che, in molti casi, queste non possono essere esposte apertamente, pena la violazione delle leggi americane sulla sicurezza nazionale (Q#3689).
In molti drop, Q sottolinea l’indispensabilità degli Anon per lo svolgimento del proprio compito (“L’importanza degli Anon (e dei Patrioti) e la vostra dedizione finora è incalcolabile”, Q#3056; “Tutto questo è opera vostra!”, Q#1769; “non saremmo qui senza tutti voi (Anon/Patrioti)”, Q#3503; Q#4105), li ringrazia (vedi, ad esempio, Q#2857, Q#3056), cerca il dialogo con loro (specie sulle piattaforme 4chan e 8chan), ne richiede la collaborazione, a volte apre sessioni di “domande e risposte” (Q#1192, Q#1198, Q#2216, Q#2605), mantiene alto il morale (ad es. Q#4530), spinge all’unione (ad es. Q#4517).
Q fornisce agli Anon vere e proprie indicazioni operative: “Non ritiratevi mai dal campo di battaglia (facebook, Twitter, ecc.). Usate altre piattaforme come forma centralizzata di comando e controllo. Organizzatevi e collegatevi (attraverso i link)” (Q#4509); Q#4496; Q#4497; Q#4498; “Camuffatevi. Evitate ogni riferimento a Q/Qanon per evitare la censura” (Q#4734). Questo breve elenco non è esaustivo.
Q esorta gli Anon a non essere compiacenti e ad impegnarsi nella lotta: “Non scambiate questo canale di comunicazione [strumento] come un mezzo per essere compiacenti. Lottate! Lottate! Lottate!” (Q#3748). Si tratta di una vera e propria alleanza tra militari e civili: “Alleanza MIL-CIV” (Q#4511).
Nei lunghi anni di guerra dell’informazione (ad es. Q#4499) e spirituale (ad es. Q#1432), Q ha utilizzato l’attesa per il dipanarsi degli eventi (“È una maratona, non uno sprint”, Q#4289) per sottoporre gli Anon a un addestramento di tipo militare, sia per quanto riguarda il controllo della naturale impazienza che per il mantenimento dell’equilibrio psichico, della concentrazione e della motivazione. Nel drop Q#3014, Q afferma che gli Anon sono stati “preparati”.
Compito degli Anon è anche quello di usare le informazioni divulgate da Q per proteggere e confortare le persone nel loro immediato intorno di fronte agli inevitabili scossoni e agli eventi spaventosi che la guerra produce (Q#521).
Perché l’azione degli Anon sia la migliore possibile, Q dà, a nostro avviso molto chiaramente, l’indicazione dell’anonimato: gli Anon non si chiamano in questo modo per caso e lo stesso Q è una fonte anonima (“senza volto, senza nome, senza fama, ecc.”, Q#2788; “Noi abbiamo un volto? Abbiamo un nome? Usiamo piattaforme dove possiamo avere dei follower? Disinteressati. Zero vanità“, Q#1339). “Gli Anon sono disinteressati, senza nome, senza volto, senza fama e SENZA PAURA” (Q#2329), “Non siete qui per la fama, i follower o i soldi” (Q#1328), “Siamo in questa cosa insieme. Nessuna fama” (Q#1259).
Riteniamo che l’ego individuale sia uno dei maggiori intralci nel lavoro degli Anon e, pur nel rispetto di chiunque abbia un’idea diversa, pensiamo che in questo lavoro l’anonimato sia la scelta di gran lunga migliore, anche e soprattutto per tenere l’ego sotto controllo, massimizzando la percezione della collettività della lotta.
Personalmente, crediamo che Q ci abbia dato la possibilità di intervenire, ultimi tra i tanti “soldati digitali”, nella liberazione dell’umanità agendo nell’ambito di un progetto di specie: “Vi mostreremo un nuovo mondo. Chi è cieco presto vedrà la luce. Un mondo nuovo, audace e bello ci attende. Faremo questo viaggio insieme. Un passo alla volta.” (Q#2450). Di questo non finiremo mai di ringraziare e faremo di tutto perché l’opportunità che ci è stata offerta non vada sprecata, rimanendo saldi al nostro posto.
Ci siamo. Iniziano a trapelare, col contagocce imposto dalle esigenze di calibrazione psicologica del Piano, le iniziative volte a restituire al popolo la ricchezza sociale da esso prodotta. Il 2 novembre 2023 Trump ha annunciato, come parte del suo programma presidenziale, la creazione della American Academy, l’università statale gratuita per tutti. Questa si avvarrà delle migliori tecnologie informatiche disponibili (tra le quali, c’è da scommetterci, le più avanzate forme di intelligenza artificiale per uso civile), di programmi di tutoraggio, testi e tutto ciò che potrà servire allo scopo. I corsi copriranno tutti i rami dello scibile umano al più alto livello e saranno, per statuto, “apolitici”: il pacchetto neonazista di ideologie “woke”, che attualmente costituisce il nerbo del “pensiero unico” vigente nei college americani, sarà bandito. L’impatto dell’iniziativa sarà enorme. Gli USA sono il paese delle università private più prestigiose al mondo. Queste fanno parte di un sistema integrato che la cricca globalista utilizza per falsificare la scienza, la storia, l’informazione e l’istruzione, sono l’ingranaggio fondamentale di una macchina quasi perfetta che tiene, da secoli, l’intera popolazione sotto una cappa ideologica/morale oppressiva e apparentemente invincibile. L’iniziativa di Trump (dei militari, per dirla meglio) farà saltare questo congegno. La cricca globalista, se qualcosa ne rimarrà (ma ne dubitiamo fortemente), non avrà più il suo think-tank, i suoi intellettuali ossequiosi, marci e corrotti da sempre asserragliati a Harvard, Yale e compagnia bella. Ricordiamo, a titolo di esempio, che proprio a Yale ha sede la società segreta “Skull and Bones” (che significa letteralmente “Teschio e Ossa”) che, con i suoi cupi rituali di iniziazione simil-satanisti, da oltre un secolo plasma la “crema” (leggi: la feccia) della classe politica statunitense (tra i suoi membri troviamo i due Bush ex Presidenti USA e John Kerry; QUI potete leggere una lista più ampia di membri della Skull and Bones, con le relative cariche ricoperte in carriera).
Ma oltre al fatto di distruggere il sistema dei college, l’iniziativa dell’università gratuita per tutti getta un po’ di luce su quello che sarà il futuro sistema economico. Portando ai gradi di istruzione superiore potenzialmente decine e decine di milioni di americani (ad esempio, ai 40 milioni di americani che hanno iniziato l’università senza completarla verranno riconosciuti tutti i crediti formativi corrispondenti), verrà di fatto a scomparire la pur cospicua casta dei laureati, destinatari dei posti di lavoro meglio pagati. Questo indica che le dinamiche lavorative, occupazionali e salariali saranno molto diverse da quelle attuali, presumibilmente con un deciso ampliamento e livellamento verso l’alto, comprensivo di un’integrazione delle tecnologie che andrà nella direzione della diminuzione generale dello “sforzo di lavoro”, anziché della classica diminuzione dell’occupazione. Come abbiamo già scritto, l’operazione militare in corso, effettuata nell’ambito di una guerra mondiale ibrida, prelude e allude ad una vera e propria rivoluzione, in cui gli stessi i rapporti tra le classi sociali, le loro dinamiche ed equilibri saranno in permanenza mutati, in armonia con un sistema economico nuovo, che si lascerà alle spalle i problemi del vecchio.
Il 5 ottobre 2023, Vladimir Putin ha tenuto un importante discorso a Valdaj, nell’ambito del ventesimo anniversario del Valdaj International Discussion Club, tratteggiando quelle che, a nostro avviso saranno l’essenza e le caratteristiche delle relazioni internazionali una volta che sarà cessato lo scontro tra “sovranisti” e “globalisti” (o, come più correttamente precisa Elon Musk, tra “umanisti” ed “estinzionisti”, definizioni perfette, che facciamo immediatamente nostre), con l’inevitabile sconfitta di questi ultimi. Allora, in un mondo ormai unificato, il compito degli Stati nazionali sarà quello di difendere, curare, preservare e sviluppare il patrimonio culturale, linguistico, ambientale e umano dei popoli-civiltà, in una “sinergia di Stati-civiltà, grandi spazi, comunità consapevoli di se stesse come tali”. Ovviamente, per raggiungere questo obiettivo, è necessario distruggere le entità che irriducibilmente tentano di soggiogare l’umanità a beneficio di pochi e costruire un sistema economico che non metta automaticamente imprese e Stati in competizione per profitti sempre più esigui. È proprio questo il fronte su cui i Patrioti stanno combattendo.
Di seguito, riportiamo i passaggi secondo noi più significativi del discorso di Putin:
“[…] Per gli standard storici, un periodo di vent’anni non è così grande, non è così lungo. Ma quando cade nell’epoca della rottura dell’intero ordine mondiale, il tempo sembra ridursi. E credo che sarete d’accordo sul fatto che in questi vent’anni si sono verificati più eventi di quanti se ne siano verificati in molti, molti decenni, e questi cambiamenti sono di tipo qualitativo, e richiedono cambiamenti fondamentali nei principi stessi delle relazioni internazionali. […]
Il mondo è troppo complesso e diversificato per essere subordinato a un unico schema […], la prosperità dell’Occidente è stata in gran parte ottenuta saccheggiando le colonie nel corso dei secoli. È un dato di fatto. In realtà, questo livello di sviluppo è stato raggiunto derubando l’intero pianeta. La storia dell’Occidente è essenzialmente una cronaca di espansione senza fine. L’influenza occidentale nel mondo è un’enorme piramide militare-finanziaria, che ha sempre bisogno di nuovo carburante per sostenersi – risorse naturali, tecnologiche e umane appartenenti ad altri. […]
La crisi ucraina non è un conflitto territoriale […] non abbiamo alcun interesse a conquistare altri territori. […] Non si tratta […] nemmeno di stabilire un equilibrio geopolitico regionale. La questione è molto più ampia e fondamentale: si tratta dei principi su cui si baserà il nuovo ordine mondiale. Una pace duratura si instaurerà solo quando tutti si sentiranno al sicuro, capiranno che la loro opinione è rispettata e che c’è un equilibrio nel mondo, quando nessuno potrà costringere o obbligare gli altri a vivere e a comportarsi come vuole l’Egemone, anche se questo contraddice la sovranità, gli interessi genuini, le tradizioni e i principi dei popoli e degli Stati. […]
È ovvio che l’adesione agli approcci di blocco, il desiderio di spingere il mondo in una situazione di costante confronto tra “noi e loro” è un’eredità viziosa del XX secolo. È un prodotto della cultura politica occidentale, almeno delle sue manifestazioni più aggressive. Ripeto, l’Occidente ha sempre bisogno di un nemico – una certa parte dell’Occidente, le élite occidentali. Ha bisogno di un nemico che possa essere usato per spiegare la necessità di un’azione e di un’espansione forti. […]
Non è affar nostro come vivono gli altri Paesi. Ma vediamo come in molti di essi le élite al potere costringano le società ad accettare norme e regole che i cittadini stessi – almeno un gran numero dicittadini, e in alcuni Paesi, possiamo dire con certezza, la maggioranza dei cittadini – non vogliono accettare […]
Si impongono al mondo costruzioni geopolitiche artificiali e si creano blocchi chiusi. […] L’approccio a blocchi, chiamiamo le cose con il loro nome, è una restrizione dei diritti e delle libertà degli Stati di svilupparsi da soli, un tentativo di intrappolarli in una certa gabbia di obblighi. Si tratta in un certo senso – ed è una cosa ovvia – di togliere una parte di sovranità, per poi – e molto spesso – imporre decisioni in ambiti diversi dalla sicurezza, e soprattutto nella sfera economica […]
A questo scopo, stanno cercando di sostituire il diritto internazionale con un “ordine” – quale “ordine”? – basato su alcune “regole”. […] Quali regole? […] Ma chi siete? Che diritto avete di mettere in guardia qualcuno? È semplicemente incredibile. Forse è giunto il momento per coloro che dicono questo, forse è giunto il momento per voi di sbarazzarvi della vostra arroganza, di smettere di comportarvi in questo modo nei confronti della comunità mondiale, che comprende perfettamente i suoi compiti e i suoi interessi, e di sbarazzarvi davvero di questo pensiero dell’epoca del dominio coloniale? Vorrei dire: aprite gli occhi, quest’epoca è finita da un pezzo e non tornerà mai più, mai più. […]
Il Concetto di politica estera della Russia, adottato quest’anno, descrive il nostro Paese come uno Stato-civiltà distintivo. Questa formulazione riflette in modo accurato e sintetico il modo in cui intendiamo non solo il nostro sviluppo, ma anche i principi fondamentali dell’ordine mondiale, che speriamo di conquistare. Per noi la civiltà è un fenomeno multiforme. […]
In primo luogo, esistono molte civiltà e nessuna è migliore o peggiore di un’altra. Sono uguali come espressione delle aspirazioni delle loro culture e tradizioni, dei loro popoli. […]
Le qualità fondamentali di uno Stato-civiltà sono la diversità e l’autosufficienza. Queste sono le due componenti principali, a mio avviso. Il mondo moderno è estraneo a qualsiasi unificazione, ogni Stato e società vuole percorrere la propria via di sviluppo. Questa si basa sulla cultura e sulle tradizioni, rafforzate dalla geografia, dall’esperienza storica, sia antica che moderna, e dai valori della gente. Si tratta di una sintesi complessa, nel cui processo emerge una comunità civile distintiva. La sua eterogeneità e diversità è garanzia di sostenibilità e sviluppo. […]
Un sistema statale veramente efficace e duraturo non può essere imposto dall’esterno. Cresce naturalmente dalle radici civili dei Paesi e dei popoli, e la Russia in questo senso è un esempio di come ciò avvenga nella vita, nella pratica. […] Sono convinto che l’umanità non si stia muovendo verso la frammentazione in segmenti in competizione tra loro, non verso un nuovo confronto a blocchi, qualunque sia la sua motivazione, non verso l’universalismo senz’anima della nuova globalizzazione – ma, al contrario, il mondo è in cammino verso la sinergia di Stati-civiltà, grandi spazi, comunità consapevoli di se stesse come tali.
Allo stesso tempo, la civiltà non è un costrutto universale, non ce n’è una buona per tutti. Ognuna è diversa dalle altre, ognuna è culturalmente autosufficiente, trae i suoi principi ideologici e i suoi valori dalla propria storia e dalle proprie tradizioni. Il rispetto per noi stessi deriva dal rispetto, ovviamente, per gli altri, ma significa anche il rispetto degli altri. Pertanto, la civiltà non impone nulla a nessuno, ma non permette nemmeno che venga imposto nulla a se stessa. Se tutti si atterranno a questa regola, si garantirà una coesistenza armoniosa e un’interazione creativa di tutti i partecipanti alle relazioni internazionali. […]
L’approccio civilistico […] si basa sugli interessi fondamentali e a lungo termine degli Stati e dei popoli. Interessi che non sono dettati dalla congiuntura ideologica immediata, ma dall’intera esperienza storica, dall’eredità del passato, su cui si basa l’idea di un futuro armonioso. Se tutti si lasciano guidare da questo, a mio parere, ci saranno molti meno conflitti nel mondo e i metodi per risolverli diventeranno molto più razionali, perché ogni civiltà rispetta, come ho già detto, gli altri e non cerca di cambiare nessuno secondo le proprie idee.
[…] In un’epoca di cambiamenti radicali, in cui tutti i modi di vita abituali stanno crollando, è molto importante capire dove stiamo andando e cosa vogliamo raggiungere. E, naturalmente, il futuro viene creato oggi, non solo davanti ai nostri occhi, ma anche con le nostre mani. […]
– Primo. Vogliamo vivere in un mondo aperto e interconnesso, dove nessuno cercherà mai di erigere barriere artificiali alla comunicazione, alla realizzazione creativa e alla prosperità delle persone. Deve esistere un ambiente privo di barriere: è questo il nostro obiettivo.
– Secondo. Vogliamo che la diversità del mondo non solo venga preservata, ma che sia il fondamento dello sviluppo universale. Non si deve imporre a nessun Paese o a nessun popolo come deve vivere e come deve sentirsi. Solo una vera diversità culturale e di civiltà garantirà il bene delle persone e l’equilibrio degli interessi.
– Terzo. Siamo a favore della massima rappresentatività. Nessuno ha il diritto o può governare il mondo per o a nome degli altri. Il mondo del futuro è un mondo di decisioni collettive prese ai livelli in cui sono più efficaci e da quei partecipanti che sono veramente in grado di dare un contributo significativo alla risoluzione di un particolare problema. Non uno decide per tutti, e nemmeno tutti decidono su tutto, ma coloro che sono direttamente interessati da un problema si accordano su cosa fare e come farlo.
– Quarto. Siamo a favore della sicurezza universale e di una pace duratura costruita sul rispetto degli interessi di tutti: dai grandi Stati ai piccoli Paesi. La cosa principale è liberare le relazioni internazionali dall’approccio a blocchi, dall’eredità dell’era coloniale e della guerra fredda. Per decenni abbiamo parlato dell’indivisibilità della sicurezza, dell’impossibilità di garantire la sicurezza di alcuni a scapito di quella di altri. In realtà, l’armonia in questo ambito è realizzabile. Dobbiamo solo mettere da parte l’arroganza e la presunzione e smettere di considerare gli altri come partner di seconda classe o come reietti o selvaggi.
– Quinto. Siamo per la giustizia per tutti. L’epoca dello sfruttamento di chiunque, l’ho detto due volte, è passata. I Paesi e i popoli sono chiaramente consapevoli dei loro interessi e delle loro capacità e sono disposti a fare affidamento su se stessi – e questo è un potere. Tutti dovrebbero avere accesso ai benefici dello sviluppo moderno e i tentativi di limitarlo per qualsiasi Paese o popolo dovrebbero essere visti come un atto di aggressione, proprio così.
– Sesto. Siamo a favore dell’uguaglianza, a favore delle diverse potenzialità dei vari Paesi. Questo è un fattore assolutamente oggettivo. Ma non meno oggettivo è il fatto che nessuno è disposto a sottomettersi, a far dipendere i propri interessi e i propri bisogni da qualcun altro, e soprattutto da quelli più ricchi e più forti.
Questo non è solo lo stato naturale della comunità internazionale, ma è la quintessenza dell’intera esperienza storica dell’umanità. Questi sono i principi ai quali vogliamo aderire noi stessi e ai quali invitiamo tutti i nostri amici e colleghi ad aderire.
Cari colleghi!
