The age of Q – Il caso McCain

Il senatore dell’Arizona John McCain, eletto in Senato ininterrottamente dal 1987, candidato repubblicano alle presidenziali del 2008 ed eroe della guerra in Vietnam, è ufficialmente morto per le complicazioni legate a un tumore al cervello il 25 agosto del 2018, all’età di quasi 82 anni. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se il board di Q non avesse annunciato, attraverso un particolare codice il giorno e l’ora esatta della comunicazione della sua morte con un mese di anticipo [nella fattispecie, Q ha citato McCain nel drop Q#1706, dicendo che lo stesso sarebbe tornato nelle news, pubblicato il 25 luglio 2018 alle ore 18.28 EST (cioè fuso orario dell’Est degli USA) e McCain è morto ufficialmente il 25 agosto 2018 alle ore 16.28 MST (cioè ora solare delle Montagne Rocciose, corrispondenti alle 18.28 EST o alle 19.28 EDT, l’ora legale, in vigore in quel periodo dell’anno), quindi esattamente un mese dopo, lo stesso giorno del mese alla stessa ora – VEDI] e se al suo funerale non fossero stati mandati particolari messaggi, sempre in “codice”, all’interno di alcune orazioni funebri, tra le quali quella del quasi centenario Henry Kissinger (che ha pronunciato, riferendola a McCain, la parola “Lodestar”, Stella Polare: vedi più avanti). Dall’analisi di tutti i fatti, emerge che McCain sarebbe stato processato, condannato a morte e giustiziato da un tribunale militare segreto (ricordiamo la frase “McCain è stato messo a morte”, lapsus freudiano (?) di John Kasich, governatore dell’Ohio)  con l’accusa di tradimento per aver ceduto alla Corea del Nord (che allora era ancora uno Stato-ostaggio degli USA) la tecnologia di una classe di satelliti militari, denominata Lodestar, per la creazione di impulsi elettromagnetici, dando così allo stato asiatico la potenzialità di scatenare il caos mondiale. Q riteneva McCain un traditore di tale livello da non poterlo neppure nominare nei post, tanto da identificarlo come “No name” (senza nome) o “We don’t say his name” (non diciamo il suo nome). Il 28 agosto 2018, Q ha postato la seguente frase in Q#1935: “Non è morto come voleva lui”, riferita quasi sicuramente all’esecuzione del Senatore McCain.

La disamina delle posizioni politiche di McCain, il fatto che abbia, di persona, passato il dossier Steele all’FBI (che ne era comunque già in possesso), documento al centro del famigerato e smentito “Russiagate” (il primo tentativo di fermare Trump per via giudiziaria), il fatto che abbia cambiato il proprio voto all’ultimo istante, impedendo l’abolizione dell’Obamacare (la cui sostituzione era un punto cardine delle politiche sociali di Trump) e il fatto che la sua partecipazione a diverse riunioni in Medio Oriente con i capi dell’ISIS sia stata documentata in maniera inconfutabile, ne fanno di sicuro un membro del deep state. Una nota (apparentemente) di colore: durante i suoi funerali, trasmessi in diretta tv nazionale, Trump, non invitato, era impegnato a giocare a golf.

Nelle foto sopra si vede McCain a colloquio con esponenti dell’ISIS. Nel cerchio rosso a sinistra della terza foto, è visibile Abu Bakr al-Baghdadi. I militari americani sono venuti in possesso alcune di queste immagini “prelevandole” per via informatica direttamente dagli smartphone dei protagonisti. Come potete vedere, un’immagine del gruppo di persone che vedete sopra è stata postata in un tweet dello stesso McCain nel 2013, in cui descriveva i vertici dell’ISIS come “coraggiosi combattenti siriani che rischiano la vita per la libertà“.

ARTICOLO BASATO SU MATERIALE DEL 2019, RIVISTO E CORRETTO OVE NECESSARIO.

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