The age of Q – Il compito degli Anon

A livello personale di chi scrive, una volta compreso il quadro generale grazie a Q, siamo giunti alla conclusione che non solo stiamo vivendo un conflitto mondiale, ma che, a differenza del passato, in questo conflitto non si giocano, come è sempre accaduto, le sorti di questa o quella fazione delle classi dominanti a spese della popolazione, ma si apre la possibilità concreta di uno spostamento definitivo del potere dalle élite finanziarie al popolo.

La domanda, che è sorta spontaneamente, su come poter intervenire in questa lotta che ci riguarda così da vicino, ha trovato la risposta già incorporata, da parte di Q, nella descrizione del quadro generale: ogni persona che sia pronta a farlo, essendosi distaccata a sufficienza dalle ideologie e dalle narrazioni dominanti, può intervenire nella guerra dell’informazione (“Ora l’informazione siete voi“, Q#2689 et al.; “Utilizzo del pubblico in generale per contrastare la narrazione [propaganda] portata avanti dai media pilotati“, Q#4511), che rappresenta una parte cospicua e fondamentale del conflitto in corso, un conflitto che mira anche al controllo della nostra mente (Q#128Q#2900).

Per metterci in condizione di svolgere questo compito impegnativo (“è una cosa mai tentata prima” Q#4511), Q ci ha fornito “i segreti di intelligence a livello più alto che siano mai stati divulgati pubblicamente nella storia del mondo” (Q#521).

Q si avvale degli Anon, cioè di coloro che volontariamente lo affiancano nella guerra dell’informazione (nella cui schiera ci consideriamo indegnamente anche noi), non solo per divulgare le informazioni, ma spesso anche per decodificarle, visto che, in molti casi, queste non possono essere esposte apertamente, pena la violazione delle leggi americane sulla sicurezza nazionale (Q#3689).

In molti drop, Q sottolinea l’indispensabilità degli Anon per lo svolgimento del proprio compito (“L’importanza degli Anon (e dei Patrioti) e la vostra dedizione finora è incalcolabile”, Q#3056; “Tutto questo è opera vostra!”, Q#1769; “non saremmo qui senza tutti voi (Anon/Patrioti)”, Q#3503Q#4105), li ringrazia (vedi, ad esempio, Q#2857Q#3056), cerca il dialogo con loro (specie sulle piattaforme 4chan e 8chan), ne richiede la collaborazione, a volte apre sessioni di “domande e risposte” (Q#1192Q#1198Q#2216Q#2605), mantiene alto il morale (ad es. Q#4530), spinge all’unione (ad es. Q#4517).

Q fornisce agli Anon vere e proprie indicazioni operative: “Non ritiratevi mai dal campo di battaglia (facebook, Twitter, ecc.). Usate altre piattaforme come forma centralizzata di comando e controllo. Organizzatevi e collegatevi (attraverso i link)” (Q#4509); Q#4496Q#4497Q#4498; “Camuffatevi. Evitate ogni riferimento a Q/Qanon per evitare la censura” (Q#4734). Questo breve elenco non è esaustivo.

Q esorta gli Anon a non essere compiacenti e ad impegnarsi nella lotta: “Non scambiate questo canale di comunicazione [strumento] come un mezzo per essere compiacenti. Lottate! Lottate! Lottate!” (Q#3748). Si tratta di una vera e propria alleanza tra militari e civili: “Alleanza MIL-CIV” (Q#4511).

Nei lunghi anni di guerra dell’informazione (ad es. Q#4499) e spirituale (ad es. Q#1432), Q ha utilizzato l’attesa per il dipanarsi degli eventi (“È una maratona, non uno sprint”, Q#4289) per sottoporre gli Anon a un addestramento di tipo militare, sia per quanto riguarda il controllo della naturale impazienza che per il mantenimento dell’equilibrio psichico, della concentrazione e della motivazione. Nel drop Q#3014, Q afferma che gli Anon sono stati “preparati”.

Compito degli Anon è anche quello di usare le informazioni divulgate da Q per proteggere e confortare le persone nel loro immediato intorno di fronte agli inevitabili scossoni e agli eventi spaventosi che la guerra produce (Q#521).

Perché l’azione degli Anon sia la migliore possibile, Q dà, a nostro avviso molto chiaramente, l’indicazione dell’anonimato: gli Anon non si chiamano in questo modo per caso e lo stesso Q è una fonte anonima (“senza volto, senza nome, senza fama, ecc.”, Q#2788; “Noi abbiamo un volto? Abbiamo un nome? Usiamo piattaforme dove possiamo avere dei follower? Disinteressati. Zero vanità“, Q#1339). “Gli Anon sono disinteressati, senza nome, senza volto, senza fama e SENZA PAURA” (Q#2329), “Non siete qui per la fama, i follower o i soldi” (Q#1328), “Siamo in questa cosa insieme. Nessuna fama” (Q#1259).

Riteniamo che l’ego individuale sia uno dei maggiori intralci nel lavoro degli Anon e, pur nel rispetto di chiunque abbia un’idea diversa, pensiamo che in questo lavoro l’anonimato sia la scelta di gran lunga migliore, anche e soprattutto per tenere l’ego sotto controllo, massimizzando la percezione della collettività della lotta.

Personalmente, crediamo che Q ci abbia dato la possibilità di intervenire, ultimi tra i tanti “soldati digitali”, nella liberazione dell’umanità agendo nell’ambito di un progetto di specie: “Vi mostreremo un nuovo mondo. Chi è cieco presto vedrà la luce. Un mondo nuovo, audace e bello ci attende. Faremo questo viaggio insieme. Un passo alla volta.” (Q#2450). Di questo non finiremo mai di ringraziare e faremo di tutto perché l’opportunità che ci è stata offerta non vada sprecata, rimanendo saldi al nostro posto.

VISITATE: www.qanon.it


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