The age of Q – Pizzagate: parte 1

di Liz Crokin (traduzione rivista, basata su quella postata dal canale Telegram “InsiderQItaly”)

Voglio iniziare la mia serie sullo scandalo Pizzagate stabilendo il fatto che “pizza” è una nota parola in codice pedofilo, usata da molti anni dai predatori per operare nascosti in bella vista. Nell’ottobre del 2016, quando sono state pubblicate le e-mail di John Podesta, lo Urban Dictionary aveva infatti definito l’espressione “pizza al formaggio” come pedopornografia.

A quel tempo c’erano sul sito due definizioni di “pizza” come parola in codice per pedopornografia: una del 2010 e una del 2015. Quindi è importante notare che queste definizioni sono state stabilite molto prima che le e-mail di Podesta fossero pubblicate. Poco dopo il rilascio delle e-mail di Podesta, che erano disseminate della parola pizza in un contesto in cui non aveva senso utilizzare la parola né come cibo, né come parola in codice per qualche altra attività nefasta, tipo droghe illegali, lo Urban Dictionary ha cancellato quelle definizioni. Avendo fatto ricerche su Pizzagate subito dopo il rilascio delle e-mail di Podesta, sono riuscita a vedere le definizioni alternative di “pizza al formaggio” come pornografia infantile sul sito dello Urban Dictionary con i miei occhi prima che fossero cancellate nel 2016. Fortunatamente, niente su Internet è perso per sempre. Molti ricercatori hanno archiviato queste definizioni. Tuttavia, il fatto che questi siti siano stati ripuliti dovrebbe mostrare fino a che punto si è spinta la Cricca per nascondere al pubblico il vero significato di queste parole in codice. Il Deep State non solo controlla i media, ma anche gran parte del flusso di informazioni su Internet, il che ha reso quasi impossibile per il cittadino medio scoprire la verità su uno qualsiasi dei loro oscuri segreti.

Tuttavia, nonostante la complicità dei media e la censura estrema, ci sono molte prove facilmente reperibili che dimostrano come “pizza” e altri termini siano effettivamente parole in codice pedofilo. Ad esempio, nell’ottobre del 2017 i pubblici ministeri federali hanno annunciato che un agente penitenziario era stato accusato di aver ricevuto materiale pedopornografico. I pubblici ministeri hanno arrestato Stephen Salamak a Lodi, nel New Jersey, dopo aver pubblicato su Craigslist che stava cercando donne e mamme che erano “in Cheese Pizza” [coinvolte nella “pizza al formaggio”].

 Nella denuncia penale, pubblicata sul sito web del Dipartimento di Giustizia Justice.gov, si legge:

Verso maggio 2017, un agente delle forze dell’ordine che lavorava sotto copertura (qui denominato “UC”) ha risposto a un annuncio personale di Craigslist pubblicato da SALAMAK intitolato “Donne/mamme che amano la pizza al formaggio” che cercava di entrare in contatto con le madri che erano “collegati a questi atti perversi””.

Il rapporto continua:

Verso luglio 2017, le forze dell’ordine hanno eseguito un mandato di perquisizione legalmente ottenuto su un indirizzo e-mail fornito da SALAMAK ad UC (l’”Account Gmail”). Un’analisi delle e-mail contenute nell’account Gmail ha rivelato che SALAMAK ha comunicato con più persone in merito a un interesse per la pedofilia e la pornografia infantile.

La parte più importante del rapporto è qui:

Durante e dopo la perquisizione della residenza, e dopo essere stato informato dei suoi diritti, l’imputato SALAMAK ha ammesso alle forze dell’ordine, tra l’altro, in sostanza e in parte, che: (1) ha inserito l’annuncio su Craigslist di cui al precedente paragrafo 2 e (2) che “Pizza al formaggio” era un riferimento alla pornografia infantile”.

Quindi qui abbiamo un predatore di bambini che ammette alle forze dell’ordine nel verbale di aver usato “pizza al formaggio” come riferimento alla pornografia infantile, che è la stessa definizione identificata dallo Urban Dictionary anni prima.

Va notato che alcuni media ufficiali hanno riportato questa storia.  Il titolo del New York Post su questa storia recitava: “Uomo arrestato per pedopornografia dopo il post su Craigslist di ‘pizza al formaggio’.

La CBS Philly ha riferito: I pubblici ministeri affermano che un agente sotto copertura ha contattato Salamak per la prima volta dopo aver pubblicato su Craigslist che stava cercando mamme “a cui piace la Pizza al Formaggio”, un riferimento alla pornografia infantile. Mi riferisco a questi articoli dei media ufficiali per evidenziare che le stesse fonti che hanno istericamente affermato che il Pizzagate è una “teoria del complotto smentita”, hanno anche affermato che “pizza”, in effetti, è una parola in codice pedofilo usata dai predatori di bambini. 