La Russia è stata, è e sarà una delle fondamenta del sistema mondiale, pronta a cooperare in modo costruttivo con tutti coloro che cercano la pace e la prosperità, pronta a opporsi fermamente a coloro che professano i principi dell’imposizione e della violenza. Siamo fiduciosi che il pragmatismo e il buon senso trionferanno e che un mondo multipolare prevarrà.”
È noto che niente come la guerra mette a confronto la forza economica dei contendenti. Allora la prima domanda che bisognerebbe farsi è: come mai la Russia, che ha un PIL a metà strada tra quello della Spagna e quello dell’Italia, riesce a tenere militarmente in scacco (e, diremmo, a surclassare) l’intero Occidente, non solo in Ucraina (dove l’intervento occidentale è massiccio, tra sanzioni, finanziamenti, forniture di sistemi d’arma, di consiglieri militari e di milizie mercenarie), ma anche in Siria e in Africa?
Il sistema economico dell’Occidente è il sistema che, fino a poco tempo fa, dominava il mondo intero e che oggi si presenta in evidente crisi. Esso è afflitto da un problema fondamentale legato alle sue stesse leggi di sviluppo, un problema che porta i margini di profitto a diminuire nel tempo rispetto al capitale investito (cioè, a livello sociale, è necessario investire capitali sempre più ingenti per ottenere gli stesi profitti). Questa legge economica, che è stata scoperta dagli economisti classici e che non è eludibile ma solo momentaneamente aggirabile, è legata all’uso sempre più esteso di macchine e sistemi automatici nella produzione e le circostanze storiche ne stanno dimostrando la completa esattezza. Per fronteggiare le conseguenze di tale legge economica, il sistema ha dovuto dapprima espandere il mercato, soppiantando praticamente tutti i residui precapitalistici a livello mondiale, poi ha dovuto rifugiarsi in una bolla borsistica e finanziaria che ha permesso ai capitali di trovare una redditività fasulla, basata su una montagna di carta (la cosiddetta “economia di carta”) e, contemporaneamente, ha dovuto espandere il consumo attraverso la creazione di categorie improduttive (la cosiddetta “espansione del terziario”). Infine, dopo la crisi del 2008, che ha rappresentato la fine della funzione autonoma della finanza come traino dell’economia mondiale, è stato necessario per le élite dominanti pompare moneta creata dal nulla (quindi praticamente falsificata) all’interno di canali specifici per spostare ricchezze dalla popolazione e da settori “marginali” a settori direttamente legati alle loro attività. Questo significa, semplicemente, essere arrivati a “raschiare il fondo del barile”. Il tutto in un dilagare di inefficienza e corruzione, quest’ultima dovuta alla lotta sempre più serrata per la spartizione di profitti sempre più esigui. Ovviamente, tutti questi fenomeni sono sempre coesistiti nell’economia degli ultimi secoli, ma il prevalere dell’uno o dell’altro ha scandito le diverse fasi del progressivo invecchiamento e imputridimento del sistema economico.
Veniamo ora all’industria del settore militare. Uno dei modi che il sistema economico trova per aggirare la diminuzione dei margini di profitto è quello di vendere più merci: se vendendo una singola unità di merce si realizza meno profitto, sarà necessario vendere più unità di merce per realizzare gli stessi o maggiori profitti. Nel settore militare (ma anche, ad esempio, in quello dell’automobile) l’industria ha percorso questa scappatoia, incorporando più merci in una stessa unità di armamento (o in una stessa auto) sotto forma di sistemi elettronici. In Occidente, il ricorso all’elettronica ha ampiamente travalicato le esigenze legate all’efficienza dei sistemi d’arma ed è ormai esclusivamente finalizzato al profitto, per cui le armi occidentali, rispetto a quelle russe, risultano essere molto più costose (anche se parte del prezzo è determinato da più alti livelli di corruzione, poiché gli attori dell’industria degli armamenti sono privati in concorrenza tra loro, quindi con forte tendenza alla “mazzetta” per prevalere gli uni sugli altri, mentre in Russia il settore difesa è controllato dallo Stato), più fragili (più elementi elettronici ci sono, più il sistema è soggetto a guasti), più difficili da fabbricare, più complicate da utilizzare e meno efficienti. Anche il volume della produzione russa di munizioni e missili, fondamentali nel conflitto attuale, sembra superare quello dell’intero analogo comparto occidentale. Inoltre, le risorse che l’Occidente riesce a investire nel settore ricerca è immaginabile che siano più votate ad incrementare i profitti che non a produrre reale innovazione. Spesso l’unico vantaggio delle armi occidentali rispetto a quelle russe risiede in un aspetto esteriore più rifinito, che le rende talvolta più “belle” a vedersi: evidentemente il vecchio vizio di nascondere le magagne con il belletto vale anche per un settore come quello degli armamenti, particolarmente vitale per l’Occidente parassitario e bellicoso, segno evidente di un declino terminale e irreversibile.
La nostra tesi è che in Russia sia attualmente presente un sistema economico misto, con elementi del vecchio sistema, quello occidentale, mescolati con un sistema nuovo (o meglio, “seminuovo”, almeno per ora) che investe i settori chiave, un sistema più efficiente (come spietatamente dimostrano i risultati sul campo di battaglia, con una mortalità media che tra i soldati ucraini è 10 volte superiore), altamente centralizzato, meno soggetto a corruzione, in cui la produzione va incontro ad esigenze legate all’uso reale dei prodotti e non ad esigenze di profitto. Da notare, poi, che la Russia non ha un’economia votata alla guerra, ma, anzi, la produzione ad uso civile è in forte aumento e la società russa prospera rispetto alle economie occidentali in decadenza. Le armi russe sono più semplici, più efficienti e molto meno costose di quelle occidentali. Ad esempio, i russi sono in grado di distruggere i mezzi blindati occidentali, che costano milioni di dollari l’uno, con droni da 500 dollari. Inutile dire che gli occidentali non dispongono di droni militari così economici. Pensate anche, ad esempio, al nuovo bombardiere russo Tupolev TU-160M2, versione profondamente rinnovata del già strabiliante TU-160 di fabbricazione sovietica. Ebbene, questo “nuovo” aereo manterrà parte della strumentazione di volo in forma analogica, probabilmente perché ciò che è analogico può guastarsi solo nella parte hardware, mentre ciò che è elettronico può guastarsi sia nella parte hardware che in quella software, per cui tende a guastarsi più frequentemente. Questa è la filosofia di una produzione basata più sul bisogno che sul profitto (riteniamo infatti che lo sforzo militare attuale della Russia non abbia le solite mire di ampliamento dei profitti, ma miri alla difesa non già della sola madrepatria, ma di tutto il nascente sistema economico). Possiamo anche concludere che l’odierno feticismo nei confronti dell’elettronica deriva dalla decadenza dell’economia e dell’intera società occidentale: qualsiasi innovazione andrebbe utilizzata con la giusta misura.
In conclusione, il vecchio capitalismo di Stato di stampo sovietico, nell’ambito dell’attuale quadro economico e politico mondiale e una volta introdotti, lo diamo per scontato, i necessari cambiamenti e correttivi, spicca per efficacia ed efficienza. È un dato di fatto.
Partendo dalle evidenze qui esposte, affermiamo che la Russia si prepara, con gli altri membri dei BRICS, alla transizione ad un nuovo sistema economico, un sistema non più afflitto dai mali del vecchio e che può permettersi monete non falsificabili, legate ad asset reali (di cui il principale sarà l’oro, vedi Q#2619), basate su una piattaforma tecnologica che non permetterà transazioni illecite (grazie ad una combinazione di hardware e software di cui il Bitcoin è stato, in qualche modo, il precursore), un sistema che per sopravvivere non avrà bisogno di opprimere e sfruttare gli esseri umani o di seppellire il pianeta nell’immondizia. Un sistema nuovo per un mondo nuovo. Un sistema per il popolo e non per le élite.
Contrariamente a ciò che viene comunemente raccontato, il Partito Democratico americano è, storicamente, il partito dello schiavismo, del razzismo e della segregazione razziale. Ma i democratici sono riusciti, col tempo, a nascondere questo fatto evidente e a falsificare la storia nel seguente modo, che Q ci ha spiegato in Q#4317: (citiamo quasi alla lettera) formando assemblee elettorali per il congresso composte di soli neri (quindi dividendo ed etichettando), reclutando e controllando i leader della comunità nera (a suon di quattrini), alterando la storia insegnata a scuola per quanto riguarda il partito democratico, usando i media (che controllano) per divulgare l’imbroglio. Attraverso tutti questi stratagemmi, sono riusciti a far passare il messaggio idiota che, a un certo punto, i democratici “cattivi”, quelli favorevoli alla schiavitù, sono diventati repubblicani e i repubblicani “buoni”, quelli contrari alla schiavitù, sono diventati democratici. Nello stesso drop, Q pubblica il collegamento a questo video, che spiega tutto molto bene (se usate il link, troverete una versione con audio in italiano, grazie a Qlobal-Change Italia).
Nel drop Q#1252, Q ci ricorda un po’ di storia: il 13° emendamento, quello per l’abolizione della schiavitù, fu votato con il supporto del 100% dei repubblicani e del 23% dei democratici; il 14° emendamento, che dava la cittadinanza americana a tutti gli schiavi liberati, fu votato dal 94% dei repubblicani e dallo 0% (zero per cento) dei democratici; il 15° emendamento (diritto di voto per tutti) ebbe il favore del 100% dei repubblicani e dello 0% dei democratici. Nello stesso drop, Q ci ricorda che Martin Luther King era un conservatore (così come lo era Lincoln) e pubblica la foto di uno scambio affettuoso tra Hillary Clinton e il suo mentore e membro del Ku-Klux-Klan Robert Byrd, del quale la stessa Clinton, nel 2008, ebbe a dire: “Dal mio primo giorno in Senato ho cercato la sua guida, ed egli è stato sempre generoso del suo tempo e della sua saggezza… e da Segretario di Stato ho continuato a contare sul suo parere e sul suo consiglio”.
Le stesse tematiche erano state anticipate nel drop Q#122, in entrambi i drop si accenna al fatto che il Partito Democratico tende a rendere i neri dipendenti da politiche di sussidi, in modo da poterli controllare. In Q#1252 si incita all’unione del popolo, perché “la pelle dei patrioti non ha colore” e si spiega che il popolo unito è forte ma diviso è debole, e per questo i democratici puntano alla divisione, anche sulla base della razza.
Q, sia chiaro, non parteggia per i Repubblicani, perché l’establishment repubblicano prima di Trump formava con i Democratici un partito unico, ma è schierato con il movimento MAGA, che ha una connotazione rivoluzionaria (Q stesso accenna alla rivoluzione, intesa come assegnazione del potere al popolo, in Q#4463, ma si parla di rivoluzione anche nei drop Q#4620, Q#4136, Q#4116, Q#632) e che per motivi storici, politici e strategici è sito all’interno del Partito Repubblicano.
Oggi il razzismo dei Democratici ha fatto un salto di qualità, affiancando al “classico” razzismo verso i neri (che viene occultato, ma che rimane nei cuori e nelle menti delle élite democratiche bianche, fuoriuscendo apertamente solo verso quei neri che si accorgono dell’inganno e si schierano contro di loro) il razzismo anti-bianco delle nuove ideologie “woke”: si tratta di un corredo ideologico che ben si adatta alla definizione di neonazista, dato che, con il pretesto della difesa di alcune categorie e “razze”, ne attacca ferocemente altre (bianchi, maschi eterosessuali, cristiani, ecc.), creando il massimo della divisione in seno alla popolazione, fomentando le “guerre tra poveri” e la distruzione del tessuto sociale. Per un’efficace descrizione del razzismo anti-bianco, consigliamoquesto video di Tucker Carlson(sottotitoli in italiano a cura di Qlobal-Change Italia).
“La scuola, la stampa, il cinema, la TV, la casta degli intellettuali ci hanno sempre insegnato a identificare il nazismo attraverso la forma (transitoria e parzialmente accidentale) con cui si è presentato in Germania negli anni ’30 e ’40 del Novecento: i baffetti di Hitler, le bandiere con la svastica, le braccia tese nel noto saluto, le Camicie Brune, le SS, la tragedia dell’Olocausto. In questo modo, ci è stata nascosta la vera sostanza del nazismo, che è la seguente: imposizione attraverso il terrore di politiche liberticide e/o omicide a beneficio della classe dominante. La Seconda Guerra Mondiale ha apparentemente sancito la sconfitta militare del nazismo, che ha in realtà vinto politicamente. L’élite globalista, uscita economicamente rafforzata dal conflitto, sapeva che, nascondendoci la vera sostanza del nazismo e facendoci focalizzare su una sua forma specifica e irripetibile, saremmo stati pronti ad accettarlo di nuovo, qualora si fosse presentato con altre bandiere, con altre facce, con altre parole d’ordine, con eccidi di tipo diverso […] La pandemia ha in effetti richiesto il dispiegamento di politiche naziste: sottrazione delle terapie efficaci e conseguente sterminio dei malati […]; reinserimento degli anziani contagiati nelle RSA e conseguente sterminio dei loro coetanei; smantellamento parziale del sistema sanitario in aree extra-COVID (unito al terrorismo psicologico dei contagi in ospedale), con conseguente sterminio di malati oncologici, infartuati e quant’altro per ingrossare il bilancio complessivo […]; opposizione alla terapia domiciliare allo scopo di favorire l’intasamento delle strutture sanitarie ed aumentare i livelli di terrore; terrorismo a mezzo stampa su scala mai vista (Goebbels avrebbe apprezzato ed ammirato, riconoscendosi come un dilettante); [forte spinta] a rendere obbligatoria l’inoculazione di un [farmaco] sperimentale […]“ aggiungiamo: in diretta e aperta violazione del Codice di Norimberga, con lo scopo preciso di realizzare il progetto totalitario, folle e antiumano noto come Nuovo Ordine Mondiale. In America, i Democratici sono stati i propugnatori di tali politiche di costrizione e di sterminio, chiaramente naziste, e servono a connotarli politicamente in modo completo e definitivo. A chi dovesse scandalizzarsi di fronte a questa definizione, perché nella vulgata i nazisti sarebbero “di destra” e i Democratici “di sinistra”, ricordiamo che anche cent’anni fa ai nazisti convenne paludarsi con vesti “di sinistra”, tanto che il termine “nazista” è, notoriamente, la contrazione di “nazional-socialista”. E se qualcuno pensasse che il nazismo è un rimasuglio del passato, un irrilevante feticcio ideologico per nostalgici o per pazzi, le affermazioni di Q spazzano via ogni illusione a riguardo:
Q#936: il New World Order (Nuovo Ordine Mondiale) è nazista [Q pubblica la foto di alti prelati cattolici impegnati a fare il saluto nazista insieme a gerarchi del regime]
Q#938: la presenza costante dell’ideologia nazista è importante
Q#1269: perché la bandiera degli Antifa ricorda quella nazista?
Q#1688: studiate il nazismo. Fate il parallelo con ANTIFA.
Q#1746: avete mai visto l’ascesa di un gruppo-fotocopia (ricalca la Germania nazista), con un logo-fotocopia, le stesse spinte, ecc.
Q#1941: Il nazismo è stato mai realmente distrutto? Era soltanto una sottodivisione di un’organizzazione più vasta? Un dito attaccato ad una mano? Gli ANTIFA si sono formati organicamente?
Q#4476: i vecchi copioni vengono usati ancora oggi? Allora e oggi. Fate il parallelo. […] Come è arrivato Hitler al potere?
Q#4635: oggi la storia si ripete. Guerra irregolare. Tattiche usate contro l’America. Fate il parallelo tra allora e oggi [poi Q paragona le SA agli Antifa: metodi di intimidazione violenta, guerriglia nelle strade, attacchi fisici agli oppositori, intimidazione dei votanti alle elezioni, falsa piattaforma antifascista, piattaforma radicale anticapitalistica (socialista), distruzione forzata dell’economia e tattiche di divisione per incrementare l’arruolamento, violenza dei militanti impunita]
Q indica quindi il nazismo come ideologia delle élite che vogliono il Nuovo Ordine Mondiale e ci fa comprendere come tali élite cerchino di mettere in atto gli stessi copioni dei vecchi nazisti tedeschi anche negli USA di oggi. Ora come allora, i nazisti si avvalgono di milizie irregolari e di organizzazioni paramilitari: in questo senso, Q cita continuamente gli Antifa, e non lo fa a caso. Scrivevamo il 4 agosto del 2020: “Negli Stati Uniti prosegue una sorta di “guerra civile a bassa (ma non bassissima) intensità”, con diverse città a guida democratica oggetto di scorribande notturne dei gruppi Antifa e Black Lives Matter (le camicie brune del Partito Democratico), che assaltano edifici del governo federale, siti storici e attività commerciali (emblematico il caso di Portland, in Oregon). Prosegue, in diverse grandi città governate dai democratici, l’opera di smantellamento o riduzione delle forze di polizia (a New York, i fondi al dipartimento di polizia sono stati tagliati per un miliardo di dollari all’anno), per preparare il terreno, entro le elezioni di novembre, a disordini sempre più gravi. In queste zone, il tasso di criminalità è aumentato anche del 300%.”
Tra le milizie irregolari neonaziste (di fatto), oltre agli Antifa abbiamo aggiunto Black Lives Matter e possiamo citare, come manovalanza da utilizzare “al bisogno”, la gang MS-13 (vedi Q#5, Q#6, Q#85, Q#91, Q#121, Q#484, Q#2395), che si è occupata, tra le varie cose, dell’omicidio di Seth Rich su ordine dei vertici del Comitato Nazionale Democratico (vedi), e, a livello internazionale, i tagliagole dell’ISIS, di al-Qaeda e di tutti i gruppi terroristici mediorientali e africani creati e finanziati dall’Occidente per mantenere la presa sui governi e sulle ricchezze locali. In effetti, Q ci ha informati, attraverso prove fotografiche, che alcuni membri dei gruppi Antifa si sono addestrati con i terroristi mediorientali (Q#4692, Q#4694).
Quando parliamo dei legami dei Democratici con l’Ucraina e dell’utilizzo di manodopera ucraina per i loro scopi politici, saliamo necessariamente di livello, perché l’Ucraina è l’unico paese al mondo in cui l’influenza dei nazisti sul governo nazionale è conclamata, benché spudoratamente negata. A chiunque obietti che è impossibile che in Ucraina ci siano i nazisti al governo perché il Presidente dell’Ucraina Zelensky è ebreo, rispondiamo con l’argomentazione di Putin (uno che sa…): i tirapiedi occidentali hanno posto un uomo di etnia ebraica a capo dell’Ucraina per nascondere la glorificazione del nazismo.