Un altro caso si è verificato il 7 giugno 2019, quando il giornalista tecnico Peter Bright è stato accusato di adescamento sessuale di minori. Bright ha tentato di ottenere prestazioni sessuali da bambini di 7 e 9 anni tramite la madre, che in realtà era un’agente sotto copertura. In quegli scambi, Bright ha ammesso di aver molestato una ragazza di 11 anni. Ecco cosa è importante notare: Bright ha usato l’account @DrPizza su Twitter. Inoltre, solo un anno prima, Bright aveva deriso in un tweet coloro che sostenevano la veridicità del Pizzagate, affermando:

Sì, a quanto pare la pizza è ora il simbolo internazionale della pedofilia (?) perché ai pedofili piace pubblicizzare che sono pedofili (?)

La risposta è sì: ai pedofili piace pubblicizzare che sono pedofili. In effetti, spesso ostentano sfacciatamente e si vantano della loro perversione criminale nei confronti dei bambini. Bright si è anche descritto sul suo profilo Twitter come “pervertito”. Questi dettagli sono importanti da sottolineare e ricordare per capire come questi predatori abbiano operato inosservati così a lungo. Si deve esaminare la loro psicologia. Da anni, i molestatori sessuali dei minori ci sbattono in faccia i loro crimini contro i bambini. Pensano che il pubblico sia troppo stupido per capire le loro reti sotterranee e il loro linguaggio segreto. Quindi, mentono in modo arrogante e prendono in giro chiunque osi puntare il dito contro di loro. Ho selezionato questo caso perché è un microcosmo rappresentativo del quadro generale. Queste tattiche sono la norma per questi criminali.

“Pizza” è solo un esempio di parola usata come codice dai pedofili. C’è un intero vocabolario di parole in codice e simboli che i predatori utilizzano costantemente. Non solo usano parole in codice per dare la caccia ai minori online, ma sfoggiano anche queste parole come segnale verso altri criminali per far loro sapere che fanno parte del loro club perverso. Oltre alle parole in codice, i predatori usano anche il simbolismo per identificarsi. A volte in questo simbolismo è presente anche un aspetto occulto. Molti di questi predatori sono satanisti attivi. Quindi la loro spinta ad abusare dei bambini è più di un impulso sessuale. I satanisti pedofili credono di ottenere potere dal loro “Dio”, che sia Baphomet o Ba’al o qualche altra divinità satanica, se si impegnano nell’abuso di un bambino sotto forma di rituale satanico, che a volte include il sacrificio del bambino. Credono anche di ottenere potere dalla pubblicità dei loro crimini, anche se è solo sotto la forma dell’indossare simboli satanici o pedofili in un gioiello o decorare la loro casa con opere d’arte raffiguranti stupri e torture su bambini. Credono nel libero arbitrio e nel fatto che, se tu ed io li accettiamo dopo che hanno annunciato chi sono, anche se solo attraverso il loro simbolismo e le opere d’”arte” in loro possesso, possono da questo ottenere potere. Questo è ciò in cui credono e queste sono le loro regole. Il codice degli Illuminati è: “verità in bella vista”. 

Quando ho iniziato a denunciare il Pizzagate per la prima volta nel 2016, spesso gli scettici mi dicevano che si rifiutavano di credere a quanto dicevo perché “nessuno farebbe mai certe cose a un bambino”. Per capire la realtà di questi crimini inimmaginabili contro i bambini, bisogna accettare il fatto che queste persone non sono come noi. In realtà, sono l’opposto di chiunque abbia l’anima intatta e sia in grado di provare empatia per gli altri. Queste persone sono strutturate in modo completamente opposto rispetto al modo in cui sono strutturati i bravi cittadini del mondo. Quindi, se qualcosa come coccolare un cucciolo darebbe gioia a una persona di buon cuore, la sua antitesi, come torturare un animale innocente, dà gioia a loro. Queste persone sono demoniache e non sono umane, almeno non secondo i nostri standard. Bisogna accettare che il loro modo di “sentire” sia in completo contrasto rispetto al nostro. E, per quanto noi non riusciamo a immaginare di poter ferire un bambino, ciò non significa che loro si sentano allo stesso modo. Quindi, per poter capire ed elaborare il Pizzagate, bisogna togliersi dalla testa che questi individui siano come noi. Bisogna anche fare i conti con il fatto che alcuni di questi predatori includano personaggi famosi, che la società è colpevole di aver messo su un piedistallo. Non importa quanto simpatici o fantastici siano davanti alla telecamera durante le interviste nei talk show, nei loro discorsi e negli incontri con i fan, non lasciatevi ingannare. Alcuni dei predatori più malvagi sono famosi e sono riusciti a mantenere per decenni agli occhi del pubblico l’immagine da “bravo ragazzo della porta accanto”.

Nel 2007, Wikileaks ha rilasciato una nota interna dell’FBI che è stata fatta circolare tra gli agenti e che identifica noti simboli pedofili usati dai predatori.