Per avere un’idea del peso dei Democratici americani in Ucraina, è sufficiente accennare al ruolo svolto dal Dipartimento di Stato, dalla CIA e da Victoria Nuland (oggi vice Segretario di Stato nell’Amministrazione Biden) nell’orchestrare la “rivoluzione colorata” di Piazza Maidan nel 2014, attraverso la quale è stato rimosso il presidente eletto per mettere al suo posto un fantoccio degli USA (o, meglio, dei globalisti americani, che hanno nel Partito Democratico il loro più efficace strumento politico) e trasformare l’Ucraina in una pistola puntata alla tempia della Russia. Ma si può fare riferimento anche della presenza di Hunter Biden nel consiglio di amministrazione dell’azienda ucraina del settore energetico Burisma Holding e alle manovre vittoriose di suo padre Joe, allora vicepresidente degli USA, per far rimuovere un procuratore ucraino che stava indagando sull’azienda (vicenda a cui fa riferimento Q in Q#4959 e raccontata pubblicamente dallo stesso Joe Biden). Ma, come Q ci dice in Q#4822, l’influenza è reciproca: Joe Biden, come Presidente (benché non certo plenipotenziario, come abbiamo visto), è facilmente ricattabile dagli ucraini, visto tutte le mazzette che ha preso da loro.
Sulla natura nazista del gruppo militare Azov (che esercita una fortissima influenza sul governo ucraino), un’inclinazione politica palese, ma che viene periodicamente negata da campagne stampa più false di quelle del terrorismo pandemico, preferiamo sostituire alle parole i link ad alcuni articoli e documentari realizzati sull’argomento, trovati sul canale Telegram Donbass italia:
La collaborazione tra i Democratici americani e i nazisti ucraini si è concretizzata nei fatti del 6 gennaio 2021, in quello che a caldo definimmo “il nuovo incendio del Reichstag”, in riferimento all’episodio del 27 febbraio 1933, quando i nazisti tedeschi appiccarono il fuoco al Parlamento per poi incolpare i nemici politici e liberarsene. Citiamo dal nostro articolo dell’epoca: “Il 6 gennaio, centinaia di migliaia di sostenitori di Donald Trump hanno invaso Washington per protestare contro i brogli elettorali. Con l’occasione, qualche centinaio di infiltrati di Antifa e BLM sono entrati, grazie alla complicità della poliziadi Washington D.C., nelle aule del Congresso e hanno dato luogo ad episodi violenti, provocando la momentanea interruzione del processo di certificazione della “vittoria” di Biden. I media hanno fatto ricadere la colpa sui sostenitori di Trump: è stato il nuovo “incendio del Reichstag“. Ebbene, tra gli infiltrati, insieme a membri di Antifa e BLM, erano presenti anche una troupe cinematografica militare ucraina, posizionata in una posizione definita “strategica” (fonte) e il neonazista azovita Sergay Dybynyn (fonte), ricercato dai russi per aver compiuto crimini in Donbass (fonte). Ma tutte le vere collaborazioni, quelle che vengono dal cuore, si sa che vanno in entrambi i sensi. Perciò l’Amministrazione USA permette ai neonazisti ucraini di reclutare i loro camerati americani per partecipare alle operazioni militari contro la Russia. Così scrive la giornalista investigativa Laura Loomer:
“Ho condotto un’indagine e […] ho scoperto il coinvolgimento del governo degli Stati Uniti nel reclutamento di violenti nazisti americani, suprematisti bianchi e terroristi interni, trasformandoli in mercenari e informatori confidenziali in Ucraina per combattere i russi e uccidere civili. Al loro ritorno negli Stati Uniti, alcuni di questi nazisti sono ora impegnati a perpetuare crimini d’odio e altri crimini e sembrano essere protetti dal nostro governo dallo scontare la pena in prigione […]
Come molti di voi hanno visto, questo fine settimana mi sono imbattuta in un raduno nazista ad Altamonte Springs, in Florida, dove ho incontrato 50 bandiere con la svastica nazista che sventolavano, affiliate alla “Blood Tribe” e alla “Goyim Defense League” (GDL).
Una delle persone presenti che ho filmato a questa manifestazione il 2/9/23 è un cittadino statunitense nazista di nome Kent “BoneFace” McLellan. Alla manifestazione faceva il saluto nazista mentre urlava SLAVA UCRAINA. Tutto il suo corpo e il suo viso sono ricoperti di tatuaggi, inclusi molti tatuaggi nazisti.
Come ho spiegato, è un nazista che è stato in Ucraina per combattere nella guerra tra Ucraina e Russia. È un cittadino americano a cui recentemente è stata data la cittadinanza ucraina.
Ho prove schiaccianti che i nazisti appoggiati dal nostro governo non solo hanno ucciso civili all’estero, ma sono anche stati coinvolti in crimini di guerra. Nel caso di Kent “BoneFace” McLellan, che risiede in Florida, è un nazista, un terrorista domestico e un criminale violento arrestato in Florida nel 2012 dall’FBl. È stato inserito nella lista di controllo del terrorismo degli Stati Uniti e poi, nel 2014, è stato reclutato dalla CIA e, secondo quanto riferito, il Dipartimento della Difesa lo ha pagato per recarsi in Ucraina nel 2014, per unirsi a “Settore Destro” e poi al battaglione nazista Azov nel 2022, due formazioni che purtroppo oggi vengono finanziate con i soldi dei contribuenti.
Ho scoperto, attraverso le mie indagini, che al suo ritorno negli Stati Uniti, intorno al 2022, McLellan ha ricevuto una medaglia di spedizione dell’esercito americano per i suoi “servizi” in Ucraina. La mia indagine ha scoperto che ha pubblicato post sui social media in cui posava per una foto, in Ucraina, mentre indossava un’uniforme del battaglione Azov,accanto al cadavere di un civile. L’immagine, che ho inviato ad un analista forense per la verifica, è stata autenticata.
Perché il regime di Joe Biden finanzia gli squadroni della morte nazisti in Ucraina con i dollari dei contribuenti statunitensi? Ho ricevuto una telefonata da Kent “BoneFace” McLellan all’una di notte di ieri sera […] mi ha confessato vari crimini. Ecco la prova di ciò che il nostro governo sta facendo in Ucraina. Questi sono CRIMINI Dl GUERRA. […]” (fonte).
Laura Loomer ha ha aggiunto ulteriori informazioni e video nei post seguenti:
Il quadro è chiaro, le élite, il loro mondo, le loro ideologie morenti sono nel mirino. Il cacciatore è paziente, sa quando tirare il grilletto.
Ad oggi, Trump è costretto a difendersi da accuse penali in ben 4 casi giudiziari, l’ultimo dei quali culminato in un arresto (con rilascio immediato su cauzione), con tanto di foto segnaletica. La foto è subito diventata virale, tanto da essere immediatamente ristampata su magliette e altri gadget, venduti (con incassi record) per sostenere la sua campagna elettorale. Quest’ultimo arresto ha coinciso con il ritorno di Trump alla pubblicazione di un tweet sul suo profilo Twitter ufficiale, dopo oltre 2 anni e 8 mesi di silenzio (comprensivi di un lungo periodo in cui il suo account è stato bloccato: dall’8 gennaio 2021 al 20 novembre 2022). La persecuzione giudiziaria si sta rivelando, come era prevedibile, un clamoroso boomerang: la popolarità di Trump è ora alle stelle.
Veniamo ora alle notizie vere, quelle che diamo solo noi Patrioti del Q Movement: sappiamo che Trump, con il supporto dei militari, mantiene ancora i poteri presidenziali fondamentali (vedi QUI e QUI), a causa dei brogli e delle ingerenze straniere che hanno portato alla “vittoria” elettorale di Biden nel 2020. Sappiamo anche, da Q, che in realtà stiamo vedendo un film (ad esempio: Q#813, Q#1450, Q#4904) e che Trump è protetto e isolato (Q#326), quindi nessun arresto reale è possibile, ma stiamo assistendo a una fiction, il cui scopo consiste nel favorire il risveglio della popolazione, oltre che a fuorviare le forze residue del deep state. È anche possibile che il processo che Trump dovrà affrontare in Georgia, in cui si difenderà da accuse di interferenze elettorali, serva proprio per introdurre nel dibattimento le prove di brogli e ingerenze straniere a favore di Biden, perché tutti possano vederle (Q ci ha indicato diverse volte che certe accuse, certe inchieste, certi processi servono per introdurre legalmente prove nel sistema giudiziario e renderle quindi pubbliche: Q#1181, Q#1200, Q#1226, Q#1287, Q#3850). Certo è che l’arresto del 25 agosto 2023 (l’ultimo in ordine di tempo mentre scriviamo) ha provocato una presa di coscienza da parte di ampie fasce dell’elettorato nero, che hanno iniziato a schierarsi con Trump. Cito dal profilo Telegram Absolute1776 (tradotto da Insider Q Italy): “Q ci ha detto che quando la popolazione nera avesse capito i [loro] meccanismi di controllo e il fatto che il deep state ha usato la popolazione nera per decenni come mezzo per dividerci, per [loro] sarebbe stato game over. Sono abbastanza sicuro che in questo film siamo a quel punto. Ogni mossa che [loro] fanno a questo punto serve semplicemente a risvegliare sempre più persone. Boomerang in pieno effetto.” I drop di Q citati sono Q#9 e Q#19.
Infatti il deep state, terrorizzato dalla possibilità che Donald Trump possa rappresentare una figura unificante per tutto il popolo, per tentare di correre ai ripari e continuare fomentare le divisioni razziali, ha attivato il solito shooter, il solito folle che ha sparato sulla gente all’impazzata: il 26 agosto, a Jacksonville, un bianco ha compiuto una strage con motivazioni razziali, uccidendo tre afroamericani. Sappiamo da Q che questi episodi sono collegati al programma di controllo mentale della CIA “MK-Ultra” (Q#2663), ufficialmente abbandonato negli anni ’70, ma da allora sviluppato e perfezionato in segreto.
Secondo le interpretazioni correnti, il drop Q#3606 potrebbe essere riferito proprio all’attuale situazione giudiziaria di Trump: sono quattro i processi in cui dovrà difendersi e nel drop si dice “There is no STEP FIVE. -END-[Non c’è il QUINTO PASSO -FINE-]”, come a dire che il deep state ha esaurito questo tipo di munizioni e la resa dei conti è vicina. L’interpretazione troverebbe conferma nel nuovo tweet di Trump (la cui immagine si trova alla fine di questo articolo): sotto la foto segnaletica si trovano tre righe di testo, le cui lettere iniziali formano proprio la parola END. Come dice Q, non esistono le coincidenze.
Il deep state si trova inoltre ad affrontare il nodo delle elezioni presidenziali ed avrebbe bisogno di nuovi allarmi e di nuovi lockdown per ricorrere ancora una volta al voto postale ed alterare nuovamente il risultato delle urne a proprio favore. Di qui il tentativo di sfruttare l’inesistente “emergenza climatica”, forse per giungere ai paventati “lockdown climatici” (manovra per ora andata a vuoto). Poi hanno tastato il terreno della questione degli “alieni”, chissà con quale contorta finalità: il discorso, finora, è caduto da solo per l’indifferenza generale. Infine, negli ultimi giorni, è riemersa la “vecchia” questione del COVID: la stampa americana ha ricominciato a spingere sulla “pandemia”, ad usare toni iper-allarmisti nel parlare del virus e a gonfiare il numero di casi e di vittime. Lo stesso Biden ha parlato di “nuova pandemia” e di un “nuovo vaccino che funzioni”. Solo che ora l’atteggiamento della popolazione generale è molto diverso: l’esperienza maturata rende quasi impossibile una replica del copione di tre anni fa. Inoltre, come vedremo, il panorama dell’informazione sta velocemente e radicalmente cambiando, tanto forse da rendere impensabile la riproposizione della propaganda terroristica di inizio pandemia. L’impressione è che ogni tentativo in questo senso potrebbe trasformarsi in un ulteriore boomerang.
Esiste poi la possibilità che Biden esca di scena prima dello scadere del mandato (come sibillinamente ipotizzato da Trump durante la sua intervista con Tucker Carlson su Twitter, ma lo stesso Trump aveva già affermato che l’Amministrazione Biden sarebbe stata perseguitata dal 25° Emendamento – che prevede la rimozione del Presidente per motivi di salute – in uno dei suoi ultimi discorsi a fine mandato, tenuto ad Alamo, in Texas, il 12 gennaio 2021) e addirittura che lo stesso Trump torni ufficialmente alla Casa Bianca prima del previsto, come suggerito da George News tempo fa. Sono informazioni reali o solo elementi per confondere il nemico? Vedremo.
I media tradizionali in ginocchio
Nel frattempo, prosegue l’opera di scardinamento dei media tradizionali prevista dal Piano Militare: un’autentica, grande rivoluzione sta avvenendo sotto i nostri occhi. Il 23 agosto, a Milwaukee (Wisconsin), è andato in scena il primo dibattito tra i candidati repubblicani alle primarie per le presidenziali, trasmesso in TV con uno share di 12,8 milioni di spettatori. Trump, invece di partecipare all’evento con gli altri candidati, lo stesso giorno si è fatto intervistare, da solo, da Tucker Carlson su Twitter, ottenendo oltre 260 milioni di visualizzazioni. Lo stesso Carlson, che era il giornalista televisivo più seguito d’America con 5 milioni di telespettatori quando lavorava per Fox News, ottiene ora, nel suo programma su Twitter, decine di milioni di visualizzazioni, in media, per ogni puntata. Si può già parlare di superamento storico dei media tradizionali: grazie a Twitter e a Elon Musk sta nascendo un modello di informazione più democratico, più inclusivo e costruito “dal basso”. Le parole di Jacob Creech “Clandestine” prima e subito dopo l’intervista fotografano perfettamente la situazione:
“Si sta per realizzare il peggior incubo del deep state. Decine di milioni di persone stanno per ascoltare un uomo che non controllano, intervistato da un giornalista che non controllano, su una piattaforma social che non controllano. Stasera rappresenta un momento chiave nell’estinzione dei media tradizionali”
“Ragazzi! I numeri di questa intervista Trump/Tucker hanno già ASSOLUTAMENTE ANNIENTATO il dibattito repubblicano. I media tradizionali sono morti. Tucker e Trump lo dicono nei primi due minuti dell’intervista. Il popolo non sta guardando la TV. Il popolo ha aggirato i media corrotti!”
Uno dei prossimi passi nella distruzione della narrativa del deep state sarà l’intervista di Tucker Carlson a Vladimir Putin, per la quale, secondo RT, è stata già presentata domanda formale.
“Se pensate che l’intervista di Tucker a Trump abbia fatto arrabbiare i liberal, aspettate finché non intervista Putin. Il deep state non può tollerarlo. Il seguito di Tucker è colossale e non possono permettere che la gente veda che Putin non è il pazzo guerrafondaio che loro dipingono”
Proponiamo qui la traduzione dell’ottimo thread pubblicato su Twitter da Wyatt, specificando però che, a nostro avviso, il progetto qui descritto e l’intera Agenda 2030 non hanno più nessuna possibilità di avere successo ed essere applicati a livello mondiale. Ciò non toglie che le propaggini del deep state ancora al potere, soprattutto in Occidente, non tenteranno fino all’ultimo di spingere in quella direzione, causando danni gravissimi. Pubblichiamo il thread sotto forma di articolo, soprattutto con lo scopo di gettare ulteriore luce sulle reali intenzioni e sui terribili crimini delle élite finanziarie nei confronti dei bambini. In alcuni passaggi, abbiamo volutamente edulcorato il linguaggio che aveva riferimenti secondo noi troppo espliciti a pratiche sessuali con i bambini, mettendo comunque il link al post originale. La stessa cosa abbiamo fatto con le immagini che ritenevamo troppo disturbanti, sostituendole con il link alle stesse.
L’OMS e l’ONU hanno pubblicato dei documenti indirizzati a tutte le nazioni per istruire le scuole di tutto il mondo su come sessualizzare i bambini piccoli, parte di un programma per normalizzare la pedofilia.
Le affermazioni ufficiali sono chiare: vogliono la trasformazione del mondo. Insegnare ai bambini di 2 o 3 anni a masturbarsi e a quelle di 9 anni ad usare la pornografia online e a fare sesso è parte di questo programma. L’Amministrazione Biden ha rilasciato diverse comunicazioni a supporto.
Sono stati ampiamente distribuiti poster scolastici che incoraggiano i bambini ad avere rapporti omosessuali con i loro compagni di classe e vengono consigliati libri che parlano ai bambini di sesso orale. Altri libri consigliati raccontano storie di insegnanti che fanno sesso con i loro alunni.
Le scuole organizzano giochi/gare sessuali, durante i quali i bambini si impegano in attività sessuali da adulti (linguaggio volutamente edulcorato, link al post originale) come parte dell’”ampia educazione sessuale” pensata dall’OMS e dall’ONU. Agli insegnanti viene data l’istruzione di incoraggiare i bambini a fare sesso il prima possibile. Il documento “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa” pubblicato dall’OMS contiene le seguenti istruzioni:
1 – I bambini da 0 a 4 anni devono imparare che cos’è la masturbazione e sviluppare un interesse per il loro e l’altrui corpo
2 – I bambini tra i 4 e i 6 anni devono imparare che cos’è la masturbazione ed essere incoraggiati ad esprimere le loro necessità e i loro desideri sessuali
3 – I bambini tra i 6 e i 9 anni devono imparare che cosa sono i rapporti sessuali, la pornografia online, ad avere un amore segreto e ad auto-stimolarsi
4 – I bambini tra i 9 e i 12 anni dovrebbero avere la loro prima esperienza sessuale ed imparare ad usare la pornografia online
La pagina nell’immagine sotto è tratta dalla pubblicazione suddetta. Notate il gruppo di età dei bambini nell’angolo in alto a sinistra.
Questo video è parte di un programma scolastico europeo che lavora a stretto contatto con l’OMS. Mostra come i bambini piccoli siano incoraggiati ad iniziare a masturbarsi. È stato inviato a diverse migliaia di scuole come parte dell’”ampia educazione sessuale” dell’OMS, che afferma che i bambini dovrebbero cominciare a fare sesso il prima possibile. Il video è stato pubblicato dalla Rutgers Foundation, che opera in 27 Paesi del mondo ed è partner dell’OMS.
Il documento successivo, a cui si riferisce l’immagine sotto, è stato pubblicato dall’ONU e si intitola “Guida tecnica internazionale per l’educazione sessuale”. Sono le linee guida ufficiali per le scuole elementari nel mondo. L’obiettivo del documento viene descritto a pagina 16 [N.B.: i numeri di pagina si riferiscono sempre all’edizione in inglese, n.d.r.]: dare ai bambini gli strumenti per avere rapporti sessuali.
A pagina 17 l’ONU spiega che la guida serve ad aiutare i bambini piccoli a costruire relazioni romantiche o sessuali. A pagina 71 si istruiscono gli insegnanti ad insegnare ai bambini a partire dai 5 anni cosa sono i baci, gli abbracci, il toccarsi e i comportamenti sessuali.
I marchi posti su questa guida mostrano che essa è parte degli obiettivi dell’Agenda 2030. Tale Agenda è il piano dell’ONU per trasformare ogni aspetto dell’esistenza umana entro l’anno 2030.
Dicono chiaramente che la trasformazione della vita umana raggiungerà tutto il mondo “Mentre iniziamo questo viaggio collettivo, promettiamo che nessuno verrà lasciato indietro. Questi sono obiettivi universali che coinvolgono il mondo intero, i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo allo stesso modo”.
L’Amministrazione Biden ha dichiarato che farà di tutto per applicare l’Agenda 2030 il prima possibile, e comunque non più tardi del 2030.
I Paesi Bassi sono al centro di questo progetto globale per sessualizzare i bambini piccoli. Quello che succede qui, verrà replicato in tutto il mondo. È in questo Paese che ha sede la Rutgers Foundation, che è finanziata da organizzazioni globali come la Bill and Melinda Gates Foundation e Planned Parenthood. Nella primavera del 2023 è stato lanciato un programma nazionale denominato “Febbre di primavera”. Un poster scolastico è stato affisso in migliaia di scuole elementari. Questi alcuni dei messaggi raffigurati sul poster: due maschietti che si tengono per mano e dicono “Sì, lo vogliamo”, due femminucce si appartano in un luogo sicuro per fare sesso.
Il programma “Febbre di primavera” impone aggressivamente il tema dell’omosessualità a bambini ingenui e vulnerabili. Una cosa è una persona confusa circa la propria identità sessuale e le proprie preferenze, ma imporre la confusione sessuale nelle scuole elementari per spingere i bambini verso uno stile di vita omosessuale è tutta un’altra cosa.
Spingere i bambini piccoli all’omosessualità è un’istruzione diretta dell’OMS e dell’ONU. A pagina 40 degli “Standard per l’Educazione Sessuale” citati, si dice alle scuole di insegnare ai bambini di 4 anni cosa sono le relazioni tra individui dello stesso sesso e a pagina 44 si istruiscono gli educatori ad insegnare ai bambini di nove anni cosa siano l’amicizia e l’amore verso una persona dello stesso sesso.
Uno dei libri raccomandati, “What is sex?” [Che cos’è il sesso?], presenta un disegno esplicito di sesso orale, spiega di cosa si tratti e incoraggia a provare il sesso orale (link all’immagine).
Perché qualcuno dovrebbe volere che i bambini dai 4 agli 8 anni sappiano tutto sul sesso orale?
In una pagina di un programma scolastico per le elementari, in modo specifico per i bambini di 10 anni, si legge un elenco esaustivo delle attività sessuali (contenuto volutamente edulcorato, link al post originale).
Dando uno sguardo più approfondito al programma, troviamo una definizione chiara dell’obiettivo della lezione: “I bambini piccoli dovrebbero sapere tutto sul desiderio, l’eccitazione fisica e l’intimità. Dovrebbero sapere che tutti hanno pulsioni sessuali e non dovrebbero vergognarsene.”
La vergogna è una sensazione naturale di base che i bambini hanno e che li protegge dal subire traumi in esperienze inappropriate. La sessualità è l’aspetto più sensibile e vulnerabile dell’umanità, che può dar luogo, in caso di approccio errato, a ferite che durano per l’intera vita. La vergogna è una barriera essenziale che ci tiene al sicuro. I programmi che abbiamo descritto mirano a rimuovere questa barriera naturale, in modo che i bambini non segano più l’istinto che li porta a proteggere il loro corpo. Questo li rende estremamente vulnerabili e facili vittime di predatori sessuali.
Quello che segue è un esempio di programma scolastico ufficiale dei Paesi Bassi, pubblicato dallo School Leerplan Ondrewijs, editore ufficiale di tutti i programmi scolastici.
Possiamo vedere che rispecchia gli standard dell’OMS:
1 – I bambini nel gruppo di età tra 0 e 4 anni devono imparare cosa significa innamorarsi, stare in intimità ed avere pulsioni sessuali.
2 – I bambini dai 5 anni di età devono imparare cosa siano i rapporti sessuali, la pornografia online e sperimentare il desiderio toccando il loro corpo.
La Rutgers ha pubblicato una guida per spiegare agli insegnanti come indottrinare i bambini piccoli riguardo al sesso. In essa fanno diversi riferimenti alla guida dell’OMS “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa”, confermando ulteriormente su quale base stiano collaborando con l’OMS. Inoltre, un membro dello staff della Rutgers ha contribuito alla redazione della guida dell’OMS.
Nella sua pubblicazione, la Rutgers chiarisce qual è lo scopo di questo tipo di educazione (vedi immagine sotto): “L’educazione sessuale e di relazione fornisce ai bambini idee che li aiuteranno ad iniziare ad avere rapporti sessuali anticipatamente”.
L’intera idea alla base di questa forma di educazione sessuale non è quella di assistere i bambini durante il loro sviluppo naturale, per accompagnarli verso una sessualità sana e matura, ma lo scopo è quello di indottrinarli affinché inizino a fare sesso il prima possibile.
Diverse scuole stanno organizzando giochi/gare di sesso, in cui i bambini sono spinti a fare tra loro esperienze che sono tipiche dell’età adolescenziale o adulta (linguaggio volutamente edulcorato, link al post originale).
Sotto, potete vedere l’immagine di un articolo nelle news riguardante giochi/gare di sesso in una scuola elementare nei Paesi Bassi.
La sessualizzazione dei bambini avviene anche fuori dalla scuola. Sotto potete vedere le immagini di aree giochi approvate da amministrazioni locali e scuole.
La stessa cosa accade anche a livello globale con le multinazionali, come nel caso di queste tazze di McDonalds in Giappone, che, quando girate ad un certo angolo, mostrano bambini impegnati in atti sessuali.
L’esecuzione delle linee guida dell’ONU e dell’OMS nei Paesi Bassi viene delegata alla Rutgers, un’organizzazione internazionale attiva in 27 Paesi. Le informazioni che seguono rivelano come la Rutgers sia sempre stata in prima linea nel movimento pedofilo internazionale.
Jan Rutgers (1850-1924) era un feroce oppositore del matrimonio, che considerava contro natura. Era anche un appassionato promotore della riduzione della popolazione umana attraverso l’introduzione nella società della cultura del sesso libero. Quando la Rutgers Foundation venne fondata nel 1969, il suo scopo principale era la riduzione della popolazione attraverso l’educazione sessuale, l’aborto e la contraccezione. Nel 1999 la Rutgers si è fusa con il gruppo NISSO (Istituto dei Paesi Bassi per la Ricerca Sessuologica Sociale), il cui scopo era la riduzione della natalità attraverso la promozione dell’aborto, del sesso libero e dell’educazione sessuale. Nel 2011 la Rutgers si fuse ancora con la World Population Foundation, che condivideva l’obiettivo di ridurre la popolazione attraverso l’aborto e l’educazione sessuale.
La Rutgers è sempre stata fortemente coinvolta nel movimento mondiale per normalizzare la pedofilia. Nel 1946, venne fondata l’Associazione per la Riforma Sessuale dei Paesi Bassi (NVSH), di nuovo con l’obiettivo di ridurre la popolazione. La NVSH organizzò dei gruppi di lavoro sulla pedofilia che furono sostenuti dal Senatore del Partito Laburista dr. Edward Brongersma. Lo stesso Brongersma divenne il leader del movimento per l’accettazione della pedofilia negli anni ‘70. Brongersma era noto per aver abusato di minori. Negli anni ‘60 Brongersma divenne membro del direttivo della NVSH, dove di nuovo organizzò dei gruppi di lavoro sulla pedofilia. Pubblicavano la rivista NIKS (abbreviazione olandese di “Verso l’integrazione della sessualità infantile”). In un archivio online della rivista, si possono vedere le disturbanti oscenità promosse: bambini nudi in copertina con i genitali esposti, bambini che fanno sesso e così via (link all’immagine).
Un numero della rivista pedofila di Brongersma si intitola “La puntata anti-educazione” e contiene un articolo che spiega quanto la famiglia naturale sia “malvagia” (link all’immagine). L’articolo è intitolato “Come uccido mio padre e mia madre?”, cito: “In famiglia l’amore è impossibile. L’amore dei genitori è una menzogna… La famiglia limita, inasprisce, svilisce, scoraggia, maltratta, deforma…”
La rivista pedofila NIKS ospitava articoli di prominenti pedofili a livello internazionale, come Theo Sandfort, che ha scritto per diverse pubblicazioni pedofile ben note, come Paedo Alert News e la britannica Paidika.
Nel 1999 la Rutgers ha pubblicato un articolo del pedofilo Sandfort. Nel 2000 un’altra organizzazione pedofila è salita alla ribalta delle cronache per aver costruito un archivio di pornografia infantile. Il suo fondatore, Frits Bernard, era un avido pedofilo. I loro articoli costitutivi affermano che collaboravano con la Rutgers. Il 22 giugno 1979 la Rutgers ha firmato una petizione, insieme al pedofilo condannato Brongersma, per la legalizzazione del sesso con i bambini. L’attuale Direttore del Comitato di Supervisione della Rutgers è Andrée van Es, ex politico della Sinistra Verde e del PSP, un partito che ha fatto pressioni per la legalizzazione della pedofilia.
L’ex direttore della Rutgers, Pieter Wijnsma, ha affermato in un’intervista che aveva incoraggiato un gruppo di bambini a masturbarsi, perché “l’aspetto del desiderio deve essere sviluppato”.
L’organizzazione del pedofilo Brongersma è stata sostituita dal Fondo per la Ricerca Scientifica sulla Sessualità (FWOS). Loro affermano che la Rutgers gestisce la vasta collezione di materiale di pornografia infantile di Brongersma.
La International Planned Parenthood Foundation (un’organizzazione per l’aborto fondata dal padre di Bill Gates) ha pubblicato un vero e proprio manifesto per la pedofilia intitolato “EXCLAIM!”, che è stato distribuito dalle Nazioni Unite. In esso si ritrovano affermazioni tipicamente usate da pedofili e predatori di bambini. È letteralmente infarcito di tipici “storici” argomenti utilizzati dai pedofili, quando affermano che i bambini di ogni età e gli adolescenti hanno il “diritto umano” di fare sesso.
Le pratiche pedofile di alti ufficiali dell’OMS e dell’ONU vengono di solito nascoste con attenzione, ma di quando in quando uno di loro viene scoperto. È il caso di Peter Dalglish, ufficiale che ha ricoperto cariche di alto profilo all’ONU, all’UNICEF e all’OMS per oltre 30 anni ed è stato il fondatore di Street Kids International [associazione che si occupa dei ragazzi di strada, n.d.r.]. È stato premiato con l’Ordine del Canada per il suo impegno umanitario. Nel 2015, è stato il rappresentante dell’ONU a Kabul. Nel 2018, Dalglish è stato colto in flagrante mentre abusava di due minori in Nepal ed è stato condannato a nove anni di prigione. Dalglish adescava i bambini promettendo loro di farli studiare, portarli all’estero e fargli avere un lavoro.
Gli investigatori affermano che ha abusato di minori per un periodo di 15 anni, mentre ricopriva cariche all’ONU e all’OMS.
Le maggiori entità che spingono per questa agenda pedofila sono proprio l’ONU e l’OMS. Dobbiamo però ricordarci che, in realtà, queste non sono organizzazioni governative, ma organizzazioni private nelle mani di élite finanziarie. Come organizzazioni private, non hanno autorità su nessuno in nessun modo, eppure operano come un Governo Mondiale che controlla le politiche sanitarie e il sistema scolastico in tutto il mondo. L’OMS non opera per gli interessi dell’umanità, ma per i programmi criminali di entità nascoste. L’OMS ha soppresso le cure per il COVID e ordinato alle aziende che controllano i social media di censurare scienziati e medici riguardo alle cure efficaci. È stata l’OMS a dire al mondo che solo un’iniezione sperimentale poteva essere la risposta alla pandemia, il che ha causato milioni di morti e ha reso migliaia di persone permanentemente disabili come risultato delle inoculazioni.
Il programma per sopprimere di ogni cura efficace per il COVID e dire al mondo che solo un’iniezione sperimentale non testata poteva salvarci è stato fortemente spinto dal multimiliardario e portavoce delle élite finanziarie Bill Gates. Egli è il primo mercante di vaccini al mondo e ha guadagnato cifre astronomiche da questa campagna di vaccinazione mondiale. Quando veniamo a conoscenza del fatto che Gates è il maggior donatore per l’OMS, capiamo anche che ha il pieno controllo delle loro politiche. Bill Gates è noto per la sua stretta relazione con Jeffrey Epstein, che organizzava per le élite orge con bambini sulla sua nota isola. Epstein è stato arrestato nel 2018 sotto l’Amministrazione Trump e ufficialmente si è impiccato in cella.
Il nome di Bill Gates compare diverse volte sulle liste dei voli per l’isola di Epstein.
Perché i governi e le élite finanziarie insistono nel voler sessualizzare i bambini in ogni nazione del mondo? La risposta ci viene da tutti fatti che abbiamo riportato e che spiegano in dettaglio come la maggior parte delle élite abbiano una cosa in comune: sono pesantemente coinvolte nell’abuso organizzato di minori. Ciò è confermato dall’ex direttore dell’FBI Ted Gunderson, come da ex membri dell’esercito, di organizzazioni di polizia di diversi paesi a da detective privati.
Il pericolo di queste élite e delle strutture che controllano è che sono diventate esperte nell’abilità di ipnotizzare l’umanità con i loro giochi di parole, che fanno sembrare l’adescamento dei bambini piccoli in favore dei predatori sessuali come una cosa meravigliosa, che dobbiamo appoggiare senza riserve. Sono dei maghi delle chiacchiere che fanno incantesimi sulla mente delle persone a cui mancano la prontezza e l’allenamento per riconoscere i loro trucchi. Per questo molta gente inconsapevole ci casca.
Tutti abbiamo la scelta di chiudere gli occhi e diventare complici con il nostro silenzio o comportarci da persone coraggiose e opporci, denunciando tutto pubblicamente. I bambini non possono difendersi da soli da questi mostri. Se non li combattiamo noi, nessuno lo farà e questo orrore potrà solo aumentare in tutto il mondo.
NOTA: il presente testo è il sunto dell’articolo “Devolution – Part 13”, di Patel Patriot
Finora abbiamo collegato la “devolution” (cioè la continuità del Governo degli USA nel caso in cui potenze o poteri ostili siano riusciti ad impossessarsi dei vertici istituzionali) principalmente all’apparato militare, ma un attento studio dei documenti ci autorizza a pensare più in grande.
Il 7 dicembre 2020 Donald Trump ha firmato l’Ordine Esecutivo 13961 “Governance and Integration of Federal Mission Resilience” [Amministrazione e integrazione della resilienza della rappresentanza federale], che è stato emesso contemporaneamente alla “Federal Mission Resilience Strategy 2020” [Strategia della resilienza della rappresentanza federale 2020]. Vedremo che l’intero quadro della devolution si trova nei registri federali, visibile a tutti, dal 7 dicembre 2020.
L’EO 13961 è stato emesso, come si evince dal testo stesso, sotto l’autorità del National Security Act del 1947, il che lo pone immediatamente non in un ambito relativo ai “disastri naturali”, ma in quello di “guerra e difesa nazionale”: l’intera base dell’EO è la continuità di governo proprio in quest’ultimo caso. L’EO richiama la Presidential Policy Directive-40 [Direttiva di Politica Presidenziale-40], emessa da Obama, che, pur essendo segreta nei contenuti specifici, è noto che tratta della continuità delle Funzioni Nazionali Essenziali (NEFs) tramite: Continuità delle Operazioni (COOP), Continuità di Governo (COG) e Governo Costituzionale Permanente (ECG).
Questa la lista delle Funzioni Nazionali Essenziali (NEFs):
NEF 1: Mantenere la continuità della forma di governo, inclusi i tre poteri separati (legislativo, esecutivo e giudiziario)
NEF 2: Fornire una leadership nazionale visibile e mantenere la fiducia del popolo americano
NEF 3: Difendere gli USA da tutti i nemici, esterni ed interni, e prevenire gli attacchi
NEF 4: Mantenere relazioni efficaci con le altre nazioni
NEF 5: Mantenere la sicurezza interna e l’azione contro il crimine
NEF 6: Mantenere la capacità di una pronta risposta in caso di calamità o attacchi
NEF 7: Proteggere e stabilizzare l’economia nazionale e mantenere la fiducia nel sistema finanziario nazionale
NEF 8: Fornire livelli di servizio adeguati nelle aree della sanità, della sicurezza e del welfare
L’Ordine Esecutivo citato e il relativo documento sulla “strategia” sono soprattutto focalizzati sulla resistenza del ramo esecutivo; in particolare, l’Ordine Esecutivo stabilisce la creazione di un Comitato Esecutivo, composto dalle seguenti figure istituzionali (riportiamo tra parentesi il nome di chi era in carica al momento della pubblicazione del documento):
Segretario della Difesa (Christopher Miller)
Segretario della Sicurezza Interna (Chad Wolf)
Direttore dell’Intelligence Nazionale (John Ratcliffe)
Consigliere per la Sicurezza Nazionale (Robert O’ Brien)
Assistente del Presidente e vicecapo dello Staff per le Operazioni (Tony Ornato)
Direttore dell’Ufficio Gestione e Budget (Russell Vought)
Membro aggiuntivo presente solo quando le sue competenze siano richieste:
Direttore dell’Ufficio per le Politiche di Scienza e Tecnologia (Kevin Droegemeir)
Il Comitato Esecutivo serve a facilitare l’esecuzione del piano di continuità e le altre politiche relative, a consigliare il Presidente sulle suddette tematiche, a istituire corpi di coordinamento subordinati (laddove appropriato), a coordinare il lavoro delle agenzie nell’ambito del piano di continuità.
Ricapitolando: L’Ordine Esecutivo 13961 nasce dai poteri di guerra di Trump e fornisce le linee guida per l’esecuzione di un “piano di continuità”. Ci dice anche che esistono corpi subordinati e gruppi di lavoro che supportano il Comitato Esecutivo e il suo lavoro nell’eseguire il piano. Dice inoltre che il collegamento del Comitato Esecutivo con il Presidente è rappresentato dal Capo dello Staff (che all’epoca era Mark Meadows).
L’EO stabilisce che il Consigliere per la Sicurezza Nazionale (all’epoca O’ Brien) è designato come Coordinatore della Continuità Nazionale e che, a sua volta, può trasferire questa funzione a una persona da lui stesso designata.