Dal 2016, il pubblico è diventato molto più consapevole dell’uso del termine “pizza” e di altre parole e simboli utilizzati come codici dai pedofili e le comunità hanno iniziato ad agire per combattere questi mostri che predano i bambini online. Ad esempio, il 29 agosto 2020, Breitbart London ha pubblicato un rapporto intitolato Pedophiles Using Cheese and Pizza Emojis to Share Images . Un gruppo londinese di oltre 100 genitori, che opera sotto il nome di PDProtect, ha avvertito che i pedofili stavano condividendo foto innocenti di bambini da passare ai predatori sui social media. Molti di questi account sono stati segnalati utilizzando emoji di formaggio e pizza come indice di “CP” (Child Pornography, ossia pedopornografia, n.d.r.).

Nel 2020 è stato pubblicato online un libro intitolato A Handbook for Pedophilesche fino a quel momento era disponibile solo sul dark web. Il manuale, di 170 pagine, consigliava ai predatori come “molestare tatticamente” le loro vittime creando un codice segreto per parlare con loro. I pedofili vogliono far credere alla vittima che i segreti rendano le cose più magiche per il bambino. Il libro discute l’uso delle parole in codice con la vittima. Consiglia di utilizzare le parole in codice con un bambino-vittima per garantire il silenzio del bambino: la segretezza è un imperativo. Le parole in codice vengono usate strategicamente, per aiutare il predatore nel caso in cui il bambino tenti di spiegare il suo abuso. I termini in codice lasciano il genitore confuso e meno propenso a comprendere l’abuso che il bambino sta tentando di spiegare.

Ci sono anche libri per bambini che preparano i bambini agli abusi usando la parola in codice pedofilo “pizza”. Uno degno di nota è Secret Pizza Party . In questo libro, i bambini sono incoraggiati a mantenere i segreti. Ecco l’esempio di un passaggio del libro: “So cosa stai pensando. Perché dovremmo mantenere questo deliziosa, deliziosa festa un segreto? La domanda è giusta. In questo modo nessuno si farà vivo per picchiarvi in testa con la scopa, ma non è l’unica ragione. Quando rendi una cosa segreta, la rendi speciale.

Incredibilmente, il sindaco di New York Bill de Blasio ha letto questo libro a un gruppo di bambini nell’aprile del 2016 presso la biblioteca di Queens.  Il New York Daily News ha notato la strana scelta del libro che il sindaco ha scelto di leggere. Quando rendi una cosa segreta, la rendi speciale“, affermava l’articolo. “Questa è stata la bizzarra lezione del sindaco de Blasio – le cui discutibili tattiche di raccolta fondi sono al centro di un’indagine penale in corso – impartita sabato a un gruppo di bambini in una biblioteca di Queens“.

Nessuno comprende il motivo per cui il sindaco abbia scelto di leggere ai bambini questo libro di adescamento pedofilo particolarmente inquietante. Forse non ha scelto lui stesso il libro. Tuttavia, va anche sottolineato che un anno dopo che de Blasio aveva letto questo libro, uno dei suoi collaboratori è stato arrestato per pedopornografia.  Nel maggio del 2017, Jacob Schwartz è stato arrestato per possesso di migliaia di immagini di pornografia infantile, tra cui un bambino di appena sei mesi utilizzato in atti sessuali da uomini adulti. 

Inoltre, il padre di Schwartz, l’importante avvocato democratico Arthur Z. Schwartz, è presente nella posta elettronica di Podesta come destinatario di una e-mail controversa con, avete indovinato, la parola “pizza”. L’e-mail conteneva una foto crittografata con l’etichetta “pizza”.

Altre parole ipotizzate come parole in codice pedofilo includono: “pasta”, “walnut sauce” [salsa di noci], “hot dog”, “handkerchief” [fazzoletto] e “map” [mappa]. Non mi è possibile verificare le definizioni esatte di queste parole in codice pedofilo. Ciò è in parte dovuto al fatto che diversi circoli di pedofili hanno definizioni diverse per queste parole in codice. La definizione può variare per regioni geografiche. Ma si può concludere non solo che “pizza” è una parola in codice pedofilo usata dai predatori sessuali – a volte per indicare la pedopornografia, altre lo stupro di minori – ma che è stata usata dalle forze dell’ordine per arrestare i predatori di bambini, come ho dimostrato in precedenza citando il rapporto del Dipartimento di Giustizia.

Quando si collegano tra loro tutti questi fatti e si comprende il significato sotterraneo della parola “pizza”, si inizia a comprendere il quadro generale. La verità è che il mondo è gestito da un’élite di pedofili. Tuttavia, per capirlo, bisogna prendere tutti questi frammenti e collegamenti e metterli insieme per capire davvero quanto sia orribilmente enorme, potente e reale questa rete nascosta. Questa serie descriverà in dettaglio molte connessioni, fatti e prove concrete per aiutarvi a capire la verità assoluta sul Pizzagate. Come recita la famosa frase di George Carlin, “È un grande club, e tu non ci sei dentro”.


FONTEhttps://lizcrokin.substack.com/p/pizzagate-exposed-part-1?r=17d7ph&utm_medium=ios


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