Nell’Ordine Esecutivo 13961 è inoltre contenuta una modifica all’Ordine Esecutivo 13618, emesso da Obama, sulla sicurezza delle comunicazioni durante le situazioni di emergenza.
Mentre originariamente l’Ordine Esecutivo di Obama poneva le comunicazioni dell’esecutivo, nei casi di emergenza o sicurezza nazionale, sotto il controllo di numerose agenzie, le modifiche introdotte da Trump pongono questo controllo nelle mani del Direttore dell’Ufficio per le Politiche di Scienza e Tecnologia (che, lo ricordiamo, è parte del Comitato Esecutivo dell’EO 13961) e sostituiscono il Comitato Esecutivo dell’EO 13618 con quello dell’EO 13961. Assistiamo quindi ad un deciso accentramento dell’aspetto cruciale delle comunicazioni in emergenza alla ristretta cerchia stabilita dall’Ordine Esecutivo di Trump che abbiamo finora esaminato.
Diamo ora un’occhiata più approfondita al documento “Federal Mission Resilience Strategy 2020”, che si apre con una lettera introduttiva dello stesso Trump. Egli vi afferma che gli avversari degli USA non combatteranno nei termini più congeniali all’America, ma si muoveranno su una soglia che rimarrà al di sotto del conflitto armato e che il documento in questione serve per mantenere in vita il Governo Costituzionale in qualsiasi circostanza, prevedibile o meno.
In questa lettera Trump ha delineato ciò che si stava già accingendo a fare, altrimenti non avrebbe avuto senso pubblicare un simile documento un mese e mezzo prima di lasciare la Casa Bianca.
Il documento di “Strategia” è stato sviluppato per rispondere alla direttiva del Comitato dei Direttori del Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSCPC). Facciamo ora un approfondimento su questo comitato. Il 4 aprile 2017 Trump ha pubblicato un memorandum presidenziale in cui ha richiamato il National Security Act del 1947, che abbiamo già menzionato sopra e che si trova nella sezione “Guerra e Difesa Nazionale” del Codice degli Stati Uniti. Nel memorandum si afferma che, in base a questa legge del 1947, al Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC) spetta consigliare il Presidente nell’integrazione delle politiche estere, interne e militari in relazione alla sicurezza nazionale. Accenniamo brevemente al fatto che Trump e O’Brien hanno ripulito l’NSC dagli elementi del deep state nel febbraio 2020. Il NSCPC è definito come un forum interagenzia di livello ministeriale che si occupa di valutare i problemi politici che interferiscono con la sicurezza nazionale. Trump ha quindi emesso l’EO 13961 e il contemporaneo documento sulla strategia per la continuità governativa non solo in base alla legge del 1947 pensata per situazioni di guerra, ma anche sotto la direzione del gruppo politico di livello più alto sulla tematica della sicurezza nazionale. Giova ripetere che ciò a cui assistiamo è indice di un’operazione militare nella forma di un piano per la continuità di governo, e che il piano è stato formulato per garantire la continuità dell’esecutivo in una situazione specifica, la situazione di guerra.
Vediamo ora chi faceva parte dell’NSCPC al tempo dell’emissione dell’EO 13961:
Consigliere per la Sicurezza Nazionale – Robert O’Brien – Presidente del Comitato
Segretario di Stato – Mike Pompeo
Segretario del Tesoro – Steve Mnuchin
Segretario della Difesa – Christopher Miller
Procuratore Generale – William Barr
Segretario dell’Energia – Dan Brouillette
Segretario della Sicurezza Interna – Chad Wolf
Capo dello Staff per il Presidente – Mark Meadows
Direttore dell’Intelligence Nazionale – John Ratcliffe
Presidente degli Stati Maggiori Riuniti – Mark Milley
Direttore della CIA – Gina Haspel
Consigliere per la Sicurezza Interna – Julia Nesheiwat
Rappresentante degli Stati Uniti all’ONU – Kelly Craft
I nomi sottolineati sono quelli che contemporaneamente occupavano una posizione nel Comitato Esecutivo dell’EO 13961 di cui sopra.
Ovviamente, se assumiamo che l’Ordine Esecutivo 13961 e il documento sulla “Strategia” forniscano il quadro della devolution, dobbiamo per lo meno assumere che tutti i nomi dell’elenco siano “cappelli bianchi”, nonostante alcune apparenze contrarie (come nel caso della controversa figura del Generale Milley).
La strategia per la continuità di governo riduce il peso della ricollocazione del personale in location alternative e si poggia di più sulla redistribuzione e sul decentramento dei compiti. Siamo di fronte a una gestione olistica del rischio riguardante la continuità di governo, con una suddivisione dei compiti su uno spettro molto ampio di organismi burocratici, in modo che alle singole entità coinvolte possa anche non essere comunicato nulla che riguardi il piano di continuità governativa. Un simile modello è stato pensato per continuare a funzionare anche nel momento dell’ingresso dell’amministrazione Biden. La costruzione della “devolution” è quindi probabilmente basata su gruppi di lavoro già capaci di portare avanti le funzioni fondamentali del governo una volta che il piano abbia avuto inizio.
Il documento sulla “Strategia” parla di “eventi distruttivi” per le “infrastrutture critiche” per mezzo di “attacchi cinetici e non cinetici”. Noi già sappiamo che le elezioni sono classificate come “infrastruttura critica”. Sappiamo anche, dai commenti di Trump, che ci sono state interferenze straniere nelle elezioni americane. Per logica, l’interferenza straniera nelle elezioni e il loro furto risultano nell’impossibilità di preservare la forma di governo.
Il modello di pianificazione è anch’esso parte del documento sulla “Strategia” e menziona il cambiamento paradigmatico nel passaggio da un modello “reattivo” a un modello “proattivo” (che, cioè, anticipa le mosse del nemico, anziché reagirvi). La continuità di governo passa quindi dall’essere una reazione supercomplicata a un evento a una transizione invisibile, in cui le Funzioni Fondamentali che hanno la priorità vengono portate avanti senza interruzioni.
Nel documento vengono individuate tre “direttrici di sforzo”:
Direttrice di Sforzo Uno: assicurare l’efficienza delle funzioni essenziali prima, durante e dopo eventi disgreganti
Direttrice di Sforzo Due: assicurare una leadership nazionale continua, responsabilità, coordinamento e gestione del rischio di funzioni e servizi essenziali
Direttrice di Sforzo Tre: assicurare servizi di supporto alle decisioni dell’esecutivo e supporto operativo del Presidente in qualunque circostanza, incluso un contesto di distruzione non preavvisata o di minaccia diretta.
La “Strategia” tratteggia il contesto, il modello di pianificazione e i passi necessari per assicurare la resilienza del ramo esecutivo del Governo Federale. Questi includono la nuova prioritizzazione delle funzioni essenziali e l’incremento del numero dei possibili nodi disponibili per eseguire le funzioni essenziali ri-prioritizzate.
Ora che abbiamo esaminato più in dettaglio l’EO 13961 e il documento sulla “Strategia”, vale la pena tornare sul Comitato Esecutivo stabilito dall’Ordine Esecutivo stesso. Donald Trump, nella già citata introduzione del documento “Strategia” ha scritto: “Governo e settore privato devono lavorare insieme per ridurre le vulnerabilità e progettare infrastrutture che prevedano dall’inizio preparazione e resilienza”. Diamo quindi un’occhiata all’attuale inquadramento tra settore pubblico e privato di coloro che erano membri del Comitato Esecutivo al tempo della pubblicazione dell’EO 13961.
Assistente del Presidente e vicecapo dello Staff per le Operazioni, Tony Ornato: è ora vicedirettore del Servizio Segreto. È interessante che un membro del Comitato Esecutivo occupi una posizione così prominente nonostante il cambio di amministrazione.
Direttore dell’Ufficio Gestione e Budget, Russell Vought: ha fondato il Center for Renewing America (CRA), che si occupa di portare avanti le politiche di Trump in diversi settori-chiave. L’azienda impega diversi elementi che hanno fatto parte dell’Amministrazione Trump.
Segretario della Sicurezza Interna, Chad Wolf: dopo essere entrato a far parte dell’America First Policy Institute (un altro istituto che porta avanti le politiche di Trump), si starebbe preparando a lanciare il Wolf Global Advisors, che può essere considerato come un Dipartimento della Sicurezza Interna su piccola scala. L’organizzazione sembra essere ancora dormiente.
Direttore dell’Intelligence Nazionale, John Ratcliffe: anche lui fa parte dell’America First Policy Institute.
Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Robert O’ Brien: è il co-fondatore della American Global Strategies LLC, una società di consulenza che vede al proprio interno ex dipendenti della Casa Bianca, del Dipartimento di Stato, del Pentagono e di Capitol Hill. Anche questa azienda sembra essere quasi “dormiente”.
Segretario della Difesa, Christopher Miller: è il co-fondatore della Boundary Channel Partners (BCP), società di consulenza di cui fanno parte diversi membri della passata amministrazione. Anche questa azienda risulta “dormiente”. Il gruppo di lavoro può essere considerato come una replica del Dipartimento della Difesa di Trump su piccola scala.
In conclusione, dobbiamo guardare all’Ordine Esecutivo 13961 e alla “Strategia” e affiancarli alle prove circostanziali fornite in tutta la serie di articoli della Devolution Series. Aggiungiamo al quadro le disfunzioni di Biden e della sua amministrazione: a questo punto, la “devolution” non può essere considerata una teoria come un’altra.
Il quadro complessivo inizia ora ad essere a fuoco. Il 7 dicembre 2020 Trump ha emesso l’Ordine Esecutivo 13961 “Governance and Integration of Federal Mission Resilience” e il documento “Federal Mission Resilience Strategy”, mettendo in moto il piano. Ora siamo in grado di individuare il gruppo di persone responsabili dell’implementazione ed esecuzione del piano. Ogni individuo responsabile della “devolution” ha formato o è entrato in organizzazioni strettamente allineate con le politiche dell’Amministrazione Trump.
Avete notato che, ultimamente, la rilevanza di Trump è aumentata e che lui stesso si sta mettendo sotto i riflettori? Il movimento MAGA sta crescendo e non c’è nulla che lo possa fermare. Il popolo sta riprendendo in mano l’America dal basso, così come dovrebbe essere. Stiamo facendo la nostra parte, Trump ha già fatto la sua.
Non è più questione di capire se la “devolution” sia reale, ma di come e quando verrà rivelata.
Nella prima parte, abbiamo tradotto un ottimo articolo di Dave Hayes che spiega il concetto di “devolution” e lo inquadra nell’attuale contesto storico e politico. Continuiamo il discorso sulla teoria della “devolution” (secondo la quale, in America, il potere presidenziale non sarebbe mai realmente passato nelle mani di Joe Biden, cosa che, a nostro avviso, corrisponde alla realtà dei fatti) inoltrandoci in alcuni aspetti tecnici fondamentali che danno sostanza al discorso.
Durante un’emergenza nazionale, al Presidente degli USA sono assegnati poteri eccezionali. Gli Stati Uniti sono ancora in stato di emergenza nazionale, in virtù dell’Ordine Esecutivo n. 13848 del 12 settembre 2018, denominato “Ordine Esecutivo sull’imposizione di determinate sanzioni in caso di interferenze straniere in un’elezione negli Stati Uniti”. Il 10 settembre 2020, l’Ordine Esecutivo è stato prorogato di un anno in virtù della “minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale”.
Durante un’”emergenza nazionale catastrofica”, il Presidente può nominare un “governo ombra” temporaneo. La creazione di un “governo ombra” richiede che alcuni individui-chiave dell’ERG (“Emergency Relocation Group”, ossia Gruppo di Ricollocazione di Emergenza) vengano spostati in località secondarie per mandare avanti il governo (il “governo ombra” fu attivato, ad esempio, dal Presidente Bush subito dopo gli attacchi dell’11 settembre).
Se l’emergenza nazionale si verifica nella regione della Capitale, il Piano di Continuità Nazionale fornisce la strategia dettagliata per l’evacuazione di massa e la ricollocazione di ogni agenzia del governo federale, della Casa Bianca e dell’esercito.
Il Presidente Trump può anche utilizzare i poteri di due Ordini Esecutivi di Obama per proteggere la Nazione:
Il potere di requisire tutte le risorse nazionali e di reclutare i cittadini (E. O. di marzo 2012)
Il potere da parte del DHS (Department of Homeland Security, l’equivalente del Ministero dell’Interno) di prendere il controllo delle reti di comunicazione private (E. O. di luglio 2012)
Il governo federale ha stabilito 4 livelli di COGCON (condizioni di prontezza per la continuità del governo):
– COGCON4 = condizioni normali con esercitazioni periodiche
– COGCON3 = le squadre preposte di ogni agenzia e dipartimento preparano i siti alternativi, eseguendo i test delle infrastrutture di comunicazione ed elettroniche e mantenendosi costantemente informate sull’ubicazione dei dirigenti e dei quadri superiori
– COGCON2 = dispiegamento del 50-75% dei membri del personale di continuità del Gruppo di Ricollocazione di Emergenza presso le sedi alternative. Accertamento della loro capacità di condurre operazioni e loro preparazione a svolgere le funzioni essenziali delle relative organizzazioni nell’evento di un’emergenza catastrofica
– COGCON1 = dispiegamento completo della leadership designata e del personale di continuità allo scopo di svolgere le funzioni essenziali delle relative organizzazioni da località alternative sia come risultato che in preparazione di un evento catastrofico
È interessante notare che ogni anno il Governo degli Stati Uniti abbassa “segretamente” il livello di COGCON da 4 a 3 in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione, quando la leadership governativa è concentrata in un singolo luogo.
Il 19 gennaio 2021 (il giorno prima che Trump lasciasse la Casa Bianca), Dave Troy, giornalista serio e tutt’altro che un supporter di Trump, ha cominciato a postare su Twitter la notizia che a molte persone era stato notificato che il livello di COGCON era stato abbassato a 2. Dopo una serie di verifiche, l’abbassamento del livello di COGCON a 2 è stato confermato. Per noi è un indizio importante dell’implementazione della “devolution”, con lo spostamento del vero governo in sedi alternative, mentre a Washington rimaneva un governo “di facciata”.
Veniamo ora ad aspetti più strettamente militari e parliamo della catena di comando. Per capire come la “devolution” può essere attivata per via militare, è importante capire la catena di comando in seno al Dipartimento della Difesa. Tutto parte dal vertice, rappresentato dal Presidente, che è il comandante in capo delle forze armate. La seconda figura nella linea di comando è il Segretario della Difesa, poi vengono i Comandanti Combattenti. È importante notare che tutti i Generali che lavorano al Pentagono, cioè i Joint Chiefs of Staff (gli Stati Maggiori Riuniti) sono esclusi dalla catena di comando ed hanno principalmente una funzione consultiva. I Comandi Combattenti (COCOMs), noti anche come Comandi Combattenti Unificati, sono il più alto livello possibile di comando militare. I COCOMs sono 11 in totale e si distinguono per area geografica o per funzione di competenza. I COCOMS geografici sono 7 (Nord America, Sud America, Europa, Africa, Medio Oriente, Regione Indopacifica, Spazio), quelli funzionali sono 4 (Operazioni Speciali, Strategico, Trasporti, Informatico). Per acquisire il grado di Comandante Combattente, un generale a 4 stelle deve essere raccomandato dal Segretario della Difesa, nominato per l’incarico dal Presidente, confermato dal Senato e formalmente incaricato, su ordine del Presidente, dal Segretario della Difesa.
Degli attuali 11 Comandanti Combattenti, 10 sono stati nominati dal Presidente Trump, l’undicesimo (l’Ammiraglio John C. Aquilino per la Regione Indopacifica) da Joe Biden. Come far conciliare il Comandante nominato da Biden con la teoria della “devolution”? La chiave sta nel fatto che l’Ammiraglio Aquilino ha supervisionato la promozione, a giugno di quest’anno, di Charles A. Flynn, fratello del Generale Mike Flynn, a comandante delle forze armate americane nel Pacifico: dato che la famiglia del Generale Flynn è, al di là di ogni dubbio, una famiglia di Patriots, ne consegue che la figura di Biden è servita solo da “facciata” per la nomina di Aquilino.
I Comandanti Combattenti reciterebbero un ruolo fondamentale nella “devolution”: le uniche persone che dovrebbero sapere dell’attivazione della “devolution”, oltre al Presidente e al Segretario della Difesa, sono proprio i Comandanti Combattenti e solo nella fase successiva, quella della “rivelazione” al pubblico, dovrebbero fornire informazioni specifiche ai loro sottoposti. Ogni Comandante Combattente risponde direttamente al Segretario della Difesa.
Se al Segretario della Difesa di Trump, Chris Miller, fossero arrivate informazioni relative all’ingerenza straniera nelle elezioni presidenziali in misura tale da alterarne profondamente il risultato, sarebbe stato obbligato a condividere le prove in suo possesso con ogni Comandante Combattente. Questi avrebbero riconosciuto l’illegittimità dell’amministrazione entrante e sarebbe stato attivato il piano contingente, quello della “devolution”.
Ora vediamo, in ordine, cronologico, come il “campo di battaglia” delle elezioni è stato preparato.
– 8 maggio 2018: il Comando Informatico è stato elevato, da subunità del Comando Strategico, al rango di COCOM
– 23 luglio 2018: il Generale Paul Nakasone (a capo della NSA e del Comando Informatico) conferma di aver creato una task-force per contrastare le minacce informatiche russe. Nakasone dichiara che un attacco informatico alle strutture critiche degli USA deve essere considerato come un atto di guerra e quindi darebbe luogo ad una reazione. Dal 2017 il sistema elettorale americano rientra nella definizione di struttura critica
– 16 agosto 2018: il New York Times pubblica l’articolo “Trump, cercando di allentare le regole sugli attacchi informatici agli USA, capovolge le direttive di Obama”. Dall’articolo emerge che Trump ha tagliato fuori gli organismi federali dalle decisioni relative alla risposta agli attacchi informatici, dando autonomia di azione ai militari
– 10 settembre 2018: il Council of Foreign Relations conferma, in un commento piuttosto critico, che il Comando Informatico ha ora autonomia decisionale nel caso di attacchi informatici a strutture critiche
– 29 aprile 2019: viene pubblicata la notizia che la task force denominata “Piccolo Gruppo Russo” è diventata permanente
– 23 luglio 2019: il Generale Nakasone annuncia che la NSA sta creando un direttorato per la sicurezza informatica
– 7 settembre 2019: la NSA si prepara a difendere le elezioni del 2020, prendendo spunto da quanto accaduto nel 2018
– 20 dicembre 2019: la US Space Force è ufficialmente la sesta branca delle Forze Armate Americane
– 10 febbraio 2020: il Dipartimento della Difesa pubblica l’articolo “Il Dipartimento della Difesa ha un ruolo permanente nella difesa delle elezioni”
– 8 agosto 2020: dal Dipartimento della Difesa trapela che la minaccia di interferenze nelle elezioni viene anche da Cina e Iran
– 9 dicembre 2020: viene annunciato ufficialmente che la Space Force è diventata il 18° membro della comunità di agenzie di intelligence degli Stati Uniti. La Space Force, attraverso il controllo dei satelliti, ha avuto un ruolo importante nel catturare i dati relativi agli attacchi e alle interferenze nel sistema elettorale
Il quadro finora presentato ci lascia convinti che la teoria della “devolution” sia quella che meglio spiega le molte anomalie dell’attuale situazione americana e mondiale.
Qualche settimana fa, mia moglie si è imbattuta in una serie di articoli scritti da un blogger anonimo, che proponeva la possibilità che l’amministrazione del Presidente Trump sia stata segretamente preservata dalle forze armate americane, attraverso un processo noto come “devolution” [in italiano, si può tradurre con “decentramento” o “delega”, n.d.r.]. Mi rendo conto che quest’idea possa sembrare incredibile e che molte persone che non sono riuscite mentalmente ad accettare la sconfitta elettorale di Trump si sono convinte che lui sia, in qualche modo, riuscito a rimanere Presidente. Nella loro testa, Trump sta ancora occupando l’Ufficio Ovale, mentre Biden è in un set televisivo da qualche parte. Questa non è una teoria di quel tipo. Invece, è la conclusione logica a cui si può arrivare quando si sia fatta un’enorme quantità di ricerche.
La parola “devolution”, quando viene usata in contesto governativo, si riferisce alla delega di poteri da un governo centrale a entità regionali o locali. Per quanto riguarda questa discussione, il concetto suggerisce che Trump e le forze armate abbiano creato dei centri regionali di autorità governativa e che questo fatto sia noto solo a chi è direttamente coinvolto. Diverse persone hanno pubblicato documenti e collegato tra loro eventi-chiave in supporto dell’idea che Trump abbia messo in piedi un meccanismo nel quale lui rimane il Comandante in Capo, anche se Joe Biden sembra essere il Presidente.
La premessa secondo la quale Trump avrebbe potuto realizzare una cosa simile si basa sull’idea che l’America sta combattendo una guerra non dichiarata con la Cina almeno da gennaio del 2020. Trump ha affermato in diverse occasioni che, quando la Cina ha permesso al COVID-19 di uscire da Wuhan, ha commesso un atto di guerra. Quando gli Stati Uniti sono in guerra – anche se la guerra non è dichiarata – il Presidente ha dei poteri superiori a quelli che avrebbe in tempo di pace. Questi poteri non richiedono l’approvazione del Congresso e molte volte vengono utilizzati senza che il pubblico ne sia a conoscenza. Il Presidente può, in tempo di guerra, prendere qualsiasi provvedimento egli ritenga necessario per salvare la Repubblica.
La teoria della “devolution” gira intorno a diversi memoranda presidenziali, ordini esecutivi e strane sostituzioni di personale avvenute nel 2020 e correlate alla sicurezza nazionale. Gli elementi-chiave coinvolti sarebbero Chris Miller, Kash Patel e Ezra Cohen-Watnick, che lavorava al Pentagono e al Centro Nazionale per l’Antiterrorismo sia prima che dopo le elezioni.
È centrale nella teoria della “devolution” il fatto che Trump sapesse che le elezioni sarebbero state influenzate da una potenza straniera e che lo avrebbe considerato un atto di guerra. Come contromossa, egli avrebbe preventivamente e segretamente preso provvedimenti per invalidare il risultato elettorale. Le contromisure sarebbero state note solo a un ristretto numero di persone, ma sarebbero comunque servite a renderlo il vero Comandante in Capo. Sarebbe stata presa la decisione di far credere al pubblico che il Presidente sia Joe Biden, ma, in una data successiva, la popolazione verrebbe informata della verità.
Inoltre, la teoria propone che alcuni asset militari fondamentali nel paese siano segretamente a fianco di Trump, mentre il grosso dell’esercito crede che sia Biden a prendere le decisioni. In un momento futuro – forse quando le prove incontrovertibili dei brogli elettorali siano state rese pubbliche – le forze armate e Trump farebbero la loro rivelazione.
Un’obiezione alla teoria riguarda l’adozione di ideologie “woke” [posizioni ora dominanti nella sinistra americana, che in realtà mirano a fomentare la divisione razziale e che vedono ancora i “bianchi” come fondamentalmente razzisti e i “non bianchi” come vittime, n.d.r.] da parte dei leader militari. I critici dicono che i militari si sono ammorbiditi e oggi non sosterrebbero Trump. Il personale militare americano comprende approssimativamente un milione di persone che provengono da tutti i percorsi di vita, sposano diverse ideologie e sono leali a cose diverse. È una semplificazione grossolana ed eccessiva dire che “i militari sono corrotti” o che “i militari sono di sinistra”. L’apparato militare è altamente compartimentalizzato. Le ideologie e le lealtà di un gruppo non sono universalmente condivise da altri gruppi.
I membri delle squadre per le Operazioni Speciali sono selezionati tra un gran numero di concorrenti sulla base di criteri specifici come la lealtà. Non trovate ideologie “woke” propagandate tra i loro ranghi. Questi uomini e donne sono Patrioti, e gli articoli sulla “devolution” suggeriscono che sia proprio questa la gente con cui Trump starebbe lavorando.
– Effettuato: acquisizione del controllo di tutti i gangli dell’apparato militare utili all’operazione, costruzione di una struttura per il mantenimento del potere politico reale (iniziata e condotta quasi interamente nella FASE 0, cementata nella FASE 1, risulta perfettamente funzionante nella FASE 2 – Vedi Devolution)
– Effettuato: potenziamento della parte delle forze armate utile alle operazioni (avviate al declino alla fine della FASE 0 a causa delle politiche globaliste, il potenziamento a cui ci riferiamo è avvenuto nella FASE 1, vedi, ad es. la creazione della Space Force)
– Effettuato: nazionalizzazione, di fatto, della Federal Reserve, posta sotto il diretto controllo del Dipartimento del Tesoro (FASE 1)
– In corso: esposizione dei crimini e dei piani del Deep State (inizia lentamente nella FASE 1 e si rafforza in modo prepotente nella FASE 2)
– In corso: epurazione dell’apparato statale e delle principali aziende dai funzionari legati al deep state (il riferimento è, soprattutto, alla continua ondata di dimissioni, che inizia nella FASE 1 e perdura nella FASE 2. La parte più evidente, probabilmente, si vedrà con il ritorno formale di Trump alla Casa Bianca)
– In corso: acquisizione del controllo dell’informazione attraverso una lenta e costante manovra di demolizione del controllo globalista dei media (lancio dell’operazione “Q”, azioni sui social media sia dall’esterno che dall’interno, delegittimazione dei mass media legati al deep state: iniziata nella FASE 1, soprattutto con Q, prosegue e si rafforza nella FASE 2, anche attraverso la creazione di piattaforme mediatiche e social alternative. Particolarmente importante l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk)
– In corso: neutralizzazione di tutti i tentativi di delegittimare, indebolire, disarcionare il nuovo potere (vedi azioni giudiziarie e non contro Trump: Russiagate, tentativi di impeachment, pandemia, violenze di piazza, la “falsa bandiera” del 6 gennaio…) e loro sistematica trasformazione in armi politiche e giudiziarie contro il deep state (riguarda tutta la FASE 1, con le innumerevoli azioni contro Trump, e continua nella FASE 2, in cui decollano le azioni giudiziarie contro il deep state basate sui tentativi di golpe. La mossa più geniale, che verrà ricordata per sempre nella Storia, è rappresentata dalla nomina di un falso Presidente di copertura, mentre il team di Trump continua a mantenere il controllo dei gangli essenziali del potere VEDI. La successiva acquisizione del controllo della House of Representatives in seguito alle elezioni di Midterm del 2022 rappresenta un ulteriore passo necessario)
– In corso: espansione della massa monetaria in favore della popolazione (più evidente nella FASE 1, si interrompe nella FASE 2 per esporre le vere intenzioni di chi detiene formalmente il potere)
– In corso: trasformazione del Partito Repubblicano in uno strumento politico funzionale al Piano, con la creazione e il rafforzamento, a furor di popolo, di un nucleo MAGA fedelissimo di Trump e la progressiva marginalizzazione delle componenti neoconservatrici (i cosiddetti Rinos, legati al deep state) (inizia al termine della FASE 0, con la vittoria di Trump alle primarie del 2016, continua nella FASE 1 e accelera nella FASE 2, alla vigilia delle elezioni di medio termine del 2022 e nella preparazione alle Presidenziali del 2024)
– In corso: espansione della base agricola e manifatturiera (iniziato nella FASE 1, il processo si interrompe nella FASE 2, per esporre la catastrofe delle politiche energetiche e industriali cosiddette “green”)
– In corso: smantellamento delle gang criminali agli ordini del deep state e delle reti di traffico di esseri umani (particolarmente evidente nella FASE 1, durante la FASE 2 acquista rilevanza a livello mondiale, anche grazie alla crisi Ucraina e alla liquidazione di forze mercenarie provenienti da tutto il mondo)
– In corso: salvaguardia dei meccanismi del sistema elettorale (salvaguardia del Collegio Elettorale, limitazione del voto degli immigrati illegali e del doppio voto) (salvo la breve parentesi delle Presidenziali del 2016, in cui i brogli elettorali furono limitati in misura sufficiente da permettere la vittoria di Trump, il processo entra nel vivo nella FASE 2, alla luce dei macroscopici brogli avvenuti in occasione delle Presidenziali del 2020 e delle Midterms del 2022: il Mondo Nuovo necessiterà di meccanismi di voto affidabili)
– In corso: salvaguardia del Secondo Emendamento (perdura per tutta la FASE 1 e si rafforza nella FASE 2 grazie alla Corte Suprema)
– In corso: azioni giudiziarie nei confronti dei vertici politici ed economici del deep state (preparate durante la FASE 1, iniziano a prendere corpo nella FASE 2 – vedi inchiesta Durham e, dal 2023, indagini della House of Representatives – grazie alla presenza di un “Presidente” formalmente contrario ai processi)
– Effettuato: liquidazione della USA Corporation (VEDI)
Nel resto del mondo
– Effettuato: acquisizione del controllo di un primo nucleo di Stati-chiave e del loro apparato militare
– In corso: acquisizione del controllo di una seconda e più ampia cerchia di Stati e del loro apparato militare (diviene particolarmente evidente durante la FASE 2, con una serie di colpi di Stato in tutto il mondo e con l’allargamento dei BRICS. Particolarmente significativo il rapido dissolvimento del colonialismo economico francese in Africa, con la copertura militare della Russia).
– In corso: graduale sistemazione e pacificazione del Medio Oriente (evidente nella FASE 1, continua nella FASE 2, soprattutto attraverso l’allargamento dei BRICS).
– In corso: graduale depotenziamento e risoluzione delle crisi internazionali (le crisi militari iniziate nella FASE 2, come quella ucraina, sono relative allo smantellamento dell’apparato militare del deep state).
– In corso: attacco alle istituzioni globaliste sovranazionali (ONU, NATO, Unione Europea, Chiesa Cattolica, Fondo Monetario Internazionale…): divenuto evidente durante la FASE 1, si rafforza nella FASE 2 soprattutto grazie alla crisi Ucraina. Definitiva denazificazione del mondo (sul nazismo come reale ideologia delle élite globaliste, vedi QUI).
– In corso: calmieramento del prezzo del petrolio mediante eccesso di offerta (evidente nella FASE 1, viene accantonato nella FASE 2 per motivi contingenti – vedi punto sopra).
– In corso: ridefinizione del commercio mondiale, dei flussi di capitale e della dislocazione degli impianti produttivi mediante il riequilibrio del sistema tariffario e il boicottaggio degli accordi sul clima (particolarmente evidente nella FASE 1, rimane intatta nella FASE 2 e vieni anzi rafforzata in virtù della “crisi Ucraina” e dell’espansione dei BRICS).
– In corso: eliminazione dei meccanismi artificiali di soppressione del prezzo dell’oro (attuata parzialmente nella FASE 1, viene rallentata nella FASE 2 durante il convulso e complesso processo di de-dollarizzazione innescato dalla “crisi Ucraina”. Si prevede che un ruolo fondamentale in questo senso verrà svolto dai BRICS).
– In corso: generale, progressivo depauperamento delle risorse economiche che alimentano il deep state (iniziato nella FASE 1, si rafforza nella FASE 2).
– In corso: smantellamento dell’apparato militare del deep state (comprese gang criminali e tagliagole) e parallela eliminazione delle reti di traffico di esseri umani (la denazificazione dell’Ucraina è l’evento più evidente di questo processo. QUI potete trovarne un altro esempio). Crollo della produzione di eroina in Afghanistan grazie ai Talebani.
– In corso: smantellamento della rete internazionale di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche, impiantati dagli USA. La problematica è stata portata alla luce grazie all’intervento russo in Ucraina. Per notizie aggiornate su questo punto, seguite il priofilo Twitter @WarClandestine.
L’operazione militare svelataci da Q può essere finora suddivisa in 3 fasi distinte:
FASE 0: inizia probabilmente a partire dall’omicidio del Presidente Kennedy. È una lunga fase in cui si costruiscono alleanze sotterranee a livello militare e si infiltrano, con pazienza, le strutture economiche e politiche e l’apparato mediatico. È stata la fase più dura per migliaia di Patrioti, che hanno lavorato per il futuro senza poter vedere i frutti dei loro sforzi e dei loro sacrifici.
FASE 1: corrisponde al primo (e finora, almeno formalmente, unico) mandato della Presidenza Trump (2017-2021). I militari prendono sotterraneamente il potere in America, mettendo il loro uomo, Donald Trump, nelle condizioni di aggirare i brogli elettorali e conquistare Casa Bianca. Affiorano, attraverso il ribaltamento della politica estera americana, le alleanze militari costruite nei decenni. Viene posta fine ai conflitti bellici che è possibile chiudere senza lasciare terreno al nemico globalista. Inizia l’attacco ai flussi di capitale della finanza internazionale, anche attraverso il sovvertimento del sistema tariffario che regola il commercio globale. La Federal Reserve viene, di fatto, incorporata nel Tesoro. Si mostra alla popolazione, non solo americana, ma mondiale, che una politica davvero filo-popolare è fattibile e che possono esistere forze politiche di cui la gente comune possa realmente fidarsi. Inizia il risveglio di massa per milioni di persone, che si allontanano definitivamente dai mass media e dalla propaganda globalista.
FASE 2: inizia con l’uscita di Trump dalla Casa Bianca. I militari mantengono il potere in America e, grazie al paravento costituito dal fantoccio Biden (link2; link 3), possono attuare nel mondo azioni politico-militari che risulterebbero indigeribili alla base elettorale di Trump, che conserva ancora, in larga parte, i pregiudizi derivanti da decenni di indottrinamento (ad esempio, il pregiudizio anti-russo, o l’attaccamento al ruolo del dollaro come moneta mondiale: per questo, come dice Q, “le apparenze sono importanti”). È la fase in cui attualmente ci troviamo e che vede come snodo fondamentale l’operazione militare russa in Ucraina.
Prima di illustrare le parti del piano dei Patrioti che siamo riusciti a comprendere grazie alle informazioni provenienti da Q, unite all’analisi dei fatti di cui siamo a conoscenza, è utile passare in disamina, per contrasto, il piano che le élite economiche hanno preparato per mantenere il potere di fronte all’inevitabile fine del sistema economico attuale (vedi sezione “Il quadro generale”) e instaurare il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale. Questo piano è stato più volte denunciato, del tutto o in parte, da diverse voci (come, ad esempio, quelle di Vladimir Putin, di Donald Trump o di Mons. Viganò): noi cercheremo di ricostruirlo sulla base dei dati e delle esperienze maturate in oltre un quinquennio di coinvolgimento in questa guerra psicologica, materiale e spirituale, in cui abbiamo cercato di dare un microscopico contributo a quella che riteniamo essere una causa di tutta l’umanità.
Per meglio definire il piano delle élite finanziarie contro il Popolo, ci serviremo degli obiettivi della famigerata “Agenda 2030”, che dietro parole melliflue nasconde intenti di sterminio e riduzione in schiavitù. Alla base di tutto c’è, per l’appunto, un piano di depopolamento, che mira a ridurre la popolazione mondiale ad una quota presumibilmente compresa tra 500 milioni (come enunciato dal “monumento” noto come Georgia Guidestones, che qualcuno ha fatto saltare in aria) e un miliardo di individui nel giro di pochi anni (principalmente attraverso malattie ingegnerizzate e guerre decise a tavolino: guerre fasulle con morti veri, come ha scritto Q in Q#570), con una quota preponderante di sopravvissuti appartenenti a nazionalità asiatiche culturalmente avvezze da secoli all’ubbidienza. La riduzione della popolazione è, per le élite, un’ossessione e un passaggio necessario, perché queste percepiscono il popolo sia come un nemico mortale che mira alle loro ricchezze che come vere e proprie bestie da allevamento, tanto più difficili da controllare quanto più il loro numero è elevato. Di qui la diffusione delle ideologie neomalthusiane del “siamo troppi”, propagandate attraverso i mezzi di informazione e le istituzioni (che le élite controllano), quando, in realtà, sono proprio “loro” ad essere di troppo.
Ovviamente, i piani delle élite avrebbero richiesto un’approccio graduale e una dissimulazione sistematica, messa in atto con la piena partecipazione dei mezzi di comunicazione, anche attraverso tecniche di manipolazione di massa analoghe a quelle che abbiamo visto durante la “pandemia” (LINK 1, LINK 2). L’intervento dei Patrioti ha però scombinato quanto da lungo tempo pianificato, costringendo le élite ad accelerare i tempi e ad esporsi.
PREMETTIAMO CHE QUESTI PIANI, ALLO STATO ATTUALE, SONO GIÀ STATI SCONFITTI E CHE IL LORO ESTRINSECARSI SU SCALA MINORE VIENE PERMESSO PER MOTIVI DI ESPOSIZIONE.
Obiettivo 1: sconfiggere la povertà
Si tratta, in realtà, di portare tutta l’umanità ad un livello minimo di sussistenza, espropriando i cosiddetti “ceti medi” (esemplificative, in questo senso, le parole di Elly Schlein sull’esproprio delle seconde case per assegnarle ai migranti). Nulla delle enormi ricchezze in mano alle élite dovrà essere toccato per raggiungere questo obiettivo, anzi, tali ricchezze dovranno sempre e solo accrescersi. Ricordiamo che le élite globaliste, solo attraverso i fondi d’investimento BlackRock, Vanguard e State Street (che sono strettamente intrecciati tra loro, essendo l’uno azionista dell’altro) controllano almeno un terzo della ricchezza mondiale. L’obiettivo finale è quello di garantire la sopravvivenza alla popolazione residua attraverso un “reddito universale di cittadinanza” (già parzialmente sperimentato durante la “pandemia” e in via di sperimentazione in diversi angoli del mondo), che renda ogni individuo dipendente dal potere centrale e che possa essere sottratto ad eventuali dissidenti, in modo da ridurli automaticamente alla fame.
Obiettivo 2: sconfiggere la fame
Distruzione dell’agricoltura con la scusa della frode del cambiamento climatico (non che il clima non sia soggetto a ciclici cambiamenti, ma è da escludersi che questi siano causati dall’uomo: per i veri dati scientifici, che smascherano categoricamente la bufala, vedi QUI), eliminazione del cibo biologico e sua sostituzione con cibo sintetico e/o a base di insetti, quindi insalubre, moralmente degradante per molte culture ed eventualmente ingegnerizzabile per accelerare il depopolamento. Un’ulteriore fonte di cibo potrebbe derivare dallo smaltimento dei cadaveri attraverso il cannibalismo, proposto da uno “scienziato” svedese per “ottimizzare le risorse” e arrestare il cambiamento climatico (e, aggiungiamo noi, spazzare via ogni residuo di spiritualità umana dalla faccia della Terra), idea sostenuta da gruppi di “attivisti”. Alla fine, la quantità di “cibo” disponibile dovrà essere quella più o meno necessaria a sfamare l’umanità residua, salvo diverse esigenze delle élite.
Obiettivo 3: salute e benessere
Politiche sanitarie gestite dall’OMS, sul modello di quanto accaduto durante la “pandemia”, ripristino ed estensione dei passaporti vaccinali con obbligo di iniettarsi e/o assumere qualsiasi cosa le élite decidano (anche in chiave di depopolamento). Tutti i rimedi naturali, tutte le medicine e cure cosiddette “alternative” dovranno essere eliminate in favore dei prodotti delle multinazionali farmaceutiche. Tutti i medici dissidenti verranno espulsi dal sistema, così come è avvenuto durante la “pandemia” nei confronti di chi si opponeva alle vaccinazioni coatte. Si aggiungano, immancabili, le politiche di eliminazione delle categorie “indesiderate” (disabili, indigenti, malati mentali, dementi, ecc.) mascherate da eutanasia. Per un esempio di come la “sanità” globalista intende prendersi cura degli anziani affetti da Alzheimer, potete vedere questo breve video.
Obiettivo 4: istruzione di qualità
Abbiamo tutti assistito al non casuale declino della qualità dell’istruzione nel corso dei decenni. L’obiettivo delle élite è il seguente: obbligo scolastico dalla scuola materna alla maggiore età, in modo che i minori arrivino ad essere effettivamente di proprietà (il termine è appropriato) dello Stato, indottrinamento assoluto delle nuove generazioni su posizioni cosiddette “politicamente corrette”, in realtà neonaziste (ciò a cui oggi assistiamo, ad esempio, in merito all’Agenda 2030), livelli culturali che siano appena sufficienti a consentire le funzioni produttive dell’individuo in un meccanismo sociale dispotico. Insomma, perfezionare quello che negli USA chiamano “stupidity training”, allenamento alla stupidità (siamo già, abbondantemente, sulla buona strada).
Obiettivo 5: parità di genere
Rifiuto della realtà del genere biologico attraverso l’ideologia LGBTQAI+ (o “ideologia gender”), secondo la quale sono stati, ad oggi, identificati ben 107 generi, tutti con pari “diritti” (elenchiamo i nomi di alcuni di questi “generi”: omnigenere, poligenere, neurogenere, vakasalewalewa, trigenere, …), conseguente rifiuto dell’eterosessualità (alla base della riproduzione degli esseri umani e quindi, non a caso, numericamente largamente prevalente) come standard e base della famiglia mononucleare, sdoganamento della pedofilia (che è molto comune tra le élite) e sostituzione del termine “pedofilo” con il più soft “persona attratta dai minori”, spinta alla castrazione e mutilazione chirurgica dei giovani e dei bambini (anche ben al di sotto dei 6 anni di età), anche contro la volontà dei genitori (un altro inequivocabile segnale del fatto che i bambini sono, secondo questi individui, di proprietà dello Stato) con il pretesto della presunta individuazione di tendenze al transgenderismo. Anche la distruzione della gioventù e della famiglia mononucleare va nella direzione dell’auspicato depopolamento. Tutto questo con la scusa della difesa dei diritti degli omosessuali, quando proprio gli omosessuali più avveduti sono coscienti del fatto che anche loro subiscono pesanti conseguenze da tali politiche, in quanto il sano ed istintivo rigetto dell’”ideologia gender” da parte della maggioranza della popolazione sta facendo additare anche gli omosessuali in genere come portatori di questa vera e propria malattia mentale (che cade nell’ambito più ampio di quel calderone ideologico che negli USA è nota come “ideologia woke” e che presenta spesso, come tratto distintivo, un’indigeribile ossessione per i genitali dei fanciulli), con la conseguente perdita di molti dei diritti conquistati nei decenni. In aggiunta, denunciamo che l’”ideologia gender” denigra la donna come creatrice di vita, sostituendola in ogni ambito di rilievo mediatico (sport, concorsi di bellezza, ecc.) con uomini “trans”, e denigra gli uomini e la loro energia creatrice, definendo le loro caratteristiche fondamentali con il termine di “mascolinità tossica”.
Obiettivo 6: acqua pulita e servizi igienico-sanitari
Restrizione dell’accesso all’acqua potabile con l’assurdo pretesto che l’acqua sia un bene scarso (concetto ridicolo per chiunque abbia mai visto un mappamondo) e che l’acqua non debba essere sprecata (concetto ridicolo per chiunque sia cosciente che l’acqua, utilizzata in qualsiasi modo, torna in circolo nel famoso “ciclo dell’acqua”), mentre sono gli investimenti in acquedotti e potabilizzazione ad essere scarsi. Bisogna sempre ricordare che ciò che viene artificialmente reso scarso diventa più remunerativo. Quindi, acqua razionata per tutta la popolazione residua (a proposito: ricordate gli appelli demenziali a non lavarsi per far dispetto a Putin?).
Obiettivo 7: energia pulita e accessibile
Eliminazione delle fonti energetiche fossili e dell’energia nucleare, in modo da far crollare la produzione industriale, che dovrà basarsi solo sulle fonti rinnovabili e potrà quindi tenere il passo di una popolazione fortemente ridotta nei numeri e impoverita.
Obiettivo 8: lavoro dignitoso e crescita economica
Sappiamo bene che le élite considerano i lavoratori come schiavi, quindi consentiranno la sopravvivenza di un numero di esseri umani sufficiente ad avere il quantitativo di schiavi di cui hanno bisogno, plasmati secondo i loro deliri transumanisti. La crescita economica è intesa per le élite stesse, che saranno letteralmente padrone dell’intero pianeta: qualsiasi bene, dall’alloggio all’ultima delle suppellettili, sarà disponibile per la popolazione rimanente sotto forma di affitto e potrà quindi essere tolto nel caso di “dissidenza” o di “credito sociale” troppo basso. Ricordate il mantra “2030: non possiederai nulla e sarai felice”? Anche se, forse, è apocrifo, rende bene l’idea.
Obiettivo 9: imprese, innovazione e infrastrutture
Il presente obiettivo sarebbe in palese conflitto con il precedente, se quest’ultimo venisse preso alla lettera (errore che non va mai fatto con le affermazioni delle lingue biforcute del globalismo). Esso prevede infatti l’applicazione degli ultimi ritrovati della tecnica alla produzione (con evidente minore necessità di forza lavoro umana: pensiamo solo all’impatto occupazionale della cosiddetta “intelligenza artificiale”) e alle infrastrutture informatiche (introduzione della tecnologia quantistica nella rete internet, con conseguente totale perdita della residua privacy di tutti i soggetti connessi in rete) e di controllo sociale.
Obiettivo 10: ridurre le disuguaglianze
Per quanto riguarda gli aspetti economici, vedi obiettivo 1. Per quanto riguarda il razzismo, chiamiamo di nuovo in causa la galassia ideologica “woke”, con la “teoria critica della razza”, secondo la quale, nell’attuale ordinamento, i bianchi sono intrinsecamente oppressori proprio in quanto bianchi. Secondo i piani globalisti, i bianchi sono i nuovi candidati alle maggiori persecuzioni, in quanto, per motivi esclusivamente storici, sarebbero un po’ meno avvezzi dei neri e degli asiatici ad essere oppressi e dominati. Essi dovranno essere quindi eliminati in proporzione maggiore. I globalisti spingono molto nel sottolineare le differenze nel colore della pelle anche per tenere il popolo diviso, in modo che possa essere condotto più facilmente al macello. Ma, si dirà, i vertici del globalismo (i Rothschild, i Morgan, i Rockfeller, ecc.) sono praticamente tutti di pelle bianca! Risponderemo parafrasando Goebbels: sono loro a decidere chi è bianco e chi non lo è.
Obiettivo 11: città e comunità sostenibili
Una parte sostanziale del piano deriva dagli “esperimenti” fatti con i campi di sterminio nazisti: concentrare la popolazione in aree urbane insalubri, con risorse scarse e poche o nulle possibilità di movimento. Con la scusa del bufala del cambiamento climatico (vedi obiettivo 2), agendo anche attraverso la rete dei sindaci del C40 (associazione ultraglobalista, a cui appartengono l’attuale sindaco di Roma Gualtieri e l’attuale sindaco di Milano Sala) si vuole ridurre o annullare la libertà di movimento (inizialmente eliminando le auto più vecchie, quindi più a buon mercato, per arrivare via via alle altre, fino a permettere solo le costosissime e problematiche auto elettriche; implementando il progetto, ancora più idiota, della “Città dei 15 minuti”) e si vuole ridurre l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Si ottiene così un ulteriore metodo per accelerare l’oppressione e il depopolamento.
Obiettivo 12: consumo e produzione responsabili
Riduzione dei consumi (il minimo indispensabile per gli schiavi, ancora meno, fino a zero, per chi deve essere liquidato), produzione adeguata alle esigenze delle élite e al residuo di umanità schiavizzato.
Obiettivo 13: lotta contro il cambiamento climatico
Questa emerita bufala è la scusa per procedere alla distruzione dell’umanità. Vedi quasi tutti gli obiettivi precedenti, ai quali aggiungiamo i “passaporti CO2”, che limitano la possibilità degli individui di viaggiare e consumare prodotti ad elevata emissione di CO2 (questo non vale per le élite e per i loro jet privati, naturalmente). Interessante questo video sulla creazione del personaggio Greta, pubblicato da “The Anonymous Charity” (potete selezionare i sottotitoli in italiano).
Obiettivo 14: vita sott’acqua
Chiusura dell’accesso alle risorse alimentari marine con la scusa della protezione dell’ambiente, che fa il paio con quanto visto per l’obiettivo 2, e che probabilmente implica anche la chiusura dell’accesso alle zone marine e agli specchi d’acqua per scopi ricreativi.
Obiettivo 15: vita sulla terra
Analogamente a quanto detto per l’obiettivo precedente, e come anticipato per l’obiettivo 11, sempre con il pretesto della protezione dell’ambiente, le aree naturali verranno precluse al godimento da parte della popolazione residua.
Obiettivo 16: pace, giustizia e istituzioni solide
Ottenuto il raggiungimento degli obiettivi di depopolamento, non ci sarà bisogno di ulteriori guerre, dato che le élite saranno unite nel “godimento” delle loro ricchezze, il diritto sarà conforme ai rapporti di forza tra padroni onnipotenti e schiavi umiliati e gli strumenti avanzatissimi di controllo sociale garantiranno la solidità del dispotismo.
Obiettivo 17: partnership per gli obiettivi
Ovviamente, obiettivi così ambiziosi possono essere raggiunti soltanto con l’unità di tutti i principali attori economici e politici del mondo. Di qui, ad esempio, la necessità di distruggere e smembrare la Russia, in quanto baluardo contro il Nuovo Ordine Mondiale.
Il piano prevede inoltre la distruzione di tutto ciò che concorre a definire l’identità individuale, come i caratteri nazionali (da sopprimere per mezzo della diluizione delle comunità nazionali – da ottenersi con l’immigrazione forzata, causata da crisi economiche e/o militari, anche create appositamente – e per mezzo della cancellazione della memoria di eventi e personaggi storici, secondo la cosiddetta “cancel culture“), l’identità religiosa e la dignità della persona (evidenti, soprattutto negli USA, l’attacco ai cristiani, lo sdoganamento del satanismo, il vilipendio del culto dei morti (ne trovate anche QUI un tipico esempio, noto già da qualche anno e paludato – come al solito – con poco credibili vesti scientifiche) e l’apologia del cannibalismo (LINK 2) (LINK 3) (LINK 4) (LINK 5) (LINK 6), massimo svilimento della dignità umana. Vilipendio del culto dei morti e cannibalismo trovano un punto d’incontro nel concetto di “smaltimento dei defunti per mezzo del cannibalismo“, vedi obiettivo 2).
L’ex consulente dell’Amministrazione Trump e psicologa delle dinamiche politiche dottoressa Jan Halper-Hayes (che attualmente lavora per laSpace Force), interpellata in diretta da una TV australiana il 3 agosto 2023 (articolo in inglese) (video in inglese), ha affermato che i militari americani sanno perfettamente che i risultati delle lezioni del 2020 sono stati alterati da brogli elettorali e che conoscono con esattezza i veri risultati delle presidenziali. La consulente ha anche affermato che i militari non sono intervenuti subito per ripristinare la legalità per evitare una guerra civile e il conseguente spargimento di sangue e che aspettano il risveglio della popolazione [che, evidentemente, viene “stimolato” secondo un piano, n.d.r.] per punire i responsabili e rimettere Trump alla Presidenza. Le affermazioni della Hayes sono state convalidate da Trump il successivo 6 agosto, quando lo stessoha postato su Truth Social l’intero video dell’intervista, definendo la Hayes “fantastica”. Si tratta quindi di una conferma del Piano al più alto livello? Ci stiamo avvicinando al momento in cui Q cesserà di essere considerato una “teoria della cospirazione” (Q#1644,Q#2096: “Conspiracy no more“)?
Il 7 agosto 2023, in una nuovaintervista televisiva su GB News, la Halper-Hayes ha rincarato la dose, snocciolando altri particolari del Piano: “Trump gioca a scacchi in 5 dimensioni, per cui è impossibile prevedere la sua prossima mossa. Ha detto che il raid nella sua casa di Mar-a-Lago è stato organizzato per trovare i PEADS, i Presidential Emergency Action Documents[documenti segreti che danno al Presidente poteri speciali in caso di emergenza, n.d.r.], noti solo a Trump e ai militari, documenti che Trump ha dovuto attivare: infatti prima di lasciare la Casa Bianca ha dichiarato due emergenze nazionali. E sapete una cosa? Biden non ha annullato questa mossa, anzi, Biden ha prorogato tre Ordini Esecutivi di Trump. Quindi, abbiamo degli aspetti molto interessanti che verranno rivelati.“
Riassumiamo quanto affermato sui PEADS da Patel Patriot (il più autorevole e noto ricercatore sull’argomento “Devolution“) nellaquarta partedella sua serie di articoli, in cui dimostra, con un ampio studio documentale, che Trump in realtà non ha mai lasciato il potere presidenziale. Egli asserisce che abbiamo informazioni indirette ma affidabili secondo le quali, nel 1982, Reagan firmò dei PEADS che gli consentivano di sospendere la Costituzione in caso di guerra nucleare: è quindi più che plausibile che Trump abbia avallato PEADS analoghi nel 2020 a causa dei brogli elettorali, o anche PEADS meno drastici che, invece di sospendere l’intera Costituzione, hanno sospeso soltanto il voto del Collegio Elettorale. Questa tesi di Patel Patriot, pubblicata a luglio del 2021 e corroborata da diversi elementi documentali, trova oggi un’autorevole conferma da parte di Jan Halper-Hayes.
In risposta, crediamo, all’intervista della Halper-Hayes del 7 agosto, Patel Patriot ha pubblicato un approfondito e, come sempre, ben documentato approfondimento sui PEADS nellaventicinquesima partedella sua serie di articoli sulla Devolution. L’autore polemizza con la Hayes, senza mai nominarla, affermando che chiunque dica di sapere che un PEAD è stato attivato sta mentendo (perché i PEADS sono documenti segreti di cui nulla è finora mai trapelato all’esterno) e che chiunque dica che dei PEADS sono noti solo a Trump e ai militari sta mentendo (in quanto sappiamo da fonti certe, anche se indirette, che diverse agenzie governative sono state coinvolte nella conoscenza dei PEADS in passato).
La conferma data da Trump potrebbe perciò essere relativa a un’altra parte dell’intervista della Halper-Hayes, quella in cui la dottoressa afferma che il processo in Georgia servirà a Trump per presentare pubblicamente le prove dei brogli elettorali in tribunale.
Come stanno veramente le cose? Dopo aver presentato i fatti, lasciamo il giudizio ai lettori.
Riportiamo qui una teoria che circola da tempo negli ambienti dei ricercatori e degli Anon. Finora, per una scelta editoriale legata alla nostra idea di credibilità dell’informazione politica, non l’avevamo mai citata, pur ritenendola proveniente da fonti affidabili, perché, travalicando quanto ricavabile dai post di Q (fonte ampiamente validata da Trump in persona), non ritenevamo che poggiasse su un terreno sufficientemente solido: in poche parole, la ritenevamo plausibile ma non ancora pubblicabile. La solidità che cercavamo è finalmente arrivata dalle affermazioni, rilasciate in diretta a una TV del mainstream australiano (che, stranamente, sembra talvolta introdurre per primo tematiche care agli Anon nel circuito dell’informazione “ufficiale”), da un’ex consulente del Dipartimento della Difesa americano durante l’Amministrazione Trump, Jan Halper-Hayes, interpellata come opinionista (potete vedere il video – in inglese – QUI, interessante per i nostri scopi soprattutto dal minuto 9.00 . L’intervista è interessante anche per altri motivi, VEDI). Quando poi, il 6 agosto 2023, Trump ha ripostato l’intero video su Truth Social, definendo la Hayes “fantastica”, l’intera intervista è stata validata e quanto stiamo per esporre è, per noi, uscito dall’ambito dell’ipotesi per divenire certezza.
Il potere bancario della Cricca/Cabala, per espandere il proprio dominio, ha costruito una base in tre città che, per statuto, sono autonome rispetto allo Stato che le ospita: Washington DC, la City di Londra e la Città del Vaticano (che, notoriamente, è addirittura uno Stato a sé).
Gli Stati Uniti sono stati costretti, in seguito agli ingenti debiti contratti nella seconda metà dell’800 con le banche dei Rothschild, soprattutto a causa della Guerra Civile, ad approvare la Legge del 1871 (Act of 1871) (LINK 2), che, introducendo cambiamenti apparentemente secondari alla Costituzione, l’ha in realtà segretamente sovvertita, trasformando i cittadini da individui liberi dotati di sovranità individuale, in beni di proprietà dello Stato e usati come garanzia, il cui valore sta nella capacità potenziale di pagare, nel corso della vita, una certa cifra sotto forma di tasse. Ovviamente, questa nuova Costituzione segreta ha soppiantato la vecchia in tutti gli aspetti fondamentali e ha portato alla formazione di un “governo ombra”, trasformando la Repubblica in uno Stato totalitario mascherato, appunto la USA Corporation, gestito come una vera e propria azienda e subordinato alla Corona Inglese, anch’essa, a sua volta, controllata dal potere dei banchieri. La USA Corporation ha sede a Washington DC, zona a statuto speciale istituita proprio con l’Act del 1871, e si basa sul costante ricorso al debito (situazione perfezionata nel 1913 con la fondazione della Federal Reserve, un istituto privato per l’emissione di moneta a debito, protetto da leggi speciali). Il Presidente Donald Trump ha segretamente posto la USA Corporation in liquidazione, ritornando alla Repubblica con la Costituzione originaria. La presunta violazione del protocollo da parte di Trump durante la visita di Stato in Inghilterra, in cui si è incamminato davanti alla Regina Elisabetta per passare le truppe in rivista, è stata in realtà il segnale (concordato con la stessa Sovrana) dello svincolamento degli USA dalla Corona Britannica. Le parole di Jan Halper-Hayes: “Quella era un’ottica per dirci che stava per mandare in bancarotta la US Corporation, perché erano il Vaticano, la Corona e gli Stati Uniti che erano insieme dal 1871… E ti stavamo dando i soldi delle nostre tasse. Stavamo ripagando… dimentica questo Tea Party, “niente tasse senza rappresentanza”. Ti dovevamo un sacco di soldi perché ci hai aiutato nella Guerra Civile. Trump ha detto alla Regina: “Sto chiudendo questa cosa. Stiamo sciogliendo questa società. Torneremo ad essere una Repubblica e saremo tutti separati”.”
Per quanto riguarda la sudditanza del Vaticano al potere dei Rothschild, è Q stesso a darci un indizio importante, chiamando in causa il prestito concesso dalle banche Rothschild alla Santa Sede nel 1832 (Q#1021). A questo proposito, la Halper-Hayes ha affermato, nell’intervista citata, che l’oro americano si trovava nella banca vaticana e che ci sono voluti 650 voli aerei per rimpatriarlo (video). Molto probabilmente è per questo motivo che Q, a chi gli chiedeva “Abbiamo l’oro?“, ha risposto sì (Q#2619).
L’8 novembre 2023, la dottoressa Halper-Hayes (il cui contributo alla conoscenza dei fatti è inestimabile) ha fornito ulteriori particolari, pubblicando sul suo profilo X il documentoin cui si attesta la bancarotta della USA Corporation, firmato da Trump il 4 maggio 2020. La Halper-Hayes ha specificato che da un punto di vista legale, a Joe Biden è stata lasciata la Presidenza della USA Corporation, l’entità in bancarotta.
Cricca(oCabala, per un errore di traduzione in italiano del termine inglese Cabal): gruppo di famiglie ai vertici del sistema finanziario, che esercitano il controllo sulle banche centrali e quindi sulla creazione della moneta. La più nota (e forse la più influente) di queste famiglie è quella dei Rothschild.
Deep State: vasta rete di politici, imprenditori, funzionari, giornalisti, membri del clero e personaggi dello spettacolo legati agli interessi della Cricca mediante corruzione e/o ricatto.
Patriots (o Patrioti, anche se in inglese il significato del termine è più ampio): tutti coloro che si oppongono alla Cricca e al Deep State nell’ambito dell’attuale scontro globale.
Q: operazione di intelligence militare, condotta da Patriots, che mira ad aggirare il controllo pressoché totale che la Cricca esercita sull’informazione (compresa larga parte di quella “alternativa”).
Anon: coloro che analizzano, commentano e diffondono i messaggi di Q sulla piattaforma in cui Q pubblica e, per estensione, sulle altre piattaforme internet. Il termine sta per “anonimi”.
QAnon: miscuglio di termini inventato dai media per creare confusione e fare disinformazione.
The Plan: piano concepito da alcuni Patriots in ambito militare, e attivo ormai da decenni, allo scopo di abbattere la dittatura mondiale della Cricca.
Complottismo/Complottista/Teoria del Complotto: i termini “Conspiracy Theory” e “Conspiracy Theorist” furono introdotti nel 1967 nell’ambito della comunicazione mediatica su input della CIA (il memurandum originale, il 1035 960, ormai desecretato, lo trovate in rete facilmente, ad esempio QUI, oppure QUI), con lo scopo di denigrare le tesi di chi si trovava in disaccordo con le conclusioni della Commissione Warren, che aveva indagato sull’omicidio di John Fitzgerald Kennedy e che era giunta a conclusioni, che oggi sappiamo erronee grazie ai documenti desecretati, che escludevano il complotto e indicavano Lee Harvey Oswald come unico responsabile dell’assassinio. Specifichiamo che la CIA non coniò i termini, ma spinse per il loro uso sulla stampa. Questi termini sono essenzialmente privi di significato reale e servono solo a manipolare il pubblico: una volta affibbiata dai media la collaudata etichetta di “complottismo” a un’informazione, la maggior parte delle persone la archivia classificandola come falsa, senza sottoporla a nessuna verifica. Coloro che non si comportano in questo modo irrazionale e conformista, vengono etichettati ed additati come “complottisti”, ovverosia declassati, nella mente di chi è stato manipolato, ad individui di rango inferiore. Col passare del tempo, le masse ammaestrate iniziano in modo automatico ad assegnare il marchio di “complottismo” a certe categorie di informazioni, in genere scomode per il potere. Le informazioni sono invece soltanto di due tipi: vere o false, e per classificarle bisogna sobbarcarsi l’onere della verifica. Non esiste nessuna informazione di tipo “complottista”, però vale la pena sapere che i documenti ufficiali indicano, non a caso, come autore del complotto per assassinare JFK lo stesso ente che ha spinto per introdurre questi termini nel linguaggio giornalistico, ovvero la CIA (su questo argomento, vi consigliamo la visione dell’intervista, rilasciata ad agosto 2023, di Tucker Carlson a RFK Jr, nipote di JFK e candidato alle Presidenziali Americane del 2024 per il Partito Democratico).
A quasi sei anni dal varo dell’operazione Q, possiamo affermare che si è trattato senza dubbio di un clamoroso successo.Esperimento mai tentato nella storia umana, iniziato con post anonimi su una piattaforma sconosciuta ai più (4Chan), i messaggi di Q hanno raggiunto un pubblico sempre più vasto, fino a coinvolgere milioni di persone. Nell’anno 2017, le tematiche sollevate da Q erano appannaggio di piccole nicchie di ricercatori, mentre oggi sono diventate argomenti diffusi e noti, almeno in forma generica, ad una parte considerevole della popolazione, travalicando largamente i confini stessi del Q Movement.
Molti dei temi affrontati da Q (l’esistenza di undeep statee di una cricca pedo-satanista e guerrafondaia, l’utilizzo del sistema monetario e finanziario per impoverire il popolo, la totale corruzione e falsità dei media – tradizionali e social -, il traffico di esseri umani, la scienza ufficiale dedita al profitto e allo sterminio, la diffusione capillare della pedofilia nel mondo dello spettacolo, ecc.) entrano sempre più, in varie forme, nelle conversazioni tra persone e, osiamo dire, nella “coscienza popolare”. In più, la conoscenza di Q è spesso al cuore dei tentativi di resistenza dal basso alle politiche globaliste, avendo acceso le speranze di milioni di persone e gettato un fascio di luce laddove c’era oscurità. Per questi motivi, Q è subito divenuta la singola entità più avversata dal potere nel corso della storia umana: le élite ne sono terrorizzate, perché sono terrorizzate dalla diffusione della verità sui loro crimini. disvelamento dello loro malefatte tra la popolazione, e lo sforzo censorio/diffamatorio attraverso tutti i canali di propaganda è stato (ed è) senza precedenti.
Lo sforzo censorio e diffamatorio è tuttora senza precedenti, ma non basta incoronare qualche marionetta come “fact-checkers” indipendenti, creare canali informativi di ”opposizione controllata” o mettere l’etichetta di “complottista” alle ricostruzioni veritiere dei fatti, mentre ormai cadono nel vuoto le continue emergenze create per instillare la paura e paralizzare i processi logici del pubblico.
Tutto questo mulinare di braccia da parte del deep statenon serve a nulla, il risveglio progressivo della popolazione si amplia inesorabilmente secondo quanto previsto dal Piano e la resa dei conti si avvicina. Mentre emergono sempre più indizi pubblicidella sua genuinità come operazione militare, Q si avvia ad uscire dall’ambito della “cospirazione”per essere universalmente e definitivamente riconosciuto come una storica svolta nel cammino dell’uomo verso la verità, in un processo che culminerà con la definitiva consegna del potere al popolo. Noi del Q Movementsiamo stati solo la scintilla, ora sta iniziando a divampare l’incendio del “Grande Risveglio”, dapprima piccolo e circoscritto, poi immenso e incontrollabile. WWG1WGA!
24 luglio 2023 (rivisto il 28 ottobre 2023, in occasione del sesto anniversario dell’esordio di Q)
La crisi finanziaria del 2008, con i suoi perduranti effetti, e le crescenti necessità di intervenire sulla moneta aumentandone a dismisura la falsificazione (ossia creandone una quantità potenzialmente illimitata) ci consegnano uno scenario da “fine impero”, cioè dimostrano chiaramente che il sistema economico è prossimo al collasso e non può essere “riparato”. La ristretta élite economica che controlla il sistema bancario da secoli, che dapprima la nascita e lo sviluppo della finanza e dell’economia di carta e poi l’espansione monetaria hanno reso sempre più potente in un contesto economicamente sempre più fragile, ha potuto prevedere da lungo tempo il corso degli eventi, avendo in mano la visione, praticamente in tempo reale, dei flussi di capitale a livello mondiale e della loro redditività in termini di profitto (storicamente declinante). La posizione privilegiata ha consentito a questa cricca di elaborare con largo anticipo una strategia per il mantenimento e il consolidamento del potere anche di fronte al crollo del sistema economico, secondo un piano che è già in atto da decenni.
L’elezione di Donald Trump alla presidenza americana nel 2016 è stata, per la suddetta élite, il segnale che stava intervenendo un’operazione militare inattesa, che si muoveva lungo linee e con obiettivi opposti a quelli del suo piano, anche in questo caso secondo una strategia sviluppata lungo diversi decenni. La vittoria di Trump ha quindi segnato l’inizio di una vera e propria guerra che, a differenza delle due guerre mondiali che l’hanno preceduta, si configura come un conflitto ibrido, combattuto non tra nazioni ma all’interno di ogni singola nazione tra lo schieramento della finanza globalista, che ha dalla sua parte la grande stampa e una vastissima schiera di politici e funzionari corrotti (il deep state), e uno schieramento riduttivamente definito come “sovranista”, che ha dalla sua una quota decisiva delle forze militari globali (soprattutto di quelle americane e russe, largamente predominanti). Questa lotta si svolge nell’arena dell’informazione (è questo il contesto nel quale Q si inserisce), ma è fatta anche di attacchi informatici (si vedano i colossali brogli nelle elezioni americane del 2020) e di conflitti locali o nascosti. A differenza delle due “vecchie” guerre mondiali, che si sono risolte essenzialmente in un regolamento di conti tra fazioni delle classi dominanti a spese della povera gente (e a sicuro vantaggio, come sempre, di chi elargiva il credito a tutti gli schieramenti belligeranti), quella presente è anche una guerra rivoluzionaria, perché, in un caso o nell’altro, sancirà la fine del sistema economico ormai morente e muterà, in maniera decisiva e forse definitiva, la struttura delle classi sociali.
Il nuovo coronavirus è l’agente biologico utilizzato in questa guerra: di origine artificiale (come è dimostrato non solo dai più seri studi – LINK 1, LINK 2, LINK 3 -, ma anche dai documenti ufficiali), è stato rilasciato dal fronte globalista (LINK), le cui strutture (OMS, ONU, governi controllati) ne hanno inizialmente favorito la diffusione, per poi mettere in atto draconiane politiche dilockdown, inutili per il contenimento dell’epidemia, ma funzionali alla distruzione del tessuto economico e a favorire il controllo totale della popolazione attraverso la soppressione di ogni libertà individuale e la demolizione della coesione sociale. Le stesse politiche sanitarie attuate a livello globale (divieto di effettuare autopsie in modo da ritardare l’identificazione del meccanismo di azione della malattia da coronavirus all’interno dell’organismo, soppressione delle terapie efficaci, incentivi economici agli ospedali per ogni diagnosi, ogni malato ed ogni morto di COVID, reintroduzione degli anziani malati nelle strutture protette per diffondere il contagio e decimare i soggetti più fragili, quasi totale dismissione del sistema sanitario per tutte le patologie non-COVID), implementate all’unisono con una campagna mediatica ansiogena e senza precedenti per capillarità ed ampiezza, sono state mirate ad aggravare il bilancio delle vittime, in modo da terrorizzare la popolazione e consegnarla quindi inerme ai suoi aguzzini. L’obiettivo dei globalisti era quello di giungere finalmente al “Grande Reset”, basato sull’eliminazione totale dei debiti personali, ma anche di ogni diritto alla proprietà e alle libertà personali, su politiche generalizzate di sussidi per rendere la popolazione completamente succube del potere, sulla ferrea limitazione degli spostamenti individuali in nome di un ambientalismo basato su false premesse scientifiche e su una visione dell’uomo come corpo estraneo rispetto alla natura, su strategie di depopolamento del pianeta (una popolazione ridotta diminuisce i problemi legati al controllo della stessa. Per approfondimenti sul piano globalista, vedi QUI). La prova definitiva dell’uso del nuovo coronavirus come arma biologica viene direttamente dal “guru” della virologia (nonché venerato membro del deep state) Anthony Fauci, che il 10 gennaio del 2017, cioè 10 giorni prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, ha predetto che la nuova amministrazione avrebbe dovuto affrontare un’epidemia “a sorpresa”: era il segnale dato al nemico che la guerra era iniziata (LINK).
Dall’altra parte i sovranisti, che si autodefiniscono “Patriots” e il cui svantaggio è solo apparente, hanno messo in atto sofisticate strategie per sviare il colpo rispetto all’obiettivo del “Grande Reset” e portare infine alla chiusura dell’evento pandemico.
Anche le ultime elezioni americane, come già accennato, rappresentano un passaggio fondamentale nella guerra in corso. Esse sono state decise (finora) da brogli elettorali su scala gigantesca, che hanno dovuto colmare un distacco tra i due candidati stimabile intorno a 20-30 milioni di voti. Questo evento elettorale è sempre più chiaramente identificabile come una “ritirata strategica” della fazione sovranista, che può ora agire in maniera ancor più sotterranea, mentre la presidenza Biden si configura come una “falsa presidenza”, in cui i militari dettano autonomamente le linee reali di politica estera lungo le stesse direttrici dell’amministrazione Trump. Ad un dato momento, l’esito delle elezioni del 2020 verrà molto probabilmente ribaltato proprio in virtù dei brogli elettorali, le cui schiaccianti prove sono appunto nelle mani dei militari.
L’esito di questa guerra sancirà il futuro dell’umanità, ora al bivio tra un mondo distopico con miliardi di schiavi dominati da un’élite spietata e un futuro di pace e prosperità per tutti, che Q ci fa intravedere con alcuni accenni, talvolta marginali (Q#153, Q#2450, Q#2619, Q#3613).
Prima della fine della guerra, è nostra opinione (condivisa da altri analisti) che assisteremo ad altri eventi scioccanti (crollo finanziario? arresti eccellenti? percezione di una guerra nucleare imminente? altri eventi ad oggi imprevedibili?), che favoriranno il cosiddetto “Great Awakening“, cioè il “risveglio” di larga parte della popolazione mondiale dal condizionamento mentale di origine mediatica e culturale. Paradossalmente, oltre che da Q, il processo è stato già in parte innescato proprio dalla pandemia. Vi sveliamo il finale: l’élite finanziaria verrà irrimediabilmente e definitivamente sconfitta. Avremo sì il “Grande Reset”, ma sarà a vantaggio del popolo.
Pubblicato il 07/03/2021, successive revisioni minori
NOTA: La presente descrizione del cosiddetto “quadro generale” si inserisce certamente in un contesto molto più ampio, che ci asteniamo dal trattare per mancanza di competenze specifiche e di adeguata formazione. Anche e proprio per questo incoraggiamo la ricerca individuale: qualsiasi cosa leggiate su questo sito vuole al massimo essere un punto di partenza, mai un punto di arrivo.
Q (erroneamente noto anche comeQAnon) è una sofisticata operazione militare, mirata ad aggirare i mezzi d’informazione convenzionali e condotta da “soldati digitali” attraverso l’uso anonimo di internet su piattaforme non censurabili. Essa mira a far pervenire alla popolazione informazioni vitali, altrimenti nascoste. Queste vengono sempre presentate in modo tale da incoraggiare la ricerca e la riflessione individuale. Q svolge, inoltre, una funzione di istruzione e coordinamento delle masse nel combattere la “guerra dell’informazione” contro tutti i mezzi di comunicazione asserviti ad interessi economici antipopolari. La strategia di Q si basa sul coinvolgimento di un numero di sostenitori sempre più ampio a livello internazionale, che facciano da cassa di risonanza ai suoi messaggi, aumentandone l’impatto. La consistenza numerica dei follower di Q è tale da far sì che possano agire, quando se ne presentino le condizioni, da scintilla per l’innesco del risveglio di massa della popolazione generale. Le attività di Q si collocano nel contesto dell’ampio e definitivo scontro tra le forze globaliste della grande finanza internazionale e quelle riduttivamente etichettate come “sovraniste”, in appoggio a queste ultime. Da qui nascono l’ostilità e le menzogne dell’informazione mainstream (TV, stampa e grandi piattaforme social, con la notevole eccezione di Twitter) che, in modo diretto o indiretto, è quasi interamente nelle mani della finanza globalista.